ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 17 giugno 2019

Un Nobel per 2

BERGOGLIO E’ “PROGRAMMATO” – COME GRETA? – Per la “transizione energetica”



«Se oltrepassiamo la soglia degli 1.5º C delineata nell’obiettivo dell’Accordo di Parigi  seguiranno effetti “catastrofici» – E  «manca solo poco più di una decade per raggiungere questa barriera del riscaldamento globale».
Non è stata Greta a pronunciare queste parole, o altro credente nel riscaldamento globale causato dall’uomo.
E’ stato El Papa,   giorni fa,  salutando i miliardari capi della dozzina di multinazionali petrolifere che ha raccolto in Vaticano: a porte chiuse, come il Bilderberg. 

Parlava a Ben Van Beurden, Ceo di Royal Dutch Shell, Michael Wirth, Ceo di Chevron, Barbara Novick, vice presidente e co-fondatrice di BlackRock, Larry Fink, Ceo di BlackRock, Ryan Lance, Ceo di ConocoPhillips, Darren Woods, Ceo di ExxonMobil, Bob Dudley, Ceo di British Petroleum.

Non li ha invitati a salvarsi  l’anima e a ricordarsi dei poveri, ma che “il tempo stringe“, serve “azione determinata” per “transizione energetica radicale”.

Che dire? E’ persino comico constatare fino a che punto il  vecchio sovrappeso  dell’hotel Santa Marta imita la quindicenne Greta:   ““Non c’è più tempo, è ora di agire”, dice lei, e lui “il tempo stringe”. Il tutto, beninteso,  per “la transizione energetica radicale”, verso le “rinnovabili” (e le proteine da insetti) che è la direttiva da far ingollare a governi, cittadini, opinioni pubbliche.
La  transizione energetica è il nuovo  Comandamento.  La Voce che lo ha dettato al nuovo Mosé non  scende dal Sinai, ma dall’altissima finanza globale,  il capitalismo terminale, che palesemente ha escogitato questo sviluppo-decrescita per: far avanzare il controllo globale che richiederà  il Governo Mondiale, salvare se stesso e farci anche buoni affari, estraendo gli ultimi miliardi di profitti dalle umanità occidentali ormai spremute fino all’osso.

Il senso di Bergoglio per BlackRock

Altrimenti non si spiega perché alla riunione  a porte chiuse di El Bergoglio non abbiano preso parte solo i petrolieri, ma Larry Fink  (j) e Barbara Novick (nata Goldman), ossia  il numero uno e numero uno-bis   di BlackRock (co-fondatrice e presidente).





Barbara Goldman Novick, co-fondatrice di BlackRock. La massima finanziaria speculativa del mondo. Condivide col Papa l’urgenza della “transizione energetica”.


La BlackRock è  “la più grande finanziaria speculativa del mondo”, con oltre 6 mila e  300 miliardi di “attivi finanziari” da gestire. “La roccia invisibile che governa il mondo” secondo il Corriere

Che ha investimenti in tutti i paesi europei, che detta molte leggi della UE dove ha molti a libro-paga, anzi possiede di fatto anche la BCE – sì, la Banca Centrale Europea – attraverso gli “amici” che  ci lavorano. Come Danièle Nouy,  la direttrice della Sorveglianza della Banca Centrale la quale, severissima con l’Italia, ha affidato a BlackRock il compito di fare gli stress test delle  banche europee: come invitare la volpe nel pollaio, è stato detto – naturalmente senza conseguenze.



Ebbene: questo è il campo di interessi globali in cui El Papa recita la parte assegnatagli. Da chi e come? L’immensità e la potenza dei mezzi messi in atto  –   i “venerdì” del clima in tutte le scuole d’Europa su incitamento di “Greta”, ricevuta da tutti i capi di stato e  di  governo, ripresa da tutti media, in tutti i suoi viaggi –  implica una grande e costosa  organizzazione; nulla di spontaneo e nemmeno di volontariato benintenzionato.
Ma un  papa ottantenne argentino che condivide con convinzione e ripete le stesse espressioni di una quindicenne svedese, evoca qualcosa di più profondo nelle capacità dell’organizzazione. Con  tutte le esitazioni opportune, il ricordo corre a certi  programmi di controllo mentale che la Cia praticò illegalmente negli anni ’50 e ’60.  Argomento  che fa subito bollare da complottisti: eppure il programma MK Ultra è stato una realtà storica, che a suo tempo suscitò scandalo e una commissione senatoriale d’inchiesta, la Commissione Church (1975).




E all’interno del MK-Ultra, un Monarch Project di  controllo mentale sperimentò tecniche per la programmazione di individui per farne degli assassini inconsapevoli, e per la “profilazione” e condizionamento psichico  di capi di stato stranieri nemici.
In un mio articolo del 2005 ho cercato di documentare che queste pratiche e tecniche, lungi dall’essere abbandonate, sono state applicate dagli psichiatri militari israeliani per “formare” Hamas come organizzazione estremista, violenta e terroristica allo scopo di opporla all’OLP, Organizzazione di Liberazione della Palestina di Arafat, e che “i politici israeliani continuavano a considerarla un rivale di gruppi militanti e un elemento, utile dal punto di vista israeliano, di disgregazione tra i palestinesi”. 
Il   22 giugno 2001  sulla rivista International Bulletin of Political Psychology è apparso un dotto articolo col seguente titolo: “L’utilità della ricerca psicologica per accendere e sedare la violenza: gli “scopritori” di terroristi e la selezione e gestione di giovani terroristi”. L’autore, dottor Jerrold Post, fondatore del Bulletin, che per 21 anni è stato a capo, alla Cia, del centro “Analysis of Personality and Political Behavior”. In questa veste, Post ha scritto infiniti “profili psicologici” di capi di sette e di gruppi terroristi: ha studiato fra gli altri Bin Laden, Saddam Hussein e la psicologia dei dirottatori di aerei”  (Vedi il mio “Hamas Psichiatrico”  qui:


L’utilizzo dell’Asperger  –  e del Narciso

Il disturbo mentale, esistente o provocato da stress post-traumatico, torture, umiliazioni e  privazioni sensoriali,  diventa una specie di “porta posteriore interna” che viene da questi studiosi “usefully mined”, utilmente sfruttato per programmare le personalità.
Greta, come sappiamo, è una Asperger. In Bergoglio  è evidente il “disturbo narcisistico di personalità”: l’assenza di empatia (incapacità  di mettersi nei panni degli altri) e la furbizia manipolatrice, la capacità di sfruttare i rapporti con le altre persone, il costante   bisogno di ammirazione e gratificazione lo rendono da una parte uno “che costantemente svilisce, fa il prepotente e sminuisce” gli altri se li percepisce deboli; dall’altra, una persona che diventa dipendente da chi sa adularlo,   – ha bisogno della  “fornitura di soddisfazione narcisistica” quotidiana come di una droga: da quelli “che  capiscono la mia grandezza” la mia “Bontà”, che mi ammirano… Astuti yes men (di cui Bergoglio si circonda) possono fargli fare quello che vogliono.  Ne diventa succubo.


Sembra essere uno che ha un vero potere psichico su Bergoglio, Gustavo Vera: un suo amico argentino di quando era vescovo a Buenos Aires, che ha una organizzazione di volontariato “La Alameda”: Bergoglio lo ha incontrato nelle bidonvilles di Buenos Aires dove “La Alameda” e Vera si adoperavano (pare) contro “la tratta di esseri umani, del contrabbando di droga e della corruzione”.




Gustavo Vera con El Papa. Di casa nei convegni a porte chiuse di Bergoglio.

Orbene, divenuto Papa, Bergoglio invita Vera – che ha il  diploma di maestro elementare – a fare il relatore nei vertici che organizza e a cui invita “personalità di altissimo livello” con cui il narcisista patologico si sente pari, ammirato e compreso nella sua eccezionale unicità: per esempio l’economista Jeffrey Sach, nel marzo scorso   – consulente dell’ONU per la limitazione delle nascite e pro-aborto, è colui che “ha modificato la posizione della Santa Sede su popolazione, sviluppo e ambiente”.
Il 3-4  marzo del 2019  il celebre professore universitario Sachs e Vera (il maestro) sono stati entrambi relatori nel seminario a porte chiuse dal titolo “Cambio climatico, traffico di umani , tecnologia e trasporti”:  titolo balzano perché non si vede cosa c’entrino   “i traffici di esseri umani” col “cambiamento climatico” e ancor meno coi “trasporti”. Una arrampicata sugli specchi per inserire l’amico e confidente Vera nel convegno fra Sachs e i capintesta dello International Transport Forum https://www.itf-oecd.org/about-itf.




Gustavo Vera, Jeffrey Sachs Featured


La morte della donna che accusava  di pedofilia l’amico del Papa


Il punto è che Vera, che El Papa considera il prototipo esemplare del cristiano “in uscita” che invece di sgranare rosari va “nelle  periferie” a salvare vite, è  stato invece  accusato di gestire un proprio traffico di sesso pedofilo usando la sua organizzazione anti-tratta come facciata. E’ stato accusato da Natasha Jaitt, una modella ed ex pornodiva divenuta un personaggio televisivo del Grande Fratello in versione argentina,  che in video -intervista dell’aprile 2018 - ha dichiarato, sfidando altri nel talk show  che lo negavano:  “Lo sapevi che [Gustavo Vera] è un pedofilo? Che è un trafficante?” Jaitt ha chiesto a un membro del panel dello show. “Sapevi che ha chiuso i bordelli e poi li tiene per sé illegalmente? Lo sapevi che ho fatto uno studio e che ho registrazioni video di prostitute che ne parlano …?”




Video: Natasha Jaitt on Gustavo Vera
https://www.youtube.com/watch?v=HNeeMXUoeZs


Vera ha querelato. Ma due settimane prima che la donna potesse testimoniare in tribunale della rete pedofila di cui aveva accusato non solo l’amico di El Papa ma altre personalità argentine  –   era  ben pronta a farlo, diceva di poter produrre le prove  –  essa è stata uccisa in modo da far sembrare l’assassinio un suicidio per overdose di cocaina ed alcol.  E’ accaduto il 23 febbraio scorso, in un albergo di Benavida. Una telecamera di sorveglianza ha mostrato tre persone che fuggivano dal luogo e una gettava una sostanza in uno scolo fognario, che poi sarebbe risultata cocaina. I tre avrebbero preso anche “un veicolo, un marsupio e un telefono cellulare molto importante” secondo la polizia.
La Jaitt  era un personaggio da prendere con le molle: aveva anche avuto una condanna per aver ricattato un suo amante giornalista ed ex calciatore Diego  Latorre, minacciandolo di diffondere materiale dove si vedeva il Latorre fare sesso con altre.  Tuttavia, la famiglia e l’avvocato della donna credono fermamente che sia stata ammazzata, e hanno diramato un suo tweet che lei ha diffuso dopo la sue rivelazioni in video:

Che dire? La donna nel video  ha anche  menzionato il ben documentato tentativo di Bergoglio di difendere p. Julio César Grassi, un pedofilo condannato.

Grassi è stato dichiarato colpevole nel 2009 di due atti di aggressione aggravata di minore; è stato strenuamente appoggiato dall’allora cardinal Bergoglio, che ha perfino  incaricato un celebre penalista, Marcelo Sancinetti, di redigere un rapporto per scagionare Grassi.

Il rapporto, lungo 2.800 pagine,  si configura soprattutto come un lunghissimo tentativo di screditare le vittime, l’avvocato Juan Pablo Gallego, che rappresentava i querelanti, dicendo che era un “scandaloso esempio di pressioni esercitate sulla Corte”.
Il giudice Carlos Mahiques, ha detto che il rapporto era “estremamente parziale”, il suo  scopo era “esercitare una sottile forma di pressione sui giudici” per governare in favore di Grassi. Il tribunale ha condannato il prete pedofilo a 15 anni.


Non è finita. Un documentario pubblicato nel 2018, intitolato “Abusi sessuali nella Chiesa: Codice del silenzio”, ha  rivelato  uno scambio tra il pontefice e un giornalista che chiedeva di Grassi.

“Santità, Santità, nel caso Grassi, ha cercato di influenzare la giustizia argentina?”
Papa Francesco rispose: “No.”
“No? Allora perché hai commissionato una contro-inchiesta?”
Il pontefice rispose: “Non l’ho mai fatto”, prima di allontanarsi.

Riconosciamo, purtroppo, questa tendenza a mentire  furbescamente…


Spinto da “quel ladro che abbiamo dentro” –  a rubare

Ancor più rivelatore è l’episodio, da lui stesso narrato, in cui “Francesco” racconta come nel ’96  rubò la piccola croce della corona del rosario che era intrecciato tra le mani del cadavere di un confessore famoso, padre José Ramon Aristi, defunto quasi centenario a Buenos Aires.

«Sono sceso nella cripta e c’era la bara, solo due vecchiette lì che pregavano, ma nessun fiore. Io ho pensato: ma quest’uomo, che ha perdonato i peccati a tutto il clero di Buenos Aires, anche a me, nemmeno un fiore… Sono salito e sono andato in una fioreria e ho comprato fiori, rose… E sono tornato e ho incominciato a preparare bene la bara, con fiori… E ho guardato il rosario che aveva in mano… E subito mi è venuto in mente – quel ladro che tutti noi abbiamo dentro, no? -, e mentre sistemavo i fiori ho preso la croce del Rosario, e con un po’ di forza l’ho staccata. E in quel momento l’ho guardato e ho detto: “Dammi la metà della tua misericordia”».

«Ho sentito una cosa forte che mi ha dato il coraggio di fare questo – ha continuato il Papa –   e da quel giorno fino ad oggi, quella croce è con me. E quando mi viene un cattivo pensiero contro qualche persona, la mano mi viene qui, sempre. E sento la grazia! Sento che mi fa bene. …».

Dunque: è Bergoglio che parla del “ladro che ha dentro”, e su suggerimento improvviso di questo “ladro”, stacca il Rosario dal corpo del defunto, per impadronirsi del “Potere” che gli attribuisce: “Con questo rosario in mano ha assolto tantissimi peccatori, non è possibile che se lo porti sotto terra…”».





I fondatori della super-finanziaria (non sono tutti j)


di Maurizio Blondet


Articolo pubblicato sul sito dellAutore


http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3017_Blondet_Bergoglio_e_programmato.html

PEZZO GROSSO SU PAPA E AMBIENTE. IL CONCILIO AMAZZONICO CI VORRÀ FAR TORNARE ALLA “MADRE TERRA”…


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vedo che il discorso super ambientalista del Pontefice di qualche giorno fa ha colpito non solo me, ma anche Pezzo Grosso, che infatti mi ha scritto il commento che troverete più sotto. Dal mio umilissimo punto di vista mi sembra straordinario che qualcuno – quello che ha preparato il testo letto dal Pontefice – abbia impegnato in maniera così categorica il Papa su un tema che invece è oggetto di dibattito molto acceso, e su cui nel mondo scientifico c’è tutt’altro che unanimità di consensi. Insomma, forse non è prudente condurre a una Gretizzazione della Chiesa, salvo poi magari, fra qualche anno o decennio scoprire che si è semplicemente indotta un’Autorità morale a dire cose sciocche o inesatte in un campo di cui, giustamente, non sa e non ha autorità. Ma leggiamo Pezzo Grosso.

“Caro Tosatti, con largo anticipo Bergoglio sta preparando il vero magistero traumatico di questa epoca: “il Concilio Amazzonico”, e le considerazioni allegate non sono altro che l’ouverture: il pensiero in cui il Papa sembra riconoscersi, o perlomeno così ci lascia intendere, è quello che ci vuole far ritornare poveri alla Madre Terra in opposizione alla civiltà occidentale, che essendo fondata su principi capitalistici e necessariamente segno di contraddizione, produce però ricchezza per tutti. Così come l’acqua di Lourdes sarà anche piena di germi, ma fa miracoli.
Ma questo Papa sembra rifiutarsi di credere ai miracoli, crede invece ad alcune “verità scientifiche”, magari quelle che stanno preparando la nuova lotta di classe religiosa tra chi “difende” la terra e chi difende il “cielo”.
Nessun scienziato è riuscito a dimostrare che i ghiacciai si sciolgono solo per immissioni di CO2 e non per altri motivi legati a condizioni solari, pertanto cancellare l’uso del carbone fossile non avrà che scarsissimo effetto sul clima; ma creerà solo maggior povertà ai paesi che lo producono (Brasile soprattutto?).
Queste istanze ambientaliste che dichiarano di preoccuparsi dei nostri figli e nipoti equivalgono, mi pare, alle istanze degli abortisti che vogliono ridurre la popolazione per aver effetti positivi “pro-life”.
In realtà, sempreché siano minimamente vere le affermazioni degli ambientalisti, chi ha creato il maggior inquinamento di CO2 al fine di generare iperproduzione per iperconsumi negli ultimi trent’anni, son stati proprio gli ambientalisti malthusiani che son riusciti a convincere (a fine anni 70) il mondo occidentale e non fare più figli per stare tutti meglio e non inquinare il pianeta.
Riuscendo però a generare l’effetto opposto. Perché, per compensare economicamente il crollo della natalità, abbiamo triplicato i consumi individuali, triplicato le produzioni, ecc. Riferendomi alla ormai sempre più “cosiddetta” Autorità morale, credo che la famiglia umana sia messa in pericolo dal magistero equivoco di questo pontificato, Cioè da Evangelii Gaudium, da Amoris Laetitia, da Laudato Sì, altro che dal problema ambientale.
Amici miei, vi invito a prepararvi sul convegno di Assisi sulla Economia francescana e sul Sinodo amazzonico. Entrambi verranno proposte quale disperato aiuto ai nostri nipoti, ma di fatto saranno invito a non generare affatto figli e nipoti”.
PG.


Ed ecco come Vatican News riportava l’intervento del Pontefice:
Barbara Castelli – Città del Vaticano
“Le future generazioni sono in procinto di ereditare un mondo molto rovinato. I nostri figli e nipoti non dovrebbero dover pagare il costo dell’irresponsabilità della nostra generazione”. E’ un discorso chiaro e incisivo quello che Papa Francesco rivolge ai partecipanti all’Incontro sul tema “La transizione energetica e la tutela della casa comune”, promosso in Vaticano dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Rivolgendosi, tra gli altri, ai vertici delle Compagnie petrolifere mondiali, il Pontefice esprime soddisfazione per questo secondo appuntamento a Roma: un segno positivo del “costante impegno a lavorare insieme in uno spirito di solidarietà al fine di promuovere passi concreti per la tutela del nostro pianeta”.

La famiglia umana è in pericolo

“L’odierna crisi ecologica, specialmente il cambiamento climatico”, riconosce, “minaccia il futuro stesso della famiglia umana”: e non si tratta di “un’esagerazione”. Per troppo tempo, infatti, sono state ignorate le analisi scientifiche, guardando “con disprezzo e ironia” le relative “previsioni catastrofiche”. Papa Bergoglio fa riferimento anche al Rapporto speciale sull’impatto del riscaldamento globale di 1.5ºC sui livelli pre-industriali del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, che mette “chiaramente in guardia” sulle conseguenze del mancato raggiungimento degli accordi di Parigi.
Il Rapporto avverte, inoltre, che manca solo poco più di una decade per raggiungere questa barriera del riscaldamento globale. Di fronte a un’emergenza climatica, dobbiamo prendere opportuni provvedimenti, per poter evitare di commettere una grave ingiustizia nei confronti dei poveri e delle future generazioni. Dobbiamo agire responsabilmente ben considerando l’impatto delle nostre azioni nel breve e nel lungo termine.

Basta essere irresponsabili

L’irresponsabilità delle passate e presenti generazioni non può danneggiare il futuro della famiglia umana, soprattutto dei suoi membri più vulnerabili. Sono i poveri, infatti, che “soffrono il peggior impatto della crisi climatica”: sono loro a essere “più vulnerabili agli uragani, alla siccità, alle inondazioni e agli altri eventi climatici estremi”.
Perciò si richiede sicuramente coraggio per rispondere “al grido sempre più disperato della terra e dei suoi poveri”. Nello stesso tempo, le future generazioni sono in procinto di ereditare un mondo molto rovinato. I nostri figli e nipoti non dovrebbero dover pagare il costo dell’irresponsabilità della nostra generazione. Mi scuso ma vorrei sottolineare questo: loro, i nostri figli, i nostri nipoti non dovranno pagare, non è giusto che loro paghino il costo della nostra irresponsabilità. Infatti, come sta diventando sempre più evidente, i giovani esigono un cambiamento. “Il futuro è nostro”, gridano i giovani oggi, e hanno ragione!

Transizione, prezzo e trasparenza

Papa Francesco analizza poi i punti messi a fuoco nel corso dell’Incontro: “una corretta transizione”; “il prezzo del carbone” e la “trasparenza nel riportare i rischi climatici”. Occorre, infatti, gestire bene “l’impatto sociale e occupazionale del passaggio a una società a basso consumo di carbone”; e, allo stesso tempo, adottare un’adeguata “politica del prezzo del carbone”, “essenziale” per “usare con saggezza le risorse del creato”.
La mancata gestione delle emissioni di carbonio ha prodotto un enorme debito che ora dovrà essere ripagato con gli interessi da coloro che verranno dopo di noi. Il nostro utilizzo delle risorse ambientali comuni può essere considerato etico solo quando i costi sociali ed economici del loro uso sono riconosciuti in maniera trasparente e sono pienamente sostenuti da coloro che ne usufruiscono, piuttosto che da altre popolazioni o dalle generazioni future.
Infine, “la trasparenza nel riportare i rischi climatici”. “Una comunicazione aperta, trasparente, scientificamente fondata e regolata”, insiste il Pontefice, “è nell’interesse di tutti, rendendo possibile lo spostamento di capitali finanziari in quelle aree che offrono le più ampie possibilità all’intelligenza umana per creare e innovare, mentre protegge l’ambiente e crea più opportunità di lavoro”.

Il tempo stringe!

Papa Bergoglio ricorda poi che “la civiltà richiede energia, ma l’uso dell’energia non deve distruggere la civiltà” e che “è necessaria una transizione energetica radicale per salvare la nostra casa comune”.
Cari amici, il tempo stringe! Le riflessioni devono andare oltre le mere esplorazioni di che cosa possa essere fatto, e concentrarsi su che cosa occorre che venga fatto. Non possiamo permetterci il lusso di aspettare che altri si facciano avanti, o di dare la priorità a vantaggi economici a breve termine. La crisi climatica richiede da noi un’azione determinata, qui e ora e la Chiesa è pienamente impegnata a fare la sua parte.
Marco Tosatti
17 Giugno 2019 Pubblicato da  11 Commenti --

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