DUE SITI AMERICANI PUBBLICANO RIVELAZIONI INQUIETANTI SUL CARD. COCCOPALMERIO, CONSIGLIERE DEL PAPA.
Non passa giorno senza che un nuovo scandalo dia un colpo alla traballante fiducia di chi segue con un minimo di attenzione le vicende della Chiesa. LifeSiteNews, un sito americano particolarmente ben informato, ha dato ieri sera la notizia che il card. Coccopalmerio era nell’appartamento del suo segretario quando la sicurezza vaticana ha fatto irruzione per arrestarlo durante un party omosessuale a base di droga. L’indiscrezione è stata confermata, sempre sulla base di fonti interne al Vaticano che vogliono mantenere l’anonimato per comprensibili ragioni, da un altro sito cattolico americano specializzato nel giornalismo di inchiesta, Church Miltant, con questo tweet che riproduciamo.
Traduciamo qui alcuni brani dell’artcolo d LifeSiteNews, rimandandovi all’originale:
“Il cardinale Francesco Coccopalmerio, uno stretto collaboratore di papa Francesco, era presente al parti omosessuale a base di droga in cui ha fatto irruzione la polizia vaticana nell’estate del 2017 e in cui fu arrestato il suo segretario, mons. Luigi Capozzi. Una fonte vaticana piazzata ad alto livello con con conoscenza diretta, che deve restare anonima per timore di rappresaglie, dice a LifeSiteNews che il Papa stesso è al corrente della presenza di Coccopalmerio al party. Il party ha avuto luogo in un appartamento del palazzo della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF)”. Coccpalmerio era a capo del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi fino al suo pensionamento ad aprile.
La stessa fonte vaticana ha parlato più in dettaglio in un incontro privato questa estate con un gruppo di preti, tre dei quali hanno parlato a LIfeSiteNews.
Uno di questi preti ha detto a LifeSiteNews che secondo la fonte vaticana il card. Coccopalmerio, 80 anni, non era solo un presenza. La fonte disse ‘in effetti, era lui che presiedeva quando i gendarmi vaticani hanno fatto irruzione, e che gli ordinarono di andarsene prima che cominciassero a fare arresti’.
Un altro prete che era al meeting privato ha detto che la fonte vaticana ‘ha dichiarato chiaramente a me e a un certo numero di altri che quando la polizia ha fatto irruzione nell’appartamento e ha arrestato Capozzi, il cardinale Coccopalmerio era presente all’orgia’. La polizia gli disse di andare via ‘immediatamente’”. Il prete ha aggiunto che la fonte fece illazioni sull’omosessualità di Coccopalmerio.
Da ricordare che secondo altri reportage mons. Capozzi ottenne l’appartamento nel palazzo della CDF passando avanti a candidati più titolati grazie all’intervento del Pontefice mosso da Coccopalmerio.
Conosciamo la serietà professione di Maike Hickson e di John Henry Westen, così come quella di Michael Voris, di Church Militant; il che tristemente ci porta a pensare che la notizia sia vera e attendibile.
E questo ci porta a fare qualche riflessione sulla situazione che la Chiesa sta vivendo; una situazione esplosiva dal punto di vista della credibilità, come hanno rivelato gli scandali, le coperture e le complicità in Cile, Honduras, Germania e Stati Uniti, e che la testimonianza dell’arcivescovo Viganò ha solo evidenziato con drammaticità, non creato, come vorrebbe far credere la macchina di propaganda al servizio dell’istituzione. Fra l’altro: Coccopalmerio è la persona che il Pontefice ha chiamato a consulto per le eventuali punizioni canoniche contro Viganò. Neanche Dan Brown oserebbe imbastire una fiction del genere…
Questo è un dettaglio. Ma porta a ragionamenti più ampi. Il Pontefice ha rifiutato nettamente – se dobbiamo stare a quanto dicono diversi colleghi americani – la richiesta di un’indagine in cui avrebbero avuto un’ampia parte anche laici , sul caso McCarrick e derivati. Una richiesta motivata dalla consapevolezza che fra i laici la sfiducia verso gli uomini di Chiesa sta crescendo, e non senza ragione.
Al suo posto è stata annunciata sabato scorso un’inchiesta vaticana sui documenti a disposizione. Non è ancora noto chi la condurrà; se sarà una commissione speciale, o se saranno organi interni dei dicasteri vaticani. C’è da chiedersi se al vertice ci si rende conto del grado di sfiducia che in maniera crescente circonda le mosse del Pontefice e dei suoi collaboratori, e che la propaganda riesce sempre meno a nascondere. Basta un giro sui social, per rendersene conto. E il pensiero che magari in una eventuale commissione di inchiesta avrebbe potuto esserci (o potrebbe esserci) il card. Coccopalmerio, dopo queste rivelazioni non esorta alla fiducia cieca e totale perinde ac cadaver. In certe situazioni storiche non basta dire “Il Papa è il Papa”. Purtroppo non basta. La Fede è una cosa, la fiducia negli uomini è un’altra. La si costruisce e la si merita.
Marco Tosatti
11 ottobre 2018 2 Commenti --
http://www.marcotosatti.com/2018/10/11/due-siti-americani-pubblicano-rivelazioni-inquietanti-sul-card-coccopalmerio-consigliere-del-papa/
Cardinale Coccopalmerio presenzia ad un festino con droga – Francesco lo sa
Il cardinale Francesco Coccopalmerio (di 80 anni) era fisicamente presente al famoso festino gay a base di droga del 2017, nell’appartamento del suo segretario, Monsignor Luigi Capozzi. Il festino è stato interrotto da una incursione della polizia.
Una fonte vaticana altolocata ha detto a LifeSiteNews.com (10 ottobre) che papa Francesco ne è pienamente consapevole.
Nondimeno, Coccopalmerio, un fido seguace pro-gay di
papa Francesco, è stato mantenuto in carica come capo del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi fino all’aprile 2018.
La squadra della polizia che ha effettuato l’incursione nell’appartamento, situato in un edificio della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha detto a Coccopalmerio di andarsene “immediatamente” prima che Monsignor Capozzi fosse arrestato.
Secondo le fonti citate da LifeSiteNews.com, Coccopalmerio è un noto “omosessuale attivo”.
(La spaventosa dittatura dei sodomiti nella Chiesa)
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