ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 17 gennaio 2020

Una partita ammazzonica..?

I "progressisti" serrano le fila per premere sui preti sposati

Tutto pronto in Vaticano per la pubblicazione dell'Esortazione post sinodale. Attesa per il testo del Papa, che può aver disposto novità sui preti sposati

Papa Francesco, come in ogni fase successiva ad un Sinodo, sta per rendere nota la sua Esortazione apostolica. Un testo atteso, in specie dopo la pubblicazione de "Dal profondo del nostro cuore", il libro firmato dal cardinal Robert Sarah e dal papa emerito Joseph Ratzinger.


Il duo conservatore ha chiuso la strada ad ogni ipotesi di abolizione del celibato sacerdotale. Benedetto XVI e il cardinale africano hanno deciso di dare alle stampe un libro poco prima che Jorge Mario Bergoglio disponesse sulle novità da adottare nella Chiesa universale. Può non essere stato un semplice caso.
Anzi, considerando quello che il Papa potrebbe aver deciso, e dunque scritto nel testo esortativo, "Dal profondo del nostro cuore" può assumere il valore di una risposta preventiva. Nel corso del Sinodo panamazzonico, i padri sinodali hanno discusso di "viri probati". Preti sposati, per farla breve, in grado di sanare le esigenze pastorali dei territori scoperti.
In confronto alla portata generale della rivoluzione che i progressisti vorrebbero realizzare, quella amazzonica rimane una partita amichevole. Il vertice della Chiesa cattolica non liberalizzerà la figura del sacerdote. E il celibato resterà un caposaldo dottrinale. Ma gli annunci di questi giorni lasciano supporre la sussistenza di qualche annuncio choc. Sul blog di Aldo Maria Valli, soprattutto, è possibile leggere la missiva che il cardinale brasiliano Claudio Hummes - relatore generale dell'ultimo appuntamento sinodale - ha inoltrato ad ogni episcopato. "L’Esortazione - ha scritto il porporato nella missiva che non sarebbe dovuta balzare sui quotidiani - è molto attesa e susciterà grande interesse e differenti risposte. Di conseguenza, come precedentemente fatto con Laudato si’ (2015), Amoris Laetitia (2016), Gaudete et Exultate (2018) e Christus Vivit (2019), il Santo Padre vorrebbe che gli Ordinari locali ricevessero direttamente il testo, prima che questo sia pubblicato e che la stampa inizi a farvi commenti".
Lo scenario più probabile, ad oggi, è questo: Papa Francesco dovrebbe aver dato l'ok all'ordinazione di uomini di chiara fede nei territori amazzonici. Quegli "uomini di chiara fede" che possono anche aver contratto un matrimonio nel corso della loro vita. Si specificherà - è già prevedibile - come l'eccezione riguardi solo alcune specifiche realtà pastorali. Le argomentazioni contrariate del "fronte tradizionale", d'altro canto, sono già state esposte: i tradizionalisti temono che l'Amazzonia possa essere solo un punto di partenza. E che le spinte teologico-progressiste che stanno attecchendo in Germania alla fine possano stappare lo spumante, per via dell'assimilazione universale della riforma. Ma nella lettera inviata da Hummes sono rintracciabili anche ulteriori aspetti.
L'arcivescovo sudamericano ha ipotizzato che i vescovi possano coadiuvare la presentazione pubblica dell'Esortazione apostolica: "Ad esempio, potrebbe essere opportuno che Ella (riferito ad ogni vescovo, ndr) presentasse l’Esortazione insieme a un rappresentante indigeno, se praticabile nella vostra zona, un responsabile pastorale esperto (ordinato o religioso, laico o laica), un esperto su questioni ecologiche, e un giovane impegnato nella pastorale giovanile". Il documento papale, si deduce, sarà benvisto dalle popolazioni amazzoniche e dagli ecologisti. E questo è un altro indizio contenutistico che può anticipare le disposizioni.
Tutto pronto per i preti sposati e per l'introduzione nel Catechismo dei "peccati ecologici"? Qualunque decisione abbia preso il pontefice argentino, i prossimi mesi saranno interessati da una dialettica interna continuativa. Così come accade da sette anni a questa parte.

Così la Chiesa tedesca punta alla rivoluzione sulle nozze gay

La benedizione per le coppie gay voluta dalla Chiesa tedesca apre nuovi scenari dottrinali. I progressisti cercano la svolta catechetica

Le premesse ci sono già tutte: un "concilio interno biennale" della Chiesa tedesca; la volontà di cambiare la dottrina sulla omosessualità; la necessità di adottare misure in grado di sanare i vuoti di gestione, allargando ai laici; la volontà di aprire un ragionamento sui preti sposati e sulle diaconesse;
Per chi non avesse ancora chiaro l'andazzo, insomma, vale la pena sottolinarlo per un'altra circostanza: i vescovi tedeschi, guidati dal cardinale progressista Reinhard Marx, viaggiano spediti verso la rivoluzione. Con l'intenzione, peraltro, di badare fino ad un certo punto ai pareri provenienti dal Vaticano. Il Papa sarebbe l'unico deputato a decidere su questioni cosi rilevanti. La materie sono di caratura universale. Ma in Germania hanno deciso di spingere comunque sull'acceleratore.
Tra la varie discussioni aperte, c'è appunto quella sul rapporto tra le istituzioni ecclesiastiche e la cosiddetta "pastorale per gli omosessuali". I vescovi teutonici hanno deciso di affrontare anzitutto questo elemento dottrinale. La prima dichiarazione pubblica dei lavori sinodali è la seguente: l'omosessualità è una "forma normale di predisposizione sessuale". Il Catechismo, che per il cardinale Marx e gli altri ecclesiastici comunemente definiti di sinitra reputano dunque rivedibile, presenta anche questo tipo di definizione"Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova". Quel "disordinata", insomma, dovrebbe sparire dal novero delle certezze catechetiche. Ma per i progressisti non si tratta solo di rivedere la dottrina sulla omosessualità, che verrebbe definita un orientamento sessuale come un altro. Marx è anche aperturista sulla benedizione alle coppie gay: "Ormai sono un fatto: visto che c'è molto di positivo, buono e corretto in questo - ha dichiarato due anni fa il vertice dei presuli teutonici, riferendosi alle unioni omosessuali - , perché non considerare non una messa, ma almeno una benedizione".
Il "fronte conservatore" non solo non è d'accordo, ma ritiene che benedire le coppie gay significhi per conseguenza benedire le unioni civili o le altre forme giuridiche, anche matrimoniali, che sono previste per gli omossessuali. I tradizionalisti temono che possa essere annunciata una vera e propria relativizzazione del matrimonio. La Chiesa cattolica tedesca non può decidere per tutti. Il Vaticano, prima che il "concilio interno" iniziasse, si è anche fatto risentire. I veri "pericoli", stando alla opinione dei conservatori, sono due: il fatto che la Santa Sede, vuoi per logiche interne o vuoi per l' impossibilità di fronteggiare un episcopato così potente, non riesca a frenare il tentativo di rivoluzione e la concreta possibilità che le "decisioni vincolanti" di Marx producano un effetto domino, in grado di assecondare le richieste identiche che provengono da altre zone di mondo.
Prima di poter definire questo progetto approvato bisogna che passi un biennio. Quello è il tempo che la Conferenza episcopale tedesca si è concessa per poter giungere a conclusioni condivise. Nel frattempo, il Vaticano dovrà osservare lo sviluppo del processo sinodale.
La satira del giorno: il destino dei preti sposati

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