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giovedì 1 febbraio 2018

La « religione umanitaria »


01_Su cosa trionferà il Cuore Immacolato? Intuizioni profetiche di Robert Hugh Benson

E' palese, è sotto gli occhi di tutti la presenza di una crisi epocale che non ha avuto precedenti in altre epoche storiche. Quello che stiamo vivendo a partire dalla Rivoluzione francese nella nostra Europa – e più in generale nell’intero mondo – e che trova la sua apoteosi nel nostro tempo, nei nostri anni, nella nostra società mondiale ed ecclesiale, è quanto Robert Hugh Benson († 1914), noto scrittore inglese anglicano convertito al Cattolicesimo definì nel suo romanzo-capolavoro sull’Anticristo Il Padrone del mondo (1907) con l’espressione « RELIGIONE UMANITARIA », ovvero l’umanità che adora se stessa al posto di Dio.
Su questa, di certo, il Cuore Immacolato dovrà trionfare, soppiantando definitivamente e perentoriamente questa struttura diabolica che si è andata pian piano a costituire sulla terra nel corso dei secoli, soprattutto durante gli ultimi due!

Cerchiamo di capire meglio il discorso che riguarda questa « religione umanitaria »: di cosa si tratta?
IL PADRONE DEL MONDO E LA SUA ATTUALITÀ
« L’intuizione più geniale di R. H. Benson è senza dubbio quella di aver visto con molto anticipo l’affermarsi in Occidente di un nuovo paganesimo, il cui “credo” fondamentale è la proclamazione della divinità dell’uomo. Tutto ciò che gli uomini hanno attribuito a Dio e che la Chiesa ha attribuito a Gesù Cristo, in realtà va attribuito all’umanità in quanto tale. Non è Dio che ha creato l’uomo, ma è l’uomo che ha creato Dio, pensando che fosse qualcuno superiore a lui e al di sopra di lui. Ora è giunto il tempo in cui gli uomini scoprano che non c’è nulla e nessuno dal quale essi dipendono. Essi sono i padroni del mondo e il loro destino sta completamente nelle loro mani […].
La “religione umanitaria”, formulata dal pensiero europeo nel diciannovesimo secolo e divenuta religione di massa nel secolo ventesimo, è la più perfetta e coerente incarnazione dello spirito anticristico, in quanto l’uomo “si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2Ts 2,4). Dietro questa follia non è difficile scorgere il sibilo dell’antico serpente che illuse i progenitori di diventare “come Dio” (Gen 3,6) » (1).
Leggere oggi Il Padrone del mondo fa venire i brividi:
  • comunicazioni istantanee in tutto il mondo;
  • autostrade a quattro corsie;
  • trasporti aerei e sotterranei;
  • luce solare artificiale;
  • eutanasia legalizzata e assistita;
  • un Parlamento europeo;
  • attentati a catena, con attentatori kamikaze;
  • il crollo del colosso russo;
  • la minaccia (sventata) di una guerra mondiale con scontri tra America, Russia e Cina;
  • un papa di nome Giovanni dopo cinque secoli;
  • la crisi delle religioni, sotto l’avanzare di una nuova religione universale stile New Age;
  • preti che lasciano il ministero;
  • laici consacrati che agiscono nel mondo senza divise o distintivi;
  • la minaccia di un “grande fratello” destinato a governare su scala mondiale.
Tutto questo è descritto nel romanzo!
« Benson è particolarmente acuto quando osserva che nella società anticristica non viene abolita la religione. Al contrario, l’umanitarismo diviene una religione vera e propria con riti e forme di culto raffinate. Molti sacerdoti, che hanno tradito la Fede Cattolica, entreranno a fare da supporto alla nuova religione dell’umanità. In essa finiscono per confluire tutte le altre religioni, compreso l’Islam. Solo il Cattolicesimo, sia pure ridotto a un pugno di seguaci, resisterà saldo nel suo riferimento alla trascendenza » (2).
In un passaggio molto significativo del suo libro, Benson spiega il “proclama” di questa nuova religione umanitaria, che si presenta all’apparenza accattivante e risolutrice di ogni male e di ogni problema, mentre nasconde “dietro le quinte” la menzogna satanica e il delirio di onnipotenza con cui essa si impone e afferma a livello planetario come la grande arbitra del mondo:
« Cristo disse: “Non la pace, ma la spada!”. E le sue parole furono terribilmente vere! “Non la spada, ma la pace!”, possono finalmente rispondere tutti coloro che hanno rinunziato alle pretese di Cristo o non le hanno mai volute accettare. I princìpi dell’amore e della solidarietà, timidamente preannunziati nell’ultimo secolo in Occidente, sono stati raccolti dall’Oriente. Non si farà più appello alle armi, ma alla giustizia. Non dovremo più rivolgerci a un dio che resta nascosto, ma all’uomo, perché egli ha appreso la propria divinità. È morto, in parole brevi, il soprannaturale o, meglio, noi sappiamo che esso non è mai esistito. E ora dobbiamo solo mettere in pratica la buona lezione e lasciar perdere ogni tergiversazione, affidando ogni pensiero, ogni parola e ogni opera al tribunale dell’amore e della giustizia » (3).
Quando Benson all’inizio del secolo scrisse il suo romanzo, non si erano ancora manifestati i “messianismi terreni”, quali furono il Comunismo e il Nazismo, con moltitudini di battezzati, apostati dalla Fede, che inneggiavano ai salvatori terreni. Tuttavia il “nuovo totalitarismo” contemporaneo, che si è affermato dopo la caduta di quelle ideologie del male, realizza in un modo ancora più radicale la società anticristica. L’eliminazione di ogni dimensione soprannaturale, l’attacco non solo alla Chiesa, ma al Cristianesimo in quanto tale, non risparmiando la stessa persona di Gesù Cristo, sono tratti emergenti delle società occidentali.
« La descrizione della società anticristica che ci offre la profezia di Benson è centrata sull’intuizione di fondo che l’uomo contemporaneo intende liberarsi dal cristianesimo perché ormai ha preso coscienza della propria capacità di salvare se stesso. Questo radicale cambiamento interiore si è reso possibile a causa del dissolvimento della fede soprannaturale.
Qui Benson dimostra di aver compreso con molto anticipo il vero dramma dell’Occidente, in particolare quello della cultura di area europea. Si tratta di una vera e propria catastrofe spirituale che si consuma con la perdita della fede. In questo senso la società occidentale ha ceduto, nel corso degli ultimi tre secoli, alla seduzione del serpente descritta dalla Genesi, con la caduta e la cacciata dal paradiso terrestre dei progenitori […].
La svolta anticristica nell’Occidente cristiano è dunque incominciata con la demolizione della fede, prima da parte di minoranze intellettuali, quindi intossicando i vari strati sociali attraverso una contro-evangelizzazione capillare. C’è tuttavia da rilevare che la situazione oggi è assai più critica che all’inizio del secolo ventesimo, quando Benson concepiva il suo romanzo. Egli coglieva allora quei germi dell’impostura anticristica che oggi sono divenuti i modi di concepire il mondo e la vita da parte della cultura dominante » (4).
Note:
1) Padre L. Fanzaga, Profezie sull’Anticristo. Verrà nella potenza di Satana, Edizioni Sugarco, Milano 2007, p. 167.
2) Ivi.
3) R. H. Benson, Il Padrone del mondo, Jaca Book, Milano 1989, p. 109.
4) L. Fanzaga, Profezie sull’Anticristo. Verrà nella potenza di Satana, pp. 169-172.
https://tempidimaria.com/2018/01/31/01_su-cosa-trionfera-il-cuore-immacolato-intuizioni-profetiche-di-robert-hugh-benson/


PEZZO GROSSO STUPITO DA UN ARTICOLO DELL’O.R. DOVE SI PARLA DI UNA SOLA CASA PER TRE RELIGIONI. SENTE ODORE DI SINCRETISMO ROSACROCE…

Stilum Curiae ammette che questo articolo a pagina 7 dell’Osservatore Romano del 31 gennaio 2018 gli era proprio sfuggito. Colpevolmente, forse, ma è così. Non è sfuggito però all’attentissimo Pezzo Grosso, che ha inviato un commento a spron battuto. Eccolo.
“Sempre più caro Tosatti, l’Osservatore Argentino, o come lo ha definito un simpatizzante americano “Myopic and partisan Observer”, ha pubblicato oggi (ieri per chi legge, N.d.R.) a pag. 7 un articolo: “Una sola casa per tre religioni” (soprattitolo: <A Berlino muove i primi passi il progetto House of One>). In pratica il progetto House of One consiste nel riunire in un unico tempio le tre religioni monoteiste. Come la sala di culto negli aeroporti internazionali (hall of religious worship). La definizione House of One ricorda un po’ la Città di Dio di Sant’Agostino, dove il grande santo auspicava si riunissero tutte le anime e le società. Leone XIII lo ricorda nell’Enciclica Humanum Genus. Dando per certo che i lettori di Tosatti sappiano già tutto e ben più di me (basta leggere i commenti), non darò tante spiegazioni sullo spirito della House of One che non è altro che il famosissimo sincretismo delle tre religioni monoteiste affinché si realizzi la “religione universale” progettata da secoli dalla gnosi esoterica. Si pensi che anche i mitici Rosacroce nel XVII secolo volevano fare il Concistoro Universale per generare la Chiesa Generale Comune, in un solo tempio, ove far confluire la chiesa evangelica di Roma, la chiesa mosaica di Gerusalemme e la chiesa maomettana di Medina.
Ma con quale obiettivo vero si progetta da secoli la realizzazione di questa specie di federalismo religioso? Ed ecco il punto chiave su cui riflettere e far riflettere quei (pochi) preti rimasti che hanno ancora fede: l’obiettivo unico e vero è L’ELIMINAZIONE DEI DOGMI CATTOLICI, altrimenti sarebbe impossibile creare una super religione universale adogmatica pronta a essere trasformata in religione esoterica. Qualcuno sostiene che all’interno dell’ONU ci sia un organismo segreto chiamato ORU (Organizzazione Religioni Unite) che si occupa da decenni di sostenere, anche finanziariamente, il convincimento che nel mondo globale si devono omogeneizzare, grazie al dialogo ecumenico, le fedi religiose, perché la tolleranza e   l’unità religiosa sono il vero bene da perseguire per poter arrivare pian piano alla “religione scientifica”. E sapete quale è l’indicazione ultimamente suggerita? Rivalutare e far studiare nei seminari Teilhard de Chardin, che oltre ad argomentare sulle teorie evoluzionistiche, pare sapesse far intendere la necessità di fare evolvere all’estremo anche l’ecumenismo, con l’intento di riunire tutti i fratelli separati, tutti, anche quelli di cui si occupa il card. Ravasi. Progetto da alchimista seicentesco che voleva fondere la croce con il triangolo… E tutto questo è roba vecchia; ciò che incuriosisce è: come mai oggi fa dei passi cosi giganteschi tanto che persino l’Osservatore Argentino lo degna di tanto riguardo?”.
Pezzo da novanta.
MARCO TOSATTI

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