Il Papa condanna gli attacchi di Parigi: "E' un pezzo della terza guerra mondiale"
In allerta le parrocchie della capitale francese. Il cardinale Parolin: "Con l'Isis non si dialoga"
Il Papa ha "accolto con sgomento" le notizie che giungevano da Parigi nella serata di venerdì (Lapresse)
Roma. Il Papa, prontamente informato di quanto stava accadendo ieri sera nelle strade di Parigi, “ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristici”.
Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, ha rilasciato una breve dichiarazione a seguito della strage nella capitale francese. “Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio, che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l’intero popolo francese. Si tratta – ha aggiunto Lombardi – di un attacco alla pace di tutta l’umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme”. Rinviata a data da destinarsi l’udienza che Francesco avrebbe dovuto concedere questo pomeriggio al presidente iraniano Hassan Rohani.
In mattinata, il Pontefice è stato raggiunto al telefono da Lucio Brunelli, direttore del telegiornale di Tv2000. Nella breve conversazione, Francesco si è detto "commosso e addolorato". "Non capisco – ha detto il Papa – ma queste cose sono difficili da capire, fatte da essere umani. Per questo sono commosso, addolorato e prego. Sono tanto vicino al popolo francese tanto amato, sono vicino ai familiari delle vittime e prego per tutti loro". Bergoglio ha ripetuto quanto detto più volte in merito alla "terza guerra mondiale a pezzi". Questo, ha osservato, "è un pezzo, non ci sono giustificazioni per queste cose". Non vi può essere, ha chiosato, alcuna giustificazione "religiosa e umana" a quanto accaduto.
ARTICOLI CORRELATI Come deve reagire l'occidente alla Terza Guerra mondiale? Con le cattive maniere (e ascoltando Sisi) Il terrore colpisce al cuore dell'Europa La guerra a Parigi La nuova "Soumission" e l'islamismo. Perché Parigi è odiata come “capitale della blasfemia”“Dopo gli attacchi di gennaio, l’attentato di questa settimana a Beirut e molti altri nel corso dei mesi scorsi, tra cui la Nigeria e altri paesi africani, il nostro Paese conosce di nuovo il dolore del lutto e deve affrontare la barbarie propagata da gruppi fanatici”, ha scritto in un messaggio l’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois. Dopo aver raccomandato preghiere per le vittime e le rispettive famiglie, l’arcivescovo ha chiesto “che le parrocchie di Parigi rispettino rigorosamente le norme di sicurezza emanate dalle autorità pubbliche”. Domani, alle 18.30, Vingt-Trois presiederà a Notre Dame una messa “per le vittime, le loro famiglie e il nostro paese. Il campanile suonerà alle 18.15”. L’evento sarà trasmesso in diretta televisiva.
A rivendicare la serie di attacchi nelle strade parigine sono stati, via Twitter, individui legati allo Stato islamico, persone con le quali – è il giudizio della Santa Sede – non è possibile dialogare. “Non credo sia possibile. Il dialogo si fa con chi accetta di fare il dialogo e quindi con chi entra in relazione. Evidentemente con chi non è sensibile e rifiuta il dialogo, e con il fondamentalismo, non credo sia possibile dialogare”, aveva dichiarato solo qualche settimana fa il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato vaticano. “Si può offrire di dialogare ma non vedo molte possibilità che si stabilisca un dialogo”, aveva chiosato.
Come sapremo se è un false flag.
“Un 11 septembre à la française” era stato ampiamente profetizzato da settimane dai servizi. Ora, sapremo se la strage di Parigi è un “false flag” come l’11 Settembre, fatto apposta per innescare una guerra senza fine “al terrorismo” – il terrorismo che gli Usa addestrano, i sauditi pagano e i turchi ricoverano contro la Siria –se la lezione che Hollande, la NATO, gli Usa trarranno dalla strage sarà:
L’Occidente deve intervenire in Siria con tutte le forze militari allo scopo di rovesciare Assad, perché altrimenti i jihadisti diventeranno sempre più forti e meno moderati. La distruzione di Assad è la soluzione, altrimenti l’ISIS non si può vincere. Dovevamo già farlo nel 2012, ce l’ha impedito Obama vacillando….Non sarà un false flag se la conclusione che gli stati occidentali sarà invece la seguente:
“Noi occidentali dobbiamo piantarla di reclutare, pagare, armare ed addestrare i jihadisti. Lo stiamo facendo dalla guerra antisovietica in Afghanistan, dove la Cia ha reclutato in un decennio (1982-92) 35 mila terroristi da 43 paesi: allora la formazione si chiamava Al Qaeda. Venendo ai giorni nostri: contro la Siria, fin dal 2011 – attestò allora DEBKA File – fu lanciata “una campagna per arruolare volontari islamici per combattere a fianco dei ribelli siriani. L’esercito turco li alloggerà, li addestrarà e assicurerà il loro passaggio in Siria” (DEBKAfile, NATO to give rebels anti-tank weapons, August 14, 2011.)”
La Turchia, è il caso di ricordaree, è membro della NATO. L’ISIS nasce da una costola di Al Qaeda per riconquistare la Siria all’islamismo wahabita, e poi viene esteso all’Irak per riprendere l’area sunnita. In Siria ci sono con i terroristi corpi speciali inglesi; gli Usa conducono contro l’ISIS bombardamenti che sono in realtà lanci di rifornimenti. Ankara mantiene i suoi terroristi per creare una zona-cuscinetto in Siria, che intende poi inglobare allo stato turco: una Crimea ottomana. L’Occidente vuole sloggiare la flotta russa dalla sua unica base in Mediterraneo; vuole liberare territorio per costruire il gasdottotra il Katar e la Turchia onde sostituire le forniture energetiche russe all’Europa. Per questo l’Occidente aiuta e soccorre i terroristi islamici.
Quanto a Parigi, ha fornito armamenti ai “ribelli” jihadisti libici anti-gheddafi, affiliati ad Al Qaeda e che poi hanno millantato la loro adesione al Califfato.
https://www.washingtonpost.com/world/france-sent-arms-to-libyan-rebels/2011/06/29/AGcBxkqH_story.html
Ha fornito copertura aerea ai terroristi mentre avanzavano compiendo atrocità. Nel 2012, Hollande ardeva dalla voglia di mandare caccia ed armati in Siria ad abbattere Assad e – quindi – insediare al potere i terroristi islamici wahabiti, insieme all’Arabia Saudita e alla Turchia. Fu architettato un false flag – “Assad stermina coi gas il suo stesso popolo” come pretesto all’intervento. Il presidente Obama per motivi mai ben chiariti esitò, si ritirò (disse che veva bisogno dell’approvazione del Congresso) sicché l’invasione occidentale contro la Siria restò sospesa. Ed è restata sospesa ancor oggi. Sospesa, non cancellata.
Nel 2013, la Francia e la Gran Bretagna fecero sforzi straordinari perchè l’Unione Europea togliessero un (presunto) embargo sulle armi da far giungere ai ribelli terroristi islamisti: hanno avuto successo, l’Europa ha consentito, le armi arrivano ai ribelli terroristi ed hanno prolungato la strage in Siria di altri due anni.
https://www.rt.com/news/eu-syria-arms-embargo-864/
Adesso, nelle ore dell’eccidio a Parigi, Obama è apparso in tv a fare il discorso delle grandi occasioni, del nuovo 11 Settembre. Promettendo l’intervento a fianco dei francesi:
“Abbiamo sempre potuto contare sul popolo di Francia al nostro fianco. Sono stati un partner straordinario nell’antiterrorismo, e noi intendiamo essere con loro in questo frangente”.
In realtà, questo stare “spalla a spalla” ha avuto qualche eccezione. Nell’autunno 2014, un drone Usa aveva preso di mira ed ucciso un jihadista francese combattente presso Aleppo.
http://www.metronews.fr/info/syrie-le-djihadiste-francais-david-drugeon-tue-par-une-frappe-aerienne-confirme-le-pentagone/moiw!64MKEWDEUSGKc/
Non era nemmeno un musulmano, si chiamava David Drugeon, ma era sicuramente ben addestrato nei corpi speciali francesi, tanto che era diventato il capo di un gruppo di qaedisti chiamato Khorassan. Agli americani non piaceva come Drugeon faceva il terrorista per conto di Parigi. C’è voluta anche la strage di Charlie per portare la Francia in linea nella “guerra al terrorismo” senza troppa autonomia.
Adesso l’attacco “dell’ISIS” ai parigini – classica strategia della tensione – può avere anche il senso di una punizione: per il fatto che Hollande, appoggiato da Juncker, hanno alzato la voce contro le sanzioni europee a Mosca, ventilando che andrebbero tolte? Chissà. Invece è certo che la orribile tragedia è stata profetizzata.
Su Paris Match del 2 ottobre un giudice Trévédic profetava: “Gli attentati in Francia saranno di una scala paragonabile all’11 Settembre”. Le Nouvel Observateur: “I servizi temono un 11 Settembre francese”.
Se questa tragedia è stata chiamata in anticipo “Un 11 Settembre”, vuol dire che ci attendono altri 15 anni di “guerra globale al terrorismo”. Eventualmente anche contro la Russia, la sola che – con Assad – sta davvero cercando di eliminare il terrorismo islamico. Se traesssimo la lezione giusta, ci affiancheremmo alla Russia. Invece volete scommettere che non avverrà?
Infine:
Se non fosse un false flag, già si eleverebbe il grido: Basta col lasciar passare centinaia di migliaia di “profughi” cosiddetti “siriani”, quasi tutti maschi e giovani in età militare, alle frontiere orientali d’Europa! Fra di loro ci sono certamente jihadisti, aspiranti jihadisti, wahabiti tagliagole. Che stiamo facendo?
Ora, dai media almeno, questo grido non si alza. Strano. Che lezione stiamo traendo dalla strage di Parigi?
http://www.maurizioblondet.it/come-sapremo-se-e-un-false-flag/
LA GUERRA IN EUROPA
“L’11 settembre dell’Europa”, titolano i giornali… Allora… siamo in guerra? E contro chi esattamente? Chi governa e non difende il proprio popolo e lo pone in pericolo di vita è responsabile delle morti degli innocenti di Massimo Viglione
Che Dio accolga le anime dei morti in Francia, vittime della barbarie del terrorismo islamista e dei suoi mandanti e dia forza e sostegno ai loro cari in sofferenza.
Detto questo, occorre anche dire che a essere colpita – al di là degli esseri umani innocenti – è il colpevole per eccellenza dal punto di vista della storia, ovvero il Paese inventore del terrorismo stesso, della morte di massa organizzata e perpetrata, della strage statale degli innocenti. È il paese che dà protezione e sostegno da sempre a tutti i più infami assassini, terroristi (uno per mille: Cesare Battisti), vigliacchi di ogni dove. È il paese che ha fondato il mondo in cui viviamo sul sangue di 500.000 francesi trucidati e 1.500.000 europei assassinati in ogni angolo d’Europa in soli 25 anni.
A nemmeno di un anno di distanza dagli eventi di Chiarlie Hebdo, la nemesi della storia, infallibile “ghigliottina” della giustizia, ha di nuovo colpito questo Paese (che, peraltro, si fa trovare nuovamente impreparato! Una vergogna inaudita per il governo Hollande e tutte le forze di difesa. Se fosse avvenuto in Italia, avremmo detto. “solo da noi due volte”; e, invece, anzitutto in Francia).
Purtroppo, a pagare sono gli innocenti. Che la giustizia divina, di cui la nemesi è solo strumento imperfetto, un giorno faccia pagare non gli innocenti, ma i colpevoli, i complici e i corresponsabili, in Francia e ovunque, a partire dall’Italia.
Solo così potrà infatti trionfare, di conseguenza, la Misericordia divina di un mondo fondato sulla Verità, sul Bene e quindi sulla unica vera Pace possibile. Senza Giustizia, Verità e Bene, non v’è Pace. E senza Pace, non trionfa la Misericordia.
Ricordiamoci tutti, quando nei prossimi giorni vedremo i politici complici dell’invasione islamica delle nostre terre un tempo libere marciare insieme a Hollande gridando pace, che sono loro che stanno non solo permettendo ma organizzando l’invasione islamica e quindi sono i primi responsabili di quanto sta avvenendo, in quanto servi e burattini di forze che hanno come scopo ultimo la distruzione non solo della Cristianità e della stessa civiltà europea, ma degli europei così come sono sempre stati. Non si possono fare entrare, anzi, aiutare a entrare, terroristi da ogni parte del mondo e poi commuoversi se questi ammazzano centinaia di persone innocenti. Chi governa e non difende il proprio popolo e lo pone in pericolo di vita è responsabile delle morti degli innocenti.
Ricordiamocelo: lo dobbiamo ai morti ammazzati, lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli, alla Giustizia e alla Pace (che non è la pace dell’arcobaleno).
Ora la Francia chiude le frontiere: ipocriti e corrotti, complici patetici del suicidio dell’Europa. Ora chiudono le frontiere… Buffoni senza ritegno. E perché le avete aperte? E perché non le avete chiuse prima? E fino a quando le terrete chiuse? Per due settimane?
E che faranno ora Renzi, Alfano, Boldrini (su cui è meglio non dire nulla e comunque non è necessario) e compagnia varia? Si mostreranno sotto choc? E tutti gli altri, compresi quelli che simpatizzano apertamente con il terrorismo? E tutti coloro (nessuno escluso) che predicano ogni giorno l’immigrazionismo senza controllo?
Ho già letto commenti che dicono che la colpa non è dell’islam ma dei servizi segreti. Ribadisco su questo punto quando scrissi dopo i fatti di Charlie Hebdo. È ovvio che i terroristi islamici sono manovrati da forze interne a quello che un tempo era l’Occidente (e prima ancora la Cristianità), oltreoceano e in Europa stessa e forse anche altrove, ormai è come dire che 1+2=2 ed è inutile insistere. Ma è altrettanto vero che costoro vengono manovrati e foraggiati per fare esattamente ciò che vogliono fare al di sopra di ogni altra cosa. Non sono cioè sicari asettici, sono soldati volontari che si offrono per la Jihad e immagino le loro risate di gioia quando appunto vengono pagati da frange corrotte di potentati – ai loro occhi “cristiani” o comunque occidentali – che hanno come scopo ultimo la cancellazione totale della Cristianità, della civiltà europea e degli stessi europei come sono sempre stati.
Amici, signore e signori, la pace successiva alla Seconda Guerra Mondiale, sta finendo. Sta finendo la più grande, lunga, distruttiva festa della storia e sta finendo in tragedia. E come poteva essere diversamente? E la tragedia è ancor più grave per il fatto che chi governa, chi dovrebbe difenderci, è il primo operatore che favorisce l’invasione dei nostri paesi senza serio controllo alcuno e senza mai veramente prendere i necessari provvedimenti di difesa dei cittadini europei. Anzi, in Italia, sono difesi gli immigrati anche quando delinquono e a pagare sono sempre e solo gli italiani, come ben constatiamo ogni giorno. La tragedia più alta è che siamo senza difesa e che anzi siamo vittime dei potenti, che ogni giorno ci dicono, in tutti i modi, che dobbiamo accogliere milioni di immigrati senza recriminare, anzi, perfino nelle nostre case. E non mi riferisco solo ai politici e agli intellettuali, ma anche a chi dovrebbe essere la prima garanzia morale di sicurezza per ogni italiano e che invece lavora per il nostro disastro.
Che Dio ci aiuti e che tutti noi iniziamo ad aprire gli occhi su quello che sta accadendo e ci aspetta, valutando bene chi si rende complice dell’invasione (a tutti i livelli e strutture, nessuna esclusa) e chi invece la combatte, seppur per quel poco che può.
Ecco i giorni della resa dei conti della storia, e quindi della scelta per ognuno di noi. Hanno già annunciato che ora tocca a Londra e poi a Roma.
Nel frattempo, aspettiamo il giubileo della misericordia.
Massimo Viglione
“La guerra in Europa”, “L’11 settembre dell’Europa”, titolano i giornali…
Allora… siamo in guerra? E contro chi esattamente?
di Massimo Viglione Riscossa Cristiana
Fonte: http://www.riscossacristiana.it/la-festa-e-finita-di-massimo-viglione/ del 14 Novembre 2015
IL CONFLITTO ASIMMETRICO
L'ennesimo attentato servirà all'Occidente e all'Europa per capire che non tutto si può risolvere a livello privato e individuale o a livello tecnico-finanziario bisogna allargare i propri orizzonti per fronteggiare chi ci vuole morti di M. Veneziani
"Per i teorroristi vita relativa, morte agognata, fede cieca e assoluta. Per noi il contrario."
"L'ennesimo attentato servirà all'Occidente e all'Europa in particolare per capire che non tutto si può risolvere a livello privato e individuale o a livello tecnico e finanziario? Bisogna allargare i propri orizzonti e innalzare i propri sguardi per fronteggiare chi ci vuole morti."
Marcello Veneziani
IL CONFLITTO ASIMMETRICO di Marcello Veneziani
Gli attacchi di Parigi e le “strane coincidenze”
di Luciano Lago
Si potevano prevedere gli attacchi di Parigi? Qualcuno li aveva per la verità previsti.
Dichiarazione del Presidente Bashar al-Assad fatta nel Giugno del 2013, in una intervista al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: “….se gli europei consegneranno le armi ai terroristi , il cortile d’Europa si trasformerà in un terreno propizio al terrorismo e l’Europa ne pagherà il prezzo”.
Dichiarazione del Presidente Bashar al-Assad fatta nel Giugno del 2013, in una intervista al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung: “….se gli europei consegneranno le armi ai terroristi , il cortile d’Europa si trasformerà in un terreno propizio al terrorismo e l’Europa ne pagherà il prezzo”.
Questa dichiarazione, che al giorno d’oggi appare come una premonizione, era stata sbeffeggiata e derisa dai giornali occidentali ed in particolare in Italia dai giornali della borghesia benpensante del “pensiero unico” (il Corriere della Sera e Repubblica). Vedi: Siria: Assad minaccia l’Europa.
Lo stesso aveva predetto il leader libico Gheddafi, prima di essere barbaramente assassinato dai sicari dei servizi della NATO inviati appositamente per eliminarlo per nascondere le prove del finanziamento da lui fatto all’allora presidente francese Nicolas Sarkozy : “L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo”. Vedi: Gheddafi e quella profezia inascoltata.
Lo stesso aveva predetto il leader libico Gheddafi, prima di essere barbaramente assassinato dai sicari dei servizi della NATO inviati appositamente per eliminarlo per nascondere le prove del finanziamento da lui fatto all’allora presidente francese Nicolas Sarkozy : “L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo”. Vedi: Gheddafi e quella profezia inascoltata.
Una profezia quella di Gheddafi, anche quella rimasta inascoltata e derisa: l’Occidente ha scelto il terrorismo come strumento per raggiungere i propri fini. Adesso se ne vedono le conseguenze.
Per quanto riguarda la strage fatta con gli attacchi terroristici a Parigi, sembra presto per trarre delle conclusioni tuttavia ci sono delle cose “strane” anche in questo avvenimento.
Non sembra normale e credibile che otto terroristi, armati fino ai denti, possano circolare dentro Parigi ed attuare una attacco improvviso e coordinato, con perfetta tattica militare, colpendo in sette posti diversi, senza che servizi segreti e forze di sicurezza fossero minimamente informati e consapevoli di casa stava accadendo, di come circolassero le armi e di quanti terroristi dalla Siria, cittadini francesi arabi di seconda generazione, recatisi a combattere in quel paese, stessero rientrando in Patria per compiere attentati. Questo è avvenuto a Parigi che è una delle capitali più protette ed organizzate d’Europa.
Non sembra normale e credibile che otto terroristi, armati fino ai denti, possano circolare dentro Parigi ed attuare una attacco improvviso e coordinato, con perfetta tattica militare, colpendo in sette posti diversi, senza che servizi segreti e forze di sicurezza fossero minimamente informati e consapevoli di casa stava accadendo, di come circolassero le armi e di quanti terroristi dalla Siria, cittadini francesi arabi di seconda generazione, recatisi a combattere in quel paese, stessero rientrando in Patria per compiere attentati. Questo è avvenuto a Parigi che è una delle capitali più protette ed organizzate d’Europa.
Vuoi vedere che le armi utilizzate per gli attacchi siano le stesse che il governo francese aveva fatto arrivare in Siria per armare i gruppi terroristi che dovevano rovesciare il governo siriano di al-Assad ? Potrebbe essere visto che la Francia è in prima linea a sostenere i gruppi terroristi, adesso pudicamente denominati “ribelli moderati”. Vedi: Siria, Hollande: Francia ha dato armi ai ribelli da diversi mesi
Erano forse “ribelli moderati” anche quelli che hanno colpito a Parigi?
Dopo lo stato di emergenza proclamato dal presidente Hollande e gli appelli lanciati via TV, tutto inizia a puzzare di “macchinazione” e si allunga l’ombra sinistra dei servizi segreti anche su questa vicenda. Potrebbe essere che i servizi segreti stiano giocando con le vite dei cittadini inermi per i loro fini: seminare i panico e favorire le misure straordinarie.
Dopo lo stato di emergenza proclamato dal presidente Hollande e gli appelli lanciati via TV, tutto inizia a puzzare di “macchinazione” e si allunga l’ombra sinistra dei servizi segreti anche su questa vicenda. Potrebbe essere che i servizi segreti stiano giocando con le vite dei cittadini inermi per i loro fini: seminare i panico e favorire le misure straordinarie.
Fateci indovinare quale possa essere il progetto: rilanciare l’intervento della NATO in Siria con la falsa motivazione di voler vendicare le vittime e sconfiggere per sempre l’ISIS ma in realtà per non rimanere indietro all’intervento diretto fatto in quel paese dalla Russia e dall’Iran che hanno pesantemente attaccato le basi e le postazioni dell’ISIS e degli altri gruppi ottenendo un arretramento e la distruzione di buona parte di questa organizzazione. Organizzazione che gli occidentali (USA e Francia in testa) hanno lasciato prosperare per oltre un anno e mezzo.
Obama ha dichiarato che il Comado USA non vedeva, non sapeva e non era informato di nulla, nonostante tutto l’apparato di satelliti spia, di agenti segreti ed infiltrati di cui gli USA dispongono in Medio Oriente. Questo quando poi è risultato che persino i Pick Up Toyota, utilizzati dall’ISIS, erano state acquistati da emissari di USA ed Arabia Saudita, come emerso dalle indagini.
Nel frattempo è stato annunciato l’ annullamento della visita in Francia ed in Italia del presidente iraniano Rohani. Guarda che coincidenza è proprio quello che volevano a Riyad, in Arabia Saudita: evitare che l’Iran normalizzi i suoi rapporti con l’Europa. Contenti di questo annullamento anche a Tel Aviv i funzionari del governo di Israele che vedono l’Iran come il loro mortale nemico.
Nel frattempo è stato annunciato l’ annullamento della visita in Francia ed in Italia del presidente iraniano Rohani. Guarda che coincidenza è proprio quello che volevano a Riyad, in Arabia Saudita: evitare che l’Iran normalizzi i suoi rapporti con l’Europa. Contenti di questo annullamento anche a Tel Aviv i funzionari del governo di Israele che vedono l’Iran come il loro mortale nemico.
Gli attacchi a Parigi si sono verificati nel momento giusto.
Nei prossimi giorni bisognerà seguire con attenzione quello che accadrà e le dichiarazioni dei governi della Francia e degli altri paesi della NATO, per capire quali siano i nessi con questi attentati.
Nei prossimi giorni bisognerà seguire con attenzione quello che accadrà e le dichiarazioni dei governi della Francia e degli altri paesi della NATO, per capire quali siano i nessi con questi attentati.
Bisognerà seguire anche le notizie diffuse da quei “mega media” della manipolazione che si chiamano CNN, BBC, Fox News, Sky News, ABC News, ecc. e rilanciate in Italia da Repubblica, Corriere della Sera e dalla Stampa, nonchè dalla impagabile Fiammetta Nirenstein che, quando scrive sul Il Giornale, sostiene che “la colpa di tutto quello che accade è del cattivo tiranno Assad che attua una repressione sanguinosa in Siria”.
Fare attenzione anche a quanto scriveranno gli opinionisti del Corriere della Sera, come Gian Luigi Battista o Franco Venturini, e se scriveranno che “è l’ora che finalmente l’Occidente intervenga”…. vorrà dire che lanceranno il segnale ricevuto dal Dipartimento di Stato e dalla altre Centrali di Comando atlantiste, per diffondere l’allarme e la mobilitazione.
Prepararsi quindi perchè la situazione è seria e non escluso che altri incresciosi episodi possano avvenire in qualsiasi città europea con l’attenta regia delle solite centrali di sobillazione.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.