Una strana telefonata a papa Francesco (esclusiva)
Un po’ smarrito per quanto accade nella Chiesa, ho immaginato un dialogo tra un personaggio del passato e Francesco I. Il dialogo può apparire irriverente, ma è terribilmente serio. Dante Alighieri e Iacopone da Todi con Bonifacio VIII, Erasmo da Rotterdam con Giulio II, si permisero ben altra libertà, senza scandalizzare i cattolici del loro tempo.
Pronto santità, sono Enrico?
Enrico chi?
Enrico VIII, il re d’ Inghilterra.
Oh, quale onore. Metta giù, la richiamo io. Ho l’abbonamento.
Va bene Santità… ha circa 500 anni di ritardo…
Driiin
Sì
Sono Francesco, da Roma!
Santità, che piacere. Come mai mi chiama?
Ho dato una occhiata a quella lunga lettera
che lei inviò qui in Vaticano nel 1532, o giù di lì, se non erro. Devo dirle che il mio predecessore è stato un po’ poco gentile. Era un uomo un po’ attaccato alla legge. Un dottore della legge, duro inflessibile, un po’ wojtiliano e un po’ ratzingeriano. Un po’ fissato con il matrimonio e contro il relativismo. Ma ora le cose sono cambiate. Ci sono io con tanti cardinali tedeschi, tutti simpatizzanti di Lutero e degli scismi in genere: Kasper, Marx… Li conosce? Sono quelli che hanno svuotato le chiese dei loro paesi e ora danno consigli agli altri per fare altrettanto.
Ecco, volevo rivalutare il suo caso. Vediamo un po’, avrei in mente due strade possibili: la prima è vedere se il suo matrimonio è nullo. Ha qualche elemento in tal senso?
Santità mi dispiace, ma non credo sia nullo, abbiamo avuto una figlia, Mary, e molti altri bimbi, concepiti ma non nati. Ma nullo per lei cosa significa?
Beh, ho fatto un testo, ma è un po’ confuso. Lo ho dovuto fare in fretta, quasi da solo. Non mi è chiaro neppure a me, in verità. Ma non si preoccupi. C’è un’altra soluzione, fresca fresca. Si chiama “valutazione caso per caso”. Ha sentito mons. Galantino in tv che la spiegava? Galantino è un filosofo, parla così bene… Lui è un vero cattolico aperto, a quelli del Family day, a quelli che pregano davanti agli ospedali contro l’aborto, le dà di santa ragione. E’ il suo impegno primario, insieme alle trivelle, e all’immigrazione.
In verità, io vedo solo la tv inglese. Conosco mister Bean, ma non Galantino.
Scusi, ha ragione. Beh, la faccenda sta in questi termini. Non siamo più drastici come nell’Antico Testamento. Lì si andava giù un po’ duri: “Non commettere adulterio!”. Le pare che oggi si possa essere così categorici? Abbiamo aggiornato il Vecchio Testamento. Ed anche il Nuovo. Ci pensi, era nuovo 200o anni fa, ma ora… Per cui quella frase di Gesù “non separi l’uomo ciò che Dio ha unito“, va interpretata… Non separi, a meno che...Ha letto la prolusione di Kasper al Sinodo? Diceva già tutto, poi abbiamo fatto quella lungaggine del Sinodo, sperando che i padri capissero. Ma i padri sinodali non hanno capito, si sono opposti a Kasper. Allora ho deciso che la sinodalità va benone, è una bella cosa, una bella parola, piace a Melloni e Scalfari, però ci vuole qualcuno che decida. Renzi direbbe che ci vuole “governabilità”!
Santità, chi è Renzi?
Scusi, Lei cita mister Bean, e io non posso citare Renzi?
No, no, faccia pure… è una telefonata tra amici…ma a me interessa di più la frase che ha lasciato a metà: “…a meno che…” cosa?
Ma sì, non c’è una regola fissa. Valutiamo caso per caso. Mi dica un po’ il suo caso.
Il mio caso è che mia moglie è una vera rimpiballe; in più è spagnola; in più non mi vuole dare figli maschi. In più Anna Bolena è assai bella, e cosa vuole, mettendo tutto insieme… Capisce bene, che senza eredi è un casino. Può persino scoppiare una guerra, alla mia morte. Capisce? Ricorda che anche Lutero, la prima cosa che fece fu permettere al principe Filippo d’Assia di essere bigamo? Lui sapeva farci con i principi, il papa suo predecessore no! Un vero rozzo!
Capisco, capisco… Guardi per me si fa subito. Lei va da un prete e gli dice che ha parlato con me, e tutto si risolve.
E se quel prete è cattivo come tutti i papi del passato? Metti che sia un polacco, o un negro come Sarah, o che mi capiti un tedesco, non di quelli buoni e pasciuti, come Marx, ma di quelli secchi secchi e teologi, come Ratzinger?
Ne cerca un altro. Vedrà che con la nuova regola del “caso per caso”, uno che la assolve si trova, e tutto si sistema. Ogni prete ha carta bianca. Deve solo fare la sue valutazioni. La valutazione la fa il singolo prete; oppure, in foro interno, se lei ritiene proprio… non serve neppure quella. Basta che lei si senta a posto con la coscienza. Abbiamo introdotto il libero esame nel campo morale.
Ha ragione, non ci pensavo. Ora capisco la notizia del suo viaggio in Svezia. Mi dica un po’, però; Lei come la mette con Giovanni Battista, quello che si fece tagliare la testa perchè disse ad Erode: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello”? Con san Paolo che dice che gli adulteri non si devono illudere quanto alla loro salvezza eterna?
Guardi, Battista era un tipo focoso, un po’ ingenuo, un po’ duretto… Anche Paolo, dopo la caduta da cavallo…
Bene bene, vedo che lì a Roma siete rinsaviti. Sono contento. Meglio tardi che mai.
Bene, caro Enrico, adesso la saluto perchè sto preparando una predica contro i dottori della legge. E’ la 345esima in un anno, che faccio, ma è il punto chiave. E’ così che ho riempito chiese e seminari, in Argentina (almeno mi sembra…). Giù botte secche agli ipocriti fedeli alla moglie e ai propri figli, per il gusto di poter accusare gli altri! Lo fanno per quello, sa, per sentirsi bravi. Ipocriti, sepolcri imbiancati. Trasformano i confessionali in “camera di tortura”! Sa quanti preti torturano i loro fedeli. Ci sono alcuni, come padre Pio, santificati, benchè a volte si rifiutassero di assolvere! Fortuna che ormai si confessano in pochi! Lei invece è proprio un bel tipo…
Bene bene, però le chiedo un piacere, me lo deve. Il suo predecessore Pio XI ha canonizzato Tommaso Moro, e Giovanni Paolo II lo ha nominato patrono dei politici. In verità Moro era un ottuso dottore della legge, faceva il magistrato, e si rifiutò di dirmi che avevo tutto il diritto di ripudiare mia moglie (chissà che direbbe se avesse visto che poi ne ho avute altre 5). Ecco, una cosa semplicissima: lo faccia scendere dagli altari.
Va bene, caro Enrico, del resto ho dei politici di riferimento, veramente ottimi (li ho elogiati in publico): Emma Bonino, Giorgio Napolitano… Ne metterò uno, quando crepa, al posto di Moro. Se non ricordo male, il secondo si è rifiutato di fare qualcosa, proprio come Moro…
Sì santità. Chieda a Galantino, a Tornielli, a Spadaro, i suoi consiglieri italiani. Le ricorderanno che Napolitano si rifiutò di firmare la legge che strappava alla morte Eluana Englaro. Obiezione di coscienza, proprio come Moro. E’ proprio il tipo giusto!
Vedo che sa alcune cose dell’Italia, però!
Sì, e anche la Bonino va benone: faceva obiezione di coscienza contro la legge che criminalizzava l’aborto. Vanno bene sia Bonino che Napolitano. No Moro, no Mueller, mi raccomando.
Bene così, l’importante è andare d’accordo. Un caro saluto a sua moglie!
A Caterina?
A quella che è…
Intanto lavoro a sistemare meglio le cose, per chiarezza. Farò una modifica sinodale (io, Spadaro e Melloni) nel giuramento del matrimonio. Al posto di “giuro di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia..”, che è parecchio datato, metterò: “Giuro di esserti fedele, caso per caso, a seconda delle circostanze della vita“. Così allineiamo la dottrina alla pastorale. Saluti Enrico!
Pubblicato 11 aprile 2016 |
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