Divinitas Verbi
Quaderni di epistemologia teologica
Nel pubblicarlo, aderiamo a questo appello e invitiamo i lettori a fare altrettanto.
Appello
Carissimi Amici,
come certamente sapete, è da qualche mese, precisamente dall’inizio dell’anno in corso, che si attende tutti con trepidazione l’uscita del n. 1 della Nuova Serie di Divinitas, sotto la nuova direzione di Mons. Antonio Livi. Ma il Signore ci chiama tutti a contribuire con coraggio e generosità al parto della Nuova Serie, che, come ci si poteva aspettare, è, prima ancora di nascere, molto osteggiata.
Infatti, Mons. Antonio Livi, che nel 1989 era stato cooptato come socio ordinario della Pontificia Accademia di San Tommaso da Mons. Antonio Piolanti, era stato designato da Mons. Brunero Gherardini, proprietario e direttore della testata, come suo successore nella direzione di Divinitas, fondata dallo stesso Mons. Piolanti. A tale scopo Mons. Gherardini aveva trasmesso a Mons. Livi, con una scrittura privata del gennaio 2016, la proprietà letteraria della testata.
La Segreteria di Stato ha però disposto nel giugno del 2016 che la rivista continui a essere pubblicata in Vaticano, con un direttore che non è però quello designato da Mons. Gherardini, in onore del quale Mons. Livi aveva già preparato un primo numero di Divinitas dedicato al tema dell’ermeneutica del Magistero, con un articolo di saluto redatto all’uopo dallo stesso Mons. Gherardini.
Per non rinunciare del tutto al progetto caldeggiato proprio da Mons. Gherardini, la decisione di Mons. Livi è stata allora, in accordo con detto Monsignore, quella di creare presso la sua casa editrice (la Leonardo da Vinci) una collana di monografie che avrà come nome “Divinitas Verbi - Quaderni di epistemologia teologica” e che inizierà proprio con la monografia sull’ermeneutica del Magistero già approntata.
Per rendere possibile la pubblicazione di questo primo volume della collana e dei seguenti (previsti a scadenza semestrale) è necessario che quanti più sostenitori si affrettino a prenotare questo primo volume e i quattro successivi con un versamento di Euro 100,00 alla Casa Editrice Leonardo da Vinci, indicando come causale “Acquisto anticipato del primo numero e dei 4 successivi della collana Divinitas”. Il versamento va effettuato sul ccp 36440048, intestato a Casa Editrice Leonardo da Vinci, conto corrente bancario presso BancoPosta (Roma), IBAN: IT45 B076 0103 2000 0003 6440 048.
Per ricevere la rivista basterà scrivere l’indirizzo ove si vuole farsela recapitare, segnalando l’avvenuto versamento, a: acquisti@editriceleonardo.net.
Con questa nuova collana della Leonardo da Vinci, Mons. Livi si propone la difesa delle ragioni dei “dubia” alla Amoris Lætitia e la continuazione della linea di oculata e rigorosa critica tenuta da Mons. Gherardini intorno al magistero della Chiesa e dei suoi Pastori dal Vaticano II a oggi, dando una piattaforma editoriale di riconosciuta autorevolezza scientifica ad autori che hanno la competenza e la vocazone apostolica per contrastare autorevolmente le diverse forme della falsa teologia neomodernista che hanno occupato alcuni gangli vitali della Chiesa e - citiamo Mons. Schneider in una recente sua conferenza - le Cattedre « anche ai livelli più alti ».
Mons. Antonio Livi potrà garantire, sia pure in questo diverso modo, la continuità del servizio alla fede svolto dall’antica testata, fondata nel 1954 dal lungimirante Mons. Prof. Antonio Piolanti, prima di tutto per il fatto di mantenere la direzione attraverso personalità (prima due Professori e Presidi della Facoltà di Teologia, ora un Professore e Preside della Facoltà di Filosofia) formate tutte e sempre nella gloriosa Pontificia Università Lateranense (l’Università “del Papa”), i quali condividono seriamente la medesima linea di rigorosa pratica della teologia sacra, intesa come elaborazione di ipotesi scientifiche di interpretazione razionale del dogma, sempre nel solco della Tradizione e sempre aperta a nuovi sviluppi secondo i principi suggeriti dal Lerinense: « In eodem scilicet dogmate, eodem sensu, eadem sententia », cioè “Nello stesso dogma, nello stesso senso, nella stessa interpretazione”, v. nota a Cost. dogm. De Fide catholica, 4, Denz 3020. Tale sensus Ecclesiæ promuoverà in mezzo al Popolo di Dio la percezione della bellezza delle verità rivelate, da comprendere alla luce della recta ratio naturale, che è pure partecipazione della Prima Veritas. Ciò consentirà finalmente una adeguata ermeneutica (scientifica, non ideologica o politica) dei documeti del Magistero ecclesiastico, contro la retorica dell'ideologica imperante. Resistere ai sofismi dei falsi profeti e dei cattivi maestri è diritto e dovere di chi è in grado di smascherarli e di smentirli, avendone non solo la competenza ma anche quella libertà che deriva da non subire i condizionamenti del potere costituito e di interessi temporali, quali che siano.
Mons. Prof. Antonio Livi,
unitamente
a Padre Serafino Lanzetta F.I. e al Prof. Enrico Maria Radaelli
unitamente
a Padre Serafino Lanzetta F.I. e al Prof. Enrico Maria Radaelli
"Uscite, popolo mio, da Babilonia
RispondiEliminaper non associarvi ai suoi peccati
e non ricevere parte dei suoi flagelli".
Il tempo delle riviste è finito, credo.
Ciò che è putrido deve cadere.