ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 17 novembre 2016

Serrano i ranghi e fanno quadrato..!?

Uno scisma che sta venendo rapidamente alla luce

Offriamo qui la nostra traduzione di un interessante articolo di Steve Skojec, pubblicato sul blog onepeterfive.com, intitolato A Rapidly Emerging Schism. (un rapido scisma emergente).


Tutti i tentativi che sono stati fatti per affrontare i gravi problemi posti dai sinodi sul matrimonio e la famiglia e l'esortazione apostolica post-sinodale sono stati completamente ignorati da Roma.
Ma dopo la lettera dei quattro cardinali e la successiva - ed estremamente significativa - intervista esplicativa del Cardinale Burke, sembra che i più stretti alleati di Papa Francesco stiano serrando i ranghi e facendo quadrato.

P. Antonio Spadaro - "portavoce del papa" - ha twittato:



#AmorisLaetitia: Il Papa ha "parlato chiaro". Quelli a cui non piace quello che sentono pretendono di non sentirlo! Basta leggere…"
Il tweet offensivo sembra ora essere stato eliminato. Al suo posto ce ne sono altri due. Il primo:

Il secondo:


Il secondo tweet collega a una trascrizione parziale di una "Conversazione" di p. Spadaro con il cardinale Christoph Schönborn su Amoris Laetitia, in cui il cardinale viennese - indicato da Papa Francesco quale interprete ufficiale di AL - disse, come ormai è risaputo: "E 'ovvio che questo è un atto di magistero: si tratta di una Esortazione apostolica".

In seguito, il permaloso p. Spataro, ha bloccato la mia personale risposta:


Tu ti opponi a Cristo, e così per quanto potere tu possa avere al momento, tu cadrai. Tu non puoi vincere.
Altrove, il neo eletto cardinale Cupich di Chicago, alla domanda circa i vescovi che prendono le distanze da Francesco e dalla sua visione per la Chiesa, ha risposto:

Sicuramente, ci sono alcuni che sono i contrasto con la visione offerta dal papa, e, sì, tristemente, ci sono alcuni che si oppongono a lui e a cui egli non piace, come ha detto il cardinale Wuerl. Io uso la parola tristemente non per dire che ciò è triste per il Papa, ma per coloro che si oppongono a lui o lavorano contro di lui, perché in realtà non hanno una comprensione di ciò che significa essere un vescovo della Chiesa cattolica.

[A questo punto dell'articolo, l'autore parla dell'Osservatorio per l'Attuazione della Riforma della Chiesa di Papa Francesco (OARCPF), incredibile associazione di cacciatori di non-modernisti, segnalata da Sandro Magister nel suo blog. Omettiamo la traduzione, in quanto lettori di lingua italiana e quindi in grado di accedere facilmente al testo di Magister]

E in Germania, il cardinale Lehman - dissidente di vecchia data dall'insegnamento cattolico, e voce sostenitrice di Papa Francesco - dice che ora è il momento di realizzare il programma che lui favorisce - perché Francesco lo permetterà.
Di mentalità liberale, il cardinale Karl Lehmann sta esortando i suoi colleghi vescovi tedeschi a modificare la disciplina della Chiesa in fretta, mentre Francesco è ancora Papa.

In un'intervista al sito tedesco katholisch.de, egli mette fretta ai vescovi utilizzare la "libertà che è stata concessa dal Papa".

"Francesco ci vuole fare esplorare nuove strade. A volte non c'è bisogno di aspettare fino a quando il grande petroliera comincia a muoversi", ha aggiunto, alludendo alla presunta lentezza della Curia nel fare cambiamenti, un attacco spesso pronunciato da ecclesiastici liberali tedeschi.

L'osservazione si presta anche per il problema dell'ammissione di cattolici divorziati e risposati civilmente alla Comunione.

[...]

Lehmann si è opposto fortemente a Humanae Vitae ed è stato uno dei firmatari del "Königsteiner Erklärung" [dichiarazione dei Vescovi tedeschi, in cui rifutarono l'insegnamento di Humanae vitae, a soli due mesi dalla promulgazione del documento - N. d. T]. Egli ha continuamente sostenuto la promozione di ammettere i "risposati" divorziati cattolici all'Eucaristia, secondo la loro discrezione.
Egli ha appoggiato anche il rifiuto dei vescovi tedeschi di accettare la monizione di san Giovanni Paolo dei "Beratungsscheine", ovvero i certificati di consulenza che consentano alle donne in Germania a subire l'aborto legale.

In questa più recente intervista con katholisches.de, Lehmann ha inoltre sostenuto l'abolizione del celibato per il clero, sulla base di una presunta mancanza di sacerdoti:

"Che cosa in realtà ci impedisce di ordinare diaconi permanenti sposati, che fanno un grande servizio alla Chiesa, in modo che possano anche assumere servizi sacerdotali?"

Ho già scritto che lo scisma c'è già, solo che non ancora stato pienamente sviluppato. Questi movimenti, sia a favore che contro l'insegnamento di Cristo, tra le più alte sfere del potere Chiesa sono indicatori che il movimento scismatico nella Chiesa sta accelerando.
Se non avete ancora iniziato a pregare Dio per la salvezza e la riforma della sua Chiesa - e per il Trionfo del Cuore Immacolato - ora è un buon momento per cominciare.

Umiltà di San Pietro nell'accettare la correzione di San Paolo

Con questo post, vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà al Card. Burke, accusato vigliaccamente di essere fondamentalista e scismatico. Conoscendolo personalmente, siamo certi che favorire uno scisma è l'ultima intenzione di Sua Eminenza; a meno che non si voglia accusare di scisma e fondamentalismo anche San Paolo.



Dopo la sua venuta in Antiochia fu rimproverato da Paolo, ma la causa del rimprovero non fu perché egli si atteneva alle costumanze giudaiche, cioè del popolo nel quale era nato ed era stato educato, anche se poi non le rispettava quand’era fra i pagani.

Fu rimproverato
 perché tali costumanze egli voleva imporle ai pagani, a ciò indotto dalla presenza di alcuni, provenienti da Giacomo, cioè dalla Giudea e dalla Chiesa di Gerusalemme, presieduta da Giacomo. 

Costoro erano ancora convinti che la salvezza dipendesse dalle pratiche legali, e Pietro, impaurito dalla loro presenza, evitava di frequentare i pagani, mostrando con la sua ambiguità d’essere d’accordo nell’imporre ai pagani i pesi di quell’asservimento legalistico. Ciò appare abbastanza chiaramente dal rimprovero di Paolo. Non dice infatti: Se tu, che sei un giudeo, vivi alla maniera dei pagani, come fai a tornare alle costumanze giudaiche?, ma dice: Come fai a costringere i pagani a vivere da giudei?

L’avergli poi rivolto il rimprovero alla presenza di tutti è perché vi fu costretto dalla necessità. Dal suo rimprovero infatti doveva essere sanata l’intera comunità, e pertanto correggere in segreto un errore palesemente nocivo sarebbe stato del tutto inutile.

Da notarsi inoltre la maturità spirituale e il progresso nella carità raggiunti da Pietro, cui dal Signore era stato detto per tre volte: Mi ami tu? Pasci le mie pecore.

Per la salvezza del gregge egli seppe accettare volentieri un simile rimprovero, anche se a lui rivolto da un pastore di grado inferiore. E in effetti colui che veniva rimproverato desta più stupore e rimane più difficile a imitarsi che non colui che lo rimproverava. In realtà è abbastanza facile scorgere il difetto da correggere nell’altro e intervenire con parole di disapprovazione o di rimprovero perché si corregga. 

Correggere l’altro infatti è certamente più facile che non vedere in te stesso cosa tu abbia da correggere, e accettare di buon animo la correzione, anche se fatta da te stesso, peggio poi se te la faccia un altro, per di più inferiore, e te la faccia alla presenza di tutti. 

Il comportamento di Pietro ha pertanto valore come grande esempio di umiltà, che è il sommo dell’ascesi cristiana in quanto con l’umiltà si tutela la carità, mentre nulla più della superbia ha potere di demolirla

Per questo non disse il Signore: "Prendete il mio giogo e imparate da me, poiché io risuscito i morti da quattro giorni e li fo uscire dal sepolcro o perché scaccio dal corpo dell’uomo ogni sorta di demoni e guarisco tutte le malattie", e così di seguito; ma disse: Prendete il mio giogo e imparate da me che sono mite ed umile di cuore.

S. Agostino, Esposizione sulla lettera ai Galati, 15.


1 commento:

  1. Cattivo esempio del vescovo di Roma che ambiva alla collegialità togliendo il "potere" al papa....quindi vuole tutti proni al pensiero unico rigorosamente il "suo"...ma Dio ha altri progetti!La Madonna ci protegga e Gesù ci esaudisca!Sia Lodato Gesù Cristo!

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.