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“Spunto di Riflessione: tenebre sempre più fitte”
di Fra
Cristoforo
Si accentua la tenebra e la confusione dilaga. Ci siamo ormai resi conto che la neochiesa ha il suo “neovangelo”, che non è più quello di Gesù Cristo, ma quello di Bergoglio: l’Amoris Laetitia. Tale “documento” è divenuto la nuova “tavola della legge”, l’indicatore unico, il verbo fondamentale delle linee guida della chiesa arcobaleno. Non esiste più Parola di Dio. Non esiste più Tradizione dei Padri della Chiesa. Non esiste più nessun Catechismo. Esiste solo l’Amoris Laetitia. E guai a chi osa contrastarla. E guai a chi osa sollevare il minimo dubbio.
Anche nella diocesi Austriaca di Innsbruck, il Vescovo Hermann Glettler ha dichiarato pubblicamente che nel suo territorio diocesano ha già concesso la comunione ai divorziati risposati (pur non vivendo in castità). Questo a suo dire, è il segno più grande di accoglienza che la Chiesa potrebbe fare nei confronti di questi fedeli divorziati, per recuperare “credibilità”(http://www.katholisch.de/aktuelles/aktuelle-artikel/glettler-kommunion-fur-wiederverheiratete-moglich).
Dunque per duemila anni la Chiesa non sarebbe stata credibile?
Che stupido! E’ vero. Oggi finalmente hanno il neovangelo. Hanno l’Amoris Laetitia. Hanno il nuovo “messia”. Perchè Gesù Cristo…chissà cosa ha detto veramente… Al tempo mica c’era il registratore (https://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/02/22/news/arturo-sosa-abascal-sinodo-chiesa-cattolica-matrimonio-famiglia-gesu-relativismo-121886/).
Mio Dio liberaci! Vieni presto!
Fra Cristoforo
RELI-FICTION
Vaticano e Papa Francesco, il libro di Aldo Maria Valli: presto arriverà la fine della Chiesa Cattolica
Aldo Maria Valli, vaticanista della Nave ammiraglia della RaiTv, fa gli auguri di natale a Papa Francesco dedicando al 266mo papa un romanzo dal titolo inquietante: Così la Chiesa finì (Liberilibri, pp. 156, euro 16).
Il narratore del racconto è il Cantore cieco, che, come Omero è l' unico che vede lontano in un modo unificato dalle fax-news. Egli ci fa conoscere i molti papi che verranno dopo Bergoglio, tutti di nome Francesco e tutti sudamericani. Essi ne continuano l'opera dissolutrice. Nel mondo secolarizzato e nichilista la Chiesa, incapace di opporsi al radicale anticristianesimo trionfante, si illude di sopravvivere trasformandosi in una filantropia sociale: "Dimentica del Vangelo e impegnata a inseguire il mondo, nel folle tentativo di rendersi più amichevole e attraente, più dialogante e accogliente, meno arcigna e dottrinale, finisce per tradire se stessa e si consegna nelle mani dei dominatori di turno".
Ciò che più conta è annacquare il messaggio cristiano, così da renderlo indistinguibile rispetto al pensiero dominante. Vale anche per il culto e per i sacramenti: "Occorre aprire le porte a chiunque e rendere la liturgia quanto di più simile a un incontro festoso, fatto per stare insieme lietamente, in spirito di condivisione". E così l' ultimo papa, Francesco XXX, cioè l'argentino Carlo Ramirez Cabrera, stabilì che del presepio era bene fare a meno: "La suprema causa del Dialogo imponeva una scelta nuova, un' opera che rappresentasse tutte le religioni del mondo".
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