Il Riassunto del Lunedì. Sul bel Danubio blu
Catalogna. Il geniale governatore della Catalogna, quello con il nome da Pokemon, non si è scomposto per l’ultimatum del governo spagnolo. Eppure quest’ultimo gli aveva solo chiesto “senti ma… hai dichiarato la secessione o no? Prima di mandarti i carri armati vorremmo essere sicuri”. Il catalano quindi non se l’è sentita, anche questa settimana, di prendere una posizione netta e ha chiesto altri due mesi di dialogo con il governo. La secessione delle banane sembra fallita.
Austria. In Austria ci sono state le elezioni e, al netto del voto postale che deve ancora essere conteggiato (quello con cui avevano truccato le elezioni per le elezioni del Presidente) sembra incontrovertibile il primato del partito di centro destra, OVP, capeggiato da un tale di nome Kurz che sembra aver conquistato tutte le tardone austriache, giungendo alla vittoria. Qualcuno lo associa già al francese Macron, ma Kurz sembra essere eterosessuale. Il secondo posto se lo giocano il FPO, partito dell’estremadestraxenofobanazistacattiva e la sinistra. Sembra che ci sarà un’alleanza di governo fra OVP e FPO, che darà un'ulteriore picconata all'Unione europea. In attesa delle elezioni in Repubblica Ceca.
Pre-Conclave. A quanto pare c’è voglia di conclave, anche se Bergoglio non pare essere molto d’accordo. In Vaticano fremono i lavori preparatori, ma i due papabili di turno, Parolin e Tagle, non sembrano in ottima forma. Lo scandalo del vescovo di Guam ha rovinato la reputazione del secondo, però sembra che lo scandalo sia un complotto ordito dal primo. Insomma, il solito livello infimo. Qualche pseudo-conservatore (inconsapevole che di conclave stanno parlando solo i progressisti, chissà perché...) fra l’altro sta già vagheggiando davvero un papato a firma Parolin, che sarebbe una iattura epocale, peggio di ogni altra ipotesi. L’attuale segretario di stato farebbe infatti le stesse cose di Bergoglio, ma ammantandole di serietà. Dunque, se l’alternativa è Parolin, allora molto meglio Francesco. Santo Padre, non si dimetta!
Buttiglione e il Bottiglione. Il personaggio della settimana sembra essere Buttiglione, che evidentemente ha deciso di darsi al bottiglione, rilasciando interviste improbabili dove le spara grosse su Amoris Laetitia. D’altronde si sa che l’ex DC ha sempre bisogno di stare in un club in cui sentirsi coinvolto, pena il rischio di sentirsi solo. Questa volta ha scelto il club dei teologi balneari, nonostante siamo quasi in inverno. Deve avere preso freddo. Per fortuna un teologo meno fuori stagione gli ha risposto per le rime.
Hollywood. Lo star system è scosso dalla notizia che uno dei produttori più importanti, Weinstein, grande finanziatore di Obama, Clinton e compagnia cantante, chiedeva favori sessuali alle attrici per farle recitare nei film. Queste erano così affrante che, oltre ad accettare l’offerta, lo ringraziavano pubblicamente durante gli Oscar, oltre a dichiararlo un dio. Giudicate voi.
Persecuzione. Mentre scriviamo giunge la notizia che a Mogadiscio i terroristi islamici hanno ucciso 270 persone e altrettanti feriti con un camion bomba. In settimana inoltre siamo stati scossi dalle immagini di un prete copto ucciso a coltellate al Cairo e dalla notizia che un sacerdote è stato sequestrato in Nigeria. Purtroppo essere cristiani nel mondo rimane sempre un pericolo: anche per questo i rinnegati nostrani sono sempre più inaccettabili.
Austria. In Austria ci sono state le elezioni e, al netto del voto postale che deve ancora essere conteggiato (quello con cui avevano truccato le elezioni per le elezioni del Presidente) sembra incontrovertibile il primato del partito di centro destra, OVP, capeggiato da un tale di nome Kurz che sembra aver conquistato tutte le tardone austriache, giungendo alla vittoria. Qualcuno lo associa già al francese Macron, ma Kurz sembra essere eterosessuale. Il secondo posto se lo giocano il FPO, partito dell’estremadestraxenofobanazistacattiva e la sinistra. Sembra che ci sarà un’alleanza di governo fra OVP e FPO, che darà un'ulteriore picconata all'Unione europea. In attesa delle elezioni in Repubblica Ceca.
Pre-Conclave. A quanto pare c’è voglia di conclave, anche se Bergoglio non pare essere molto d’accordo. In Vaticano fremono i lavori preparatori, ma i due papabili di turno, Parolin e Tagle, non sembrano in ottima forma. Lo scandalo del vescovo di Guam ha rovinato la reputazione del secondo, però sembra che lo scandalo sia un complotto ordito dal primo. Insomma, il solito livello infimo. Qualche pseudo-conservatore (inconsapevole che di conclave stanno parlando solo i progressisti, chissà perché...) fra l’altro sta già vagheggiando davvero un papato a firma Parolin, che sarebbe una iattura epocale, peggio di ogni altra ipotesi. L’attuale segretario di stato farebbe infatti le stesse cose di Bergoglio, ma ammantandole di serietà. Dunque, se l’alternativa è Parolin, allora molto meglio Francesco. Santo Padre, non si dimetta!
Buttiglione e il Bottiglione. Il personaggio della settimana sembra essere Buttiglione, che evidentemente ha deciso di darsi al bottiglione, rilasciando interviste improbabili dove le spara grosse su Amoris Laetitia. D’altronde si sa che l’ex DC ha sempre bisogno di stare in un club in cui sentirsi coinvolto, pena il rischio di sentirsi solo. Questa volta ha scelto il club dei teologi balneari, nonostante siamo quasi in inverno. Deve avere preso freddo. Per fortuna un teologo meno fuori stagione gli ha risposto per le rime.
Hollywood. Lo star system è scosso dalla notizia che uno dei produttori più importanti, Weinstein, grande finanziatore di Obama, Clinton e compagnia cantante, chiedeva favori sessuali alle attrici per farle recitare nei film. Queste erano così affrante che, oltre ad accettare l’offerta, lo ringraziavano pubblicamente durante gli Oscar, oltre a dichiararlo un dio. Giudicate voi.
Persecuzione. Mentre scriviamo giunge la notizia che a Mogadiscio i terroristi islamici hanno ucciso 270 persone e altrettanti feriti con un camion bomba. In settimana inoltre siamo stati scossi dalle immagini di un prete copto ucciso a coltellate al Cairo e dalla notizia che un sacerdote è stato sequestrato in Nigeria. Purtroppo essere cristiani nel mondo rimane sempre un pericolo: anche per questo i rinnegati nostrani sono sempre più inaccettabili.
di Francesco Filipazzi
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