ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 17 settembre 2018

La chiesa dimenticata

LE TRE CHIESE: LA VERA, LA FALSA E LA DIMENTICATA



Girando di qua e di là sul web e anche sui siti delle presunte apparizioni, leggo delle due chiese in competizione: la vera e la falsa chiesa. Si parla di una chiesa grande e arrogante, eretica e blasfema, poi si parla di una piccola chiesa santa, perseguitata e molto piccola. Anche in questo sito, che frequentiamo giornalmente, le due chiese si affrontano senza esclusioni di colpi e di accuse di colpe. Ieri sera ho letto un commento di Padre Pasquale che recitava così: Il vero "sacrilegio" è quando si lacera l'unità della Chiesa. Andai a letto con questo pensiero. Questa mattina mi svegliai presto per recitare il mattutino. Chiedo scusa se non lo chiamo Ufficio delle letture o Liturgia delle ore.
Mi ritrovai, subito dopo, davanti al Signore. Nella mia vita non ho mai avuto visioni, locuzioni o manifestazioni celesti e ringrazio il Signore per questo dono che mi ha fatto. Quando prego mi succede, naturalmente senza sforzo alcuno, di ritrovarmi con la mente ed il cuore, con l’anima silenziosa e pacifica, di stare alla sua presenza. Spesso mi commuovo se penso a Gesù Crocifisso e, difficile a dirsi, mi commuovo davanti ad un’immagine della Madre di Dio. Da piccina mio padre prendeva il mappamondo e con una punta di una matita ci chiedeva di cercare una città famosa. A volte Roma, a volte Londra, a volte Parigi. Poi, ci diceva: vedete bambine, quel puntino? È una città di tre milioni di abitanti. Se dovessimo dividere quel puntino in tre milioni di parti, quella parte saremmo noi. Era un modo infantile ma efficace per farci sentire piccoli davanti al creato. Ancora oggi, nonostante la mia età, uso questa tecnica quando mi presento davanti a Dio e dico al Signore: chi sono io? Poi, mi ricordo ciò che ha detto lui: Io sono, colui che sono e immagino l’universo. Povera me, mi commuovo e la superbia, l’orgoglio e tutte le mie cattive inclinazioni si mettono a tacere. Questa mattina mi è sembrato di vedere la Santa Madre. È stata una mia immaginazione. Le ho chiesto: madre qual è il tuo più grande dolore? Ho immaginato che mi rispondesse come scriviamo noi: la falsa chiesa, oppure, la vera chiesa che soffre. Invece, ho visto questa madre guardare altrove, con lo sguardo rivolto lontano. All'improvviso ho sentito dei brividi che non auguro a nessuno. Le forze mi sono mancate, mi sentivo di svenire. Pensai: colpa mia che non ho fatto colazione. Alla mia età devo stare attenta. Stavo per alzarmi e invece mi sono ritrovata in ginocchio. Non ho sentito voci, non ho visto apparizioni, non ho avuto locuzioni. Nel mio intimo chiaramente ho provato un dolore immenso ed ho compreso dove era diretto quello sguardo lontano e doloroso. Erano le anime che non si schierano né per la falsa chiesa e neppure per la vera chiesa. Sono le anime di chi si perde senza un pastore che si allontanano per timore o perché afflitte da preoccupazioni. Anime che non sono maestri di vita o professori che insegnano o ricercatori di tematiche sociali o accademici per simposi. Sono pecore smarrite che non vogliono leggere i nostri post, anche se belli e bel curati. Alcuni sono eloquentemente dotti e ostentati. È la chiesa dimenticata, la chiesa smarrita, la chiesa sofferente che nessuno pensa. È la chiesa chiamata una volta del silenzio. È la chiesa che fa soffrire solo una madre che in quella chiesa riconosce i suoi figli. Oggi è la festa dell’Addolorata. C’è chi la pensa in cielo festeggiata, chi la pensa nelle chiese venerata, chi la pensa nei luoghi delle apparizioni a dettare messaggi e preghiere. Poi, chi la pensa per le strade in cerca dei suoi figli smarriti. Ecco, questa mattina presto l’ho vista con lo sguardo lontano, come se pensasse a qualcuno ed aveva fretta. Era l’Addolorata.
https://gloria.tv/photo/8eecT6PT4VXz4rC9YVfhTPqKw



GIAP Roma - Intervista esclusiva al vescovo esorcista Mons. Andrea Gemma

https://www.youtube.com/watch?v=qF49YiklnYQ

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