Cronache dal futuro / Quando arrivò la Drittorelina, il farmaco per bloccare la coscienza
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Attenzione. Il seguente articolo fa uso di IRONIA. In caso di accertata allergia all’IRONIA astenersi dalla lettura.
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Si resta sgomenti di fronte all’improntitudine dei cattolici ultra-tradizionalisti che si stanno opponendo all’uso della Drittorelina, il farmaco che tra i suoi vari effetti ha quello di sospendere la coscienza.
Forse ricorderete che molti anni fa, nel 2019, gli stessi ambienti alzarono il sopracciglio contro la Triptorelina, il farmaco che sospende l’arrivo della pubertà al fine di dare più tempo per indagare la propria identità di genere. Ebbene, ora la storia si ripete con la Drittorelina.
Com’è noto, il Comitato Nazionale per la Nuova Bioetica ha spiegato che la Drittorelina è un farmaco da usare “solo in casi molto circoscritti, con prudenza, con una valutazione caso per caso”. E sulla stessa linea si è posta la Nuovissima Pontificia Accademia per la Vita Ma Non Solo. Tuttavia i cattolici ultra-tradizionalisti al soldo della reazione non si arrendono e parlano di scandalo, anche perché la Drittorelina, come a suo tempo la Triptorelina, potrà essere prescritta a totale carico del Nuovo Servizio Sanitario Nazionale.
Ricordiamo che il farmaco va a beneficio dei giovani affetti da disforia della coscienza, che si può manifestare anche molto precocemente.
“La Drittorelina – spiega il Super Esperto del Comitato Nazionale per la Nuova Bioetica (che è anche membro della Nuovissima Pontificia Accademia per la Vita Ma Non Solo) – è un farmaco utile nella cura delle coscienze precoci. Il fine è bloccare lo sviluppo della coscienza nei bambini già intorno ai 10-12 anni. La novità è l’inserimento del farmaco tra quelli pagati completamente dal Nuovo Servizio Sanitario Nazionale”.
Spiega ancora il Super Esperto: “Il Comitato Nazionale per la Nuova Bioetica, organismo pluralistico, ha concordato alcune raccomandazioni. Ha suggerito di consentire l’uso di questo farmaco solo in casi circoscritti, con prudenza, quando si è in presenza di psicopatologie psichiatriche (per esempio un precoce senso di responsabilità), e sempre sotto il vigile monitoraggio di un’equipe plurispecialistica. Fondamentale è che il minore, verso il totale blocco della coscienza, sia accompagnato”.
La molecola della Drittorelina potrà dunque essere somministrata, sotto controllo medico, ad adolescenti affetti da disforia di coscienza, allo scopo di procurare loro un blocco temporaneo dello sviluppo della coscienza e di alleggerire il percorso di definizione dell’identità personale. Ma ci sono rischi?
“La diagnosi circa il carattere permanente o transitorio della disforia di coscienza – risponde il Super Esperto – è estremamente complessa: i dati ci dicono che quando il sintomo compare in età molto precoce porta poi il ragazzo o la ragazza a prendere strane decisioni, come ad esempio preoccuparsi delle conseguenze delle proprie azioni. Il nostro obiettivo è aiutare la diagnosi e portare sollievo”.
Poiché si va a bloccare farmacologicamente la coscienza, alcuni esperti parlano del rischio di disallineamento fra sviluppo fisico e sviluppo cognitivo. Sono timori condivisibili?
“Il disallineamento è certamente un rischio se l’utilizzo del farmaco è protratto nel tempo. Il farmaco andrebbe, come detto, somministrato con prudenza, valutando caso per caso ed evitando il rischio di quell’autolesionismo che purtroppo si manifesta quando il soggetto si mostra responsabile”.
Altra domanda: il caso della Drittorelina è assimilabile a quello della Triptorelina, il farmaco, ormai ampiamente sperimentato, che sospende la pubertà quando c’è una disforia di genere?
“Sì, ma rispetto al lontano 2019, quando ci fu il dibattito sulla Triptorelina, siamo andati molto avanti. Ricordo che ora abbiamo farmaci che bloccano un po’ tutto. Come la Superficialina, che blocca l’autocritica; la Falsilina, che blocca la lealtà, la Serioselina, che blocca l’uso dello humor, e perfino la Juventina, che blocca nei piccoli la propensione a diventare tifosi di squadre che non siano quella bianconera.
E per il futuro che cosa dobbiamo aspettarci?
“Il progresso è inarrestabile. Avremo molecole sempre più specifiche. Già si sta lavorando alla Brexilina, destinata ai britannici che non riescono a decidere se stare dentro o fuori l’Europa. Ma i cattolici saranno particolarmente lieti di apprendere che i risultati più incoraggianti si attendono dalla Proselitilina, il farmaco che una volta assunto regolarmente bloccherà ogni forma di proselitismo, secondo le indicazioni date dagli ultimi pontefici”.
Bene, ringraziamo dunque il Super Esperto e restiamo in attesa degli sviluppi, nella certezza che la Drittorelina aprirà prospettive tutte da esplorare.
Aldo Maria Valli
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