Il sacerdote gesuita pro-LGBT padre James Martin ha detto ad una commissione governativa degli Stati Uniti che sta esaminando come le comunità religiose possono affrontare “crimini di odio” che all’interno della Chiesa cattolica esiste “razzismo, sessismo e omofobia”.
Un articolo di Martin M. Barillas nella mia traduzione.
Padre James Martin (da Twitter)
Padre James Martin (da Twitter)
Il sacerdote gesuita pro-LGBT padre James Martin ha detto ad una commissione governativa degli Stati Uniti che sta esaminando come le comunità religiose possono affrontare “crimini di odio” che all’interno della Chiesa cattolica esiste “razzismo, sessismo e omofobia”.
Diversi leader religiosi si sono rivolti martedì scorso alla Commissione Helsinki degli Stati Uniti su come le comunità religiose possono affrontare questi “crimini motivati dall’odio”, tra cui Martin, editore at large della rivista America (l’influente rivista dei gesuiti americani) consultore [dei media] vaticani.
Martin, che è stato elogiato dal deputato Gwen Moore (un democratico del Wisconsin) per il suo lavoro con i sostenitori dei [gruppi] LGBTQ, ha detto che le persone di fede dovrebbero innanzitutto affrontare il pregiudizio e la discriminazione all’interno dei propri luoghi di culto per affrontare il fenomeno dei “crimini motivati dall’odio”.
Collegandosi con il comitato tramite video, Martin ha spiegato di non essere stato in grado di assistere personalmente all’udienza a causa delle cure mediche. Ha parlato della questione di come le organizzazioni religiose possono rispondere ai “crimini motivati dall’odio”. Ha ricordato la furia omicida del 2016 scatenata da un terrorista musulmano al Pulse nightclub di Miami, che secondo lui era largamente frequentata da una “clientela LGBT”.
Martin ha detto che dopo l’attacco, c’è stata una “effusione di amore e sostegno per la comunità LGBT da quasi ogni parte del paese”. Egli ha affermato: “Un’eccezione notevole è stata la Chiesa cattolica, la mia Chiesa”.
Martin ha ammesso che la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti ha rilasciato una “breve dichiarazione di quattro righe”, deplorando l’attacco. Si è lamentato del fatto che [il comunicato] non prevedesse una menzione specifica delle persone “gay” e “LGBT” come bersaglio degli omicidi. Ha detto che pochi vescovi cattolici hanno rilasciato le proprie dichiarazioni sull’attacco.
“Come esperimento di pensiero, immaginate se 49 persone di un particolare gruppo etnico venissero massacrate, e il nome di quel gruppo etnico fosse omesso dalle dichiarazioni pubbliche. Inoltre, sulla scia della dichiarazione dei vescovi statunitensi, solo una manciata di singoli vescovi cattolici ha espresso la propria simpatia. La stragrande maggioranza non ha detto assolutamente nulla. Anche nella morte, la comunità LGBT è rimasta invisibile a gran parte della Chiesa”, ha detto.

“Il razzismo, il sessismo e l’omofobia esistono ancora in molte confessioni cristiane, compresa la mia”, ha detto Martin.
Martin ha suggerito che i gruppi cristiani stanno promuovendo e benedicendo l’omofobia tra i loro parrocchiani. Egli ha anche sostenuto che i vescovi cattolici al di fuori degli Stati Uniti hanno presumibilmente sostenuto le leggi volte a sostenere gli omosessuali.
Martin ha deplorato quello che ha detto essere un “influente sito web cattolico di estrema destra”, che non ha ulteriormente identificato, per aver deplorato le cosiddette alleanze gay-eterosessuali nelle scuole.
Che cosa finisce per fare questo tacito sostegno ai pregiudizi da parte dei leader della Chiesa?”, ha chiesto. Il sacerdote ha risposto alla sua stessa domanda: “giustifica l’odio, promuove l’odio, benedice l’odio e incoraggia involontariamente la violenza a cui questo odio porta”.
LifeSiteNews ha pubblicato in passato articoli che sottolineano che le cosiddette alleanze gay-eterosessuali mettono i bambini in contatto con l’ideologia LGBTQ, gli attivisti radicali e omosessuali e la letteratura a sfondo sessuale.
“Non commettete errori. Alcuni cattolici che trattano le persone LGBT con disprezzo pensano di farlo con la benedizione della Chiesa. Così, queste persone pensano di essere profetiche. Non si vedono come odiatori, si vedono come profeti perché sentono il sostegno delle loro chiese”, ha detto Martin.
In piedi di fronte ai colori dell’arcobaleno del movimento LGBT, Martin ha offerto quello che ha detto essere modi in cui le chiese possono affrontare l’odio diretto a gruppi specifici di persone.
“In primo luogo, dando uno sguardo chiaro su come le loro organizzazioni parlano di membri di gruppi emarginati e li assistono. In secondo luogo, raggiungendo questi gruppi, in particolare per farli sentire accolti in quelle che sono, dopo tutto, anche le loro chiese. Infine, cogliendo ogni occasione per stare pubblicamente con loro, per difenderli, per lottare per loro, anche a rischio di perdere alcuni parrocchiani”, ha detto.
I leader religiosi ebrei, cristiani e musulmani sono stati martedì scorso ascoltati dalla Commissione di Helsinki.
Secondo un comunicato stampa dell’organizzazione, per contrastare i “crimini d’odio” è necessario riunire governo, forze dell’ordine e comunità religiose. Fondata nel 1976 e ufficialmente chiamata Commissione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, la Commissione ha il compito di promuovere “i diritti umani, la democrazia e la cooperazione economica, ambientale e militare” tra i suoi 57 paesi membri. Un comunicato stampa ha dichiarato: “Gli attori religiosi e le istituzioni interreligiose svolgono un ruolo importante nella promozione di società sicure e inclusive e nella riduzione della violenza, dell’ostilità e della discriminazione”.
La Chiesa Cattolica insegna che gli atti omosessuali sono “atti di grave depravazione” (n. 2357) e “intrinsecamente disordinati”. Tali atti sono “contrari alla legge naturale” in quanto “chiudono l’atto sessuale al dono della vita”, afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica.
La Chiesa insegna inoltre che Dio non crea alcun uomo o donna con attrazione per lo stesso sesso, chiamando tale inclinazione “oggettivamente disordinata”. Come per ogni altro tipo di peccato, che si tratti di omicidio, furto o adulterio, il cristianesimo sostiene che i seguaci di Cristo devono amare il peccatore odiando il peccato. Lo stesso vale per coloro che commettono peccati omosessuali. La Chiesa insegna che le persone che lottano con l’attrazione dello stesso sesso devono essere “accettate con rispetto, compassione e sensibilità”.
Martin è stato aspramente criticato da vari eminenti cattolici e da altri per la sua incoerenza nei confronti degli insegnamenti cattolici sulla sessualità. A giugno, in occasione di una messa per dare il via alla grande marcia “Pride” LGBTQ di New York City, ha detto che Papa Francesco ha nominato numerosi vescovi e cardinali pro-LGBTQ.
Fonte: LifeSiteNews