ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 7 luglio 2019

L'undicesimo comandamento di Bergoglio

MALEDETTI "TRADITORI DI CRISTO"


Sia maledetto chi tradisce il "Corpo mistico di Cristo". Il vertice della Chiesa è Cristo stesso il suo unico Capo e il suo unico Maestro: il tradimento più grave, più odioso, più imperdonabile è quello del Suo vicario in terra 
di Francesco Lamendola  

 cristo croce

La Chiesa non è solo un’istituzione umana, non è formata solo dagli uomini viventi, che ne sono la parte visibile: è il Corpo mistico di Cristo, ispirata da Dio, protetta dagli Angeli e formata da tutte le anime sante, dei vivi e dei trapassati, sia quelle che si trovano in Paradiso che quelle che si trovano nel Purgatorio, in attesa della purificazione completa. Pertanto, tradire la Chiesa non è un’azione paragonabile al tradimento nei confronti di un governo, di uno Stato o di una qualsiasi altra istituzione terrena; è una cosa completamente diversa, la cui gravità non è neppur lontanamente paragonabile ad essa. Non vi è paragone possibile fra l’umano e il divino, fra ciò che attiene all’ordine naturale e ciò che appartiene all’ordine soprannaturale. La Chiesa è formata da uomini, sì, ma divinamente ispirati, guidati e protetti, e il suo vertice è Cristo stesso, il suo unico Capo e il suo unico Maestro. 

Nessun altro all’infuori di lui è il capo della Chiesa; e se si dice che il papa è il capo della Chiesa, lo si dice in maniera alquanto impropria, intendendo che egli è il vicario di Cristo, ne svolge le funzioni per quanto ciò sia umanamente possibile, ma sempre guidato e ispirato da Lui. Beninteso, se si tratta di un papa regolarmente eletto, cioè in conformità e non in violazione delle leggi canoniche (una delle quali stabilisce che i gesuiti non possono venire eletti al pontificato). Inoltre, se si tratta di un papa il quale non abbia avuto, sin dal momento della sua elezione, una precisa riserva mentale: quella di simulare il ruolo di vicario di Cristo, e intanto adoperarsi con ogni mezzo a sua disposizione per fare l’opera a Lui contraria: allontanare dalla Chiesa, mortificare e punire i veri uomini e le vere donne di Dio; promuovere a funzioni di alta responsabilità gli eretici e gli apostati; lasciare che le eresie vengano proclamate continuamente senza mai sconfessarle; lodare quanti si sono allontanati dalla verità del Vangelo e ignorare del tutto i servi buoni e fedeli, quelli che sono e sono sempre stati d’esempio e d’incoraggiamento per i fedeli desiderosi di perseverare nella sequela di Cristo.

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Il tradimento più grave, più odioso, più imperdonabile, è quello del vicario di Cristo; tradimento che non è meno esecrabile se si riflette che colui che va in giro vestito da papa ed usurpa l’autorità di un vero papa, di fatto papa non è per l’irregolarità della sua elezione!

Ora, proprio questa è la situazione che si è delineata nella Chiesa cattolica. Ed è stato un processo lento e graduale, iniziato sotterraneamente due o tre secoli fa, con i primi ammiccamenti allo spirito del mondo e con le prime, segrete adesioni alla massoneria, sorta al preciso scopo di distruggere l’opera di Cristo sulla terra, e perciò di colpire al cuore la Chiesa, non solo adoperando le armi del nemico esterno, ad esempio dello Stato laicista e irreligioso, ma anche con la perfida strategia del nemico interno, infiltrandosi abilmente tra le file del clero e simulando in apparenza tutto lo zelo e tutta la devozione dei veri discepoli di Cristo. Poi, circa un secolo fa, l’infezione massonica e modernista ha iniziato a farsi palese, e san Pio X è corso ai ripari con severi ma necessari provvedimenti, dopo che già Pio IX aveva condannato formalmente e solennemente i grandi errori della cultura moderna, a cominciare dal liberalismo, dal socialismo e dalla falsa idea della libertà religiosa, intesa come libertà di rifiutare scientemente e deliberatamente la verità, l’amore e la Redenzione di Gesù Cristo. Respinta per il momento e costretta a nascondersi per un poco, la tendenza ereticale, alimentata dalla massoneria ecclesiastica e dallo spirito della modernità, spirito di apostasia e di ribellione contro Gesù Cristo, nonché spirito di dubbio sistematico e demolitore di tutte le principali verità del cristianesimo, prima fra tutte la divinità di Cristo e quindi la sua Resurrezione salvatrice, è tornato tumultuosamente in superficie nella seconda metà del secolo scorso: non fronteggiato con la necessaria fermezza, ha preso addirittura la guida, con audacia pari alla sua diabolica arroganza, della Chiesa visibile. E subito si è dato da fare per falsificare la dottrina di Cristo, sostituendola progressivamente, e non senza un’infernale malizia che ne ha reso guardinghi i primi passi, con una dottrina parallela, ortodossa al primo sguardo, ma in realtà, a ben guardarla, e ad osservarne i primi effetti, ingannevole, menzognera e perniciosa, tale da allontanare irreparabilmente le anime dal vero Corpo mistico di Cristo e facendone piuttosto delle seguaci del suo antico e mai rassegnato Avversario.

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I mille volti di un falso papa? I veri Cattolici avrebbero dovuto capirlo da quel 13 marzo del 2013 in cui, affacciandosi al balcone del Palazzo apostolico, invece di benedire la folla con il segno della Croce, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, l’ha congedata con un freddamente calcolato: Buonasera! 

Così, gradualmente, abilmente, con malizia sopraffina, le verità del Vangelo sono state modificate, sovvertite e rovesciateuna ad una, ma con movimenti così lenti e con così unanime coro di approvazione da parte dei pastori del gregge, che la massa dei fedeli, impigrita da generazioni di vita tranquilla e sedotta dalle luci scintillanti ma bugiarde del consumismo e dell’edonismo materialista, non si è accorta di nulla, come i passeggeri di una nave, i quali non si rendono conto che il timoniere ha mutato la rotta e che il comandante, pur conservando l’usuale affabilità, sta maturando nel suo cuore il più orribile dei pensieri: quello di tradire il proprio dovere e di portare i passeggeri e i membri dell’equipaggio, che di lui si fidano ciecamente, verso un destino di morte. E tutta questa sporca, ignobile operazione è stata così vasta, così ben studiata e organizzata, così abilmente condotta, che molti, sia nel clero, sia fra i laici, ingannati senza rendersene conto, si sono fatti zelanti esecutori del nuovo indirizzo che, in realtà, aveva lo scopo ultimo di condurre la nave al naufragio e di allontanare per sempre le anime da Dio, rendendo nulla l’opera della Redenzione e vanificando gli effetti del sublime Sacrificio di Gesù Cristo sul legno della Croce.

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Sia maledetto chi tradisce il Corpo mistico di Cristo. Il vertice della Chiesa è Cristo stesso, il suo unico Capo e il suo unico Maestro: il tradimento più grave, più odioso, più imperdonabile è quello del Suo vicario in terra!

Si prova un senso di vertigine, oltre che di profonda umiliazione, quando si considerano la scaltrezza satanica di cui hanno dato prova i membri della congiura e la cecità, la pigrizia e la pusillanimità di tutti gli altri, cardinali e vescovi in testa. Chi avrebbe dovuto vigilare, dormiva; chi avrebbe dovuto intervenire, ha taciuto; chi avrebbe dovuto testimoniare, anche a costo del martirio, la perenne verità del Vangelo di Cristo, che non tollera alterazioni e adattamenti mascherati da approfondimenti e aggiornamenti, è rimasto muto e così, tacendo, ha collaborato all’opera nefasta e si è reso complice di questo inaudito tradimento del Corpo mistico di Cristo. Ma il tradimento più grave, più odioso, più imperdonabile, è stato quello del vicario di Cristotradimento che non è meno esecrabile se si riflette che colui che va in giro vestito da papa ed usurpa l’autorità di un vero papa, di fatto papa non è, sia per l’irregolarità della sua elezione, sia per la riserva mentale di cui si è detto, e che egli ha palesato sin dal primo giorno, sin dal primo istante, quel 13 marzo del 2013 in cui, affacciandosi al balcone del Palazzo apostolico, invece di benedire la folla con il segno della Croce, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, l’ha congedata con un freddamente calcolato:Buonasera, che era solo l’inizio e l‘annuncio di una sistematica strategia volta a desacralizzare il Vangelo e ad immanentizzare la fede, nonché un test per verificare sino a che punto si potesse stravolgere la pastorale di un pontefice senza che i fedeli se ne avvedessero, e anzi trascinandoli a poco a poco, con gesti studiatamente e perfidamente demagogici, sui sentieri dell’errore e dell’apostasia generalizzata.

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 Bergoglio dixit: "Meglio essere atei convinti piuttosto che mediocri cattolici?". Questo impostore "Gesuita" (Non certo francescano, nonostante il suo giochetto sul nome) non è il vero papa, per il semplice fatto che il suo ordine, per esplicita volontà del suo fondatore, Sant'Ignazio di Loyola ne vieta la nomina!

Nei secoli passati, fra persecuzioni e difficoltà d’ogni genere, i cattolici hanno sempre potuto contare sulla guida autorevole del papa, sulla sua voce, e sull’esempio di vescovi e cardinali. Non tutti i papi son stati santi, né questo, del resto, viene chiesto loro; nessuno, però, nemmeno i peggiori, ha mai osato impugnare la Verità di Gesù Cristo, stravolgere il Magistero e inquinare deliberatamente la fonte purissima del Deposito della fede. Come era bello quando qualsiasi cattolico avrebbe potuto sottoscrivere le parole di monsignor Fulton J. Sheen (1895-1979), vescovo ausiliare di New York, grande pastore d’anime e grande telepredicatore, allorché affermava (F. J. Sheen, Ancore sull’abisso, Modena, Edizioni Paoline, 1951, pp.74-75):
Unita a questa pena, che viene dalla nostra indegnità, sta una pace ineffabile e una gioia indescrivibile. Per primo c’è la gioia dell’intelletto di conoscere la Verità di Cristo, continuata attraverso il suo Corpo Mistico, la Chiesa. Posso rappresentare un’idea di questa pace a coloro fra voi che credono nella divinità di Cristo. Immaginate di vivere nel tempo di Nostro Signore e che voi voleste conoscere l’atteggiamento del Figlio di Dio verso un governo totalitario, che stesse assorbendo e divorando tutta l’Asia Minore. Voi avreste udito Cristo dire un giorno al Commissario Pilato: “Voi non deterreste il potere se non vi fosse stato dato dall’alto”. Voi avreste allora accettato quelle parole come Verità infallibile del Figlio di Dio sul potere politico, avendo pur Egli parlato solo attraverso la Sua natura umana. Come non dubitiamo dell’infallibilità di Cristo, quando parla attraverso il Suo Corpo umano al Commissario Pilato, così non possiamo dubitare della Sua infallibilità quando, attraverso il Suo Corpo Mistico, parla al commissario Stalin. (… E quando il Santo Padre parla come Capo visibile del Corpo Mistico di Cristo non crea nuove verità, non avrebbe neppure il potere di farlo; non parla per diritto personale, poiché non sarebbe più infallibile di voi e di me, come sarebbe senza valore il vostro cranio, separato dall’anima e dal corpo. Ma quando egli esercita la sua funzione, la sua potestà delle chiavi, egli applica ai nostri tempi e determina alle nostre sconvolte situazioni moderne la verità e la volontà di Cristo. Avere Cristo a guida, in questi anni agitati, infonde nell’anima una pace meravigliosa…).

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Oggi siamo arrivati al punto che un cattolico viene cacciato fuori della chiesa perché non condivide le idee politiche di questo clero apostata o non condivide la sua svolta immigrazionista o filo-omosessuale: mentre sono invitati a entrare, col massimo calore, sodomiti "impenitenti", protestanti, ebrei e musulmani!

Oggi purtroppo non è più così, come è sempre stato in passato. Fulton J. Sheen parlava ai tempi di Pio XII; oggi, ai tempi del signor Bergoglio, il papa, che non è il legittimo vicario di Cristo, tenta di creare nuove verità e parla per diritto personale, non come umile strumento della Verità divina. Deprime i buoni, perseguita i religiosi più zelanti (i francescani dell’Immacolata, le Piccole Suore di Maria Madre del Redentore), esalta gli eretici, i Kasper, i Bianchi (che non è nemmeno prete, anche se si veste press’a poco da prete e impazza sui media sedicenti cattolici), tace davanti agli scandali dei Paglia, dei Galantino - i quali lodano Pannella e Bonino e negano la distruzione di Sodoma - dei Sosa, dei Martin, permette che i fedeli vadano in confusione, compie gesti discutibilicome quello di baciare i piedi a degli uomini, e intanto omette dei gesti doverosi, come inginocchiarsi davanti al Santissimo e benedire i fedeli da pastore della Chiesa. E sempre insinua dubbi, suggerisce che Maria dubitava di Dio, che Gesù si è fatto diavolo e che faceva un po’ lo scemo, e inoltre che non era uno pulito (sono le precise sue parole), che lui stesso è pieno di dubbi (ma li cura dallo psicanalista), che nessuno sa perché esiste la sofferenza degli innocenti, che Gesù non moltiplicò veramente i pani e i pesci, che le Persone della Santissima Trinità litigano a tutto spiano fra di loro, che Dio stesso ha voluto le diverse religioni, che gi ebrei non hanno bisogno di convertirsi, che è meglio essere atei convinti piuttosto che mediocri cattolici. Anche quando afferma cose giuste, ad esempio quando condanna la pratica dell’aborto, lo fa con una tale rozzezza, con una tale brutalità, con espressioni talmente infelici, che l’effetto è sempre lo stesso: creare disagio, confusione, turbamento, invece di fornire la saldezza della guida autorevole, che in maniera trasparente e lineare si rifà alla dottrina cattolica di sempre.

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L'undicesimo comandamento di Bergoglio? accogli i migranti africani e asiatici, Dio lo vuole! Per dare più forza alle sue assurde parole, costui s’inventa, senza pudore, che Gesù era un migrante, un profugo, e che tali erano anche san Giuseppe e la santa Vergine Maria! 


Sia maledetto chi tradisce il Corpo mistico di Cristo

di Francesco Lamendola


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