ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 26 dicembre 2017

37 anni sono volati via!


Istruzioni per i “pellegrini di Medjugorje”?
Nel febbraio 2017, Papa Francesco ha nominato mons. Henryk Hoser, vescovo di Warszawa-Praga (Polonia), che detiene il titolo personale (ad personam) di arcivescovo, come inviato speciale della Santa Sede con la missione di acquisire una conoscenza più approfondita della situazione pastorale a Medjugorje. Il compito dell’Arcivescovo era di suggerire possibili iniziative pastorali per il futuro e, come dichiarato nel Comunicato della Santa Sede dell’11 febbraio, era previsto che finisse il suo mandato come inviato speciale entro l’estate di quest’anno.
Sebbene il suo mandato di Inviato speciale sia terminato quest’estate, all’inizio di dicembre mons. Hoser ha rilasciato un’intervista esclusiva su Medjugorje al sito religioso Aleteia.org, pubblicata il 7 dicembre 2017. Il giorno successivo alla pubblicazione dell’intervista, è stato annunciato che papa Francesco ha accettato le dimissioni di mons. Hoser (aveva compiuto 75 anni alcuni giorni prima, il 27 novembre), mentre il 10 dicembre è stata pubblicata un’altra intervista all’Arcivescovo sullo stesso argomento, sul quotidiano italiano Il Giornale.

Confrontando le due interviste, risulta quanto segue:
Aleteia, 7 dicembre: Medjugorje, è stato autorizzato il culto ufficiale! Parla l’inviato del Papa (titolo).
Il Giornale, 10 dicembre: Medjugorje, pellegrinaggi sì. Ma non per le apparizioni (titolo).
Aleteia, 7 dicembre: “Il culto di Medjugorje è autorizzato. Non è proibito e non deve svolgersi di soppiatto. […]Da oggi, le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali.”
Il Giornale, 10 dicembre: “Bisogna distinguere tra il culto e le apparizioni. Se un vescovo vuol organizzare un pellegrinaggio di preghiera a Medjugorje per pregare la Madonna, può farlo senza problema. Ma se si tratta di pellegrinaggi organizzati per andare lì per le apparizioni, non si può, non c’è l’autorizzazione per farlo.”
Aleteia, 7 dicembre: “E ciò che conferma l’autenticità del luogo è la grande quantità di istituzioni caritative che esistono attorno al santuario [sic]. E un’altra dimensione ancora: il grande sforzo che viene svolto a livello di formazione cristiana. Ogni anno organizzano congressi a più livelli, per pubblici differenti (preti, medici, genitori, giovani, coppie.”
Il Giornale, 10 dicembre: “Posso dire intanto che il culto mariano a Medjugorje non è assolutamente vietato, anzi! È sempre accessibile, perché universale. Non serve alcuna autorizzazione, insomma, per pregare la Madonna!”
Aleteia, 7 dicembre: “Ciò che trovo toccante è che tutti i veggenti si siano orientati verso la vita di famiglia. Nell’epoca in cui viviamo, la famiglia ha un’importanza enorme. Tutti vivono in famiglia. Quelle che erano adolescenti all’epoca sono già nonne: 37 anni sono volati via!”
Il Giornale, 10 dicembre: “Il problema dei veggenti non è ancora risolto. “
Aleteia, 7 dicembre: “Il decreto della precedente Conferenza Episcopale della Yugoslavia di un tempo, che prima della guerra dei Balcani sconsigliava che i vescovi organizzassero pellegrinaggi a Medjugorie, non è più in atto.”
Il Giornale, 10 dicembre: “In Vaticano ci stanno lavorando. Il documento è in Segreteria di Stato e si deve aspettare. E ovviamente serve un pronunciamento del Papa che ha avuto modo di studiare la relazione della commissione presieduta dal cardinale Ruini.”
In breve, l’inviato rilascia interviste, ma non si sa quale posizione mantiene dopo aver presentato il suo rapporto alla Santa Sede.
Sono ammessi pellegrinaggi ufficiali, ma non sono ammessi.
Il culto di Medjugorje è permesso, ma deve essere separato dalle “apparizioni”.
Il posto è autentico, tuttavia non è necessario alcun permesso per pregare la Beata Vergine.
Non ci sono più problemi, ma il problema dei “veggenti” non è stato ancora risolto.
Il decreto della Conferenza episcopale della Jugoslavia che sconsiglia i pellegrinaggi non è più in vigore, ma non si sa chi l’abbia annullato o quando.
È quindi impossibile non sollevare diverse domande:
1. Se il mandato dell’Inviato speciale del Papa è terminato la scorsa estate, come annunciato ufficialmente dal Bollettino della Santa Sede, a che titolo mons. Hoser ha rilasciato le dichiarazioni di cui sopra? Se non è stato autorizzato a rilasciare la prima intervista, è stato autorizzato alla seconda?
2. Come è possibile separare il “culto” dalle “apparizioni”, che sono la base dello stesso culto? Il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede non ha detto la scorsa primavera che la “questione pastorale non può essere separata dalla questione dell’autenticità delle apparizioni”?
3. Da quando il numero delle istituzioni caritative e degli incontri formativi è una misura e un indicatore della “autenticità del luogo”?
4. Come può essere risolto ciò che l’arcivescovo chiama il “problema dei veggenti”, se le presunte “visioni” o “apparizioni” si verificano ancora quotidianamente?
5. Se esiste un documento che consente i pellegrinaggi ufficiali, perché questo dovrebbe essere tenuto nascosto ai fedeli e al pubblico?
6. La Chiesa non ha sempre annunciato le sue decisioni attraverso documenti chiari e non ambigui e non tramite incerte dichiarazioni verbali?
7. In che modo queste affermazioni contraddittorie, rilasciate nell’arco di 72 ore, sono utili al “fenomeno di Medjugorje”?
Redatto da M. G.
Izvor: Crkva na kamenu 17. prosinca 2017.

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