VATICAN INSIDER E L’ERESIA. PEZZO GROSSO FULMINA UNA LETTERA APERTA SUGLI “GNOSTICI ANONIMI” SOIDISANT CATTOLICI.
Carissimi Stilumcurialisti, questa mattina di domenica vi offriamo un Pezzo Grosso travolgente, in una risposta ironica a un articolo dell’organo para-vaticano Vatican Insider sulla lettera aperta ai vescovi scatta ne giorni scorsi per chiedere loro di verificare se affermazioni e comportamenti e omissioni del Pontefice regnante non rientrino nel campo dell’eresia. A quanto scrive Pezzo Grosso nella sua ironia tagliente, possiamo aggiungere solo una notazione. Se a firmare la lettera ci sono numerose persone che ormai per ragioni di età non hanno incarichi in enti ecclesiali, c’è una ragione, che l’autore dell’articolo, vivendo a Roma, e frequentando il Vaticano, dovrebbe conoscere. E cioè: chi avevano un incarico negli anni passati ha avuto il coraggio di avanzare qualche critica, è stato o decapitato o soggetto a una serie di attacchi personali incredibili da parte della muta di giornalisti che guaisce vicino alle sacre pantofole. E il clima di paura e spionaggio all’interno dei sacri palazzi è tale che nessuno osa più non solo dire qualcosa, ma neanche sorridere o annuire di fronte a proposizioni che orecchie acute e lingue solerti potrebbero udire e riportare all’ecclesiastica Stasi. Quindi, chi può permettersi di parlare, anche per chi non può, sono evidentemente persone prive di incarichi. Ma non di occhi, coscienza, cervello o coraggio. Il che, forse, non si può sempre dire degli scrivani della stampa di regime.
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Caro Tosatti, questo mio commento è una lettera aperta agli “ gnostici anonimi “ (parafrasando i “cristiani anonimi” di Karl Rahner). Vatican Insider, a firma di Salvatore Cernuzio, replica l’articolo di Rodari su Repubblica ad un livello infantile. Quasi quasi definisce l’ultima <lettera aperta> un attacco di pensionati ad altri pensionati. Infantile difesa che va smascherata. Leggendolo ho pensato che tra poco La Stampa (che è un giornale serio e ben diretto) potrebbe chiudere Vatican Insider per le stesse ragioni per cui il Papa potrebbe chiudere l’Osservator Romano. Ma analizziamo l’articoletto di Cernuzio per capire il livello di chi perseguita i cosiddetti tradizionalisti. Nell’intento di screditare la <lettera aperta> indirizzata ai vescovi, affinché decidano di far qualcosa, il nostro Cernuzio rafforza il valore della stessa supplica, ponendola come ultimo richiamo a questo Pontificato dopo addirittura cinque richiami ben più prestigiosi. I cinque richiami son stati : i Dubia, la Correctio Filialis, il documento del card. Muller, il documento di mons. Carlo M. Viganò e infine (curiosamente Cernuzio l’ha dimenticato!) il documento di Benedetto XVI, che ha fatto saltare i nervi ai “non tradizionalisti”, cioè agli “gnostici anonimi” sempre per parafrasare Karl Rahner.
Bene il valore di questa ultima lettera aperta ai vescovi evidenzia proprio questo: ormai sempre più cattolici consapevoli, non necessariamente teologi di fama, sono preoccupati e turbati dal comportamento del Papa e dei suoi supporter, (per dottrina e per soldi), “non tradizionalisti”.
Ma non capisce Cernuzio che non è necessario essere teologi di fama per intuire che sembra esserci un progetto gnostico per cancellare la fede cattolica? E pertanto cattolici di buona volontà, di minor fama, senza fama, e magari persino – orrore! – pensionati, scrivono ai loro pastori chiedendo a loro di intervenire? Non è necessario essere dei Cornelio Fabro per intendere che la chiesa di Karl Rahner sta conquistando la Chiesa di Cristo.
Nell’intento poi di disprezzare quest’ultima lettera aperta, Cernuzio lamenta che fra i firmatari non ci siano Cardinali e Vescovi. Perbacco Cernuzio, legga prima di commentare! La lettera è rivolta proprio ai vescovi, non può esser firmata da colleghi.
Chissà poi perché Cernuzio spende tanto spazio dell’articolo a prendersela con la povera Maria Guarini e con il suo curriculum, nonché a riferirsi agli ispiratori tipo mons. Schneider.
Ed alla fine stabilisce, autoinfliggendosi il ridicolo, che la lettera è solo frutto di rancore di pensionati anti Bergoglio (come il prof Paolo Pasqualucci) contro altri pensionati amici di Bergoglio (come il card Coccopalmerio, buono quelloo… ). Con una serie di citazioni riassuntive, presentate con l’intento di denigrare i firmatari, Cernuzio non fa altro che ricordare i corretti, fondati, motivi della lettera.
Questa lettera, caro Cernuzio e cari “gnostici anonimi”, è solo la sesta supplica e non sarà affatto l’ultima. In più. proprio perché firmata da persone di minor notorietà, dovrebbe preoccupare ancor più. Da questa lettera si può comprendere che si sta infatti estendendo a tutti i livelli il grido inascoltato di chi è sempre più preoccupato; e la preoccupazione sta arrivando ai cattolici meno noti, ai più semplici, ai più fanciulli evangelici.
La prossima lettera-supplica verrà da loro, ne stia certo. E la successiva verrà dagli immigrati cattolici, se ce ne sono. Questo dovrebbe preoccuparvi, perché finché chi contestava erano cardinali, potevate parlare di “poteri” contro il papa; ora dovrete prendere atto che (non andando voi magari a messa che a Pasqua e Natale), non vedete le chiese vuote, i confessionali vuoti, i buoni sacerdoti turbati e disperati.
E poi concludo con un richiamo alla vostra intelligenza razionale, se ancora vi resta. Non è necessario essere famosi tenori o baritoni per gridare : “al lupo, al lupo…”. Basta avere paura e voce. Aspettate altre lettere, altre voci che grideranno, e poiché potrebbero gridare, magari con canti gregoriani in sottofondo, potrete avere la tentazione di disprezzarli quali farisei tradizionalisti.
Ma riflettete; voi non siete più neppure classificabili quali progressisti o modernisti, state dimostrando di essere solo “gnostici anonimi” (sempre nel senso di Rahner ).
PezzoGrosso, cattolico, apostolico, romano.
Marco Tosatti
5 Maggio 2019 22 Commenti --
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