ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 giugno 2019

Distruzione di massa

"Pregano troppo". Il Vaticano chiude un altro ordine

L’opera di distruzione della vita religiosa da parte del Vaticano continua implacabile. Questa volta è il turno delle Piccole Suore di Maria Madre del Redentore, un ordine religioso nato in Francia, e che conta attualmente circa centoventi religiose. Inutili gli appelli alla Segnatura per la congregazione considerata troppo tradizionalista. Le suore rinunceranno ai voti. 



L’opera di distruzione della vita religiosa da parte del Vaticano continua implacabile. Questa volta è il turno delle Piccole Suore di Maria Madre del Redentore, un ordine religioso nato in Francia, e che conta attualmente circa centoventi religiose; di cui cinque hanno deciso di obbedire al diktat di Roma, e le altre centoquindici, divise in tre comunità, verranno sollevate dai voti presi a suo tempo, e torneranno laiche, dovendo lasciare le loro case e le attività di cura e di assistenza agli anziani che erano la caratteristica di questa congregazione. 

Accusata però, soprattutto, di una spiritualità considerata troppo “tradizionale”. Il Grande Inquisitore della Congregazione per i Religiosi, il francescano Josè Rodriguez Carballo, braccio destro e uomo di fiducia del Pontefice regnante per questo genere di "cucina", ( e l’uomo del più clamorso crack finaziario mai vissuto dai francescani) ha colpito ancora. Un copione che ricalca quelli già vissuti dai Francescani dell’Immacolata (ancora commissariati dopo sei anni! Ma chi hanno ammazzato per essere trattati così?), della Familia Christi, della Fraternità dei Santi Apostoli e così via. Ormai un format abituale nel regime vigente.

Appare davvero strana e inspiegabile l’operazione a cui probabilmente non sono estranei appetiti vescovili per le proprietà della piccola congregazione. Le Piccole Suore di Maria madre del Redentore curano anziani, collaborano nella pastorale delle parrocchie, aiutano i poveri e vivono una spiritualità considerata oggi in Vaticano troppo “classica”, cioè: amore di adorazione all’Eucarestia, preghiera fervente d’intercessione e filiale devozione a Maria. Le suore sono state pre-visitate nel 2009 per decisione del vescovo di Laval, che i laici che sostengono le suore accusano di avere un certo interesse verso l’amministrazione dei loro beni. Ma l’iniziativa non ha avuto successo. Nel 2016, con Braz de Avis e Carballo, una nuova visita. Non più – o non solo –  per motivi amministrativi ma per il grave sospetto di tradizionalismo o di classicismo, come dicono i francesi. Le suore sono state incolpate di avere problemi gravi di governo (anche se risulta che la maggioranza delle suore abbiano testimoniato meraviglie della superiora), di immobilismo, di disconoscenza della “nuova teologia della vita consacrata…” e  di altri gravi reati come quello di eccessiva preghiera…Le superiori – esiliate in altri conventi – erano accusate di “autoritarismo deviante”, e alle suore è stata chiesta l’obbedienza senza appello “senza – dicono – che la preoccupazione di una dritta coscienza abbia una parola da dire, e senza che mai ci sia stato spiegato il minimo fondamento oggettivo di tutte queste misure romane: così ci sarebbero due pesi e due misure”.

Le suore hanno respinto le accuse come false e inventate dai visitatori. I commissari e la Congregazione hanno dato loro ragione, almeno in parte, ma hanno mantenuto i provvedimenti presi; cioè, confermano il commissariamento. Le suore hanno fatto appello a quello che era il tribunale supremo di giustizia nella Chiesa, la Segnatura, ormai, con la gestione del diplomatico Mamberti evidentemente incapace di andare contro volontà superiori, che ha confermato la sentenza del Dicastero. Ma le suore hanno deciso di non accettare quella che a loro – e non solo a loro – pare una ingiustizia evidente. Hanno reso pubblica la loro decisione: “Il 17 settembre 2018, il Cardinale Prefetto della Congregazione per i Religiosi, Mons. Braz de Aviz, ci ha scritto un ultimatum: o accettiamo il Commissario “senza riserve”, o non lo accettiamo, nel qual caso il la legge prevede che potremmo essere licenziati dall’Istituto”.

Allora, hanno scritto le suore, “Dopo aver acquisito la certezza morale per tutto quest’anno che l’accoglienza del commissario apostolico all’interno del nostro Istituto, causerebbe un danno grave e certo, nel più o meno lungo termine, sia per quanto riguarda la comprensione del carisma lasciato da Dio a Madre Maria della Croce, nostra Fondatrice, solo per il modo di viverla; dopo aver proposto molte volte soluzioni di appeasement, senza che ci sia stata data alcuna risposta; previa consultazione con persone autorizzate e competenti; dopo aver pregato molto e sempre volendo rimanere fedeli e obbedienti alla verità, ci è sembrato che non avessimo altra scelta che rinunciare ai nostri voti”.

Nel frattempo a Laval si è costituito un Comitato di sostegno alle religiose, che conta quasi tremila persone, e che ha la sua voce in un sito, https://www.soutienpsm.com/.

Tutto questo avviene in un Paese in cui la situazione delle vocazioni è – a dir poco – disastrosa, e dove la questione degli abusi clericali sta pian piano emergendo in tutta la sua gravità. E la Santa Sede si permette di compiere operazioni inspiegabili condotte con una violenza e una determinazione che sarebbe stata ben più adeguata in altre situazioni, e per colpe reali.

Marco Tosatti
“IL DOCUMENTO: “LA NOSTRA CROCE IN QUESTA CHIESA”

http://www.lanuovabq.it/it/pregano-troppo-il-vaticano-chiude-un-altro-ordine

L’ANGOSCIA DI SUOR GERTRUDE: GLI AMICI DEL PAPA CI VOGLIONO DIRE CHE PER 2000 ANNI LA CHIESA HA SBAGLIATO?

Cari Stilumcuriali, suor Gertrude, il cui monastero per ora si è miracolosamente salvato dalla furia anti-monastica del neo-Grande Inquisitore, il Segretario della Congregazione per i Religiosi, padre Carballo, che non contento di aver contribuito al più grande crack finanziario dell’ordine nato da San Francesco sembra ora impegnato a spargere rovina e distruzione ovunque vi siano fioritura di vocazioni e anelito alla vita consacrata, ci ha inviato una lettera triste. E come darle torto? 

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Gentile dottor Tosatti, dopo una adeguata meditazione, ho deciso di partecipare a lei ed ai suoi lettori questa riflessione. I nostri fratelli che popolano il nostro mondo cosiddetto occidentale ormai da qualche decennio “camminano a quattro zampe”, o persino sembrano “zombie”. Camminano nel mondo senza una meta: lavorano e producono solo per soddisfarsi materialmente, studiano e imparano quello che credono serva a soddisfare ambizioni spesso errate. Non credono più a nulla pur essendo molto più dotti che nel passato, avendo più conoscenze di prima; hanno però perso sapienza.
Sembrano affascinati dalla scienza e dalla tecnologia, e credono che solo la scienza offra la verità; ma non si domandano perché la scienza non sa spiegare cosa è bene e male, bello e brutto, buono o cattivo.
In più questo mondo occidentale, che ha perso il senso della vita, stimola la migrazioni di popolazioni di religione islamica volendo integrarle, non sapendo che loro – a differenza di chi li ospita – credono fortemente in qualcosa, che non verrà modificato o addomesticato da quello che crede invece questo mondo occidentale.
Ciò detto e compreso, vediamo che la massima Autorità Morale al mondo, il nostro Papa, non sembra interessarsi molto di tutto ciò; anzi non se ne preoccupa affatto. Sembra preoccuparsi dell’ambiente, delle migrazioni, delle diseguaglianze, ma senza aver mai dimostrato di conoscerne le cause. Io son stata in missione in India; questo Papa mi pare abbia più un carisma alla Gandhi (ho detto “alla Gandhi”,  non paragonabile all’originale), che alla Giovanni Paolo II.
A volte, dopo aver letto quello che scrivono santi uomini a lui vicini, oserei dire suoi portavoce o confidenti (come SER il Card. Kasper, per esempio, o il card. Marx, Maradiaga, Padre Sosa, Fr. Enzo Bianchi, ecc.) entro in momenti di sconforto e son tentata di pensare che ci vogliano dire che per 2000 anni la Chiesa di Cristo ci ha ingannato, ci ha raccontato e fatto credere cose “interpretate” o immaginate, per assicurarsi potere sugli uomini. Cosicché ora sembrano voler  trasformare questa chiesa in una organizzazione socialmente utile, non più spiritualmente utile. E questo pensiero mi angoscia.
Suor Gertrude
Marco Tosatti

8 Giugno 2019
 Pubblicato da  45 Commenti --
http://www.marcotosatti.com/2019/06/08/langoscia-di-suor-gertrude-gli-amici-del-papa-ci-vogliono-dire-che-per-2000-anni-la-chiesa-ha-sbagliato/

SUOR GERTRUDE BIS. L’AVVOCATO FORMICOLA LE MANDA UN MESSAGGIO, E LEI RISPONDE…


Cari amici di Stlum Curiae, a seguito del post precedente ci sembra giusto riportare un breve scambio di commenti fra l’avvocato Giovanni Formicola e suor Gertrude, che da lui è stata interpellata tramite Stilum Curiae. Buona lettura.

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L’avvocato Formicola ci ha scritto:
“A volte, dopo aver letto quello che scrivono santi uomini a lui vicini, oserei dire suoi portavoce o confidenti (come SER il Card. Kasper, per esempio, o il card. Marx, Maradiaga, Padre Sosa, Fr. Enzo Bianchi, ecc.) entro in momenti di sconforto e son tentata di pensare che ci vogliano dire che per 2000 anni la Chiesa di Cristo ci ha ingannato, ci ha raccontato e fatto credere cose “interpretate” o immaginate, per assicurarsi potere sugli uomini. Cosicché ora sembrano voler trasformare questa chiesa in una organizzazione socialmente utile, non più spiritualmente utile. E questo pensiero mi angoscia”.
 Caro Marco,
puoi dire alla mirabile suor Gertrude che ha perfettamente ragione, ma che quello da lei descritto è precisamente il pensiero – meglio, l’intento – proprio del Papa, da ricaduta del modernismo irriflesso qual è la sua mensautentica?
Grazie e un caro saluto

Abbiamo girato il messaggio a suor Gertrude. Ecco la risposta:

Suor Gertrude è perfettamente cosciente delle considerazioni dell’avv. Formicola, ma non poteva esprimersi in tal senso rischiando di fare “ il processo alle intenzioni “ a qualcuno che talvolta appare essere non sempre perfettamente “equilibrato” in ciò che dice e fa, ma è il Papa, oltre che un uomo. E suor Gertrude vuole distinguere la figura del Papa, che ovviamente continua ad amare e rispettare, e la figura dell’uomo, che è ciò che la preoccupa, e la tormenta . Suor Gertrude ringrazia per l’attenzione l’avv. Formicola di cui segue sempre quello che dice e scrive, e lo invita a pregare sempre per il Papa, ma non interrompere mai l’azione responsabile di difesa della figura del Papa, la difesa della Santa Chiesa Cattolica, apostolica e romana, quella che ha duemila anni di dottrina insegnata nella tradizione (che non conosce evoluzionismo teologico dogmatico) , che ha sì avuto eresie nella sua storia, ma ha sempre trionfato su di esse . E così sarà fino alla fine dei tempi, anche se fossero quelli descritti da San Giovanni Evangelista nel libro dell’Apocalisse. Cristus vincit !

E c’è un ultimo aggiornamento da parte dell’avvocato Formicola:
Ha ragione. Ho sbagliato. Avrei dovuto dire Jorge Mario Bergoglio. Ma non è un processo alle intenzioni, bensì all’intento, che è perfettamente decifrabile non solo empiricamente, ma a partire dalla  mens, anche questa molto ben manifestata.
Almeno due volte al giorno recito l’ oremus pro Pontifice nostro Francisco,
Grazie e carissimi saluti
in J. et M.

Marco Tosatti
8 Giugno 2019 Pubblicato da  38 Commenti --


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