PIANO KALERGI. L’incomprensibile attrazione fatale della Chiesa per il suo assassino.
1° Concetti umani, troppo umani. L’ideologia si fa teologia- 2° Islamizzazione chi resiste e chi tradisce la sua missione- 3° Mondialismo, ancora mondialismo, mentre tutto il mondo lo rigetta- 4° Qualche utile suggerimento in materia di immigrazione da parte di San Tommaso D’Aquino- 5° Sostituiteli e moltiplicateli. Alcuni Monsignori fans del meticciato- 6° Quando la storia non insegna- 7° I nativi d’America sono i veri africani; l’Africa deve andare agli africani. Ma l’Europa è terra di tutti- 8° Società multietniche Volontà di Dio o affronto del maligno? 9° Questa fatale attrazione della Chiesa per il proprio assassino
-A cura della Redazione di Antimassoneria-
1° CONCETTI UMANI. TROPPO UMANI. L’IDEOLOGIA SI FA TEOLOGIA
2° ISLAMIZZAZIONE: CHI RESISTE E CHI TRADISCE LA SUA MISSIONE
VIDEO: I NUOVI CONQUISTATORI DIRETTI IN TERRA D’EUROPA AL GRIDO DI ALLAH AK BAR
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3° MONDIALISMO. ANCORA MONDIALISMO MENTRE TUTTO IL MONDO LO RIGETTA
“L’accoglienza dei MIGRANTI da parte delle nazioni più ricche deve avvenire nella misura del possibile perché un popolo e le sue autorità hanno il diritto di LIMITARE il numero delle nuove entrate in vista del bene comune e di SUBORDINARE l’immigrazione a diverse condizioni giuridiche tra cui l’obbedienza alle leggi del paese che ospita il migrante (CCC n.2241).
Una linea catechetica sostenuta tra l’altro anche dai papi post-conciliari, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI. La continua trasfusione di giovani che si recano nel Vecchio continente è tra l’altro fonte di preoccupazione per il futuro dei paesi africani, che si vedono privati della loro forza lavoro. E mentre la Cei promuove l’accoglienza, monsignor Nicolas Djomo, vescovo di Tshumbe e presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica democratica del Congo, in diversi accorati appelli esorta gli africani che sognano “impieghi da sogno in Europa” (inesistenti tra l’altro) di non lasciare il continente africano. Insomma, monsignor Nicolas Djomo denuncia l’ulteriore impoverimento dell’Africa che l’accoglienza indiscriminata dell’Europa nei confronti di tutti i migranti in cerca di lavoro sta compiendo. E aggiunge: “Voi siete il tesoro dell’Africa. La Chiesa conta su di voi, il vostro continente ha bisogno di voi”. Non è l’Europa ad averne bisogno, né l’Occidente. Ma l’Africa. I governi europei dovrebbero dunque comprendere come i flussi migratori tendono ad impoverire ulteriormente i Paesi di partenza. (5)
4° QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE DA PARTE DI SAN TOMMASO D’AQUINO
Qualche utile indicazione su come gestire il fenomeno dell’immigrazione ci viene direttamente da uno de più illustri Santi e dottori della Chiesa, oggi più che mai inascoltato San Tommaso D’Aquino, che nella sua celebre Summa Theologica (I-II, Q. 105, Art. 3), ispirandosi agli insegnamenti delle Sacre Scritture, relativi al popolo ebreo, il Santo, stabilisce con chiarezza quali siano i limiti dell’accoglienza agli stranieri.
“Con gli stranieri ci possono essere due tipi di rapporti: l’uno di pace, l’altro di guerra. E rispetto all’uno e all’altro la legge contiene giusti precetti”. S. Tommaso afferma, dunque, che non tutti gli immigranti sono uguali, perché i rapporti con gli stranieri non sono tutti uguagli: alcuni sono pacifici, altri conflittuali. “…E questo perché, ammettendo degli stranieri a trattare i negozi della nazione, potevano sorgere molti pericoli; poiché gli stranieri, non avendo ancora un amore ben consolidato al bene pubblico, avrebbero potuto attentare contro la nazione”. L’Angelico evidenzia che vivere in un’altra nazione è cosa molto complessa. Ci vuole tempo per conoscere gli usi e la mentalità del Paese e, quindi, per capire i suoi problemi. Solo quelli che vi abitano da molto tempo, facendo ormai parte della cultura del Paese, a stretto contatto con la sua storia, sono in grado di giudicare meglio le decisioni a lungo termine che convengano al bene comune. Illustrando questo punto, S. Tommaso nota come gli ebrei non trattavano tutti i popoli in modo uguale. Vi erano nazioni più vicine e, quindi, più facilmente assimilabili. Altre, invece, erano più lontane o addirittura ostili. Alcuni popoli ritenuti ostili non potevano essere accettati in Israele, vista appunto la loro inimicizia. L’immigrazione deve avere sempre come scopo l’integrazione, non la disintegrazione o la segregazione, cioè la creazione di piccole “nazioni” contrastanti all’interno del Paese. Oltre a godere dei benefici offertigli dalla sua nuova Patria, l’immigrante deve assumerne anche gli oneri, cioè la piena responsabilità per il bene comune, partecipando alla vita politica, economica, sociale, culturale e religiosa. (non la religiosità islamica NdR..) (6)
5° SOSTITUITELI E MOLTIPLICATELI. ALCUNI MONSIGNORI FANS DEL METICCIATO
L’impeccabile insegnamento di dottrina sociale di San Tommaso per quanto riguarda l’immigrazione stride quindi fortemente con le dichiarazioni di vescovi e cardinali moderni che assistono entusiasticamente all’apertura di nuove moschee, mandando i loro seminaristi a insegnare agli immigrati la lingua italiana senza nemmeno accennare loro un solo passo del Vangelo, non solo un dovere nei confronti di Cristo e della Verità, ma anche un atto di responsabilità per accelerare l’assimilazione e scongiurare la creazione di diversi stati nello Stato che li ospita rendendo difficile il processo di integrazione. Che ideale hanno in mente per questa Europa in realtà non lo sanno nemmeno loro. Infatti dai discorsi degli alti prelati si evince un’ignoranza stucchevole in materia di antropologia come in materia di Islam, una religione che afferma che non c’è nulla da imparare dagli infedeli anche se questi si fanno in quattro per difendere i loro interessi.
“La strada è segnata, ed è quella di accompagnare e governare il processo di “meticciamento” fra le culture.” Più chiaro di così, in tema di immigrazione, l’Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, non avrebbe potuto essere. Nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica il 3 giugno del 2016, il successore di Sant’Ambrogio non ha usato mezze misure nel dichiarare la sua totale disponibilità nei confronti del progetto di Nuovo Ordine Mondiale. Il Cardinale Angelo Scola – nel solco tracciato dal suo predecessore, Cardinale Dionigi Tettamanzi (il quale invocava la presenza di una moschea in ogni quartiere della città) – si mostra disponibilissimo, in particolare, nei confronti degli immigrati islamici, invocando per loro tutto quanto possa favorirne il radicamento nella diocesi ambrosiana. (7) Mons. Caiazzo arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, arriva persino ad invocare la sistemazione degli immigrati nelle case sfitte del territorio (8) C’è anche mons. Francesco Montenegro, cardinale della diocesi di Agrigento, una della diocesi che più di tutte si ritrovano ad affrontare il problema dei continui sbarchi di clandestini che non scappano da nessuna guerra e rifiutano l’integrazione. Mons. Montenegro, è popolarissimo tra gli agrigentini per la sua “semplicità”. Egli infatti non vuole essere chiamato “eminenza” , ma don Franco. Gira in vespa, si possono scambiare quattro chiacchiere con lui incontrandolo all’Oviesse.. E allo scomodo abbigliamento da cardinale egli preferisce abiti secolari. Così si è guadagnato la stima degli agrigentini che però di Vangelo e catechismo devono sapere ben poco. Ma non importa: il cardinale è simpatico. Punto. Non per nulla don Franco è stato insignito della porpora cardinalizia da papa Francesco proprio per il suo impegno propagandistico in favore dell’immigrazione clandestina. “Il futuro dell’Europa si lega anche alla gente che sta venendo e ci permetterà di affrontarlo, questo futuro. Non ci sarà un’Europa diversa se continueremo a tenere le porte chiuse” (9) Un grande impegno “umanitario” che coincide con gli interessi più materiali degli individui legati al concittadino Angelino Alfano, grande distributore di profughi presso le sue clientele sicule, che possono aprire cooperative di accoglienza, ricevere i soldi dello Stato per ogni ‘anima’ che alloggiano. Un’industria quella dell’immigrazione che dà lavoro a decine di migliaia di “volontari”. Queste organizzazioni della disinteressata misericordia, appena ai loro protetti viene respinta la domanda d’asilo, li aiutano a fare ricorso su ricorso; data la lungaggine della ‘giustizia’ da noi, sono sussidi garantiti per anni per ogni testa e stipendi di ‘volontari.’ (10)
“La strada è segnata, ed è quella di accompagnare e governare il processo di “meticciamento” fra le culture.” Più chiaro di così, in tema di immigrazione, l’Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, non avrebbe potuto essere. Nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica il 3 giugno del 2016, il successore di Sant’Ambrogio non ha usato mezze misure nel dichiarare la sua totale disponibilità nei confronti del progetto di Nuovo Ordine Mondiale. Il Cardinale Angelo Scola – nel solco tracciato dal suo predecessore, Cardinale Dionigi Tettamanzi (il quale invocava la presenza di una moschea in ogni quartiere della città) – si mostra disponibilissimo, in particolare, nei confronti degli immigrati islamici, invocando per loro tutto quanto possa favorirne il radicamento nella diocesi ambrosiana. (7) Mons. Caiazzo arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, arriva persino ad invocare la sistemazione degli immigrati nelle case sfitte del territorio (8) C’è anche mons. Francesco Montenegro, cardinale della diocesi di Agrigento, una della diocesi che più di tutte si ritrovano ad affrontare il problema dei continui sbarchi di clandestini che non scappano da nessuna guerra e rifiutano l’integrazione. Mons. Montenegro, è popolarissimo tra gli agrigentini per la sua “semplicità”. Egli infatti non vuole essere chiamato “eminenza” , ma don Franco. Gira in vespa, si possono scambiare quattro chiacchiere con lui incontrandolo all’Oviesse.. E allo scomodo abbigliamento da cardinale egli preferisce abiti secolari. Così si è guadagnato la stima degli agrigentini che però di Vangelo e catechismo devono sapere ben poco. Ma non importa: il cardinale è simpatico. Punto. Non per nulla don Franco è stato insignito della porpora cardinalizia da papa Francesco proprio per il suo impegno propagandistico in favore dell’immigrazione clandestina. “Il futuro dell’Europa si lega anche alla gente che sta venendo e ci permetterà di affrontarlo, questo futuro. Non ci sarà un’Europa diversa se continueremo a tenere le porte chiuse” (9) Un grande impegno “umanitario” che coincide con gli interessi più materiali degli individui legati al concittadino Angelino Alfano, grande distributore di profughi presso le sue clientele sicule, che possono aprire cooperative di accoglienza, ricevere i soldi dello Stato per ogni ‘anima’ che alloggiano. Un’industria quella dell’immigrazione che dà lavoro a decine di migliaia di “volontari”. Queste organizzazioni della disinteressata misericordia, appena ai loro protetti viene respinta la domanda d’asilo, li aiutano a fare ricorso su ricorso; data la lungaggine della ‘giustizia’ da noi, sono sussidi garantiti per anni per ogni testa e stipendi di ‘volontari.’ (10)
VIDEO- Sistemazione immigrati, Alfano -Se necessario provvederemo a requisire le proprietà private
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6° QUANDO LA STORIA NON INSEGNA
Gli immigrati sono il nostro futuro secondo il cardinale Montenegro, che sembra ignorare completamente la storia dei suoi predecessori che si ritrovarono ad affrontare molti secoli prima di lui i disastri della società multiculturale. E’ il caso del grande,patrono della città di Agrigento San Gerlando alla quale si deve la riorganizzazione della diocesi agrigentina dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall’829 al 1086. Per quanto riguarda l’aspetto religioso, gli storici non parlano di violente persecuzioni contro i cristiani. Ma sicuramente non sono mancati degli episodi, che seppur isolati, hanno assunto valore intimidatorio. Subdolamente intelligente e sistematica invece, fu la persecuzione incruenta, finalizzata ad uno scopo preciso: emarginare il cristianesimo e favorire sempre più massicciamente l’affermazione dell’Islam. Così veniva incoraggiato con ogni mezzo l’impegno a diffondere la dottrina di Maometto e privilegi ed esenzioni da imposte venivano assicurati, a quanti professavano la fede in Allah. Insomma, con tutti gli accorgimenti e le risorse del potere, si favoriva il dominio incontrastato della cultura e religione islamiche. La pratica della religione cristiana fu consentita solo nel privato: niente suono di campane, proibita la costruzione di nuove Chiese, ma, ancora più grave, divieto assoluto di ogni forma di annuncio di Cristo, salvatore e redentore. In questa situazione, mentre gli Arabi, con lucido e perfido disegno, portavano avanti il loro programma di conquista culturale e religiosa, dopo quella territoriale, ecco l’arrivo di un popolo del Nord: i Normanni. Gli Arabi vengono sconfitti e cacciati, anche dalla terra agrigentina, dove più a lungo avevano tentato di resistere. La Sicilia tutta così viene restituita all’Italia ed all’Europa, la cultura cristiana può tornare ad essere diffusa, il Vangelo annunziato. (11) E’ veramente un peccato che in una delle zone più disastrate dell’Italia, sia a livello spirituale che materiale, dove l’indice di disoccupazione arriva a toccare livelli stratosferici spingendo i giovani -oltre che alla disperazione- all’allontanamento da qualsiasi pratica religiosa, a distrazioni deleterie come sesso, droga e altri vani piaceri, la massima autorità religiosa della diocesi si occupi di propaganda pro-Kalergi, invece di raccogliere attorno alla Verità evangelica questi diseredati. Quindi se i nostri giovani sono sempre più avvezzi all’indifferentismo religioso, a differenza dei nuovi arrivati musulmani, dovremmo dedurre che il “futuro” di cui parla mons. Montenegro sia quello di una civiltà composto da individui di fede musulmana. Quanto tempo occorrerà prima che ogni territorio d’Europa possa avere il suo San Gerlando?
7° I NATIVI D’AMERICA SONO I VERI AMERICANI; L’AFRICA DEVE ANDARE AGLI AFRICANI. MA L’EUROPA E’ TERRA DI TUTTI…
8° SOCIETA MULTIETNICHE. VOLONTA’ DI DIO O AFFRONTO DEL MALIGNO?
Qual’è il progetto per la nuova Europa? Perchè si vuole spogliarla dei suoi valori, impoverendo i suoi cittadini, invasandola di immigrati islamici e perseguitare così ferocemente la società cristiana, intendo: la società cristiana che ancora resiste? Il progetto multietnico in realtà nonostante le parvenze bonarie e umanitaristiche odora di un insopportabile puzza di zolfo. Per comprendere bene a cosa mira la setta è sufficiente osservare il logo ufficiale della UE.

Nella rappresentazione si nota una torre, in costruzione e lavori in corso. Una gru in bella vista e degli individui meticci festanti e gioiosi. Lo slogan è: “ Europe, many tongues, one voice” (Europa molte lingue, una sola voce). Il grafico ci rimanda immediatamente alla raffigurazione della Torre di Babele, la famosa torre biblica demolita da Dio. Cosa si narra nella Bibbia sulla Torre di Babele? (Genesi 11, 1,19)
Nella rappresentazione si nota una torre, in costruzione e lavori in corso. Una gru in bella vista e degli individui meticci festanti e gioiosi. Lo slogan è: “ Europe, many tongues, one voice” (Europa molte lingue, una sola voce). Il grafico ci rimanda immediatamente alla raffigurazione della Torre di Babele, la famosa torre biblica demolita da Dio. Cosa si narra nella Bibbia sulla Torre di Babele? (Genesi 11, 1,19)
“Tutta la terra, aveva una sola lingua e tutti gli abitanti facevano parte di un’unica tribù. Ma gli abitanti decisero di innalzare una torre alta fino al cielo per sfidare Dio. Il Signore punì la malvagità degli uomini, facendo di quella torre macerie, disperse i popoli in tutta la terra confondendo le loro lingue per aver osato sfidarlo”.
I massoni, nemici acerrimi di Dio, desiderano riunire tutti i popoli delle terra trasformandoli in un solo gregge e scioglierli nel satanico Nuovo Ordine Mondiale, privandoli del loro passato, della loro cultura e persino della loro razza. Ciò non è altro che il proverbiale dito medio verso quel Dio crudele che secondo gli Illuminati soccomberà con l’avvento della l’era luciferica. E la torre di Babele ricostruita e trionfante appare un po’ ovunque, dagli show televisivi ai giochi olimpici alle riviste di attualità e finanza
La maggior parte della popolazione è indotta a considerare i racconti della Bibbia come leggende primitive e oscurantiste, ciò che dovrebbe colpire i signori razionalisti è che coloro che tengono in mano le sorti dell’umanità non solo credono alla Bibbia, ma rilanciano satanicamente la sfida a Dio volendo costruire un mondo e una società agli antipodi di quella che Dio ha stabilito ribaltando tutti gli equilibri naturali e sociali, in nome di una falsa tolleranza e una falsa fratellanza. E’ soprattutto la Chiesa che dovrebbe tenere a mente il progetto massonico di dissoluzione cristiana, soprattutto quei consacrati che hanno intrapreso una vera e propria guerra nei confronti di chi si oppone all’invasione.
9° QUELLA FATALE ATTRAZIONE DELLA CHIESA PER IL PROPRIO ASSASSINO
C’è una data, che il clero e tutti i cattolici che alle urne hanno favorito l’invasione extracomunitaria, in particolare coloro che in buona fede votano per l’ex PCI, il cosiddetto Partito Democratico dovrebbero ricordare. Questa data è il 18 settembre 1988, il luogo è Campi Bisenzio, un comune confinante con Firenze, l’evento è il Festival Nazionale de “L’Unità” , un Festival importante, ove si presentava alle “masse” il nuovo segretario nazionale Achille Occhetto che in quell’occasione ebbe l’ardine di affermare pubblicamente:
“Compagni, vi vedo preoccupati, ma non ne capisco la ragione… il Partito si è mosso. Sì all’Est siamo in crisi e può anche darsi che salti tutto per aria… Ma da noi non succederà niente. Per certi versi anzi è meglio… non ci potranno più accusare di essere i servi di Mosca…Dal prossimo anno faremo arrivare in massa gli extracomunitari, ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”(13)
Erano gli anni della prima invasione cinese, alla quale seguì quella senegalese, sembra che questa fosse sponsorizzata da Bettino Craxi, amico del loro corrottissimo governo, la scusa di questa invasione era “l’impoverimento” del Senegal, oggi la scusa è semplicemente quella di un falso concetto di misericordia con la quale la Chiesa Cattolica ha deciso di costruirsi la propria bara grazie alla percentuale ormai considerevolissima di prelati alti massoni che spingono all’edificazione di una chiesa contraffatta e stravagante, i cui principi devono essere abilmente reinterpretati in favore dell’ideologia.
Ho l’impressione che tutto ciò potrebbe andare a finire male constatando la grave tendenza dell’alta gerarchia di soddisfare i piani del mondialismo massonico più sfrenato, proprio quando il mondo prende sempre più coscienza del fallimento del mondialismo e ne chiede il seppellimento. Forse gli stessi prelati che oggi invocano a gran voce l’accoglienza di tutta l’Africa in terra d’Europa potrebbero soffrire le tragiche conseguenze dovute ad inviti irresponsabili, irrazionali e privi di qualsiasi fondamento teologico. Da ricordare anche le profezie di Santi e mistici che oggi suonano come farfugliamenti irrazionali come la profezia di Alois Irlamier nel 1957:
“La città con la torre di ferro (Parigi?) diviene vittima della propria gente. Bruciano tutto. E’ La rivoluzione, e tutto va in modo selvaggio. “La grande città con l’alta torre di ferro è in fiamme, ma questo è stato fatto dalla propria gente, non da quelli che sono venuti dall’est. (…) Posso vedere esattamente che la città è rasa al suolo e anche in Italia sta andando selvaggiamente. Uccidono molta gente là e il Papa fugge, ma molti ecclesiastici saranno uccisi, molte chiese crolleranno”.
Redazione Antimassoneria- antimassoneria.altervista.org Copyright © 2016
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Ho l’impressione che tutto ciò potrebbe andare a finire male constatando la grave tendenza dell’alta gerarchia di soddisfare i piani del mondialismo massonico più sfrenato, proprio quando il mondo prende sempre più coscienza del fallimento del mondialismo e ne chiede il seppellimento. Forse gli stessi prelati che oggi invocano a gran voce l’accoglienza di tutta l’Africa in terra d’Europa potrebbero soffrire le tragiche conseguenze dovute ad inviti irresponsabili, irrazionali e privi di qualsiasi fondamento teologico. Da ricordare anche le profezie di Santi e mistici che oggi suonano come farfugliamenti irrazionali come la profezia di Alois Irlamier nel 1957:
“La città con la torre di ferro (Parigi?) diviene vittima della propria gente. Bruciano tutto. E’ La rivoluzione, e tutto va in modo selvaggio. “La grande città con l’alta torre di ferro è in fiamme, ma questo è stato fatto dalla propria gente, non da quelli che sono venuti dall’est. (…) Posso vedere esattamente che la città è rasa al suolo e anche in Italia sta andando selvaggiamente. Uccidono molta gente là e il Papa fugge, ma molti ecclesiastici saranno uccisi, molte chiese crolleranno”.
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Ho appena letto su di un altro blog tradizionalista che durante un esorcismo il diavolo è stato costretto a rivelare il vero scopo dell'accoglienza degli immigrati che sta tanto a cuore a Bergoglio ed alla sua ciurma modernista . il diavolo ha detto testualmente che essa è organizzata e diretta dai poteri forti (=massoneria, laica e religiosa) allo scopo di distruggere definitivamente la Chiesa Cattolica. se c'era bisogno di un parere autorevole per capire chi sta servendo Bergoglio adesso lo abbiamo; proprio ieri, infatti, si è gloriato di esse definito luterano, aggiungendo che tali epiteti "non gli tolgono il sonno" (ma forse il suo sonno eterno non sarà così felice come lui pensa...)
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