ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 12 febbraio 2020

Un terribile inganno?

VITTIME DI UN CLERO SCELLERATO


Che fare davanti a una banda di criminali? Nessuna collaborazione con questo clero scellerato. Una setta si è insinuata nella vera Chiesa di Cristo, chi resiste viene colpito senza pietà: allontanato, commissariato, scomunicato 
di Francesco Lamendola  

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Sono due le difficoltà che un vero cattolico deve vincere, nella presente situazione storica, e sono una più impegnativa dell’altra. La prima è rendersi conto di cosa sta realmente succedendo, nella Chiesa ma anche fuori della Chiesa. Ne abbiamo parlato tante volte: è una difficoltà veramente enorme, di ordine non solo intellettuale, ma anche psicologico, spirituale, morale, perché mette in gioco le fondamenta stesse della propria fede, e anche la visione del mondo che si credeva di avere. 


In poche parole, sta succedendo questo: che una setta di cardinali e vescovi massoni si è insinuata nella vera Chiesa di Cristo e ha operato a lungo stando nell’ombra, con pazienza e tenacia, con astuzia e abilità, fino a conquistare le posizioni di vertice: tanto che oggi essa controlla il papa, il collegio cardinalizio e gran parte dell’episcopato, e ha diffuso i suoi errori e i suoi pessimi esempi anche nei seminari e nelle facoltà teologiche, fra i membri e soprattutto fra i superiori degli ordini religiosi, nonché fra il basso clero e il popolo dei fedeli.

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Dall’eretico Concilio Vaticano II alla contro-chiesa di Bergoglio? Oggi la tentazione più istintiva sarebbe quella di andarsene: ma sarebbe la peggior decisione. Se i buoni cattolici se ne vanno, si facilità ulteriormente il lavoro di quelli cattivi. Se i buoni sacerdoti se ne vanno, si rendono più semplici le cose ai falsi sacerdoti massoni!

La situazione attuale è figlia di questa lenta e capillare manovra di penetrazione e, alla lunga, di sostituzione: con i cardinali e i vescovi massoni al posto dei veri cardinali e dei veri vescovi, e col falso clero modernista al posto del vero clero cattolico. Chi resiste, viene colpito senza pietà: allontanato, commissariato, scomunicato. Mano a mano che i buoni vescovi raggiungono l’età della pensione, vengono sostituiti da vescovi massoni. Ora il falso papa Bergoglio ha nominato un tale numero di nuovi cardinali, tutti scelti nella fazione massonica, da rendere impossibile che il prossimo conclave operi un mutamento di rotta: ha blindato la nomina del proprio successore. Per fare questo, la massoneria ecclesiastica ha operato su due livelli, come è tipico anche della massoneria “profana”, quella che agisce nel mondo. Al livello della base, cioè fra i sacerdoti e i laici, ha diffuso gradualmente l’idea che i cambiamenti liturgici, pastorali e, in qualche caso, perfino dottrinali, erano assolutamente necessari per rinnovare la Chiesa, per rimetterla al passo coi tempi, per darle la capacità di affrontare le sfide del mondo moderno, insomma per renderla più efficace, più aperta, e, in ultima analisi, più fedele al Vangelo “originale” (una tesi, questa, non a caso simile a quella del romanziere Dan Brown, autore del best-seller Il Codice Da Vinci). Al livello superiore, invece, cioè al livello di quei personaggi che detengono la regia dell’intera operazione, ossia di prelati che sanno benissimo quale sia la vera posta in gioco, si è trattato di conquistare una posizione dopo l’altra, di eliminare un ostacolo dopo l’altro, sia sul piano pratico, spazzando via persone scomode e rimpiazzandole con uomini fidati, sia a livello dottrinale e disciplinare, facendo passare, magari in via surrettizia – vedi il cosiddetto sinodo per l’Amazzonia - delle novità che, presentate come “sperimentali” ed eccezionali, cioè dovute a situazioni locali irripetibili, ad esempio la funzione sacerdotale ai laici sposati, sono in realtà destinate a operare un capovolgimento definitivo e irreversibile delle basi stesse del cattolicesimo e della vita della Chiesa.

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 Eletto papa pur essendo gesuita e dopo "Le misteriose dimissioni" del suo predecessore, oggi il falso papa Bergoglio ha nominato un tale numero di nuovi cardinali, tutti scelti nella fazione massonica, da rendere impossibile che il prossimo conclave operi un mutamento di rotta: ha blindato la nomina del proprio successore!

Perché è chiaro che un sacerdote sposato non è più un sacerdote cattolico; che la sua funzione diviene, come fra i protestanti, quella di un grigio impiegato statale, affaccendato a mantenere moglie e figli; che così facendo si toglie la sacralità della sua funzione e con ciò si abolisce, di fatto, il Sacramento dell’Ordine, confondendo i rispettivi ruoli con la società laica e facendo passare l’idea, prettamente luterana, che in fondo siamo tutti sacerdoti, perché non c’è bisogno di alcuna particolare mediazione per relazionarsi con Dio. Il che porta con sé, ancora, tutta una serie di ulteriori demolizioni della dottrina cattolica, a cominciare dalla Presenza Reale di Cristo nel Sacrificio Eucaristico, che non per caso quei signori non chiamano mai così: il Sacrificio Eucaristico, perché, come dice Bergoglio, non è vero che il Padre ha mandato suo Figlio ad assumersi il ruolo di Vittima innocente per i peccati del mondo; anzi, a dirla tutta, dice sempre Bergoglio, Dio è stato ingiusto nei confronti di Suo Figlio, perché non doveva mandarlo a morire sulla croce. Il che, evidentemente, fa cadere anche la necessità provvidenziale della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo e distrugge l’ultimo puntello che tiene ancora in piedi la fede cattolica, così come l’abbiamo sempre conosciuta e come la Chiesa l’ha insegnata e testimoniata, anche al prezzo del sangue dei martiri, per circa duemila anni (e tuttora la testimonia, in quelle parti del mondo dove le persecuzioni continuano ancora, o meglio non sono mai finite del tutto) e come l’hanno definita venti concili, da quello di Nicea (325) al Vaticano I (1869-70), ma non l’ultimo, il ventunesimo, che si discosta in punti essenziali dalla dottrina di sempre, anche se questo viene accuratamente taciuto e falsificato dal clero massone e modernista. Ora, capire e prendere atto di tutto questo è, per un cattolico devoto, specialmente se nato dopo l’eretico Concilio Vaticano II, una fatica tremenda, anche sul piano psicologico, e comporta una crisi religiosa addirittura devastante, dalla quale alcuni non escono senza aver perso la fede.

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Perché mai i buoni cattolici dovrebbero assumersi la responsabilità di dividere il Corpo mistico di Cristo, mentre la verità è che la divisione è stata voluta e operata dai falsi sacerdoti, dai nemici occulti di Cristo?

La seconda difficoltà, alla quale accennavamo all’inizio, è la decisione di come agire una volta compresa la vera natura della crisi che, come cattolici, stiamo oggi vivendo. Una cosa, infatti, è pensare che un certo numero, più o meno grande, di uomini consacrati, sta sbagliando, però in buona fede; e una cosa ben diversa è capire che quanti hanno operato questo capovolgimento della fede cattolica non sono affatto in buona fede e non hanno commesso alcun errore, anzi, hanno fatto e stanno tuttora facendo benissimo il loro (sporco) lavoro, secondo le direttive che vengono dal vertice della massoneria e cioè al fine preciso di portare alla distruzione totale e irreversibile della Chiesa e di quella fede che, per mezzo di questa, ha alimentato generazioni e generazioni di credenti nel corso dei secoli. Non è cosa semplice prendere atto che la propria madre non ci ama, ci ha traditi, ci ha venduti, e per noi prova solo fastidio e disprezzo, a meno che seguiamo ciecamente i suoi ordini, anche i più scellerati e contrari allea legge naturale. Ma una vera madre non fa così cosi con i suoi figli; e un vero pastore del gregge non fa così con le sue pecore. Una vera madre si farebbe uccidere piuttosto che mettere in pericolo la vita dei suoi figli, e altrettanto farebbe il buon pastore nei confronti del suo gregge. Ed è ancor meno semplice decidere che fare, quale linea di condotta adottare, da parte di un buon cattolico, una volta compreso il terribile inganno. Si tratta di accettare e metabolizzare l’idea che il clero massone  e modernista  non è il vero clero, non è cattolico, non c’entra nulla con Gesù Cristo e col Vangelo; e pertanto che esso non merita obbedienza, né rispetto, né fedeltà, ma, al contrario, che deve essere rigettato con sdegno, e cacciato fuori dalla propria vita, perché, diversamente, sarà lui a trascinare noi sulla via dell’apostasia e della perdizione. La tentazione più istintiva sarebbe quella di andarsene: ma sarebbe la peggior decisione. Se i buoni cattolici se ne vanno, si facilità ulteriormente il lavoro di quelli cattivi. Se i buoni sacerdoti se ne vanno, si rendono più semplici le cose ai falsi sacerdoti massoni. Ricordiamoci sempre che la Chiesa è la Sposa di Cristo: una santa prostituta. Santa, perché istituita da Gesù stesso; prostituta, perché, nella sua parte visibile, è soggetta a tutte le tentazioni, le debolezze e le meschinità della natura umana. E poi, che vuol dire andarsene? Andarsene vuol dire provocare uno scisma: sciagura suprema, da evitare a ogni costo, almeno finché sia possibile. Inoltre, sarebbe ingiusto nei confronti di se stessi. Perché mai i buoni cattolici dovrebbero assumersi la responsabilità di dividere il Corpo mistico di Cristo, mentre la verità è che la divisione è stata voluta e operata dai falsi sacerdoti, dai nemici occulti di Cristo? Per la storia, per la verità, per il giudizio finale, è giusto che chi ha creato questa situazione la porti fino alle estreme conseguenze; non chi non l’ha voluta. È chiaro, tuttavia, che i falsi cattolici non lo faranno mai: prima di tutto per non scoprire il proprio gioco, dato che fino ad oggi sono riusciti a insinuarsi con tanta abilità e a sostituire, pezzo per pezzo, la vera Chiesa con quella falsa, diabolica e anticristiana; in secondo luogo perché sono già così vicini al successo: perché dovrebbero mettere tutto a repentaglio con un colpo di testa? Essi controllano tutti i media cattolici e godono della simpatia e del sostegno di quasi tutti i media laici e anche di quelli anticattolici, cioè quelli pagati direttamente dalla massoneria e dal potere finanziario: sono perciò in grado di raccontare al mondo ciò che vogliono e come vogliono, di far credere tutto quello che vogliono, senza temere alcun contraddittorio, e tanto meno una smentita.

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Un terribile inganno? Per i veri cattolici si tratta di accettare e metabolizzare l’idea che il clero massone e modernista non è il vero clero, non è cattolico, non c’entra nulla con Gesù Cristo e col Vangelo; e pertanto che esso non merita obbedienza, né rispetto, né fedeltà, ma, al contrario, che deve essere rigettato con sdegno, e cacciato fuori dalla propria vita, perché, diversamente, sarà lui a trascinare noi sulla via dell’apostasia e della perdizione!

La versione dei fatti che sono riusciti ad imporre al pubblico, cattolico e non cattolico, è la seguente. C’era una vota la Chiesa di prima del Concilio, vecchia, decrepita, malandata, in via di estinzione: il suo peccato fondamentale era quello di aver perso il contatto con la gente, col progresso, con la storia. Poi, per fortuna, o per opera della divina Provvidenza (!), è arrivato un uomo di nome Giovanni; quest’uomo ha convocato il Concilio, e il Concilio ha ridato giovinezza ed entusiasmo a quella Chiesa stanca e avvizzita, le ha trasmesso entusiasmo e nuova linfa vitale; ha rinnovato il suo stile, l’ha resa più efficace, più capace di comunicare, più aperta verso il mondo, più dialogante, più coraggiosa. Bellissimo. Dopo il Concilio, però, i vescovi e i cardinali tradizionalisti hanno fatto il possibile e l‘impossibile per frenare un ulteriore rinnovamento, per arginare ogni ulteriore apertura: è stata una lotta incessante fra i buoni, che volevano proseguire l’opera sacrosanta del Concilio, e i cattivi, che la volevano ostacolare e, che, se avessero potuto, l’avrebbero addirittura cancellata. Un esempio di buono: il cardinale Carlo Maria Martini, gesuita e massone. Un esempio di cattivo: il cardinale Giuseppe Siri, perfetto esempio di prelato reazionario e oscurantista. Infine, sette anni fa, è arrivato un  uomo di nome Francesco: uomo più che mai in odore di santità, come del resto il suo nome chiaramente suggerisce. Sorvolando su dettagli e quisquilie come le misteriose dimissioni del suo predecessore o come il fatto di essere stato eletto papa pur essendo gesuita, mentre le due cose sono incompatibili a norma di diritto canonico, Francesco ha ripreso con vigore e con coraggio l’opera, sempre ostacolata e rinviata, dei riformisti; inoltre ha cercato e sta cercando di fare pulizia in Vaticano e in tutta la Chiesa, eliminando le mele marce, allontanando i prelati e i sacerdoti indegni. Allo stesso tempo, ha gettato ponti di dialogo, amicizia e comprensione verso tutto e verso tutti: verso i protestanti, gli ebrei, gli islamici, i massoni, gli atei. Mai si era visto un papa più misericordioso, più operoso, più vicino alla sensibilità della gente, più democratico, più ben disposto e più scevro da mire di potere; mai la Chiesa aveva avuto la grazia di avere un papa più ”francescano” di Bergoglio.

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 Non abbiamo a che fare con della gente che sbaglia in buona fede, ma con una banda di criminali, avidi di potere e disposti a tutto. Ricordiamo come è stato perseguitato san Pio da Pietralcina per quasi tutta la sua vita, in particolare dopo l’elezione del cosiddetto papa buono, cioè Roncalli!


Che fare, davanti a una banda di criminali?

di Francesco Lamendola

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2 commenti:

  1. Ci sono alcuni punti nel suo discorso che mi lasciano un po'perplesso:il non andarsene da questa chiesa non mi è molto chiaro!Personalmente non considero più la chiesa di bergoglio la CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA VOLUTA DA NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO!Di conseguenze tutte le false messe celebrate una cum un falso papa sono invalide(come lo sono quelle anglicane)quando non blasfeme!!Ma anche facendo finta di essere un cattolico deficiente(nel senso di deficere cioè di non essere a conoscenza della non cattolicità della chiesa di bergoglio)assistere ad una messa di "Paolo VI"(non so che cosa ne rimane oggi ancora di quella messa)per chi è cattolico,diventa un vero e proprio insulto alla propria coscienza;a cominciare dal pubblico stravaccato sulle sedie e panche del ex edificio religioso che in attesa che incominci lo show (la maggior parte si augura che sia il più breve possibile)sghignazza,se la conta con il vicino,parla al cellulare,i più silenziosi si preparano" degnamente" alla parodia del "sacrificio eucaristico" con l'iphone e i giochetti demenziali.Il tutto viene " migliorato" quando qualcuno,sentendo il suono della campanella,innalza un "canto"sguaiato le cui parole sono piene di blasfemie e bestemmie accompagnato da battiti di mani del popolo(mi permetta bue)!Dopo di che entra in scena il protagonista delle messe novus ordo,cioè il sacerdote,con paramenti"sacri"da far invidia ai pagliacci dei più prestigiosi circhi(ed è forse lì che dovrebbero andare ad esercitare la loro nobile arte);dopo aver iniziato con il segno di croce il "protagonista"già stufo e stanco di essere lì,usa la "liturgia"più breve che il canone offre per poter arrivare alle "letture"affinchè possa dedicarsi al suo hobby preferito,la pennichella!E'in questo momento che si raggiunge il massimo della "solennità",quando i lettori,anzi le lettrice svestite come le prostitute facilmente identificabili sulle tangenziali,danno il meglio di se salendo sull'altare per dimostrare a tutti che non sanno leggere!E'l'istante preciso in cui il"prete"se non è un invertito viene distratto dalla sua pennichella per osservare il loro posteriore!Mi fermo qui perchè mi viene nausea solo a continuare a descrivere l'obbrobrio e l'oscenità a cui si sono ridotte le "funzioni "in quelle strutture che una volta erano chiese cattoliche!In realtà chi ha voluta restare cattolico ha dovuto suo malgrado e con profondo dolore andarsene da questa falsa chiesa,lei scismatica perchè ha tradito la Verità,rinnegando Cristo,e che purtroppo ha con sè la maggior parte dei consacrati e la quasi totalità di un popolo ex cattolico,fondamentalmente ateo e connivente con il peccato e ogni forma di depravazione! Il cattolico che ha voluto restare deve trovare "rifugio"nella messa "vetus ordo"non per nostalgia di un passato che non ha mai vissuto,ma per partecipare con devozione al " SACRIFICIO INCRUENTO DI CRISTO"dove veramente si verifica il sommo miracolo della TRANSUSTANZAZIONE!Quindi,faccio un accorato appello con profonda carità cristiana(LA CARITA' E' VERITA') :piantiamola con la parola scisma che non ha nessun valore,se ci si distacca da chi ti porta serenamente nelle braccia di satana per l'eternità!

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  2. Il NO è un Sacrificio valido. Che sia da abolire, che non rende il giusto culto a Dio lo è anche.il resto è condivisibile ma solo umanamente. Noi ce la sentiamo di lasciare Cristo in quelle fabbriche chiamate chiese, con tutte le irriverenze e le offese sopra descritte e senza la nostra consolazione? Cristo è in mezzo a branca di ipocredenti e noi scappiamo? Io certo che vado al VO ma poi consolo il mio Signore e durante la S.Messa mi inchino e inginocchio come nel VO. Santa Comunione? Rigorosamente in ginocchio. Santo Rosario? In latino e in ginocchio. Devono arrivare a guardare tra i fedeli per la paura che quel giorno io posso essere lì e fare qualcosa di cattolico che disturbi l'apostasia generale. Resistenza, sempre, perché Cristo è il nostro generale e noi suoi soldati. Il generale è silente ma noi dobbiamo essere sentinelle. Quando verrà suonata la carica dovremo essere pronti e possibilmente avere già, come dei cecchini,avere colpito il nemico e fiaccato il morale.poi sarà il Sabaoth a travolgere la linee ma, come dice la Canzone dl Piave: Non passa lo straniero!

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