ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 aprile 2017

«Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?»



L’AMORE STRAORDINARIO DELLA MASSONERIA PER IL PONTEFICE. UNO STUDIO DOCUMENTA UNA STORICA “PRIMA VOLTA”.

Abbiamo ricevuto uno lungo documento, corredato di note e riferimenti facilmente utilizzabili, che documenta un fatto certamente nuovo nella storia della Chiesa. E cioè l’apprezzamento – che continua anche adesso – delle organizzazioni massoniche mondiali per l’attuale pontificato. E’ uno studio molto interessante, perché a nostra conoscenza mai niente del genere è avvenuto nei confronti di papi moderni, o recenti, e testimonia se non altro delle aspettative di novità nei confronti del mondo attuale create dal Pontefice. Il documento che riportiamo, e il cui autore preferisce restare anonimo, è frutto di un lungo lavoro di ricerca, intrapreso da tempo, e che probabilmente sta ancora continuando. Credo che si debba essere grati a chi si è impegnato con tanta acribia e diligenza in questa opera di ricerca e documentazione, dal valore storico indubitabile. Lo pubblichiamo integralmente, senza nessuna modifica. Un testo in inglese è stato pubblicato dal sito OnePeterFive nei giorni scorsi. 
Un Osservatore
Quei massoni a cui piace Papa Francesco
«… Ciò che noi dobbiamo cercare e attendere… è un Papa secondo i nostri bisogni. Alessandro VI con tutti i suoi crimini privati non ci conviene poiché non ha mai errato in materia religiosa. Invece Clemente XIV sarebbe tutto nostro dalla testa ai piedi» (Da un’istruzione permanente dell’Alta Vendita carbonara, 1a metà sec. XIX)
Un Papa secondo i loro bisogni...
Nel 1861 Jacques Crétinau-Joly pubblica L’Eglise en face de la révolution. Lo studioso francese riporta l’Istruzione permanente dell’Alta Vendita, il gruppo dirigente della Carboneria, che secondo studiosi massoni era de facto il braccio armato della Massoneria, essendo i vertici della Setta riservati a coloro che erano già massoni, specialmente di alti gradi[1].
In quell’istruzione sequestrata con altre carte dalla polizia pontificia, i capi carbonari (e massoni) auspicano in futuro un Papa secondo i loro bisogni («Ce que nous devons demander, ce que nous devons chercher et attendre, comme les Juifs attendent le Messie, c’est un Pape selon nos besoins…»); non un Papa che faccia parte della loro “fratellanza”, ma un Papa che assecondi la loro mentalità. L’istruzione auspica un Papa come Ganganelli (Clemente XIV, quello che soppresse i Gesuiti) il quale – dice l’Istruzione – si consegnò mani e piedi ai ministri dei Borboni (poiché li temeva) e agli increduli (che lodavano la sua “tolleranza”). L’ignoto capo dell’Alta Vendita dice che per avere un Papa così occorre un lavorio che potrà durare anni, decenni, forse anche un secolo[2]
L’istruzione è dei primi decenni del 1800 ed è resa nota nel 1861, quando non ci sono ancora né tradizionalisti lefebvriani e nemmeno sedevacantisti. È l’epoca di Pio IX.
Veniamo ai nostri giorni.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non piacciono…
In un’intervista del 1999 e in un’altra del 2009, l’Avv. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (1999-2014), ha rimpianto Papa Paolo VI perché (dice Raffi) durante il suo pontificato la Massoneria ebbe una stagione di grande dialogo con la Chiesa, molti ecclesiastici parlavano della fine delle censure antimassoniche e sostenevano la compatibilità tra Chiesa e Loggia… [3] Ma poi con San Giovanni Paolo II tornò il “gelo” antimassonico: nel 1983 Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) presieduta dal Card. Ratzinger ribadì l’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria. Papa Wojtila approvò quella dichiarazione.
Dal 1999 il Cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, è socio onorario del Rotary Club[4].
Nell’inverno 2004-2005, sulla rivista massonica inglese Freemasonry Today, un massone tedesco, Axel Pohlmann, si lamenta di Papa Wojtyla (all’epoca ancora vivente) e del cardinale Ratzinger. Pohlmann fa capire che dopo la morte del Pontefice polacco i massoni faranno del loro meglio per convincere la Chiesa a rimuovere ogni condanna antimassonica[5]
I desideri del massone Pohlmann sembrano avverarsi: dopo qualche mese il Papa muore. C’è il conclave. Il cardinale Martini (gesuita) è tra i papabili; lui sì che piaceva ai massoni, almeno a quelli del Grande Oriente d’Italia[6]. Sembra che in quel conclave la scelta decisiva oscillasse tra l’Arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Bergoglio (gesuita anche lui), e Joseph Ratzinger[7]. Vinse Ratzinger (i massoni restarono così delusi) che diventò Benedetto XVI, il Papa del Summorum Pontificum, il Papa della difesa chiara e forte dei valori non negoziabili.
Sotto il pontificato Ratzinger si susseguirono attacchi mediatici frequenti, in certi casi giornalieri, cospirazioni di “corvi”, fughe di documenti, critiche di teologi contro il Papa, boicottaggi massicci al Motuproprio Summorum Pontificum… Sembra che tra i boicottatori, o per lo meno tra i non-entusiasti, del Summorum Pontificum ci fosse anche l’allora Arcivescovo di Buenos Aires[8].
L’11 febbraio 2013, Benedetto si arrende e si dimette. Nuovo conclave. Stavolta Bergoglio viene eletto, 13 marzo 2013. Con Papa Francesco cessano d’incanto attacchi mediatici e critiche, ma riprendono vigore i boicottaggi al Summorum Pontificum. Viene annunciata tanta misericordia che di fatto sembra negata a quei settori “conservatori” in comunione con Roma.
«[…] forse nella Chiesa nulla sarà più come prima». Verso una Nuova Era?
In ambienti tradizionalisti argentini gira voce che Bergoglio, prima di diventare vescovo, sparì qualche tempo dalla circolazione, venne iniziato in massoneria, poi ricomparve e fece carriera… Mah! Sarà l’ennesimo caso di disinformazione tradizionalista? Comunque sia, abbiamo riscontrato in questi anni che Papa Francesco piace a vari massoni. Riporto ora varie attestazioni massoniche in favore di Papa Bergoglio. Si tratta di un numero di elogi pubblici forse mai ricevuti da nessun altro Pontefice.
Qualcuno dirà che l’immagine mediatica di Francesco è strumentalizzata dalla Massoneria e che lui non c’entra niente. D’accordo. Chiediamoci però perché Massoneria e Massoni non strumentalizzano e non lodano anche Pio IX, Pio X, Pio XI, Pio XII… Probabilmente i Massoni con quei Papi hanno poco da strumentalizzare e da lodare.
Ora enumero varie lodi tributate a Papa Francesco da vari ambienti massonici
1) Appena eletto, Papa Francesco riceve auguri e lodi dal B’nai B’rith[9], una sorta di potente para-massoneria ebraica per ebrei. Il B’nai B’rith (B.B.) precisa di non essere una massoneria, eppure le sue assemblee si chiamano “Loggia” e “Gran Loggia”. Il B’nai B’rith è nato nel 1843 e ha attinto vari elementi dalla massoneria. Pare che il B’nai B’rith, come organizzazione, ha poco o nulla a che fare con l’esoterismo. Certo, essere lodati dal B’nai B’rith non vuol dir niente; il B.B. si mostrava contento anche con Paolo VI e Giovanni Paolo II, così come con Francesco. Ma c’è qualche differenza. Giovanni Paolo II ha condannato apertamente la Massoneria e la Massoneria non l’ha lodato appena eletto. Forse qualche lode sporadica dopo l’incontro di Assisi, ma non di più. La condanna antimassonica dell’83 ha spento l’entusiasmo massonico verso il Papa polacco.
2) Lo stesso giorno della elezione di Papa Francesco, il sito di informazione Impulso Baires trasmette un comunicato della Gran Logia de la Argentina de Libres y Aceptados Masones: il Gran Maestro in persona, Angel Jorge Clavero, saluta il nuovo Pontefice già Arcivescovo cardinale di Buenos Aires.[10]
3) Il 14 marzo 2013 il Gran Maestro Gustavo Raffi del Grande Oriente d’Italia saluta e loda il nuovo Pontefice. Raffi dice (“profeticamente”?): «forse nella Chiesa nulla sarà più come prima»[11]. Oh, come aveva ragione! Nulla è come prima…
Il Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani conta molto in Italia, in Europa, negli USA.
4-5-6) Il sito massonico Fenix news diretto dal massone peruviano Mario Rolleri 33° (“Logia Luis Heysen Inchaustegui”, Lima) pubblica in data 15 marzo 2013 un comunicato della Gran Loggia Unita del Libano: il Gran Maestro Rami Haddad e il Sovrano Gran Commendatore Jamil Saade inviano le loro felicitazioni all’Argentina e alle donne della Gran Loggia Femminile d’Argentina per l’elezione di Papa Bergoglio…[12] Dunque, massoni peruviani (4), massoni libanesi (5) e massone argentine (6) sono lieti dell’elezione di Bergoglio.
Anche le massone argentine? Forse qualche donna massona argentina era (è?) amica del Cardinal Bergoglio/Papa Francesco?
Al contrario, un Pio IX, un Pio X o un Pio XII, appena eletti, non hanno ricevuto lodi e saluti dalla Massoneria italiana o internazionale. Quei pontificati “pii” non sono mai piaciuti ai massoni. Forse anche per questo le cause di canonizzazione di Pio IX e Pio XII sembrano arenate?
[Una piccola parentesi. Il cardinale Braz de Aviz, prefetto della CIVCSVA, ha partecipato nel 2006 da Arcivescovo di Brasilia a un forum “spiritual”. C’erano anche rappresentanti della teosofia, dello spiritismo e della massoneria brasiliana (Grande Oriente do Brasil)[13]. Con loro e con le suore americane progressiste Braz ha dialogato[14], non tanto invece con frati e suore Francescani dell’Immacolata di P. Manelli…]
7) Poche settimane dopo l’elezione di Papa Francesco, nel numero di aprile 2013 della Newsletter massonica canadese “The Watermark” leggiamo che il nuovo Pontefice su internet è addirittura indicato come un massone che usa segni massonici («a freemason and using Masonic signs, blah, blah!»)… L’articolista fa capire che si tratterebbe di chiacchere («blah, blah!»)[15]. L’articolista massone confida che il nuovo Pontefice nonostante il suo “conservatorismo” sarà disposto a costruire una migliore relazione tra Cattolicesimo e Massoneria. L’articolista fa suo, riportandolo per intero, il messaggio augurale del Gran Maestro della Gran Loggia di Argentina al nuovo Pontefice. Al termine dell’articolo il massone canadese spera che cesseranno così secoli di ingiusta persecuzione dei massoni da parte della Chiesa Cattolica Romana…[16]
8) In una lettera catto-progressista all’amico Massimo Teodori, in data 20 giugno 2013, il Gran Maestro Raffi si mostra ancora pieno di zelo e di entusiasmo per atti e parole di Papa Francesco… Raffi auspica una profonda “riforma” della Chiesa, ovviamente secondo le coordinate del pensiero massonico e laicista. Raffi elogia come «profondo teologo» Karl Rahner (gesuita) e la sua teoria dei «cristiani anonimi»… Raffi è contro «antiche liturgie di privilegi e prebende»[17].
9) A favore di Papa Bergoglio c’è anche la rivista massonica brasiliana “O Malhete” n° 51, agosto 2013 del Grande Oriente do Brasil, Stato dello “Espirito Santo” (GOB-ES). Nell’articolo di p. 7 (“Uma liçao do Papa”) viene esaltato il Vescovo di Roma. L’autore è Derildo Martins Da Costa, Maestro Venerabile della loggia “Luz do Planalto”, Oriente di Serra – Grande Oriente do Brasil. Martins Da Costa scrive: «O Papa Francisco, antes de exortar os outros a fazerem, primeiro fez. Aí está a diferença do Papa Francisco para seus antecessores», tradotto: “A differenza dei suoi predecessori, Papa Francesco fà, prima di esortare a fare…”.
Inoltre Martins Da Costa afferma che il Papa “sembra essere venuto a dare esempi” (esempi graditi ai massoni?) in Brasile, infatti, passando davanti ad una “chiesa evangelica” decise di recitare un “Padre Nostro” con i pastori che erano alla porta e così facendo il “Papa ci ha lasciato una profonda lezione di cittadinanza”.
10) Nel numero 1-2/2013 della rivista “L’Acacia” della Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano, a pagina 65-66 il redattore capo Moreni Neri auspica che Papa Francesco, gesuita, possa davvero riformare la Chiesa («nessuno più di un ge­suita potrebbe essere adatto a prendere in mano la sfida dei cambiamenti che attendono la Chiesa») ed elogia il Cardinal Martini… Il massone Neri spera che la Chiesa non sia più un «sistema chiuso e polveroso»…
11) Nel 2013 i giornalisti Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti pubblicano il libro Vaticano massone. Galeazzi è un grande “fan” di Papa Francesco, come lo è pure Andrea Tornielli, vaticanista e collega di Galeazzi al giornale “La Stampa” di Torino. Galeazzi-Pinotti scrivono:
«Negli ultimi 30-35 anni diversi gesuiti si sono interessati in senso positivo alla massoneria, hanno partecipato a dibattiti pubblici, a convegni organizzati dal Grande Oriente d’Italia, hanno scritto articoli e libri sul pensiero filosofico sulla storia della massoneria : in altre parole, sono stati gli unici ecclesiastici che, nonostante gli anatemi e le varie scomuniche della Chiesa di Roma nei confronti dell’istituzione massonica, hanno cercato di capirne, finendo molto spesso per condividerla, l’impostazione filosofica»[18].
Galeazzi-Pinotti riportano alcune dichiarazioni del massone Nicola Spinello:
«Nicola Spinello, Gran maestro aggiunto vicario della comunione di Piazza del Gesù, alla domanda postagli dalla trasmissione Mistero andata in onda il 20 marzo 2013 rispondeva: “Che rapporto c’è tra i gesuiti e la massoneria? Gesuiti e massoneria hanno da sempre avuto credo un grande interesse vicendevole speculativo…”. Poi alla domanda: “Il papa è argentino, e in Argentina c’è una grande tradizione massonica, lui è stato arcivescovo di Buenos Aires, pensa che può aver avuto rapporti con la Massoneria?” ha risposto: “Mi stupirebbe esattamente il contrario: se non li avesse avuti. La tradizione massonica in Argentina è potentissima…”. E a un’altra domanda dell’intervistatrice affermava: “Credo che questo papa sia la realizzazione di un disegno che da troppo tempo voleva essere adottato…”»[19].
Galeazzi-Pinotti proseguono:
«Anche il Gran maestro catanese Vincenzo Di Benedetto, capo della Gran Loggia serenissima di Piazza del Gesù, alla nostra precisa domanda: “Varie fonti indicano l’esistenza di Logge massoniche anche in Vaticano; lo ritiene possibile?” ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì, a prescindere dalla denominazione utilizzata”»[20].
12) Nel luglio 2013, commemorando l’amico e defunto Cardinale Ersilio Tonini, il Gran Maestro Gustavo Raffi (Grande Oriente d’Italia) lancia un nuovo elogio a Papa Francesco, dicendo tra l’altro:
«L’umanità oggi è più povera e più povera è anche la Chiesa cattolica. Ma quella di Papa Francesco è una Chiesa che promette di essere rispettosa dell’alterità e di condividere l’idea che lo Stato laico favorisce la pace e la coesistenza delle diverse religioni»[21].
13) Con lettera, di due pagine, datata 09 settembre 2013, Gian Franco Pilloni, Serenissimo Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia – U.M.S.O.I. (fondata da Armando Corona, già Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia), si rivolge a Papa Francesco [si vede che anche Pilloni sa che con Francesco è “cambiata aria” in Vaticano] pregandolo affinché «si adoperi per porre fine alle divisioni che intercorrono nei rapporti tra la Chiesa Cattolica e la Massoneria»… Pilloni (che non entra nell’ambito della ritualità e dell’esoterismo massonico) vuol far credere che la Massoneria non è avversa alla Chiesa Cattolica, ma che si tratta di strade «parallele»… Pilloni elogia Papa Francesco: «Chiesa Cattolica da Lei Degnamente rappresentata», «Santità mi appello a Lei, Uomo di straordinarie doti umane»[22].
Pilloni scrive che la Sua Gran Loggia è «riconosciuta dalle Grandi Logge Americane di cui faccio parte» (cioé Pilloni è anche membro della Massoneria americana)…[23]
14) Il 21 settembre 2013, in occasione dei festeggiamenti della Massoneria del Grande Oriente d’Italia per la ricorrenza del XX Settembre e dell’Equinozio d’Autunno, il Gran Maestro Gustavo Raffi dichiara tra l’altro:
«Papa Francesco lancia messaggi di umanità che sono in sintonia con quanto da anni stiamo affermando. Anch’egli invita a uscire dalle catacombe e a non chiudersi per testimoniare tra la gente i propri valori, parlando alla società. Le riflessioni non devono essere circoscritte all’oggi ma costruire il domani. Questa è una Massoneria vivente, che parla alla gente”»[24].
15) In data imprecisata, ma anno 2013, sul website della rivista filippina “Southern Leyte Time” l’editore Antonio M. Reyes, massone dichiarato, scrive che i grandi eroi nazionali filippini sono massoni e che la Chiesa ha condannato la Massoneria anche con la dichiarazione dell’allora Cardinale Ratzinger (1983). Reyes è convinto che ora, con Papa Francesco, le cose cambiano, poiché anche per il Pontefice regnante, come per i massoni, tutte le religioni e associazioni di fratellanza che credono in Dio non devono essere condannate all’eternadannazione. I (massoni) cristiani come Reyes vogliono prestare attenzione al richiamo del Papa per la tolleranza religiosa e per il genuino Ecumenismo… Reyes scrive:
«[…] Fortunately Roman Catholics now have a leader in Pope Francis who believes that all religions and brotherhood associations that believe in God, should be respected, and not condemned to eternal damnation. We as Christians should heed his call for religious tolerance and genuine Ecumenism»[25].
16) In un’intervista concessa all’incirca tra dicembre 2013 e febbraio 2014, l’allora appena eletto Gran Maestro Aggiunto della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori – Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi, Vincenzo Romano 33°, alla domanda «Papa Bergoglio ha fatto molte aperture, può verificarsi qualcosa di positivo anche nei confronti della massoneria?», risponde (neretto mio):
«Papa Bergoglio finora si è dimostrato un ottimo Papa ma non  so se abbia qualche pregiudizio nei nostri confronti. Aspettiamo e se non ci saranno reazioni ci dichiariamo pronti ad abbracciare il mondo cattolico»[26].
Comunque, poco sopra, Romano 33° ha precisato che la Massoneria non segue i dogmi e si è lamentato che la Chiesa non accetta il modo di pensare dei massoni…[27]
17) Al giornalista Andrea Scanzi del giornale “Il fatto quotidiano”, nel 2014 Michela Scolari (unica depositaria delle memorie del massone Licio Gelli), dichiara che 6-7 anni prima, Papa Francesco (allora Card. Bergoglio) visitò Licio Gelli a Villa Wanda di Arezzo. Gelli, capo della famosa loggia P2, massone con ottimi agganci con la massoneria e la classe politica argentina negli anni ’70-’80. Alla Scolari, Gelli ha rivelato di conoscere Bergoglio dal 1973, quando Gelli era Ministro Plenipotenziario argentino e grande amico di Peron[28].
18) Sul website della Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano (composta da Maestri Massoni del Grande Oriente d’Italia), si legge una discorso del 13 marzo 2014, del massone «M:.A:. Domenico P.» il quale elogia Papa Francesco e vede in lui uno spiraglio per la riconciliazione tra Massoneria e Chiesa…[29]
19) Sul numero di marzo 2014 della rivista massonica svizzera Alpina, il massone Pierre-Alexandre Joye scrive che Chiesa e Massoneria poggiano su tradizioni diverse, tuttavia con l’elezione di Papa Francesco, gesuita sudamericano, è possibile il rilancio del dialogo cattolico-massonico… Le forze spiritualiste non devono dividersi, ma unirsi per la giustizia sociale, i diritti dell’uomo, le libertà… Chiesa e Massoneria non devono fermarsi a ciò che le divide ma intendersi su ciò che le riunisce[30].
 20) Ancora su Alpina, marzo 2014, nell’articolo “Verso un possibile coabitazione costruttiva?”, nel paragrafo “Un’epoca più conciliante”, il massone Daniele Bui fa capire che pur restando l’incompatibilità tra Chiesa e Loggia, tuttavia con Papa Francesco molti massoni sperano appunto in un atteggiamento «più conciliante» da parte della Santa Sede…[31] Bui è convinto che i motivi di incompatibilità non impediscono una comune collaborazione tra cattolici e massoni per la promozione dei diritti umani…
21) Nella sua ultima allocuzione da Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (aprile 2014), l’Avv. Gustavo Raffi dichiara:
«“Il mondo sta cambiando ad una velocità pochi anni or sono del tutto inimmaginabile. Questo mondo ‘liquido’, per usare il termine coniato di Zigmunt Baumann, sta trasformando radicalmente tutte le strutture ‘rigide’ che il mare del passato ha depositato sui lidi del presente”, ha spiegato Raffi. “Basterà volgere lo sguardo dentro quelle mura che separano l’Italia dal Vaticano per capire – ha aggiunto – che qualcosa sta cambiandoOsserviamo con attenzione e rispetto come questo Papa stia accelerando i tempi di un cambiamento epocale entro l’orizzonte di strutture tradizionalmente restie ad accogliere i fermenti di innovazione. E di riflesso il suo influsso si riverbera ben oltre i confini delle sagrestie. Ma tocca anche a noi. Tocca a noi fare la traversata di questa realtà liquida. Tocca anche a noi fare i conti con la mutevole contemporaneità. Con la pretesa, mai tradita, di essere sempre contemporanei alla posterità”. “Ciò che ci chiama a fare la nostra identità di italiani e di liberi muratori – ha osservato – è spiegare le vele e navigare con fiducia verso il futuro, qualunque cosa esso ci riservi”»[32].
22) Nel numero di maggio-giugno 2014 del “The Wayfarer”, bollettino della MN-River Valley Lodge # 6 (Grand Lodge A.F.&A.M. of Minnesota) il “Chaplain” di quella Loggia, Dan Ploenzke nella sua rubrica “Words of Wisdom” cita anche un breve estratto dal libro di Papa Francesco “Let Us Be Lights of Hope”, in cui si parla della speranza, dell’apertura alle sorprese di Dio e del vivere nella gioia. Al massone Ploenzke piace tanto quel che il Papa scrive circa l’apertura al lasciarsi sorprendere da Dio: “ognuno che è un uomo o una donna di speranza – la grande speranza che ci dà la fede – sa che anche in mezzo alle difficoltà Dio agisce e ci sorprende”[33]Commovente.
23) Il 25 agosto 2014, sul website della Massoneria brasiliana, Grande Oriente do Brasil, il massone Barbosa Nunes elogia Papa Francesco perché sta costruendo una nuova Chiesa[34]:
« Jorge Mario Bergoglio, “Papa Francisco”, antes intitulado pela sua atuação social de “Cardeal dos argentinos pobres”. Continua após assumir a representação maior da Igreja Católica e de chefe de estado. Não parou, vai dando passos seguros para edificação de uma nova igreja. Novo estilo no Vaticano, imagem de personalidade que conhece e enfrenta desafios à sua frente».
Il massone Nunes elogia la saggezza divina («sabedoria divina») di Papa Francesco e spera che le parole del Pontefice siano oggetto di meditazione nelle giornate di studio delle Logge Massoniche[35].
24) Nel 2014, in occasione della riunione della Gran Loggia massonica della Florida («Grand Lodge of Free & Accepted Masons of Florida» USA) il Grande Oratore di Gran Loggia, Gilbert Weisman cita entusiasta non solo l’opera “Morals & Dogma” del massone Albert Pike 33° (massone esoterico e occultista) ma cita anche alcune parole dell’omelia tenuta da Papa Francesco il 1° gennaio 2014, in cui il Pontefice afferma che siamo tutti figli del Padre Celeste, apparteniamo tutti alla stessa Famiglia Umana e condividiamo lo stesso comune destino, dunque dobbiamo tutti lavorare per realizzare una Comunità di Fratelli… Weisman afferma che Papa Francesco avrebbe potuto rivolgere benissimo tali parole a un corpo di Massoni…[36]
25) Nell’aprile 2015, prima del viaggio di Papa Francesco a luglio in America Latina, il Gran Maestro Edgar Sanchez Caballero e la sua Gran Logia Simbolica del Paraguay vogliono incontrare il Papa argentino. I massoni paraguayani dichiarano di ammirare Papa Francesco per la sua condotta di capo della Chiesa e per la sua “leadership” e auspicano che lui possa influenzare la gerarchia ecclesiastica del Paraguay cambiando il modo di pensare dei Vescovi e favorendo così una maggiore fraternità e una più grande apertura della Chiesa cattolica… Il Gran Maestro Caballero spera nel rinnovamento dei Vescovi:
« El cambio de cabeza de la Iglesia Católica y el mensaje de apertura del actual Papa –dice el Gran Maestro– aún no fue “digerida” dentro de la jerarquía eclesiástica paraguaya, cuya mentalidad irá cambiando conforme se renueven los obispos»[37].
26) Sul numero di maggio 2015 del bollettino della York Lodge No. 22 A.F.&A.M. (Kennenbunk-Maine USA), il massone Donald Beane scrive che i massoni devono imparare da Papa Francesco che parla di tutti i popoli come dell’Umana Famiglia con un unico Padre per tutti:
«As Masons, we tend to follow the example of Pope Francis who talks of all people as the Human Family. It is a family with one Father for all, who seeks to help us find our way to him through faith and understanding»[38].
27) Il 24 agosto 2015, Oscar Bartoli, massone italiano del Grande Oriente d’Italia[39], residente a Washington D.C., membro del Rotary Club di Washington D.C.[40], fondatore della Italia Lodge 2001 a Washington (all’obbedienza della Grand Lodge of Washington)[41], pubblica sul suo sito un articolo di Rosario Amico Roxas, che è tutto un elogio per Papa Francesco[42].
28) Oscar Bartoli cura anche un periodico esoterico, “Stenterello”, sul quale, nel numero di ottobre 2015, elogia Papa Francesco come «un Papa dal linguaggio profetico e rivoluzionario», «un creatore di ponti tra le genti»[43]
29) Dal 15 al 19 gennaio 2015, Papa Francesco è in Filippine. In quei giorni gira su internet la foto di una locandina o di una presunta pagina di un giornale filippino (“Philippine Daily Inquirer”) con il “Benvenuto” al Pontefice («Welcomes Pope Francis I – The Pope of Mercy and Compassion») da parte della Gran Loggia delle Filippine[44]. Qualcuno dice che la notizia è falsa[45] («fake news»), ma non sembra molto convincente alla luce dei punti successivi.
30) Infatti sulla rivista ufficiale della Gran Loggia filippina, “The Cabletow”, vol. 92, n. 1, may-june 2015, il Gran Maestro Thomas Rentoy III dichiara candidamente che constatando le vedute liberali di Papa Francesco («after the assumption of Pope Francis to the Holy See and noting the pontiff’s liberal views») sul finire del 2014 il suo predecessore Gran Maestro Alan Purisima (Capo della Philippine National Police) ha chiesto per lettera a Papa Francesco che la Santa Sede dichiari che la Massoneria delle Filippine è compatibile con la Chiesa Cattolica e che i suoi membri non sono soggetti a scomunica. Inoltre la Massoneria filippina ha chiesto ai Vescovi filippini un cappellano che celebri la Messa ogni domenica presso la Gran Loggia…[46] Non sappiamo la risposta del Papa alle richieste della Massoneria filippina. Sappiamo invece la risposta dei Vescovi filippini (CBCP). La vediamo al punto successivo.
31) Nel numero 4, novembre-dicembre 2015, della rivista “The Cabletow” il massone Jesse D. Alto annuncia che il Gran Maestro in carica Thomas Rentoy è riuscito a ottenere dalla Chiesa (Santa Sede? CBCP?) che un sacerdote cattolico celebri ogni domenica la Messa presso il quartier generale della Gran Loggia delle Filippine («Plaridale Building in Malate Manila»). Alto scrive che finalmente con questo evento sono stati sradicati secoli di erronee credenze secondo cui gli insegnamenti della Massoneria sarebbero contrari a quelli della Chiesa Cattolica… Più avanti Alto “incensa” Papa Francesco citando entusiasta alcuni brani della sua omelia natalizia. Così il massone Alto vuole convincerci che massoni e cattolici, insieme, insegnano che l’uomo è essere Spirituale…[47]
32) Entusiasmi massonici per Papa Bergoglio anche dalla rivista massonica della St. John’s Lodge No. 9, F.& A.M. di Seattle (USA), nel numero di ottobre 2015.   Il 1° Sorvegliante («Senior Warden») di quella Loggia, Bro. John Murray Louderback trova molto massonico il discorso di Papa Francesco al Congresso americano:
« I found the address of the joint session of Congress by Pope Francis very Masonic in nature. He spoke from a universal truth and understanding of God’s love for the earth and humanity. His message was nonpartisan and nonsectarian. Pope Francis understands that if we destroy mother earth we destroy ourselves. He spoke directly to the leaders of the world about the interconnectedness of all life. He pleaded with us to foster and promote the common good of all mankind. Seems like a Masonic message to me»[48].
33) Nel novembre 2015 il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi indirizza una lettera aperta e polemica all’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Mons. Luigi Negri noto per la sua grande ostilità verso la Massoneria. Cosa assai curiosa, il Gran Maestro parla di:
«grandi e gravi problematiche che in questo momento attraversano ed agitano Santa Romana Chiesa e che necessiterebbero una maggiore concentrazione sull’attività pastorale da parte di tutti per aiutare l’azione vigorosa e riformatrice di Papa Francesco. Ma non tocca a me fare il vescovo o indicare alla Chiesa la strada della Chiesa»[49]. Eppure Bisi si mette a dar lezioni “pastorali” a Mons. Negri…
Poi il Gran Maestro Bisi ricicla a suo vantaggio alcune famose parole di Papa Francesco:
«Sua Santità Papa Francesco qualche tempo fa dichiarò con tutta la grande umiltà e la grande forza pastorale del suo magistero: “Chi sono io per giudicare?”.
Lei, invece, non ha il minimo dubbio nel giudicare gli altri e pronunciare sentenze ex cathedra»[50].
34) In un’intervista pubblicata on-line nel novembre 2015 su “In-Sight: Independent Interview-Based Journal” il massone ed ex poliziotto canadese Jerry W. Kopp (Grand Lodge of Alberta AF&AM) afferma che Papa Benedetto detestava i massoni anche prima di diventare Papa, mentre invece Papa Bergoglio sembra diverso… Pur ammettendo di non conoscere ancora la posizione di Papa Francesco sulla Massoneria, però Kopp dice che a giudicare da come Francesco parla e pensa, egli è convinto che probabilmente i massoni saranno perfettamente in linea con Papa Francesco. In ogni caso, aggiunge Kopp, a Papa Benedetto non piacevano i massoni[51].
35) Il 03 dicembre 2015, il sito della “The Masonic Philosophical Society” loda Papa Francesco per il suo impegno ecologico a favore dell’ambiente. Interessante la prima frase dell’articolo in cui Papa Francesco è definito dal sito massonico come «un radicale agente di cambiamento»:
« Pope Francis, the leader of the world’s more than one billion Roman Catholics, has become known as a radical agent of change since his election in March of 2013, especially with regard to environmentalism»[52].
36) Nell’aprile 2016 il website della “Saint Vrain Masonic Lodge # 23”, della città di Longmont (Colorado – USA) esprime un certo ottimismo nella possibile riconciliazione tra Chiesa e Massoneria, dato che Papa Francesco, circa le coppie e la famiglia, insiste molto sulla coscienza piuttosto che su norme vaticane o dogmatiche… la Chiesa non deve gettare pietre sulle coscienze…
L’articolista massone si chiede se i tanti cambiamenti posti in atto da Papa Francesco non preparino la strada a riconsiderare l’atteggiamento della Chiesa verso la Massoneria:
«Could it be that the many changes that Pope Francis has made to the Catholic Church pave the way for a reconsideration of its opposition to Freemasonry? […] Looking at a Pope who has not been in office for a great length of time, you can see some far reaching reforms and adjustments that have already been made. Would it be a fantasy to surmise that somewhere down the line this Pope might relax the ban against the Craft?»[53].
Prendendo spunto dal caso della Comunione ai divorziati risposati, il massone Fred Milliken (2016) dà risposta cautamente positiva ai suoi quesiti:
«Could this mean that Catholic Freemasons might be granted the right to receive communion and hold positions of lay leadership in the Church? Certainly Freemasonry does not seem to be on Pope Francis’ top ten list of changes yet to come. But if the mood, the emphasis away from doctrinal purity, persists then perhaps some sort of reconciliation can take place between the Church and Freemasonry. And if that comes to past we will be in a new day of peace and harmony»[54].
37) L’11 maggio 2016, il massone Barbosa Nunes (Grande Oriente do Brasil) rivolge nuove lodi alla saggezza di Papa Francesco[55].
 38) Dopo che, in un’intervista al quotidiano “Il Resto del Carlino”, Mons. Negri ha ribadito posizioni critiche nei confronti della Massoneria, in data 29 maggio 2016 arriva la replica del Gran Maestro Stefano Bisi (Grande Oriente d’Italia) il quale afferma tra l’altro:
«Un Vescovo di Santa Romana Chiesa che chiude inesorabilmente le porte a quello che considera solo ed esclusivamente un nemico  da abbattere o un male assoluto fa a cazzotti  con il Vangelo e con il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco. Sua Eccellenza sembra come quegli uomini che si sentono costantemente accerchiati da qualcosa o da qualcuno e che devono a tutti i costi trovare un motivo, un pretesto per avvalorare tale loro stato di grigia e gretta intransigenza»[56].
Dunque il Gran Maestro Bisi contrappone Mons. Negri a Papa Francesco… Bisi contrappone il giusto antimassonismo di Mons. Negri al «Vangelo» e al «Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco»… Insomma, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia innalza, almeno implicitamente, un’altra lode al Pontefice regnante. Fatto davvero strano e curioso…
39) Nel maggio 2016 il website della “Masonic Service Association of North America” pubblica una breve nota entusiasta sulla visita di Papa Francesco agli USA (2015) e cita la rivista “The Masonic Philatelist” (december 2015), dove il massone Christopher L. Murphy osserva che Papa Francesco usa le stesse parole dei massoni: fraternità, amore, libertà, fede, speranza, carità... Il massone Murphy ritiene che proprio per questo la visita di Papa Francesco agli USA sia stata importante: ribadire oggi al mondo tali valori[57]
Insomma Papa Francesco piace, piace tanto anche a massoni americani.
40) Il 30 novembre 2016 sul website della The Masonic Philosophical Society leggiamo un articolo in cui si dice che Papa Francesco ha approvato le asserzioni di Martin Lutero sull’obbedienza alla propria coscienza:
« In the 21st century, Pope Francis affirmed Luther’s reasoning of relying on one’s conscience as means of achieving salvation. When asked to respond to whether God’s mercy is open to atheists, Pope Francis wrote, “God’s mercy has no limits if he who asks for mercy does so in contrition and with a sincere heart. The issue for those who do not believe in God is in obeying their own conscience. In fact, listening and obeying it, means deciding about what is perceived to be good or evil. The goodness or the wickedness of our behavior depends on this decision.” Following this logic, Luther’s decision to stand firm in his beliefs, convicted by his own conscience, was ultimately justified by the head of the Catholic Church»[58].
 Qualche anima delicata dirà che Papa Francesco non intendeva lodare Lutero in modo “luterano”… Quel che ci interessa in questa sede è constatare l’ennesima lode tributata da massoni al Pontefice e per di più anche a Martin Lutero.   Ma è certo che il Papa ha definito positivamente Lutero «un riformatore»[59].
 Conclusioni: preghiere e auspici cattolici per il Papa e per la Chiesa
Chissà se questo elenco di elogi massonici potrà essere ulteriormente aggiornato e ampliato… Intanto preghiamo per Papa Francesco, auguriamogli una sempre maggiore chiarezza dottrinale e fortezza di spirito affinché sappia dare pubblicamente ai media e al mondo una più chiara e forte testimonianza di fede, come l’Apostolo san Pietro (dinanzi al Sinedrio), come il beato Pio IX (dinanzi al mondo massonico), come san Pio X (dinanzi al modernismo), come San Giovanni Paolo II (dinanzi al laicismo odierno). Come nei primi secoli del Cristianesimo, anche oggi la Chiesa ha bisogno di un Papa “martire” o “confessore” della fede. Ballare e far ballare il tango[60] coi media e col mondo non porta bene a nessuno.
Cambiando argomento: Papa Francesco risponderà ai “dubia” dei 4 Cardinali sull’Amoris Laetitia? E i massoni da che parte stanno: “cum Amoris Laetitia” o “cum dubiis” ?
[1] Cf. L. De Poncins, La Franc-Maçonnerie d’après ses documents secrets, Diffusion de la Pensée Française, Chiré-en-Montreuil 19755, p. 159.
[2] Cf. Instruction permanente (Haute Vente), cit. in J. Crétineau-Joly, L’Eglise romaine en face de la Révolution, 2° vol., Henri Plon, Paris 1861, pp. 74-75. Un giudizio importante su quest’opera di Crétineau-Joly: «ouvrage basé sur des documents saisis par la police papale, devenus depuis impossible à consulter» (Note de Charis, in L’abbé Tourmentin, Gabriel Soulacroix, in Charis – Archives de l’Unicorne, N° 5, Arché, Milano 2014, p. 104, nota 2).
[3] Cf. S. Magister, Massone, non c’è comunione, in L’Espresso, 19 agosto 1999, p. 69 (68-71); cf. Gustavo Raffi Gran Maestro Grande Oriente d’Italia, in Erasmo notizie, n° 6-7-8, 31 marzo-31 aprile 2009, Grande Oriente d’Italia, Roma, p. 32.
[5] Cf. A. Pohlmann, Not a crime but a sin? (to be a Freemason), in Freemasonry Today, Winter 2005, in www.freemasonrytoday.com/31/p10.php , oppure: https://web.archive.org/web/20101215192220/http://freemasonrytoday.com/31/p10.php
[6] Cf. D. Minerva, Dialogo sulla vita. Colloquio tra Carlo Maria Martini e Ignazio Marino (L’espresso, 27 aprile 2006), in Erasmo notizie, Bollettino del Grande Oriente d’Italia, n. 7-8/2006, pp. 42-47.
[12] Gran Logia Unida del Libano saluda a la Gran Logia Femenina de Argentina por eleccion de nuevo Papa Francisco, in http://www.fenixnews.com/2013/03/15/gran-logia-unida-del-libano-saluda-a-la-gran-logia-femenina-de-argentina-por-eleccion-de-nuevo-papa-francisco/
[13] Cf. Corrispondenza romana, n. 971/03, 6 dicembre 2006;   http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=print&sid=2294. Leggiamo in quel sito su Braz de Aviz: “è stato nominato Vescovo ausiliare di Vitoria nel 1994, nel 1998 viene nominato Vescovo diocesano di Ponta Grossa, solo quattro anni dopo, nel 2002, viene trasferito a Maringá e nel 2004 è nominato Arcivescovo Metropolitano di Brasilia, sede cardinalizia. Una carriera veramente fulminante…”. Nel 2010-2011 è nominato nuovo Prefetto dei Religiosi, e in breve elevato al cardinalato. Una carriera davvero fulminante.
[15] «The former Archbishop of Buenos Aires Cardinal Jorge Mario Bergoglio, now Pope Francis I, has already got the anti-Masonic nuts’ & anti-Catholics wound up and the Internet is abuzz (just Google Pope Francis – Freemasonry) with wild eye claims of “the black pope” being a freemason and using Masonic signs, blah, blah!» (A New Pope – A New Relationship With the Roman Catholic Church?, in The Watermark – Canada’s online Masonic Philatelic Newsletter, Vol. 3 – Issue 4 – April 2013, p. 3).
[16] «I for one have hope that this new Pope who despite his conservatism is greatly admired for his personal humility, and a commitment to social justice will be willing to build a better relationship between Catholicism and Freemasonry.
I echo the comments of the Grand master of The Grand Lodge of Argentina Ángel Jorge Clavero […]. We can only hope that hundreds of years of unwarranted persecution against Freemasons at the hand of the Roman Catholic Church will cease» (ivi, p. 3).
[17] Cf. Erasmo notizie, bollettino d’informazione del Grande Oriente d’Italia, anno XIV, n. 13-14, 31 luglio 2013, Roma, p. 19.
[18] Giacomo Galeazzi – Ferruccio Pinotti, Vaticano massone. Logge, denaro e poteri occulti: il lato segreto della Chiesa di papa Francesco, Edizioni Piemme, Milano 2013, pp. 56-57.
[19] Ivi, p. 83, neretto nostro.
[20] Ibidem.
[21] Erasmo notizie, Bollettino d’informazione del Grande Oriente d’Italia, Anno XIV, Numero 15-16, 30 settembre 2013, p. 11.
[24] Erasmo notizie, Bollettino d’informazione del Grande Oriente d’Italia, Anno XIV, Numero 17-18, 31 ottobre 2013, p. 6.
[27] «I vostri rapporti con la Chiesa? Paghiamo una scomunica che ormai è ridicola, risale a cento anni fa. Abbiamo sempre cercato di instaurare rapporti buoni. Al nostro interno abbiamo anche avuto sacerdoti affiliati alla massoneria. Abbiamo cercato di aprire un dialogo con il Vaticano e qualche anno fa ci eravamo riusciti con una serie di lettere scambiate con la segreteria di Stato vaticana. Tuttavia c’è una certa rigidità da parte della Chiesa per via dei dogmi. Noi giuriamo sul libro sacro che è la Bibbia, non abbiamo nulla contro la Chiesa. E’ la Chiesa che non accetta il nostro modo di pensare. Non viviamo con i dogmi, a noi invece piace fare le nostre riflessioni, confrontarci, pensare. Questo ci distingue. La Chiesa ha molti pregiudizi nei nostri confronti» (ibidem).
[28] Cf. A. Scanzi, In un film racconterò segreti e verità di Gelli, in Il fatto quotidiano, 6 settembre 2014, p. 13.
[29] M:. A:. Domenico P., Massoneria e Chiesa: Papa Francesco, Or:. Ravenna, 13.3.2014, in   http://www.ritosimbolico.it/rsi/2015/05/massoneria-e-chiesa-papa-francesco/. Riporto alcune parole del massone Domenico P. : « Uno spiraglio per la mutua comprensione e per una conciliazione viene, a mio parere, dall’intervista che il Papa ha concesso lo scorso anno al direttore del quotidiano “La Repubblica”, Eugenio Scalfari. Una conversazione che definirei “inquietante” ma in senso positivo. […] Allorchè al Papa viene posta la domanda: “Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?”, Egli risponde sorprendentemente che “Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene…… Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo”. Sono parole in base alle quali si è autorizzati a rimettere in discussione una dei motivi che, storicamente, sono stati imputati dalla Chiesa Cattolica alla Massoneria: “il metodo massonico è…..incompatibile…….. in quanto si fonda su una concezione simbolica relativistica del tutto inaccettabile per un cristiano….”. Lo ricordava un C:.mo M:. A:. in una sua recente tavola. Annosa questione quella del relativismo; a me pare, in realtà, annosamente noiosa e capziosa; ed a ragione, la ricordata tavola del M:.A:. concludeva che “la vera natura del moderno relativismo…. si coniuga con il dogmatismo”. Niente di più lontano dalla Massoneria ma sembrerebbe anche lontano dalla mente di Francesco perché il Suo riferimento al Bene ed Male ed al valore che ognuno di noi può dare al Bene ed al Male equivale ad una ammissione di relativismo, che in un Papa sembrerebbe impensabile. In tal senso le espressioni del Papa fanno intravedere un insperato ampliamento della coscienza cattolica che spiega il Suo più volte ripetuto richiamo alla Misericordia. […]In questo percorso annunciato, se così sarà confermato, è altamente probabile che il Papa, e con Lui la Chiesa Cattolica, reincontri la Massoneria; e sarà inevitabile, proprio per onorare i principi in cui si crede, sedersi ad un tavolo di consultazione e spogliarsi dei pesanti orpelli che gli uomini, e non le istituzioni, hanno innalzato come un recinto di separazione tra ciò che è dentro (il giusto) e ciò che è fuori (l’ingiusto, il diverso, l’altro)».
[30] Cf. AlpinaMagazine maçonnique suisse – Grande Loge Suisse Alpina, Nr. 3/2014, p. 3.
[31] «Tuttavia ciò che da più parti si lascia intendere è che dietro ai più recenti e rivoluzionari avvenimenti vaticani a partire dalle dimissioni di Papa Benedetto XVI ci sia un disegno massonico. Si mormora che persino l’elezione del nuovo Papa sia opera delle logge. Dopo un papato di chiusura come quello di Ratzinger è probabile che siano in molti tra gli affiliati a sperare nell’avvento di un’epoca più conciliante grazie al gesuita Bergoglio. Questa è almeno la tesi di Giacomo Galeazzi, vaticanista della Stampa e Ferruccio Pinotti, giornalista e scrittore da tempo interessato alla Massoneria., nel loro recente libro Vaticano Massone. Logge, denaro e poteri occulti: il segreto della Chiesa di Papa Francesco» (D. Bui, Verso una coabitazione costruttiva?, in Alpina, Nr. 3/2014, pp. 8-9).
[32]          Raffi, il “mondo liquido” e la missione della massoneria, in Erasmo notizie, bollettino del Grande Oriente d’Italia, anno XV, numero 7-8, 30 aprile 2014, Roma, p. 6, neretto nostro.
[35] Cf. ibidem.
[36]   «“As Pope Francis pointed out in his New Year’s Day Service on January 1, 2014: “We are all children of one Heavenly Father, we belong to the same Human Family, and we share a common destiny. This brings a responsibility for each to work, so that the world becomes a Community of Brothers who respect each other, accept each other in one’s diversity, and take care of one another.” He could just as well be speaking to a body of Freemasons» http://grandlodgefl.com/archive_2014/grand_oration_2014.html
[40] http://stenterellonewsletter.blogspot.it/ : «Oscar Bartoli
Avvocato, giornalista pubblicista, collabora con molti media italiani. Risiede negli Stati Uniti dal 1994 e vive tra Washington D.C., Los Angeles e Bangalore (India). Rotariano di lunga data, attualmente fa parte del Washington Rotary Club».
[41] S. Bisi (Gran Maestro GOI), L’abbraccio telematico con i fratelli americani ha inaugurato una nuova via di comunicazione massonica, in Stenterello – Periodico di Approfondimento Esoterico, Newsletter, Anno II, Ottobre 2014, p. 4.
[42] R. Amico Roxas, Papa Francesco ultima spiaggia del cattolicesimo cristiano, in http://oscarb1.blogspot.it/2015/08/papa-francesco-ultima-spiaggia-del.html
[43] Cf. Editoriale – Creare ponti per una migliore e reciproca comprensione, in Stenterello – Periodico di Approfondimento Esoterico, Newsletter, Anno II, Ottobre 2015, pp. 1-2.
[46] Cf. MW Thomas G. Rentoy III, A Revitalized, Relevant and Revered Philippine Freemasonry: Our Committment, Our Covenant, in The Cabletow, The official organ of the M.W. Grand Lodge of Free and Accepted Masons of the Philippines, Vol. 92, n. 1 – May-June 2015, Manila, pp. 22-23 (14-23).
[47] VW Jesse D. Alto, Realisation in Oneness, in The Cabletow, The official organ of the M.W. Grand Lodge of Free and Accepted Masons of the Philippines, Vol. 92, n. 4 – November-December 2015, Manila, pp. 11-12.
[50] Ibidem.
[51] « I would suggest that the current Pope, I like the current Pope Francis, the disposition that he has and the thinking that he has, we probably fall right in line with him.  It is because he’s a Jesuit? I don’t know.  I’d like to learn more about Pope Francis.  Eventually, maybe, we’ll see something come out from his office, it’s hard to say, but know for sure that Pope Benedict didn’t like us» (https://in-sightjournal.com/2015/11/15/an-interview-with-grand-secretary-jerry-w-kopp-part-three/ ).
[54] Ibidem.
[56] http://www.grandeoriente.it/la-replica-del-gran-maestro-al-vescovo-ferrara-la-sua-personale-fobia-la-massoneria/   Vedi anche : Stefano Bisi, “Negri, tesi preconcette e toni inquisitori. La Massoneria non è contro la Chiesa”. La replica di Bisi (Grande Oriente d’Italia) all’arcivescovo, in Il Resto del Carlino, lunedì 30 maggio 2016, p. 2.
MARCO TOSATTI

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