Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Nei giardini vaticani, sciamani e sciamane delle Amazzoni hanno offerto preghiere per la Terra, alla presenza di “Francesco” circondato da cardinali tutti mistici. Così El Papa ha consacrato l’imminente Sinodo Pan-Amazzonico, posto sotto l’egida di San Francesco di Assisi.
This morning in the Vatican Gardens, Indigenous leaders of the Amazon offered up prayers for the Earth, in a ceremony where Pope Francis consecrated the upcoming Pan-Amazon Synod to St. Francis of Assisi #SinodoAmazonico
Qui alcuni degli oggetti sacri usati dagli amazzonici nei riti suddetti:
Ebbene, noi – che le abbiamo viste tutte – non ci uniamo agli scandalizzati che strillano “Tutte le divinità dei pagani sono demoni” (Salmo 95)? E’ entrato finalmente in Vaticano il culto del Fallo (anche se qualche maligno potrebbe dire che certi cardinali tutti coca e cerette lo praticavano già), e di ciò noi ci rallegriamo.
E’ probabilmente il culto in assoluto più antico: plaudiamo dunque ai modernisti più sfegatati che ci vogliono portare alla Tradizione. Altro che “tradizione cattolica”: qui si parla di quella anteriore, primordiale, paleolitica stiamo per dire
.
Solo una piccola obiezione: perché mai noi europei, mediterranei, dovremmo andare a cercare questa tradizione sulle rive del Rio delle Amazzoni? Noi avevamo già il nostro dio itifallico, classico e popolare insieme:
Priapo, caro El Papa, è la nostra tradizione. Il ritorno del suo culto potrebbe persino favoprieil ritorno al latino: Salve Priape, pater fecundus…
Ché se poi volessimo alzarci di tono, perché non guardare al dio vedico, alla grande tradizione aria? Anzi-pre aria, perché già attestat nella civiltà di Harappa? Shiva e il suo lingam – che almeno ha dalla sua una reintepretazione brahmanica colta e spirituale, che ha superato il rozzo e primordiale significato di celebrazione magica della fertilità: il sacro coito del Lingam con la Yoni di Parvati raffigura, in termini quasi tomistici, la “essenza”intellegibile che dà forma alla “sostanza” di per sé informe, dando luogo alla Manifestazione universale. Se deve essere fallo, meglio Shiva (per i cardinali ceretta e coca, c’è disponibile la via della Mano Sinistra…)
Purusha e Prakriti (non è quel che pensate)
Per chi vuole una risposta seria alla questione, ne abbiamo trovato due, spulciando sul web:
Una è di A. K. Chesterton
Wherever there is Animal Worship there is Human Sacrifice. That is, both symbolically and literally, a real truth of historical experience.
Dovunque c’è culto dell’Animale c’è il Sacrificio Umano. Ciò è simbolica e letterale verità concreta dell’esperienza storica.
Orgia panteista in Vaticano alla dea madre, usando san Francesco d’Assisi
«Ma dove non c’è più verità alcuna, si può allora modificare qualsiasi criterio valutativo, e, in ultima istanza, dovunque fare in un modo e nell’esatto suo contrario. L’aver rinunciato alla verità mi pare il vero e proprio nucleo della nostra crisi odierna. Dove però la verità non offre più terreno solido, là anche la solidarietà comunitaria — peraltro, ancora tanto considerevole — finisce per sfilacciarsi, poiché anch’essa resta in ultima istanza senza radici. In quale misura, dunque, noi viviamo secondo l’interrogativo di Pilato, apparentemente tanto umile, ma in realtà così presuntuoso: « Ma che cosa è la verità? ». Proprio così, però, noi prendiamo posizione contro Cristo.» (Benedetto XVI – vedi quiedanche qui).
Non ci sarebbe più nulla di cui stupirsi… tanto ci hanno “abituati” a “farlo strano” che forse non solo non ci si scandalizza più (ed è un errore), ma si sente anche dire “e che male c’è??”… Un sincretismo religioso filo panteista è penetrato nelle comunità ecclesiali di alcune zone del Sud America già da molti anni, vedi qui cosa fecero i Vescovi per la nomina di un vescovo nel 2015… sincretismo religioso filo protestante anche all’interno del Vaticano non è, per la verità, cosa nuova… ma non così, non con “riti” naturalisti e con divinità pagane…
4 ottobre ci si è vantato, in Vaticano, di FESTEGGIARE san Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, con una cerimonia che non si può non definire ORGIASTICA… nella etimologia del termine più vera, specialmente in rapporto al loro carattere di ebbrezza travolgente ossia: DELIRIO!
Non è bello dire “che cosa vi avevamo detto?” ma… nel 2016 trattammo già un primo campanello d’allarme con questo articolo premonitore, vedi qui: “Ave, o dea Gea”… Il nuovo culto della nuova “Chiesa”?…. un punto di domanda che oggi, a quanto pare, viene tristemente sciolto. Sempre nel 2016, el Papa Francisco, ci aveva deliziati con un’altra frase shoccante – vedi qui fonte ufficiale – che sembrava aprire le porte alla nuova divinità della “dea madre terra”, ecco le sue parole:
“A noi, a tutti, piace la madre Terra, perché è quella che ci ha dato la vita e ci custodisce; direi anche la sorella Terra, che ci accompagna nel nostro cammino dell’esistenza. Ma il nostro compito è un po’ curarla come si cura una madre o come si cura una sorella, cioè con responsabilità, con tenerezza e con la pace”
E’ vero che san Francesco chiamava la terra “sorella” ma non certo come una divinità quanto piuttosto quella sorgente CREATA DA DIO… e non “creatrice” di cui l’uomo deve servirsi “governandola con onestà” e non certo adorandola, come insegna Genesi…… così come il Santo chiama anche la morte “sorella”, ma non per questo ne fece un CULTO… O UN RITO… (il rito è per il Defunto, per accompagnarlo nell’eternità in Cristo e SOLO per mezzo Suo, non è un rito alla morte). Per comprende l’espressione errata del pontefice, egli avrebbe potuto dire: “A noi, a tutti, piace la madre Terra, perché è il dono che Dio ci ha fatto per vivere finché esisterà questo tempo; questa terra che ci sostenta nella vita; direi anche la sorella Terra, che ci accompagna nel nostro cammino dell’esistenza nelle sue infinite bellezze. Ma il nostro compito è un po’ curarla come si cura una madre o come si cura una sorella, cioè con responsabilità, con tenerezza e con la pace. Nostro compito è lodare Dio per i frutti della terra perché chi fa piovere, chi ci da il sole, le stagioni e fa crescere, è Dio che in Gesù Cristo si è rivelato mostrandoci, fra le molte cose, di saper governare i tempi e le tempeste (Mt 8,23-27)”.
Ma il famoso brano di Matteo o di Marco, sulla famosa tempesta sedata è assente in tutti i discorsi ecologici di Bergoglio, persino assente in tutta la Laudato sì… perché? come mai?
E veniamo ad oggi…. con una cerimonia orgiastica, vedi qui video ufficiale, ossia come da etimologia DELIRIO... terminata per altro senza benedizione apostolica (e questo deve far riflettere perché, Bergoglio, non da mai questa benedizione UFFICIALE in certi incontri strani, onde evitare una sorta di legittimazione apostolica… ma senza dimenticare l’invenzione DELL’ONDA BENEFICA – vedi qui – richiesta dal pontefice), chiudendo il tutto con un Pater Noster in spagnolo e il finale con la traduzione “non ci indurre in tentazione“…. e via così il tutto a tarallucci e vino.
Le foto che vi proponiamo parleranno da sole…. come il “girotondo” attorno a dei simboli che di cattolico non hanno nulla, specialmente LA STATUETTA DELLA DEA MADRE.. ADORATA IN GINOCCHIO, INGINOCCHIATI DAVANTI ALLA TERRA, QUANDO NON CI SI INGINOCCHIA PIU’ DAVANTI ALL’EUCARISTIA…. IDOLATRIA PURA…
Questa foto con le “coppe” piene di terra è molto inquietante perché, per noi cattolici, viene subito alla mente la foto delle pissidi PIENE DI OSTIE CONSACRATE… durante la Messa….
Cari amici di Duc in altum, ben ritrovati con la rubrica Strano dunque vero.
Partiamo subito.
Confronta con l’originale / 1
Ieri, nel giorno di san Francesco, ho ricevuto il seguente comunicato stampa.
Sacro convento di Assisi aderisce alla preghiera Una croce in più. Ognuno dei settanta frati pianterà una croce.
Assisi (Perugia), 4 ottobre – La comunità francescana del sacro convento di Assisi ha aderito alla preghiera Una croce in più, promossa dalla comunità Veritatis splendor. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa del sacro convento di Assisi, padre XY, intervenendo alle celebrazioni per la festa di San Francesco. Padre XY ha reso noto che ognuno dei frati della comunità, una settantina, pianterà una croce. La campagna Veritats splendor ha l’obiettivo di piantare in Italia sessanta milioni di croci nel più breve tempo possibile: “Una croce per ogni italiano: sessanta milioni di croci che dal primo istante realizzino la loro opera di mitigazione dei livelli di peccato nella società“.
Che ve ne sembra? Bello? Infatti non è il comunicato che ho ricevuto. Il vero comunicato è il seguente.
Sacro convento Assisi aderisce a campagna Un albero in più. Ognuno dei settanta frati pianterà un albero
Assisi (Perugia), 4 ottobre – La comunità francescana del sacro convento di Assisi ha aderito alla campagna Un albero in più promossa dalla comunità Laudato si’. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa del sacro convento di Assisi, padre XY, intervenendo alle celebrazioni per la festa di san Francesco. Padre XY ha reso noto che ognuno dei frati della comunità, una settantina, pianterà un albero. La campagna Laudato si’ ha l’obiettivo di piantare in Italia sessanta milioni di alberi nel più breve tempo possibile: “Un albero per ogni italiano: sessanta milioni di alberi che dal loro primo istante di vita realizzano la loro opera di mitigazione dei livelli di CO2 nell’atmosfera“.
Confronta con l’originale / 2
Ed ora una notizia, sempre di ieri, 4 ottobre.
Durante la cerimonia di ieri, davanti alla grotta di Lourdes nei giardini vaticani, alla presenza di monsignori di curia e di alcuni cattolici provenienti dal Sudamerica, il papa Francesco ha pregato, fatto adorazione eucaristica e chiesto la protezione divina sul prossimo sinodo dei vescovi.
I cattolici sudamericani sono rimasti a lungo in ginocchio in adorazione e hanno pregato intensamente. Francesco è rimasto a sua volta in ginocchio e poi ha benedetto solennemente i presenti, invocando sul sinodo la protezione divina e l’aiuto dello Spirito Santo.
Che ve ne sembra? Bella? Infatti non è la vera notizia. La vera notizia è la seguente.
Durante la cerimonia di ieri nei giardini vaticani, alla presenza di monsignori e indigeni amazzonici, il papa Francesco ha partecipato a un rito chiamato “Consacrazione del Sinodo per l’Amazzonia a San Francesco”.
La divinazione è incominciata con una danza intorno a una coperta, stesa sul prato, che simboleggiava la Madre Terra. Nel mezzo della coperta c’erano due statue di un uomo e una donna svestiti, a simboleggiare la fertilità.
Una sciamana, con piume sul capo, ha alzato le mani per un’invocazione (ma non si è capito a chi), mentre sedici “concelebranti” si sono inginocchiati e inchinati intorno alla sacra coperta.
Francesco, che è rimasto lì accanto, circondato da cardinali e vescovi, ha chiuso gli occhi.
La sciamana ha preso un sonaglio, è andata dal papa, ha tracciato segni sulle sue mani e poi si è fatta un segno di croce frettoloso e maldestro. Infine il papa ha piantato un albero.
Fuori programma
Fuori programma, “senza conseguenze” come riferiscono fonti vaticane, alla celebrazione per l’ordinazione episcopale di quattro nuovi vescovi in Vaticano. Durante la messa presieduta da papa Francesco, nella basilica di San Pietro, dal soffitto del transetto destro si sono staccati e sono caduti sul pavimento alcuni frammenti. Per precauzione, i fedeli che si trovavano alla sinistra dell’altare maggiore sono stati allontanati e la zona basilicale del transetto sgomberata.
Pare che uno dei fedeli presenti abbia mormorato: “Con san Francesco non si scherza”.
Kasper & il papa
Il cardinale Walter Kasper, molto vicino a papa Francesco, ha concesso un’intervista a Religión Digital. Di seguito un breve stralcio.
Domanda: Chi pensa che succederà a papa Francesco?
Kasper: Questa è una questione aperta e non pertinente.
Domanda: Lei è convinto che, dopo Francesco, non si possa tornare indietro?
Kasper: No, non è possibile. Il popolo non lo accetterà, perché vuole un papa normale e umano, che non sia imperiale come quelli del passato.
Possiamo confermare: il popolo vuole un papa normale.
OSSERVATORE MARZIANO SU PETRINI E LE SUE SVOLTE. DAL PDUP AL PAPA. PASSANDO PER…
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il Pontefice regnante ha invitato al Sinodo sull’Amazzonia che si apre domenica in San Pietro Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food. Il dettaglio non è sfuggito a Osservatore Marziano, così come non gli è sfuggito un articolo dello stesso apparso su Repubblica. Ne è nata questa garbata presa in giro…
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Caro Tosatti, qui su Marte, cercando su Martepedia, ieri (3 ottbre ) ho cercato il nome di Carlo Petrini perché, come dirò oltre, ho letto un suo articolo su Repubblica. Petrini vien definito un gastronomo (cioè esperto di buona cucina, mangiar bene), fondatore di Slow Food (dare valore al cibo) nemico degli OGM…
Ma ho l’impressione che sia lui a soffrire la fame e a necessitare di essere aiutato con qualche incarico professionale ben remunerato.
Petrini, storico militante della sinistra (PDUP), corteggiò a lungo Alemanno (AN), per aver consulenze, quando fu Ministro dell’Agricoltura (anni 2001-2006).
Arrivando persino a dire in un convegno di AN in Umbria, che: – li si sentiva a casa sua -. Quindi si fece candidare da Oscar Farinetti ministro dell‘Agricoltura nel Governo Renzi.
Poi arrivò a esaltare la Lega ( – La Lega ha intercettato con intelligenza temi e valori che noi sosteniamo da sempre, valori di grande modernità…- ecc.).
Ora ha scoperto che il potere ce l’ha Papa Bergoglio e diventa persino clericale.
Su Repubblica di ieri (come dicevo) appare un articola da lui firmato: – Francesco in Amazzonia -, che esalta il Papa e il suo pensiero (articolo illeggibile ).
Lo vedremo presto al Sinodo Amazzonico, poi a marzo 2020 al Convegno di Assisi “Economy of Francesco”, vicino a Jeffrey Sachs a altri neoclericalibergogliani.
Ah! l’appetito di Petrini non ha frontiere o ideologie, purtroppo neppure idee.
Infatti si identifica con il pensiero bergogliano del Sinodo Amazzonico.
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