ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 11 febbraio 2019

Una fretta … diabolica

Ad un passo dalla vittoria finale


L’espulsione di Cristo dalla nuova religione mondialista




Un piano ben congegnato, quello del clero neomodernista, braccio ecclesiastico del Nuovo Ordine Mondiale di stampo massonico: far scomparire dalla faccia della terra la religione cattolica (ed a seguire la cristiana), presentandola come violentatrice delle coscienze, fondamentalista, divisiva, priva di misericordia (perché vuole imporsi a persone indifese), legittimando tutte le peggiori perversioni e atrocità che la mente umana riesce a concepire, lasciando i peccatori impenitenti nei loro peccati, gli eretici e scismatici nei loro errori, i seguaci delle false  religioni nelle loro credenze vane.

Obiettivo finale: mettere in piedi una religione unica mondiale dalla quale sia scomparso ogni riferimento a Cristo unico Salvatore del mondo, alla SS.ma Trinità, all’Immacolata Vergine Maria, ai Santi, ai Martiri; una dittatura religiosa da affiancare alla dittatura massonica mondiale, in un mondo divenuto un’appendice dell’inferno, dove regni l’Anticristo al posto di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il culto di Satana, presente da sempre nella società cosiddetta civile, in questi ultimi decenni si è infiltrato anche nelle fila del clero, è sbarcato fin dentro le mura leonine, rendendo possibile l’attuazione di questo progetto infernale, a danno della civiltà cattolica, europea, e dell’umanità in generale.

Ormai il loro gioco si sta scoprendo sempre più: quanto più tenace diventa il martellamento ossessivo pro invasione islamica afroasiatica (mascherata da misericordiosa accoglienza di poveri migranti in fuga da supposte guerre ed oppressione) e l’insensibilità alla legislazione anticattolica ed anticristiana delle nazioni occidentali, vedasi la recente legge sulla legittimità dell’aborto fino al nono mese di gravidanza, adottata dallo stato di New York a guida democratica (ricordiamo che la campagna dell’abortista e guerrafondaia Hilary Clinton fu finanziata anche dal Vaticano), tanto più si scopre per chi lavora veramente questa neochiesa bergogliana, questi gerarchi, questo “leader” politicizzato al 100% a senso unico, nemico di Salvini e dei difensori dell’identità nazionale, della civiltà cristiana europea, del valori tradizionali incarnati dalla formula “Dio, patria e famiglia”.

Qual è lo scopo di tanto agitarsi, di tanti comizi, di tanta intromissione nella politica nazionale (statunitense oltre che italiana) del caporione del Vaticano?
Far apparire la pratica cristiana, cattolica in particolare, come una forma di ipocrisia, di vuoto formalismo, in modo da scoraggiarla; far apparire i cattolici come persone violente, non inclusive, divisive, rigide (perché ammoniscono i peccatori impenitenti, invitandoli al ravvedimento ed al cambiamento di vita, perché cercano di guadagnare anime a Cristo fra i non credenti: facendo proseliti e mettendo a rischio la pace tra le religioni).

Per contrastare l’opera dei veri cattolici Bergoglio ha creato dei falsi miti, ha manipolato i concetti ed il significato stesso delle parole (seguendo l’esempio del Vaticano II: basti ricordare Nostra AetateUnitatis ReintegratioDignitatis Humanae); ha creato il falso concetto di evangelizzazione, per distruggere il carattere missionario della Chiesa Cattolica; ha dipinto come violenza coercitiva la conversione dei pagani (offendendo tutti i Martiri che in duemila anni hanno sacrificato la loro vita per amore di Gesù Cristo); ha presentando i precetti, i Comandamenti e gli stili di vita virtuosi, come pietre scagliate contro poveri fratelli indifesi.
Mai nei suoi discorsi fa capolino l’invito al pentimento, al ravvedimento, al cambiamento di vita, mai viene pronunciato il nome di Cristo nei suoi viaggi all’estero, e si rifiuta di dare la benedizione apostolica, con la scusa che nell’uditorio potrebbero esservi dei non credenti, oppure, se lo fa, benedice in nome di un generico “dio”, senza citare la SS.ma Trinità; mai si inginocchia  dinanzi al SS. Sacramento; tutti segni inequivocabili, questi, di uno spirito ribelle, non cattolico, per niente umile e mite, anzi, orgoglioso e superbo, quasi a mo’ di sfida a Nostro Signore Gesù Cristo. Lo si è visto già dalla sua prima apparizione a balcone del palazzo apostolico, il 13 marzo 2013, niente saluto cattolico, ma solo un generico, laicissimo “buonasera”.

Quand’anche questo suo comportamento, associato a quello dei suoi pedissequi cardinali, vescovi e sacerdoti, provocasse lo svuotamento delle chiese e l’abbandono della gran massa dei fedeli della pratica religiosa, la cosa non potrebbe che rallegrarlo, dato che avrebbe raggiunto comunque  il suo scopo: seminare la disaffezione nei fedeli, procurare il loro allontanamento dalla religione (anche di stampo modernista) e la demolizione della Chiesa-istituzione.

Distruggere la Chiesa Cattolica, cancellando quel poco di cattolico che in essa è rimasto dopo oltre mezzo secolo di “cattività modernista”, è infatti il compito che con tutta probabilità i cardinali elettori devono avergli  assegnato (lui stesso ebbe a confessare “io devo fare quello che i signori cardinali mi hanno chiesto”), e quindi tutti i mezzi per raggiungere questo obiettivo sono per lui accettabili ed utilizzabili. Già l’aveva predetta San Pio X questa fuga dei cattolici dalla Chiesa occupata dai novatori, dicendo che a voler riformare la Chiesa in senso modernista si rischia che chi è dentro ne esca fuori e chi  è fuori non vi entri.
Mica cerca di convertire i seguaci delle false religioni, o di far cambiar vita ai peccatori impenitenti, quali, ad esempio, Scalfari e la Bonino! “Io andare a convincere qualcuno a farsi cattolico? No, no, no” - dice lui – aggiungendo che “il proselitismo (cioè il portare le anime a Cristo, alla salvezza eterna) è una solenne sciocchezza, paralizza”.
E i cardinali, i vescovi, i sacerdoti e i religiosi tutti zitti, a far finta di non aver visto né sentito, a voltarsi da un’altra parte. Come quando ha introdotto la statua di Lutero in Vaticano ed ha fatto emettere un francobollo celebrativo dei 500 anni della rivoluzione luterana, mettendo sotto la Croce di Cristo Lutero e Melantone al posto di Maria SS.ma e di San Giovanni Evangelista; e ancora: l’elogio alle coppie di fatto, da ammirare più di quelle sposate in Chiesa, la comunione concessa ai divorziati risposati, con l’ambigua formula del cap. VIII di Amoris Laetitia; poi meglio gli atei dei cristiani praticanti che criticano e odiano, e che quindi  non dovrebbero nemmeno andare in Chiesa.
L’evangelizzazione? Una coercizione, uno scagliare pietre contro  fratelli indifesi.  I cattolici tradizionalisti paragonati ai tagliagole dell’Isis (anche noi abbiamo i nostri fondamentalisti,  che uccidono le suocere o le fidanzate, disse ad un’autorità musulmana). Viene da chiedersi se creda davvero a quello che dice, oppure se si limiti a recitare la parte assegnatagli dai suoi mèntori, nemici di Cristo e della  Sua Chiesa.

Sembra proprio che il diavolo abbia una fretta … diabolica, sapendo che il tempo a sua disposizione per nuocere agli uomini sta per scadere, ed allora spinga i suoi accoliti a fare più in fretta il loro sporco lavoro. Ecco quindi il martellamento continuo, ossessivo, per l’invasione islamica afroasiatica (anche con pressioni sull’Unione Europea e con la guerra a Salvini), spacciata per misericordiosa accoglienza di gente che scappa da guerre ed oppressione, mentre si tratta di una vera e propria deportazione in massa, con i cosiddetti migranti obbligati talvolta ad imbarcarsi sotto la minaccia delle armi (come documentato dal Corriere della Sera), oppure fornendo loro carte di credito prepagate della Open Society Foundation di Soros (fatto anche questo documentato da alcune fonti).

Ecco svelato il trucco di satana: capovolgere i concetti di bene e di male, di peccato e di virtù, far apparire il non voler ammonire il peccatore, limitandosi ad “accompagnarlo con le sue fragilità”, come atto misericordioso, ed etichettare invece come cattiveria il ricordargli che giungendo fino all’impenitenza finale andrà a finire all’inferno; far apparire il peccato contro natura, le unioni omosex, come una forma d’amore, pienamente condivisibile ed accettabile, definendo un diritto quello che invece è un peccato; far apparire gli ordini monastici di clausura come inutili perché lì non ci si dedica all’aiuto materiale del prossimo, dimostrando così radicale insofferenza per il soprannaturale.
In realtà tutto ciò  ha il solo scopo di eliminare ogni difesa che possa opporsi, all’instaurarsi del regno dell’Anticristo sulla terra. Si è iniziato con la riforma liturgica, l’abbandono del latino, della talare, dell’altare, degli edifici sacri a forma di croce latina; con l’abolizione della preghiera a San Michele Arcangelo (e delle altre preci leonine), del giuramento antimodernista, della lettura dell’incipit del Vangelo di Giovanni alla fine della Messa, con la riforma del rito dell’esorcismo, e si giungerà,  a breve, all’intercomunione, con la scomparsa della consacrazione dell’ostia e della Presenza Reale.

La feroce  dittatura clericale, abilmente dissimulata sotto il velo della misericordia  (apparentemente solo religiosa, ma in realtà manovrata dalla politica massonica mondiale) sembra avere ormai via libera: i modernisti al comando della Chiesa ex Cattolica, infatti, tengono saldamente in pugno l’informazione, cartacea, radiofonica e televisiva (appoggiati e osannati dal mainstream laico), le case editrici, le scuole e le università cattoliche, gli istituti religiosi, le diocesi, le parrocchie, tutto l’orbe cattolico, insomma, mentre le poche voci dissenzienti sono messe al bando, demonizzate ed ostracizzate. Tutto lascerebbe supporre, quindi, che la vittoria finale sia ormai in mani loro, assicurata dall’appoggio del potere politico detenuto dalle consorterie massonico-finanziarie (occulte e palesi) in numerosi paesi dell’Occidente e negli organismi sovranazionali (ONU, UE); manca solo un ultimo passo, l’estromissione della Presenza Reale di NSGC dal rito della Santa Messa, ripetizione incruenta del Sacrificio della Croce ad opera dell’alter Christus, il sacerdote celebrante (e non certo semplice memoria dell’Ultima Cena), dopo di che l’odiata Chiesa Cattolica preconciliare sarà definitivamente sconfitta, vittima di una “delenda Cartago” e successiva “damnatio memoriae” dei suoi papi, del loro magistero, dei suoi santi, dei suoi martiri.

Con la recente dichiarazione di Abu Dhabi ormai si giuoca a carte scoperte, Bergoglio non cerca nemmeno più di nascondersi dietro un dito, ma mostra chiaramente al mondo intero che l’obiettivo finale è cancellare la stessa memoria del Cattolicesimo, del Cristianesimo, della Religione rivelata, sostituendovi il culto massonico dell’uomo, la “fratellanza universale” (concetto massonico più ortodosso rispetto alla versione pro-beoti  della “fratellanza umana”). Siamo veramente ad un passo dall’apertura della caccia al cattolico, integralista, fanatico, nemico della “pace tra le religioni”.

Ma quest’ultimo passo potrebbe rivelarsi decisivo per le sorti della battaglia (l’ultima battaglia del diavolo contro Cristo, la Sua Chiesa e l’intera umanità), per l’insediamento del Regno dell’Anticristo. Il loro nuovo padrone, al quale i modernisti si sono consegnati anima e corpo, sa bene infatti che “portae inferi non prevalebunt” e che, alla fine, sarà lui l’eterno sconfitto, ma forse i suoi alleati che occupano illecitamente la Chiesa, ebbri di delirio di onnipotenza, se ne sono dimenticati, oppure si ostinano ad ignorare le realtà ultime, escatologiche.
Il vero motivo di tanta cecità ed ostinazione del clero modernista (in particolare delle gerarchie)? L’incarico, loro affidato, di condurre al loro tenebroso padrone quante più anime possibile, facendo loro credere di operare per il loro bene, per la realizzazione del paradiso in terra, dopo secoli di inutili miti, di inganni, di “pastorale  della paura”, come ha affermato tempo fa Padre Ermes Ronchi
https://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/in-rilievo/
ultime-news/2016/03/08/la-chiesa-della-paura 
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/03/una-predicazione-da-paura-altro-che.html

Quei pochi cattolici rimasti in circolazione, il “piccolo resto” di evangelica memoria, però, non debbono lasciarsi vincere dall’angoscia e dalla disperazione, memori delle parole confortanti di Nostra Signora a Fatima, che ha voluto rassicurare Suor Lucia dicendole “alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà”.

di Catholicus

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.