SANTA MARIA DEGLI ANGELI ALLA PORZIUNCOLA
Solennità
Perdono d'Assisi
LETTURE: Sir 24, 1-4. 22-31; Lc 1,46-55; Gal 4, 3-7; Lc
1,26-33
Il serafico Padre
Francesco, per il suo singolare amore verso la Beatissima Vergine, ebbe sempre
particolare cura della chiesetta dedicata a Santa Maria degli Angeli, chiamata
anche Porziuncola. Qui egli prese stabile dimora con i suoi frati, qui diede inizio
con santa Chiara all’Ordine delle Clarisse, qui concluse il corso della sua
mirabile vita.
Per questa Cappella il santo Fondatore ottenne da papa
Onorio III la storica indulgenza, che i Sommi Pontefici confermarono
successivamente ed estesero a numerose altre chiese.
Per questi gloriosi ricordi l’Ordine serafico celebra con
gioia la festa di Santa Maria degli Angeli.
Questo luogo è veramente santo e abitato da Dio
Il servo di Dio
Francesco, di statura piccola, di mente umile, di professione minore, nel tempo
che visse quaggiù, per sé e per la sua fraternità scelse una particella di
mondo, per il solo fatto che non gli fu assolutamente possibile servire Cristo
altrimenti, che avendo qualche cosa dal mondo.
E non senza una rivelazione e predisposizione divina, già in
antico, fu chiamato Porziuncola quel luogo che doveva toccare in sorte a coloro
che desideravano di non avere nulla di proprio in questo mondo.
Vi sorgeva una chiesetta dedicata alla Vergine Madre, la
quale per la sua singolare umiltà meritò di essere elevata, dopo il Figlio,
alla dignità di capo di tutti gli eletti.
In essa ebbe inizio l’Ordine dei Minori, e come sopra un
saldo fondamento, crebbe e si moltiplicò il loro nobile edificio. Il Santo
amava questo luogo più di ogni altro, comandò ai frati di venerarlo con
rispetto speciale e volle che lo custodissero sempre come specchio di vita
religiosa, in umiltà e altissima povertà, riservandone però la proprietà agli
altri, e ritenendone per sé e per i suoi soltanto l’uso.
Vi si osservava una rigidissima disciplina in tutto, nel
silenzio e ne lavoro e in tutte le altre prescrizioni della regola. Senza
tregua, giorno e notte, la fraternità dei Minori di quel luogo era occupata nel
lodare Dio e, tutti soffusi di una mirabile fragranza, vi conducevano una vita
veramente angelica.
Frate Francesco infatti, pur sapendo che il regno del cielo
si può raggiungere ovunque e che la grazia divina non trova difficoltà a
scendere sugli eletti ovunque si trovino, tuttavia si era accorto per propria
esperienza che il luogo della chiesa di S. Maria della Porziuncola godeva di
una maggiore abbondanza di grazia, ed era frequentemente visitato da spiriti
celesti.
Spesso quindi diceva ai frati: «Guardatevi, figli,
dall’abbandonare mai questo luogo. Se ve ne cacciassero fuori da una parte,
rientratevi dall’altra. Questo luogo infatti è veramente santo e abitato da
Dio. Qui il Signore moltiplicò il nostro piccolo numero; qui illuminò i cuori
dei suoi poveri con la luce della sua divina sapienza; qui accese le nostre
volontà con il fuoco del suo amore; qui, chi avrà pregato con devozione,
otterrà quello che chiederà, e chi mancherà sarà punito più gravemente. Perciò,
figli, ritenete degno di ogni onore il luogo della dimora di Dio, e con tutto
il trasporto del vostro cuore rendete in esso lode al Signore».
http://www.maranatha.it/Festiv2/festeSolen/0802Page.htm
02 AGOSTO
PERDONO DI ASSISI:
FESTA DELLA PORZIUNCOLA
Grazie a San Francesco, dal mezzogiorno del 1 agosto alla mezzanotte del giorno seguente,
oppure, con il consenso del Vescovo, nella domenica precedente o seguente
(a decorrere dal mezzogiorno del sabato alla mezzanotte della domenica)
si può lucrare, una volta sola, l'indulgenza plenaria della Porziuncola (o Perdono d'assisi).
PREGHIERA PER IL PERDONO D'ASSISI
Signore mio Gesù Cristo, vi adoro presente nel Santissimo Sacramento e,
pentito delle mie colpe, vi prego di concedermi la santa Indulgenza
del Perdono di Assisi, che applico a beneficio dell'anima mia
ed a suffragio delle anime sante del Purgatorio.
Vi prego secondo l'intenzione del Sommo Pontefice per l'esaltazione
della Santa Chiesa e per la conversione dei poveri peccatori.
Cinque Pater, Ave e Gloria, secondo l'intenzione del S.Pontefice, per i bisogni di S.Chiesa.
Un Pater, Ave e Gloria per l'acquisto delle SS. Indulgenze.
http://www.preghiereperlafamiglia.it/perdono-di-assisi.htmUna notte dell'anno 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola, quando improvvisamente brillò una vivissima luce ed egli vide sopra l'altare il Cristo e alla sua destra la Madonna; entrambi erano luminosi e circondati da una moltitudine di Angeli.Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il Suo Signore.Quando Gesù gli chiese che cosa desiderasse per la salvezza delle anime, la risposta di Francesco fu:"Santissimo Padre, benché io sia un misero peccatore, Ti prego che a tutti quelli che, pentiti e confessati verranno a visitare questa chiesa, Tu conceda loro ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe"."Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande - gli disse il Signore - ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza."E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà diede la sua approvazione, poi disse: "per quanti anni vuoi questa indulgenza?". Francesco scattando, rispose: "Padre Santo, non domando anni, ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: "Come, non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo notaio e gli Angeli testimoni."E qualche giorno più tardi, insieme ai Vescovi dell'Umbria, disse tra le lacrime al popolo convenuto alla Porziuncola:"Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso"CONDIZIONI RICHIESTE1) Visita a una chiesa parrocchiale o a una chiesa francescanae recita del Padre nostro e del Credo.2) Confessione sacramentale.3) Comunione Eucaristica.4) Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.L'indulgenza può essere applicata a se stessi o ad un defunto.
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