ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 aprile 2020

Il crogiolo dell'amaro vicario di Cristo in Terra! …

PAPA, MESSA E CEI. L’ACROBATA GESUITA E IL CIRCO DEGLI ORRORI.


Carissimi Stilumcuriali, ci ha scritto oggi un sacerdote nostro amico, un messaggio pieno di sofferenza e di dolore. Non c’è altro da aggiungere: leggetelo. 

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L’ACROBATA GESUITA E IL CIRCO DEGLI ORRORI
I recenti episodi della lotta buffa tra i neo-guelfi e i neo-ghibellini, ovvero, le battaglie relative alla dittatura contro la Messa, come è stata qualificata da un Presule eccezionalmente coraggioso, anche se con due mesi in ritardo, sono state delle spade di dolore che hanno trafitto il mio povero e peccatore cuore sacerdotale.
È vero che il dolore morale tante volte fa nascere delle riflessioni profonde piene di amore e di conseguenze. Così immagino il Cuore addolorato di Maria ai piedi della Croce, una bellissima vetrata attraversata da tante luci abbaglianti che producevano pensieri e atti di affetto, di oblazione e di speranza. Ma non solo: le sofferenze acute ci portano pure a esclamare, come Gesù sulla Croce prima di rendere il suo spirito tra le mani del Padre: gridò ad alta voce.
Ebbene, in questi tempi che sono di passione per la Santa Chiesa, i recenti colpi di scena che hanno avuto da protagonisti diversi presuli e Papa Francesco, mi hanno colpito in maniera particolare causandomi vivo dolore e strappandomi un grido che voglio consegnare a Lei, caro Tosatti, ricoprendo purtroppo dell’anonimato la mia identità per non rischiare inutili censure che recherebbero danno al mio ministero a beneficio delle anime.
Dal titolo di questa mia riflessione si può cogliere subito l’essenziale del suo contenuto. Infatti, l’omelia di ieri nella messa mattutina è stata una crudele doccia fredda per la fede di tanti cristiani amanti dell’Eucarestia che penano a causa della fame spirituale causata dall’assenza del pane degli Angeli.
Le parole del Pontefice fanno parte di un gioco di acrobazia illogico e per nulla divertente, degno di un gesuitismo cinico che affetta gravemente, diciamolo con sincerità nella carità, il modo di agire di Papa Bergoglio.
In primis è stato Lui, qualche giorno fa, a dire da Santa Marta che la Chiesa non era virtuale, né poteva cadere in una sorta di gnosticismo. Questo evidentemente dopo aver sentito il clamore popolare.
Sembrava di spingere i Vescovi all’attesa battaglia per l’Eucarestia, d’altronde più che giusta. Dopo, però, alcune uscite coraggiose di diversi presuli che hanno dato adito a tante speranze… l’acrobata fa un salto e spiazza tutti…!
Purtroppo, tante di quelle pecorelle del Signore che si sentivano fino a quel momento non protette dal silenzio imbarazzante dai pastori, sono rimaste deluse, profondamente deluse…
Certo, proprio il giorno dopo che si era alzata l’onda di rivendicazione di diritti ormai propri e riconosciuti legalmente alla Chiesa, l’acrobatismo gesuitico, in un movimento sconcertante, ha cambiato parola d’ordine, spegnendo la brace dell’entusiasmo in difesa dei diritti ecclesiali che riprendevano vigore.
Questa sua condotta equivoca, contradittoria, non è che un comportamento artificioso tipico dei gesuiti snaturati, molto lontani dalla logica ignaziana originale, una tattica con cui papa Bergoglio cerca di destreggiarsi in una situazione difficile.
Ma sarà solo questo? La mia domanda si fa pressante quando si realizzano con oggettività e fondata certezza i frutti del famigerato accordo segreto sino-vaticano che tante disgrazie sta portando ai fedeli cinesi!
Da uno che ha consegnato il gregge di Cristo pellegrino nella Cina al controllo ferreo, dittatoriale e tirannico del partito comunista, che c’è da aspettarsi per quanto riguarda la sua politica ecclesiale in altri paesi? Questi giochi di prestidigitazione non faranno parte di una manovra machiavellica per abituare gli occidentali a una Chiesa succube allo Stato, a una religione svuotata di contenuto soprannaturale e tutta focalizzata sul sociale quasi come un dipartimento caritatevole del “papà” stato?
Ed ecco che compare adesso il circo degli orrori. Sì, siamo davanti a un tentativo scaltro, favorito dal panico della gente, di farci dare un passo avanti verso l’addomesticamento della Chiesa. Ecco le recentissime parole di Maffeis dopo essersi sintonizzato con il Papa. Secondo Lui la Chiesa italiana non ha il proposito “di strappare col governo, né di fare fughe in avanti. L’intenzione è quella di andare avanti col dialogo costruttivo”…
La conclusione logica che si impone è questa: hanno venduto i diritti sacrosanti di sovranità e libertà di culto chi lo sa per quale piatto di lentiche. Così il mondo, già in chiara decadenza morale e in preoccupante crisi di fede, diventerà sempre più come il circo degli orrori, cioè, un palcoscenico sul quale si aggirano morti viventi, fantasmi usciti dai culti voodoo, nel buio seducente di un neopaganesimo sinistro.
E gli uomini di Chiesa? Tacciono, si chinano, obbediscono e con la loro voce sommessa anestetizzano le resistenze dei cattolici… Essendo oggi la festa di Santa Caterina da Siena, la vergine mantellata di Siena che col suo fuoco profetico ha restituito la virilità a tanti Pastori codardi, forse sarebbe il caso di ricordare alcuni dei suoi passi, raccolti del suo epistolario. Più concretamente offro due brani scelti di lettere da Lei inviate al Papa suo coetaneo:
“Soltanto passando attraverso il crogiolo sarete quello che dovrete essere, il dolce vicario di Cristo in Terra! … Fate dunque tutto quello che è in vostro potere acciocché non veniate ad agire secondo la volontà degli uomini, piuttosto secondo la volontà di Dio che altro non chiede, e per lo quale motivo vi ha posto a sì tanto supremo vicariato.
Ma voi avete bisogno dell’aiuto di Gesù Cristo Crocifisso e con voi i vescovi che sono chiamati a consigliarvi, perocché molti sono fra loro corrotti e neanco ferventi sacerdoti, liberatevi di costoro, ponete il vostro santo desiderio in Cristo Gesù, ripudiate i sollazzamenti del marciume della corruzione, abbiatelo a distinguere da questo: se non sapete soffrire, non siete degno! Voi fate le veci del dolce Cristo Gesù, e come Lui dovete desiderare soltanto il bene delle anime, dovete bere il calice dell’amarezza, dovete farvi dare il fiele. Oh quanto sarà beata l’anima vostra e mia che io vegga voi essere cominciatore di tanto bene”. (Lettera a Gregorio XI)
“Io, se fussi in voi, temerei che il divino giudicio venisse sopra di me”. (Lettera a Gregorio XI)
La stessa Caterina, come si può leggere nella leggenda maior scritta dal Beato Raimondo da Capua, annunciò una lunga crisi per la Chiesa al termine della quale ci sarebbe stato un rinnovamento splendido e maestoso. Siamo vicini al vortice di tutti i mali che potevano abbattersi sulla Sposa di Cristo, ci troviamo dunque vicino al parossismo della decadenza. Abbiamo, dunque, fiducia in Dio, Lui non abbandonerà la sua Chiesa, ma la riscatterà dalla mano dei suoi nemici e la glorificherà!
Sia lodato Gesù Cristo!
Marco Tosatti
29 Aprile 2020 Pubblicato da  Lascia il tuo commento --

OM: LA TELEFONATA FRA CONTE E IL PAPA, E IL DEFAULT VATICANO….


Cari amici e nemici di Stilum Curiae, e troll vari di cui avverto una minore presenza (o forse mi ci sono abituato; o forse è l’opera diuturna di sanificazione all’ozono che mi tocca compiere nei confronti di decine di commenti chiaramente tesi sono a dar fastidio, o a distrarre – fra cui link a siti porno! Ma vi pare? Ringrazio per il consiglio, però…- Osservatore Marziano ci ha mandato un interessante retroscena speculativo sul balletto a tre che si sta svolgendo fra Conte Giuseppi, Santa Sede (papa e lo sponsor di Conte, Parolin) e la Conferenza Episcopale italiana, originato da un articolo di Massimo Franco sul Corriere. Buona lettura…

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Osservatore Marziano a Tosatti
Caro Tosatti, avendo ricevuto da parte dei miei sorpresissimi Vertici marziani richieste di informazione su questa (vedi sopra e sotto) notizia data dal Corriere della Sera da Massimo Franco (che certo non è un bergogliano…) son stato costretto a cercare informazioni riservate. Come è d’uso fra noi, parte di queste informazioni le condivido con Stilum Curiae.
Ecco alcune indiscrezioni che ho ricevuto e sto approfondendo, perché mi paiono curiose, ma provengono da “oltre Tevere”.
Anzitutto vorrei riconoscere che i suoi “contributori” su Stilum Curiae, spesso son più informati dei nostri insider vaticani.
La settimana scorsa infatti Stilum Curiae, a firma mi pare Pezzo Grosso o RVC, ha anticipato l’indiscrezione che il Papa sta preparando una Patrimoniale.
E’ proprio così. E la notizia qui sotto riportata di continui colloqui tra il vostro premier Conte e il papa Bergoglio potrebbe essere anche collegata al tema Patrimoniale.. Ci dicono infatti che Bergoglio sta cercando anche lui “aiuti di Stato”, per salvare il Vaticano, prossimo al default.
Che ciò sia legato (come qualcuno sospetta) al fine di affittarlo successivamente per trasformarlo in sede Unesco in Europa non è ancora chiaro. Potrebbe anche essere, ma non trovo ancora conferme. Certo se il Vaticano facesse default sarebbe costretto a prendere iniziative straordinarie, per esempio far intervenire prima Soros o Bill Gates per fare un salvataggio intermedio.
La qual cosa è stata chiaramente interdetta dalla Cina. Ma c’è anche chi sostiene che Bergoglio “voglia” il default per ottenere la sua famosa – Chiesa povera – Comunque sia vale la pena osservare ciò che accadrà nel periodo post coronavirus.
Vediamo le indiscrezioni su perché Papa e Conte stiano colloquiando.
Perché è vero il rischio di collasso finanziario e pertanto l’ipotesi della Patrimoniale, o altre soluzioni. Il Vaticano, grazie alle conseguenze del Covid 19 sta rischiando proprio il collasso finanziario.
Si pensi che quasi la metà delle entrate del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano è costituita dalle entrate dei Musei Vaticani. Che sono chiusi e chissà quando riapriranno….Su questo punto specifico ci sono due visioni contrastanti presso i nostri informatori.
In pratica taluni sostengono che Conte stia chiedendo al Papa di riaprire le chiese (incredibile fosse vero!), ma il Papa gli chiede di lasciargli prima riaprire i Musei, e Conte dice no, i Musei no. In pratica ci spiegano che la riapertura dei Musei Vaticani sarebbe la vera ragione dei colloqui.
Il Papa, per non fallire, deve aprire i Musei e per essere autorizzato dal Governo gioca la mossa della riapertura delle chiese. Sembra incredibile? In alternativa alla riapertura dei Musei, che fa Bergoglio? Chiede a Conte aiuti di Stato, (includendo l’EU, e Unesco, essendo il Vaticano patrimonio dell’umanità).
Che Bergoglio possa avere in serbo anche un elemento di negoziazione con Conte, è considerato possibile da taluni. Forte delle dichiarazioni che fa da sette anni sulla una chiesa povera, potrebbe spiegare che Il collasso lo obbligherà ad affittare il Vaticano all’Unesco, nominare Bill Gates Segretario di Stato – laico – della Santa Sede. E anche qui la Cina non sarebbe d’accordo, forse.
Ci informano anche che Conte ha suggerito al papa di formare anche lui una Task Force per la fase Due (come Conte ha fatto con Colao) in modo di pianificare rientro in fabbrica ed in ufficio con il rientro in chiesa. Gli scaglionamenti per il ritorno progressivo dovrebbero esser legati a varie certificazioni.
La prima dovrebbe esser a dimostrazione di avere attribuito l’8per mille alla chiesa cattolica.
La seconda, la disponibilità a sottoscrivere abbonamenti decennali con pagamento anticipato all’Osservatore Romano e Avvenire.
La terza, ancora in corso di definizione, sarebbe una autocertificazione di non essere tradizionalisti, non assistere a messe tridentine, ecc.
Comunque i colloqui sono in corso e vi terrò informati…
OM
Marco Tosatti
29 Aprile 2020 Pubblicato da Marco Tosatti 13 Commenti --

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