Street
Theology : La Scristianizzazione o Grande Fuga dalla realtà della
Chiesa post moderna dal Concilio Vaticano II a Papa Francesco
Come la
Street art sta abbruttendo
da dentro la Grande Arte di Fidia, di Lisippo, di Giotto, di Michelangelo, di Bernini, così la
Street theology sta scristianizzando
da dentro la
Chiesa post moderna, dai tempi del Concilio Vaticano II all’oggi di
Papa Francesco. Ma l’amorevolissimo Dogma, il vero e unico Padre della
carità, per salvare la Chiesa di cui è forma, Sposo e salvezza, fa
miracoli. E ne farà (tanti) anche stavolta. Sempre che lo si segua.
Uno schiaffo. Anzi, più di uno: adamantino, logica stringente, animo
puro, Radaelli ci ha abituati così. E non poteva esservi titolo più
indovinato di Street Theology, da “Street Art”, Arte di strada, o da
strada, dunque Teologia di strada, o da strada, altro che san Tommaso,
per rendere in due parole la drammatica situazione che sta vivendo la
Chiesa dal Vaticano II a Francesco, dove tra un papa e l’altro Radaelli,
con potenti argomenti dimostra e illustra una continuità di fondo che
però mette in subbuglio quella coi papi precedenti, « come l’arte di un
Giotto o di un Michelangelo – scrive – la mette con un Haring o un
Basquiat ». È sempre magistero, lì, e qui è sempre arte, ma questa è
Street Art, e quella, appunto, è Street Theology.
Negli anni
Sessanta c’è stato un passaggio di mano della conduzione spirituale,
culturale e morale del mondo, via via più accentuato, per cui oggi a
condurre i popoli non è più la Chiesa, ma l’élite laicista, e infatti il
mondo si è ateizzato e la Chiesa ha perso milioni di anime, che Papa
Francesco sta cercando in tutti i modi di recuperare. Ma chi, come e
quando ha causato questo spostamento di leadership?
E questo
cambio di conduttore morale è pacifico o è in qualche misura turbolento?
e poi: si è concluso con un qualche vincitore, o ha tutt’ora qualcosa
da dire e da sollecitarci, proprio a noi che stiamo vivendo la vita
della Chiesa e del mondo in questi momenti di cambiamento così epocali?
Perché
mai l’Autore mette con tanta convinzione la necessità di avere la più
forte certezza delle cose al di sopra di ogni altro valore, fosse
persino l’amore, cui peraltro è in ogni riga evidente il suo
attaccamento più intimo e ardente?
Chi sarà, infine, il
“vincitore” di questo così profondo ribaltamento, se mai ci sarà? E deve
per forza vincere qualcuno? E a noi cosa avverrà, dopo? E Dio, il
Signore Gesù, che parte ha in tutto questo sovvertimento di valori?
Tutte
domande cui un libro immenso, intenso, spiritoso, drammatico e
serissimo come questo sa rispondere anche andando ben oltre le attese,
con quella completezza e profondità che ben conosciamo del filosofo
milanese.
Se Bernini, Caravaggio e Borromini raffigurano bene il
valore di ciò che fu il concilio di Trento per la Chiesa, oggi potremmo
dire con eguale forza icastica che a rappresenta- re il tipo di teologia
che sgorga dalle labbra della Chiesa so- no i Kendridge, i Banksy, i
Giant, e non è escluso che su qualche muro, magari non dei più visibili,
degli immensi giardini vaticani, si possa ammirare un loro “graffito”,
forse persino quello riportato sulla copertina del libro di Radaelli.
Ulteriori informazioni
Informazioni sulla lettura
Smartphone e tablet
Installa l'app
Google Play Libri per
Android e
iPad/iPhone. Si sincronizza automaticamente con il tuo account e ti permette di leggere online e offline, ovunque tu sia.
Portatili e computer
Puoi leggere i libri acquistati in Google Play utilizzando il browser web del computer.
eReader e altri dispositivi
Per
leggere su dispositivi e-ink come il Sony eReader o il Barnes &
Noble Nook, dovrai scaricare un file e trasferirlo sul tuo dispositivo.
Segui le istruzioni dettagliate nel
Centro assistenza per il trasferimento dei file sugli eReader
https://play.google.com/store/books/details/Enrico_Maria_Radaelli_Street_Theology?id=4xzFDAAAQBAJ
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.