LO SCENARIO PIÙ NERO
Luigi Bisignani, la crisi in Vaticano e i guai di Papa Francesco: "Quando verrà celebrata l'ultima messa"
"Caro direttore, il Papa sfoga sul cibo, soprattutto sui dolci, le preoccupazioni di questi giorni e prega per rimanere sereno, come sussurra Sandro Mariotti, l'angelo custode di due metri che lo accudisce con dedizione infinita", premette Luigi Bisignani in un intervento su Il Tempo dedicato alla Chiesa e a Papa Francesco. Si parla dei problemi della curia, delle vocazioni in calo e di alcune previsioni definite "drammatiche".
Si parla delle vicende che arrivano dagli Stati Uniti, del cardinale James Michael Harvey, "considerato l'eminenza grigia delle nomine dei vescovi americani più discussi degli ultimi vent'anni nella sua qualità di rappresentante più autorevole dell'episcopato Usa in Vaticano. Di questo - rivela Bisignani - parleranno lunedì 17, a Santa Marta, i cardinali statunitensi più influenti che hanno chiesto di conferire col Papa". Per l'uomo che sussurrava ai potenti, "sarà un incontro drammatico vista la frattura tra l'episcopato americano e la Santa Sede".
Ma non è tutto, perché "l'angoscia profonda di Bergoglio, come è stato per i suoi predecessori, riguarda tutta la Chiesa e non solo quella Usa, la più ostile al suo Magistero rivoluzionario ed innovatore". Il punto è che in molti, sottolinea Bisignani, "non obbediscono più al Santo Padre. È il risultato del frutto avvelenato dell'ecclesiologia, la dottrina concernente i caratteri fondamentali della Chiesa nati con il Concilio Vaticano II" che in buona sostanza ha stabilito che "in una diocesi il Vescovo può fare quello che ritiene", almeno fino a quando la Chiesa "non si doterà di un nuovo livello intermedio di controllo".
Dunque Bisignani ricorda in una rapida rassegna i guai che hanno toccato la Chiesa negli ultimi mesi: casi di pedofilia, suore violentate, ruberie. "A pagare il conto del rancore di Monsignor Viganò - riprende - non è solo il Papa, ma le migliaia di preti di base, che non hanno mai pensato alla carriera". E ancora: "L'alleanza Chiesa-famiglia era un pilastro del cattolicesimo, ma ora sta crollando sotto i colpi di maglio dell'orbe mediatico".
Vengono poi passate in rassegna delle cifre Istat, che "dicono che il 62% delle ragazze italiane tra i 6 e i 18 anni non ha mai messo piede in Chiesa. E, delle donne di 18-50 anni, solo un 20% sono 'aficionadas' (nel 2000 erano il 53%)". E ancora: "Dalle proiezioni demografiche, tra 10 anni, dopo l'ultima messa, spegneremo per sempre la luce nella gran parte delle Chiese italiane ed anche in quelle Europee", suona il gravissimo allarme Bisignani. "Chissà se Viganò e i suoi amici lo sanno. Fa bene Bergoglio a chiedere sempre di pregare per lui", chiosa Bisignani in un commento chiaro sin dal titolo, dove si spiega come "tra scandali e calo dei praticanti, in pochi anni si rischiano danni irreparabili".
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