Eugenio Scalfari: “ Papa Francesco al Premio Carlomagno farà un intervento sull’Europa e le religioni che la abitano”
“Questo è il primo Papa che ha detto che Dio è uno, e non è di nessuno. I cristiani sono una delle confessioni. La divinità è una poi ognuno ci arriva attraverso le proprie tradizioni, ma il Dio è unico”, così Eugenio Scalfari al Teatro Eliseo a Roma dove è in corso l’incontro “Processo al potere”, dedicato alla figura di Papa Bergoglio.
“Oggi questa questione è di un’importanza enorme – prosegue Scalfari – e lui cerca un affratellamento non solo con cristiani, ma anche coi musulmani. Gli è stato assegnato il Premio Carlomagno: vedrete che farà un intervento sull’Europa e le religioni che la abitano”.
Fonte: Agenzia Sir
Nostro commento
Siamo ansiosi di essere catechizzati da Papa Francesco, dopo che ha detto a Scalfari che “non esiste un Dio cattolico” e ad un gruppo di islamici ha tenuto a precisare che Dio è lo stesso per tutti. Speriamo che non gli venga in mente di scrivere un’esortazione per ammodernare il Credo…
“Questo è il primo Papa che ha detto che Dio è uno, e non è di nessuno. I cristiani sono una delle confessioni. La divinità è una poi ognuno ci arriva attraverso le proprie tradizioni, ma il Dio è unico”, così Eugenio Scalfari al Teatro Eliseo a Roma dove è in corso l’incontro “Processo al potere”, dedicato alla figura di Papa Bergoglio.
“Oggi questa questione è di un’importanza enorme – prosegue Scalfari – e lui cerca un affratellamento non solo con cristiani, ma anche coi musulmani. Gli è stato assegnato il Premio Carlomagno: vedrete che farà un intervento sull’Europa e le religioni che la abitano”.
Fonte: Agenzia Sir
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Siamo ansiosi di essere catechizzati da Papa Francesco, dopo che ha detto a Scalfari che “non esiste un Dio cattolico” e ad un gruppo di islamici ha tenuto a precisare che Dio è lo stesso per tutti. Speriamo che non gli venga in mente di scrivere un’esortazione per ammodernare il Credo…
“Oggi questa questione è di un’importanza enorme – prosegue Scalfari – e lui cerca un affratellamento non solo con cristiani, ma anche coi musulmani. Gli è stato assegnato il Premio Carlomagno: vedrete che farà un intervento sull’Europa e le religioni che la abitano”.
Fonte: Agenzia Sir
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Siamo ansiosi di essere catechizzati da Papa Francesco, dopo che ha detto a Scalfari che “non esiste un Dio cattolico” e ad un gruppo di islamici ha tenuto a precisare che Dio è lo stesso per tutti. Speriamo che non gli venga in mente di scrivere un’esortazione per ammodernare il Credo…
L'élite integrazionista del "Piano Kalergi"
premia Bergoglio?
UE – Il premio internazionale "Carlo Magno" a Bergoglio.Strategie mondialiste e paradossi – L'antitesi del Cristianesimo premia il capo della cristianità?
Il premio internazionale Carlo Magno è conferito ogni anno per il lavoro svolto in favore dell’integrazione e dell’Ue
di Sergio Basile
L'impero "europeista" premia Papa Francesco?
Roma, Bruxelles – Domani Venerdì 6 maggio, alle ore 12,oo, i vertici illuminati dell'Unione europa (filo-massonica) del "Piano Kalergi" (imbastardimento programmato dell'Europa dei popoli, per volere dell'Europa delle élites e dei banchieri – vedi nota 1) assegnerà il premio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana, a papa Bergoglio. "La giuria – si legge nel comunicato ufficiale diramato nelle ultime ore dall'ufficio stampa del Parlamento europeo - ha lodato ilmessaggio di "pace e comprensione" lanciato dal Papa, così come "la compassione, la tolleranza, la solidarietà e l'integrità che hanno caratterizzato tutto il suo pontificato". "In questi tempi, in cui molti cittadini europei cercano un orientamento – continua la nota di Bruxelles, che riporta le motivazioni ufficiali della giuria - il Santo Padre invia un messaggio di amore e incoraggiamento".
(1) Vedi approfondimenti:
Può Bergoglio non conoscere il "Piano Kalergi"?
La domanda a questo punto sorge spontanea: Papa Bergoglio può non conoscere il diabolico piano massonico ed internazionalista (anticristiano ed anti-nazionale) tristemente noto come "Piano Kalergi": quel piano, cioé, incentrato sull'iper-immigrazionismo feroce e pilotatoindirizzato mediante guerre indotte, finanziamenti più o meno occulti e manovre geopolitiche, verso l'Europa, al solo fine di confondere le razze e indebolire i popoli attraverso l'annullamento delle culture e l'annacquamento delle tradizioni e della civiltà cristiana? (2) Beh, voglio credere all'ignoranza di Bergoglio in merito! Certo ritirare un premio non costituisce in sé un "reato" e potrebbe rappresentare in genere una prassi legata alla buona educazione. Ma vista la posta in gioco e considerate le ideologie e il "credo" dei premianti, potrebbe essere opportuno non ritirarlo questo premio, rimettendolo al mittente. Infatti, qualora Bergoglio fosse a conoscenza del "Piano Kalergi", cioé della suddetta strategia anti-cristiana fomentata dall'élite giudaico-massonica internazionalista, il pontefice dovrebbe rifiutare seccamente il premio - dal valore nettamente politico, simbolico e strumentalizzante - e denunciare pubblicamente l'arcano. Ciò, ovviamente, dovrebbe accadere in un mondo normale.
L'uomo che osteggiò il crocifiso nelle aule introduce la laudatio
La cerimonia di premiazione si terrà in Vaticano: tra i presenti d'eccezione il presidente (mondialista) della Commissione Jean-Claude Juncker (3), il presidente del Consiglio Donald Tusk e il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che introdurrà le laudatio della cerimonia. Si proprio lui, lo stesso che nel 2014 diede il personale e compiaciuto nulla-osta alla nascita dell'impero bancario unico (4); Martin Schulz, il candidato ideale del Pd di Renzi alla presidenza della Commisione; lo stesso Schulz che arrivò a sostenere che in Europa «ognuno ha il diritto di mostrare quel che pensa nello spazio privato…, e che – tuttavia – gli spazi pubblici devono restare neutrali (..) dal momento che – aggiunse - nell’Unione Europea c’è il pericolo di un ritorno dei conservatori (e noi dobbiamo combatterlo – concluse)». Ragionamento allora esteso – ovviamente – anche e soprattutto al crocifisso ed "all'inopportunità" di esporlo nelle aule pubbliche (5). Detto fatto!
(4) vedi qui:
Gli ultimi premi "Carlo Magno" – Eloquenti aneddoti
Oggi, 5 Maggio, nell'attesa della vetrina in Vaticano, i tre presidenti delle istituzioni europee parteciperanno a una tavola rotonda sullo stato dell'Unione europea, la cui apertura sarà affidata al presidente del Consiglio italiano, "catto-europeista" doc., Matteo Renzi. Il premio internazionaleCarlo Magno di Aquisgrana, per la cronaca, è conferito ogni anno per il lavoro svolto in favore dell’integrazione e dell’unione in Europa. Il premio prende il nome da Carlo Magno, il re dei Franchi, considerato dai suoi contemporanei il "Padre dell'Europa". Nel 2015, il vincitore era stato proprio il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. L'anno precedente – 2014 – era stata la volta del Presidente del Consiglio UE Herman Van Rompuy. Nell'occasione l'ex presidente del Consiglio Europeo si contraddistinse per una clamorosa gaffe. Ricordiamola assieme, di seguito, in uno stralcio di un mio articolo del 30 Maggio 2014.
2014 – La gaffe rivelatoria di Van Rompuy
(tratto da "Qui Europa" del 30 Maggio 2014) "L'Ue cambi rotta subito: è urgente ed essenziale che sia anche protettiva, non solo degli affaristi, ma anche degli impiegati e dei lavoratori, non solo quelli con i diplomi e che sanno le lingue ma di tutti i cittadini". Lo ha detto, anzi confessato candidamente, Herman Van Rompuy, a coronamento della cerimonia del premio "Carlo Magno" 2014. Insomma una gaffe ciclopica nella quale il nominato amico dei poteri forti e dell'élite social-comunista e liberal-capitalista ha – suo malgrado – ammesso l'evidenza: cioè che fino ad ora l'UE – per estensione - è stata complice degli affaristi e degli speculatori, contro i popoli e la giustizia. Insomma, detto da noi comuni mortali ha un peso; riconosciuto da un "semi-dio" illuminato parte integrante del sistema, come Van Rompuy, ne ha assolutamente un altro. A sgombrare il campo da eventuali equivoci anti-europeisti ed a ricordare a tutti che il 57% degli europei non-votanti alle europee non sono "saggi" ma squinternati "populisti" ci aveva pensato poco prima, in apertura della cerimonia, Enrico Letta, secondo il quale "l'onda populista è montata, ma nei grandi paesi, come Germania e Italia sventola la bandiera dell'europeismo". Come dire: l'iconografia è potere, e il potere ce l'abbiamo noi!
Il senso e il valore dei "premi europeisti"
Ma sconcertante gaffe a parte, sinceramente consideriamo semplicemente inadeguato (per non dire completamente anacronistico, antitetico o vergognoso) l'accostamento di un personaggio come Herman Van Rompuy, uno dei principali custodi della gabbia europea del debito e della moneta dell'usura legalizzata, ad un personaggio come Carlo Magno. D'altronde questi premi (dal Nobel al Sacharov al Kalergi…al Carlo Magno ) sappiamo ormai perchè vengono assegnati:per tenere alta la propaganda politica e la bandiera del mondialismo (6)
(6) Vedi qui:
La moneta, Carlo Magno e Van Rompuy
Ovviamente Van Rompuy sta a Carlo Magno, come il sugo di pomodoro sta al gelato. Ricordiamo infatti come l'imperatore liquidò il sistema monetario basato sul solido d'oro dei romani, adottando tuttavia un sistema monetario basato sul monometallismo argenteo: all'epoca l'unica moneta coniata era il "denaro"(7). Sotto Carlo Magno, non esisteva – ovviamente – l'attuale diabolica cartolarizzazione usurocratica della moneta e del credito (8); non esistevano il rating e lo spread. Gli usurai avevano evidentemente vita più dura, e la moneta non era carta straccia come adesso, ma aveva una sua consistenza ed un suo valore intrinseco ben definito e visibile, sia pur sempre convenzionale. L'argento c'era davvero ed era sostanza fondamentale della moneta! (9)
(7) Due i tagli usati: la libbra (o pound, unità monetaria e ponderale allo stesso tempo) che valeva 20 solidi (come per lo scellino) o 240 denari (come per il penny). C'è da dire che la libbra ed ilsolido furono esclusivamente unità di conto, mentre solo il "denaro" fu moneta reale, quindi coniata.
(9) I primi slittamenti iniziarono solo nel X secolo. "Infatti i primi Ottoni (961-973 e 973-983) misero ordine nel sistema consacrando lo slittamento del denaro in termini di peso e di fino: una "lira" (ossia 240 denari) passò tuttavia da 410 grammi a 330 grammi di una lega argentea peggiore (da 390 grammi di argento fino a 275 grammi)". (Cfr.: Federico Chabod, Lezioni di metodo storico, Roma-Bari, Laterza, 1978; Franco Cardini e Marina Montesano, Storia medievale, Firenze, Le Monnier Università, 2006)
Carlo Magno, difensore della liturgia e del Cristianesimo
Ma l'inadeguatezza del premio e dell'accostamento si evince anche da altri clamorosi esempi: Carlo Magno, in merito alla riforma della Chiesa e per il bene stesso della Chiesa attuò una serie di provvedimenti per poter elevare, sia a livello qualitativo sia a livello comportamentale, il personale ecclesiastico. Egli, inoltre, era dell'idea che un insegnamento sbagliato dei testi sacri - sia teologico che grammaticale - avrebbe potuto portare allaperdizione dell'anima poiché avrebbe indotto a pregare e levare culto a Dio, in maniera non consona. Carlo Magno, pertanto, pretese la fissazione e la standardizzare della liturgia, con la reintroduzione del latino classico. Ma Carlo Magno, fu anche – come noto – il fondatore della scuola palatina, proprio presso Aquisgrana.
Scuole e abbazie in tutta Europa: binomio perfetto
In ogni angolo dell'Impero nacquero scuole a ridosso delle chiese e delle abbazie. Un sodalizio perfetto, questo, che portò cultura vera e benessere fisico e spirituale. Oggi invece si mette al bando perfino il crocifisso (10) e molti sacerdoti si sono addirittura convertiti all'europeismo, ignorandone i veri principi giudeo-massonici (kalergiani) e creando confusione e disorientamento tra gli stessi fedeli, in un festival di contraddizioni e luoghi comuni che fanno coincidere imperdonabilmente e paradossalmente l'Unione europea con l'unità degli europei nelle comuni rivendicazioni di equità e giustizia. Come mescolare il diavolo e l'acqua santa, insomma! Per capirlo, ad esempio, basta vedere le strategie e gli atteggiamenti adottati verso i drammi di paesi come Siria e Grecia.
La Giustizia secondo Carlo Magno e l'anti-giustizia europeista
In merito, poi, alla riforma della Giustizia Carlo Magno cercò di promulgare dei richiami vincolanti per tutti. Aborti giuridici protendenti per l'inviolabilità di intoccabili parassiti come quelli contemplati dall'UE in favore di istituzioni quali il MES (11) e l'eurogendfor e dei loro rispettivi attori, all'epoca sarebbero stati giudicati semplicemente come folli vaneggiamenti, lontani anni luce da ogni principio di giustizia e dallo stesso diritto naturale. Evidentemente, poi, le leggi ad personam e l'introduzione ed abuso di distruttivi istituti figli della cultura liberale come prescrizione, decadenza e consuetudine (istituto che – ad esempio - salvò in Cassazione Carlo Azeglio Ciampi e Antonio Fazio dalla denuncia contro Tesoro e Bankitalia levata da parte del Professor Giacinto Auriti, per falso in bilancio, usura e induzione al suicidio in relazione al meccanismo di emissione truffaldino della lira a debito) non passarono mai neppure per l'anticamera del cervello del sovrano. Secondo me Carlo Magno, se fosse stato ancora tra noi mortali, oggi avrebbe sollevato non poche veementi obiezioni contro quest'Eurobranco di burattini. Altro che premi! Il sovrano avrebbe probabilmente scomodato gli eserciti contro i custodi europei dell'usura legalizzata e dell'imbastardimento programmato.
(11) Vedi qui – L’euforia di Regling, il MES avrebbe Raggiunto il suo Obiettivo
Sergio Basile (Copyright © 2016 Qui Europa)
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
L’élite integrazionista del “Piano Kalergi” premia Bergoglio?
Mercoledì, 5 Maggio/ 2016 - di Sergio Basile -
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Video Allegato – il Piano Kalergi
Immigrazione: Genocidio del Popolo Europeo IL PIANO KALERGI
http://www.quieuropa.it/lelite-integrazionista-del-piano-kalergi-premia-bergoglio/
http://www.dw.com/es/carlomagno-al-papa-de-la-globalizaci%C3%B3n/a-19233885
Carlo Magno il "Papa della globalizzazione"
Papa Francisco sarà assegnato il Premio Carlo Magno. Qui ci sono i valori trasmessi il suo messaggio e la sua importanza per l'Europa e il mondo sono.
Dal 1950, l'associazione della città tedesca di Aachen assegnato il Premio Carlo Magno a personalità illustri in Europa nelle loro realizzazioni per la pace. Tra i vincitori politici di alto livello, i ministri degli esteri, un presidente americano, il popolo del Lussemburgo, l'euro e sono anche un papa. Nel 2004 ha ricevuto Giovanni Paolo II, già malato, per il suo ruolo durante la caduta del regime comunista in Europa orientale. Il Premio Internazionale Carlo Magno di Aquisgrana città gode di grande popolarità in tutto il mondo perché è il premio politica a livello europeo più antico della Germania, e si riunisce ogni anno per una cerchia di politici e personalità di spicco.
Il creatore del premio
Il commerciante di tessuti Kurt Pfeiffer, uno dei primi sindaci della città dopo la seconda guerra mondiale, ha avuto l'idea di creare un premio per onorare l'unificazione europea. Ha fondato un'associazione e riuscì a convincere molti cittadini di Aquisgrana lo sostengono. Le forze di occupazione britanniche non sono state del tutto d'accordo con l'idea perché Pfeiffer e alcuni dei suoi compagni di lotta erano stati membri del Partito Socialista Nazionale tedesco dei lavoratori (NSDAP), il partito nazista. Tuttavia, Pfeiffer ha dimostrato che non vi era nulla da temere di scegliere personaggi illustri e suscitare l'interesse di là della sua città natale.
Il nome del premio
Carlo Magno è stato per i creatori del padre assegnazione del unificazione dell'Europa. Carlo Magno fondò, nonostante farlo con la forza delle armi e guerre sanguinose, tra gli altri, contro i Sassoni pagani un regno dell'Europa occidentale con un'amministrazione efficiente. E 'in tal modo ha creato le fondamenta dell'identità europea. Aquisgrana era la sede imperiale, e la città è legata a Carlo Magno in vari modi. Ha ospitato l'incoronazione dei re tedeschi fino al XVI secolo. Kurt Pfeiffer scelto bene battezzare il premio per costruire un ponte dal passato al futuro.
la scelta
I 17 membri del consiglio dell'Associazione Carlo Magno segretamente selezionare il candidato, tenendo conto delle proposte presentate da ciascuno di essi e senza venire alla luce i criteri con cui si scelgono o precedenti discussioni. Il procedimento rimangono bloccate per almeno 30 anni. I partiti di sinistra hanno sempre criticato Aquisgrana viene scelto soprattutto i politici conservatori per il premio. I cancellieri socialdemocratici Willy Brandt e Helmut Schmidt non sono stati designati a ricevere il Premio Carlo Magno, mentre tutti i democratici, tra cui il cancelliere Angela Merkel, sono stati assegnati a lui. Fino a quando non ci sono state proteste davanti al municipio di Aquisgrana durante la cerimonia di premiazione, per esempio, contro Henry Kissinger, responsabile come ministro degli esteri della guerra del Vietnam.
il premiato
Papa Francisco riceverà il Premio Carlo Magno per la sua "autorità morale eccezionale, che ci ricorda, come un avvertimento e, allo stesso tempo come un mediatore, che l'Europa ha il dovere e l'obbligo, sulla base degli ideali dei suoi padri fondatori, di realizzare la pace, la libertà, lo stato di diritto e la democrazia, la solidarietà e la salvaguardia del creato ". Questa è la directory argomento Premio Carlo Magno. Durante il suo discorso al Parlamento europeo, il Papa Francesco parlò in tono di avviso allo stato indebolito in cui l'Unione europea è. Ha criticato attraverso le parole e le azioni la spietatezza della politica europea prima dell'arrivo dei rifugiati. Ha visitato i profughi a Lampedusa nel 2013 e, di recente, Lesbo. Ed egli prese con sé dodici di loro al Vaticano.
"Papa Francesco è una persona che sostiene oggi per l'unità europea, che ha emesso un notevole discorso al Parlamento europeo e gli europei mantengono i loro valori e non cadere nel nazionalismo detto loro. Che proprio nella crisi dei rifugiati ha detto parole molto importanti per l'Europa. Ecco perché penso che sia degno del Premio Carlo Magno ", ha detto Armin Laschet DW. Laschet, nato ad Aquisgrana, era eurodeputata e il ministro per l'Integrazione del Nord Reno-Westfalia. Appartiene alla CDU e si siede sul bordo del Premio Carlo Magno, che ha partecipato alla elezione di Papa Francisco. Secondo lui, un cattolico praticante, Francisco potrebbe essere, come il primo "papa della globalizzazione", un esempio per molti europei."Ho l'impressione che il loro modo di fare le cose al di là di tutti i confini confessionali, e molti vedono in lui l'autorità morale che stanno cercando in questo momento. Così ho piena fiducia che il fatto che il premio Carlo Magno riceverà nuovamente il messaggio prendere i riflettori ".
Marco Politi, specializzata nella conoscitore ecclesiastica e intima della politica papale, dijio DW che "con le sue parole circa la situazione geopolitica, il Papa ha dimostrato quanto il silenzio ci sia in Europa, che è diretto in una sorta di sonnambulismo verso temi di dissoluzione giornalista ". Secondo Politi, Papa Francisco è in realtà un "Papa della globalizzazione", perché non è nato in un piccolo villaggio in Baviera o in Polonia, ma a Buenos Aires, una metropoli di diversi milioni di persone. Francisco ha una visione diversa del mondo e chiedere alla gente di prendersi cura dei bisogni degli altri. "Credo che il miglior messaggio può essere trasmesso per l'Europa di oggi è che i popoli europei hanno bisogno di capire ancora una volta che dobbiamo lottare per l'unità, e che solo un'Europa unita in grado di affrontare i problemi del mondo moderno".
Papa Francesco bacchetta l'Europa: "Costruisca ponti e abbatta muri"
Il pontefice riceve il premio Carlo Magno: "L'Europa è come una nonna, vecchia e sterile". E chiede di ritrovare la solidarietà: "Costruite ponti e abbattete muri". L'applauso dei vertici Ue: "Ci ricorda il dovere di mantenere pace"
Il pontefice riceve il premio Carlo Magno: "L'Europa è come una nonna, vecchia e sterile". E chiede di ritrovare la solidarietà: "Costruite ponti e abbattete muri". L'applauso dei vertici Ue: "Ci ricorda il dovere di mantenere pace"
Papa Francesco dà la sveglia a "un'Europa stanca e invecchiata, non fertile e vitale, dove i grandi ideali che hanno ispirato l'Europa sembrano aver perso forza attrattiva".
Ricevendo il prestigioso Premio Carlo Magno, conferitogli dalla città di Aquisgrana, ha invitato i leader europei a ritrovare il progetto di solidarietà. "Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell'uomo, della democrazia e della libertà?", si è domandato ad alta voce Bergoglio esortando ad "aggiornare l'idea di Europa" affinché torni ad essere"capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacità: la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare".
"Il Santo Padre ci ricorda, come ammonitore e mediatore, che in Europa abbiamo il compito e il dovere - sulla scorta degli ideali dei padri fondatori - di dare concreta realizzazione ai principi di pace e libertà, diritto e democrazia, solidarietà e salvaguardia del Creato". Tocca a Jurgen Linden, presidente del comitato direttivo dell'associazione per l'assegnazione del Premio internazionale Carlo Magno 2016, illustrare le motivazioni del conferimento del premio a papa Francesco. Nella sala Regia del Palazzo Apostolico vaticano, i vertici dell'Unione europea riconoscono così a Bergoglio lo "straordinario impegno a favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori". "In Europa oggi rischiamo di dissipare questa eredità di integrazione", lamenta il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, denunciando l'esplosione "degli egoismi nazionali, della rinazionalizzazione e del particolarismo" e accusando "i populisti" di far sgretolare l'Europa con "muri e recinzioni". E, proprio nel solco di questo spirito, Bergoglio ha deciso di accettare un premio personale. Non lo aveva mai fatto, nemmeno da arcivescovo di Buenos Aires.
Dopo la premiazione, Santa Marta prenderra' il nome di Santa Massoneria. I poteri forti hanno "preteso" le dimissioni di Ratzinger e "concesso" il papato a Bergoglio. Bergoglio deve mostrare di condividere le idee dettate dal libero mercato fino all'annullamento del concetto di persona.
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