ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 9 novembre 2019

Guerra per bande

CHI HA VERAMENTE CAPITO?


Chi è in buona fede, a questo punto ha capito. Un’agenda massonica con a capo un "falso papa"? Verso il caos più completo: alcune delle voci più autorevoli della protesta e dell’indignazione che stanno montando dentro la Chiesa 
di Francesco Lamendola  
  
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Proviamo a riassumere la situazione.
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, colui che il 26 agosto 2018 accusò apertamente di omertà papa Francesco sul caso McCarrick e gli chiese di dimettersi, ora afferma che Francesco sta conducendo i cattolici verso l’idolatria e il paganesimo e così fa da traghettatore per attuare un piano satanico, parole sue. Ha anche detto che la basilica di San Pietro e la chiesa di Santa Maria in Transpontina, dopo la profanazione relativa a Pachamama, dovrebbero essere riconsacrate.

Il vescovo Athanasius Schneider dichiara che il Sinodo per l’Amazzonia, fortemente voluto da papa Francesco, è stato prefabbricato in Europa da sacerdoti e vescovi apostati, parole sue, ed è stato utilizzato per cambiare la fede cattolica e per creare un nuovo tipo di religione, sempre parole sue; e aggiunge, per buona misura, che i fedeli non devono seguire il papa qualora egli approvi il diaconato femminile, perché in tal caso cadrebbe in eresia manifesta, violerebbe l’ordine divino e darebbe vita a un’altra chiesa. Ha dichiarato inoltre che gli atti idolatrici compiuti in San Pietro sono il trionfo del male e che, negando il loro carattere idolatrico, Francesco va contro ogni evidenza: cioè, in pratica, gli ha dato del bugiardo oltre che dell’idolatra; e, in un’altra occasione, ha detto che Francesco non solo tollera, ma ricompensa coloro i quali tradiscono Cristo.

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Carlo Maria Viganò: ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, è colui che il 26 agosto 2018 accusò apertamente di omertà papa Francesco sul caso McCarrick!

Il noto scrittore cattolico Vittorio Messori ha dichiarato che oggi, con Francesco, si ha l’impressione che questi voglia mettere le mani sulla dottrina, modificando il Deposito della fede, che, invece, ogni papa ha il dovere di difendere nella sua interezza.
Il cardinale Walter Brandmüller, uno dei quattro cardinali che firmarono i cinque Dubia indirizzati a Bergoglio a proposito diAmoris laetitia, ha dichiarato che dietro il Sinodo per l’Amazzonia c’è un’agenda segreta mirante a sostituire al cattolicesimouna forma di idolatria e di paganesimo, ossia con una “religione” naturale panteistica e tutta umana, che egli identifica con una variante contemporanea del vecchio modernismo di cento anni fa.
Il vescovo emerito di Corpus Christi, René Henry Gracida, ha affermato che, dopo la profanazione idolatrica in Vaticano col demone Pachamama, verrà anche per Francesco l’ora di rendere i conti a Dio. Lo stesso Gracida aveva dichiarato, a suo tempo, che solo Dio sa se Francesco sia un papa legittimo, o no; ha anche plaudito l’azione di chi ha gettato nelle acque del Tevere le statuette del demone, azione per la quale Bergoglio ha invece chiesto pubblicamente scusa.
Il cardinale Raymond Leo Burke ha affermato, nel corso di una lectio magistralis, che Insrunentum laboris, il documento preparatorio al Sinodo per l’Amazzonia è stato intenzionalmente pensato e scritto per cambiare la dottrina e la disciplina ecclesiastica e che non ha niente a che fare con la sana dottrina cattolica.
Il cardinale Robert Sarah ha detto che il Sinodo dell’Amazzonia, voluto dai vescovi tedeschi per i loro fini particolari, si è tradotto in una manipolazione  indegna, in un inganno disonesto e in un insulto a Dio: tutte espressioni sue.
Il cardinale Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha dichiarato che l’introduzione degli idoli di Pachamama in Vaticano è un grave abuso, perpetrato per consentire la celebrazione di riti pagani in chiesa; che il cristianesimo, storicamente, ha raccolto la parte migliore dell’eredità del paganesimo, come la filosofia di Platone e di Aristotele, non la peggiore; e che la smentita della scandalosa affermazione di Bergoglio, secondo la quale Gesù, come uomo, non era anche Dio, avrebbe meritato una dichiarazione diretta da parte dell’interessato e non di un semplice portavoce.

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Karl Rahner, il gesuita e teologo eretico della "Svolta antropologica"

Potremmo continuare a lungo questo triste elenco: abbiamo riportato solamente alcune delle voci più autorevoli, e riferite solo a questi ultimi giorni, della protesta e dell’indignazione che stanno montando dentro la Chiesa nei confronti del signore argentino vestito di bianco e insediato dalla massoneria ecclesiastica sulla cattedra di san Pietro per portare avanti l’agenda massonica mirante alla distruzione della Chiesa stessa e all’intronizzazione di Satana al suo vertice, al posto di Gesù  Cristo.
Naturalmente, anche i seguaci di quel signore si stanno scatenando e il risultato è il caos dottrinale e disciplinare più completo, che dal vertice si ripercuote fino alla base della piramide. Ormai è una guerra per bande: Parolin, potente Segretario di Stato vaticano che, fra un Bilderberg e l’altro, lancia l’affondo contro Becciu, il suo ex vice; Kasper contro Müller; Müller contro Kräutler, eminenza grigia del Sinodo amazzonico; Woelki, cardinale di Colonia, contro Marx, cardinale di Monaco; il falso teologo Bianchi contro il vero teologo Livi; e così via. Ci sono fedeli che portano a spalla gli idoli pagani dentro le chiese, assieme a vescovi, suore e monaci, e che si gettano bocconi ad adorarli, ce ne sono altri che le gettano nel fiume; ci sono cardinali, come Schönborn, che dicono che nessuno ha il diritto di scandalizzarsi per Pachamama, e altri, come Müller, che plaudiscono al gesto riparatore; ci sono parroci che negano la santa Comunione ai fedeli che criticano Bergoglio, e ci sono sacerdoti che vengono scomunicati per non essere in linea con l’abusivo; ci sono vescovi, come Glettler di Innsbruck, che pongono in chiesa una rana crocifissa quale simbolo satanico, e altri chiedono preghiere di riparazione per gli abusi liturgici e gli scandali che aflfiggono la chiesa; ci sono quelli che promuovono l’attivismo gay fra i cattolici e ce ne sono altri che seguitano a considerare la pratica omosessuale, come la chiesa ha sempre insegnato, un peccato estremamente grave. Neppure sulla punizione dei sodomiti regna la concordia, nonostante la chiarezza delle Scritture, visto che monsignor Galantino “insegna” pubblicamente a un uditorio di giovani che Iddio risparmiò Sodoma invece di distruggerla.

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Come nel 1500 fu da lì che partì l’eresia luterana e nacque lo scisma protestante, è ancora da lì che oggi si stanno originando una nuova eresia e un nuovo scisma, molto più gravi di quelli di cinque secoli fa!

Si sarà notata la frequenza con cui ricorrono, nelle tristissime cronache di questo pontificato illegittimo, nomi tedeschi. Di fatto, è il profondo malessere della chiesa cattolica tedesca, guarda caso la più ricca al mondo, ad essere il centro motore del travaglio drammatico che sta percorrendo l’intero corpo della chiesa cattolica mondiale. Come nel 1500 fu da lì che partì l’eresia luterana e nacque lo scisma protestante, è ancora da lì che oggi si stanno originando una nuova eresia e un nuovo scisma, molto più gravi di quelli di cinque secoli fa (recentemente riabilitati e magnificati dal signore argentino, con tanto di francobollo commemorativo del felice evento da parte delle Poste Vaticane), che avranno effetti irreparabili, umanamente parlando, per tutta la storia futura. Così come era da lì che i registi occulti del Concilio Vaticano II avevano pianificato l’infiltrazione decisiva del modernismo nella chiesa cattolica, d’accordo con alcuni rabbini e con la massoneria ebraica B’nai B’rith. Tedesco era il teologo Rahner, anima nera della “svolta antropologica” in teologia, e tedesco il cardinale Bea, capofila dei padri conciliari progressisti e rivoluzionari. Così come oggi il Snodo per l’Amazzonia: pensato e voluto dai vescovi tedeschi per far passare i loro progetti rivoluzionari in tutta la chiesa cattolica. Essi ritengono di avere il diritto di farlo, perché si ritengono più colti e intelligenti, più progrediti e moderni di tutti gli altri, ma la ragione vera è che la chiesa tedesca è di gran lunga la più ricca al mondo: ed essendo quella che maggiormente finanzia le esauste casse del Vaticano, i suoi vescovi ritengono che a loro spetti l’ultima parola in fatto di disciplina e anche di dottrina.

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La chiesa è nel caos più completo e alcuni importanti esponenti della gerarchia dicono a voce alta quel che molti semplici fedeli, da anni, hanno cominciato a pensare e a temere: che Bergoglio non sia un legittimo papa; che non sia cattolico; che non sia credente; che sia stato insediato dalla massoneria ecclesiastica, il cui vertice si è votato al demonio per distruggere la fede cattolica, disperdere la Chiesa e intronizzare Satana al posto di Cristo, mediante una sorta di nuova “religione” mondiale che raccoglierebbe, come un immenso bacino collettore, tutte le religioni, tutte le fedi e le credenze, comprese la stregoneria, l’animismo, l’idolatria!

Tutto questo mentre lo stesso Bergoglio si sta scatenando ancor più di quel che non abbia fatto in questi ultimi sei anni e mezzo e ormai non lascia passare un giorno senza proferire nuove bestemmie, eresie e blasfemie. L’ultima in ordine di tempo, pronunciata in piena udienza generale, il 6 novembre scorso, è che san Paolo, a suo credere, gettava ponti verso il mondo pagano, cercando punti di contatto fra questo e il Vangelo: sempre per far passare come cosa lecita e buona l’idolatria dei demoni amazzonici e la pratica del sincretismo religioso, strategia dietro la quale si cela un fine, se possibile, ancor più perverso: l’intronizzazione del diavolo in Vaticano. Cosa che effettivamente ha avuto luogo nella cerimonia del 4 ottobre nei giardini vaticani; e che era stata preceduta, oltre mezzo secolo fa, dalla doppia messa nera, in Vaticano e a Charleston, negli Stati Uniti, nel 1963, per cui la recentissima sconsacrazione del colle vaticano non è stata che il suggello di quella prima, sciagurata azione di vescovi massoni e satanisti.
Allora, le cose stanno così. La chiesa è nel caos più completo e alcuni importanti esponenti della gerarchia dicono a voce alta quel che molti semplici fedeli, da anni, hanno cominciato a pensare e a temere: che Bergoglio non sia un legittimo papa; che non sia cattolico; che non sia credente; che sia stato insediato dalla massoneria ecclesiastica, il cui vertice si è votato al demonio per distruggere la fede cattolica, disperdere la Chiesa e intronizzare Satana al posto di Cristo, mediante una sorta di nuova “religione” mondiale che raccoglierebbe, come un immenso bacino collettore, tutte le religioni, tutte le fedi e le credenze, comprese la stregoneria, l’animismo, l’idolatria. Solo che il signore argentino sta facendo il suo lavoro in maniera talmente scomposta e arrogante, talmente precipitosa e maldestra, che il vertice occulto della massoneria sta pensando seriamente di cambiare cavallo e di costringerlo alle dimissioni, nello stile di Benedetto XVI, per sostituirlo con un uomo decisamente più abile e intelligente; che sarebbe, stando ad alcune indiscrezioni che filtrano dai “sacri” palazzi, nientemeno che il fiduciario del Bilderberg, monsignor Parolin, attualmente suo braccio destro in Vaticano. Mai si erano viste o udire cose simili, in duemila anni di storia della Chiesa; e mai più si vedranno, perché, secondo ogni evidenza, siamo arrivati agli ultimi tempi. Come era stato predetto, ad esempio dalla Vergine Maria di La Salette, Roma – cioè il Vaticano - ha perso la fede ed è diventata la sede dell’Anticristo. Da lì era partita la luce della redenzione, per abbracciare tutto il mondo; da lì sta partendo l’errore, ispirato dall’antico nemico. Questo è il suo trionfo; sappiamo che sarà breve, ma è certo che sarà estremamente doloroso; alla fine sarà sconfitto e ricacciato nel più profondo dell’inferno, quell’inferno che secondo tanti sedicenti teologi odierni non esiste (così come per alcuni non esiste nemmeno il diavolo: quest’ultima eresia l‘ha detta, non smentito né corretto da alcuno, nientemeno che l’attuale generale dei gesuiti). Prima, però, saremo messi alla prova e vagliati come il grano. Dovremo passare per la porta stretta: e nessuno sa quanti saranno trovati giusti e in grazia di Dio. Non ci verrà domandato conto, al momento del giudizio, soltanto di quel che avremo fatto, ma anche di quel dovere che, come testimoni di Gesù Cristo, avremmo dovuto compiere, e non l’abbiamo compiuto.

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Il fiduciario del Bilderberg, monsignor Parolin: sarà lui il nuovo papa?
  
Chi è in buona fede, a questo punto ha capito 

di Francesco Lamendola


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