Il Vaticano negherebbe una benedizione papale al Ministro degli Interni italiano Matteo Salvini a causa delle sue forti politiche sull’immigrazione clandestina, ha detto uno stretto collaboratore di Papa Francesco, il card. Konrad Krajewski, mettendo il funzionario cattolico del governo allo stesso livello di un fornitore di [servizi per] aborto e di dittatori venezuelani.
Ecco un articolo di Lisa Bourne nella mia traduzione.
Matteo Salvini
Matteo Salvini
Il Vaticano negherebbe una benedizione papale al Ministro degli Interni italiano Matteo Salvini a causa delle sue forti politiche sull’immigrazione clandestina, ha detto uno stretto collaboratore di Papa Francesco, mettendo il funzionario cattolico del governo allo stesso livello di un fornitore di aborto e di dittatori venezuelani.

Il Cardinale Konrad Krajewski ha detto che le benedizioni papali possono essere richieste per eventi religiosi come le prime Comunioni, cresime, matrimoni e anniversari, ha riferito Thomas Williams di Breitbart, ma non possono essere date a qualcuno se questo può creare scandalo.

“Ma non le diamo a tutti”, ha detto Krajewski al quotidiano italiano Il Messaggero. “Potremmo mai dare una, ad esempio, ad un ospedale dove si pratica l’aborto? O possiamo dare una a certi personaggi in Venezuela che ce la chiedono? No, certo che no”.

“Come altro esempio”, ha detto Krajewski, “se Salvini ce la chiedesse, la negheremmo”.

Il Vaticano rifiuterebbe a Salvini una richiesta di benedizione papale a causa delle dure politiche di Salvini tese a limitare l’immigrazione illegale, secondo l’articolo de Il Messaggero, in un momento in cui il Vaticano sta spingendo per una maggiore accoglienza dei migranti.

Il Messaggero aveva anche riferito che un altro cardinale aveva detto a Salvini diversi mesi fa che non avrebbe “mai ricevuto un’udienza papale” a meno che non avesse cambiato la politica dei porti chiusi, ha detto l’articolo di Williams.

Due pubblicazioni italiane, Il Giorno e Il Mio Giornale (anche Libero, ndr), hanno riferito a fine marzo che Francesco aveva ripetutamente rifiutato gli sforzi di Salvini di organizzare un’udienza privata con lui, e anche che Salvini era stato informato che il rifiuto del Papa di incontrarlo era dovuto alla posizione di Salvini in materia di immigrazione. Il Papa non si opponeva in linea di principio a un incontro con Salvini, hanno detto gli articoli dei due giornali, ma al ministro era stato detto che “non si sarebbe potuto tenere un incontro se Salvini avesse continuato nella sua dura posizione nei confronti dei migranti”.

La politica dell’immigrazione è una questione di prudenza [politica] su cui i cattolici possono essere in disaccordo riguardo alle specificità della sua gestione.  L’aborto, d’altra parte, è un peccato mortale e secondo l’insegnamento della Chiesa non è negoziabile.
Dal 2015 l’Europa ha assistito ad un’immigrazione su vasta scala e a livello di crisi, soprattutto dai paesi a maggioranza musulmana del Medio Oriente e dell’Africa.

La crisi è piena di controversie. Molti migranti rischiano e perdono la vita per spostarsi, e c’è un notevole disaccordo sullo status di rifugiato, sulla sovranità nazionale e sulle preoccupazioni per la sicurezza, il terrorismo e la criminalità, oltre all’onere di finanziare il sostegno sociale per i migranti e i rifugiati.

E nel complesso, una complicità dei media ha spesso sottovalutato ogni aspetto negativo dell’apertura delle frontiere nella maggior parte delle arene.

Francesco ha condannato i muri relativi ai confini nazionali in più di un’occasione – un commento diretto nei confronti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per le politiche di sicurezza nazionale. Il Papa ha detto nel 2016 che “costruire muri” invece di “costruire ponti” “non è cristiano”, e poi ancora il mese scorso, “Chi costruisce un muro finisce prigioniero del muro che ha costruito”. 

Il Papa ha sempre condannato i tentativi di arginare la marea dell’immigrazione musulmana in Europa, anche a spese della sicurezza nazionale.

Dopo che nel 2017 milioni di immigrati prevalentemente musulmani si sono riversati in Europa, Francesco ha chiesto “opzioni più ampie per i migranti e i rifugiati per l’ingresso nei paesi di destinazione in modo sicuro e legale”.

“Il principio della centralità della persona umana …. ci obbliga a dare sempre la priorità alla sicurezza personale rispetto alla sicurezza nazionale”, ha dichiarato.

E a segnalare ulteriormente la posizione del papa sull’immigrazione aperta in Europa più recentemente è stato il titolo del quotidiano vaticano L’Osservatore Romano sul dirottamento di una nave nel Mediterraneo da parte dei migranti; il titolo del giornale affermava che i migranti sono “dirottatori per necessità“, poiché la nave che era arrivata a salvarli li avrebbe riportati a Tripoli se non avessero preso il posto del capitano e dell’equipaggio.

Il rifiuto di una benedizione papale e dei tentativi di un’udienza papale a causa della posizione di Salvini sull’immigrazione sono in contrasto con la misericordia della persona di Francesco, e anche in netto contrasto con la continua associazione del papa con persone e gruppi che si oppongono all’insegnamento cattolico sulla vita e la famiglia, in particolare l’aborto.

Papa Francesco ha avuto due incontri privati con la famosa abortista italiana e politica radicale di sinistra Emma Bonino.

Bonino, da tempo leader nella campagna per l’aborto, ha soppresso personalmente i bambini non ancora nati in strutture per l’aborto illegale, e difende ancora oggi questa pratica.

Francesco la elogiò pubblicamente nel 2016 come una delle “grandi dimenticate” dell’Italia per il suo lavoro con i rifugiati, paragonandola a famosi statisti storici come Konrad Adenauer e Robert Schuman.

Il Papa disse all’epoca che lei offriva all’Italia i migliori consigli per conoscere l’Africa, e ammise che lei la pensava in modo diverso dai cattolici.
“Vero, ma non importa”, disse Francesco. “Dobbiamo guardare le persone, a quello che fanno”.

Lo scorso settembre, il Papa ha concesso un’udienza privata a Bono, il front-man del gruppo rock irlandese U2 apertamente favorevole all’aborto.

Il Vaticano di Francesco invita e ospita regolarmente molti noti sostenitori dell’aborto e del controllo della popolazione a parlare alle sue conferenze.

Tra loro ci sono stati Paul Ehrlich, il padre del movimento del controllo della popolazione, il vicepresidente del Consiglio per la Popolazione pro-aborto John Bongaarts, il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon e il consigliere ONU Jeffrey Sachs, anch’egli pro-aborto.

Allo stesso modo, il Papa ha incontrato più volte persone LGBT, rappresentanti e attivisti, e non ha esitato a posare per le foto relative alle visite.

Nel 2016, nel mezzo della crisi migratoria italiana, l’allora primo ministro Matteo Renzi aveva avvertito che l’Italia non poteva sopravvivere a un altro anno di immigrazione di massa come l’anno precedente, ha osservato Williams, con più di 155.000 migranti che erano entrati in Italia senza controlli.

“O blocchiamo l’afflusso entro il 2017 o l’Italia non gestirà un altro anno come l’anno scorso”, dichiarò Renzi alla televisione nazionale.

Pur riconoscendo la gravità del problema, Renzi disse di non poter fare nulla per mitigare il flusso migratorio senza l’approvazione dell’Unione Europea.
Durante la competizione per la carica [di Presidente del Consiglio] nel 2018, Salvini disse che l’Italia è una nazione sovrana e che deve difendere i suoi confini, indipendentemente dal fatto che l’UE sia d’accordo, ha riferito Williams, una posizione che ha reso Salvini molto popolare tra i cittadini italiani.

Nell’intervista della scorsa settimana, il card. Krajewski ha dato altri esempi di persone che non sono qualificate per una benedizione papale a causa del loro comportamento.

“Oggi è venuto un vescovo e ha chiesto (una benedizione) per la polizia segreta di un paese, dato che era cappellano, ma non poteva essere data”, ha detto il cardinale. “E se ce la chiedesse il proprietario di una fabbrica che non paga i suoi operai?”
Krajewski ha detto che se Salvini si sposasse e chiedesse la benedizione del Papa, il Vaticano la prenderebbe in considerazione.

Krajewski è l’Elemosiniere papale dal momento della sua nomina da parte di Francesco nell’agosto 2013.  Francesco lo ha nominato arcivescovo nello stesso periodo del 2013, pochi mesi dopo la sua elezione al papato, e lo ha elevato a cardinale nel giugno 2018.

Formalmente noto come Elemosiniere di Sua Santità, è il membro della famiglia papale incaricato di svolgere opere di carità per conto del Papa, e uno dei pochi funzionari vaticani che continuano a ricoprire il proprio incarico quando un papa muore o si dimette. Tutti i proventi delle benedizioni papali richieste dai cattolici vanno ad enti di beneficenza papali.
Il card. Krajewski sta realizzando le iniziative di Francesco a favore dei senzatetto di Roma, tra cui dormitori, docce, uno stand del barbiere, visite mediche, gite in spiaggia e un circo per i senzatetto e i poveri.
 Fonte: LifeSiteNews
By Sabino Paciolla
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