ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 27 maggio 2020

Avanti c'é posto!

IN PRIMA FILA ALL'INFERNO ?



L’inferno esiste e a voi spetta:"Un posto in prima fila". Dovreste tremare per il "Vostro delitto" un peccato tremendo: avete oltraggiato la dignità e la santità della persona umana, nella quale vi è "Un riflesso di Dio stesso" 
di Francesco Lamendola  

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/gif/0-fiume-900.gif

Una signora di settantotto anni, affetta da un tumore in fase assai avanzata, è mancata a marzo, presso l’ospedale di una piccola città del Nord. Possiamo anche precisare dove: non nell’affollatissima Lombardia, non in provincia di Bergamo o di Milano, bensì in Friuli, cioè in una zona dove l’emergenza sanitaria si è fatta sentire in misura alquanto attenuata. Naturalmente sul certificato di morte il medico ha scritto che era deceduta a causa del Covid-19: si sa che le istruzioni sono quelle, bisogna gonfiare al massimo le cifre per dare l’impressione che ci sia davvero una pandemia da Coronavirus perché solo così le spropositate, folli e autolesionistiche misure adottate dal governo appaiano pienamente giustificate.


 http://www.accademianuovaitalia.it/images/0-0-BIS2020/000-jesus_77.jpg
Aver costretto migliaia di uomini e donne a morire tutti soli e disperati, e i loro congiunti a non poter stare vicino ai loro cari sul punto di andarsene, è un delitto di tale gravità da gridare al cospetto di Dio!

Non è tuttavia su questo aspetto della questione che desideriamo ora soffermarci, perciò proseguiamo il racconto. La figlia della signora ha raccolto i vestiti di sua mamma e si è recata all’ospedale per vestirla, in vista della cerimonia funebre e per darle l’ultimo saluto. Qui giunta, si è visto negato l’accesso alla camera mortuaria e ha dovuto tornare a casa senza aver potuto vedere la mamma. Il corpo nudo della defunta è stato infilato dal personale ospedaliero in un sacco di plastica e portato via con la massima urgenza. La figlia pensava almeno di poter salutare sua mamma durante il funerale, pur sapendo che si sarebbe svolto in forma estremamente riservata; ma si sbagliava anche in questo, perché non c’è stato alcun funerale. Senza neanche domandarle l’autorizzazione, le autorità sanitarie hanno disposto la pronta cremazione del cadavere, e solo alcuni giorni più tardi la figlia si è vista consegnare un contenitore all’interno del quale vi erano delle ceneri. Queste sono le ceneri di sua madre, le hanno detto: e per quel che ne sapeva lei, avrebbero potuto essere le ceneri di chiunque. Così, allo strazio per la perdita di un congiunto, e alla beffa di aver assistito alla falsificazione del suo certificato di morte - perché bisogna chiamare le cose con il loro nome: e casi del genere sono dei falsi in atto pubblico – si è aggiunta la ferita immedicabile di un estremo saluto mancato, di un’ultima vestizione negata, di un funerale che non c’è stato e di una cremazione non voluta, né autorizzata. Quanto alle ceneri, vi è un grandissimo numero di persone che non prova alcuna consolazione dal fatto di vedersele consegnare; che non approva la cremazione in se stessa, perché contraria alla dottrina della resurrezione dei corpi ed estranea a tutta la nostra tradizione religiosa e culturale (e così l’ha sempre pensata anche il clero, almeno fino a questo sciagurato pontificato); che non saprebbe dove mettere le ceneri ed è estremamente a disagio all’idea di conservarle in casa; che vorrebbe, al contrario, potersi recare al cimitero per avere una tomba su cui piangere e portare dei fiori, come da tempi immemorabili si usa fare nella nostra cultura.

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/0-01QUADRIBIS/00-FUOCHISTI_DECO.jpg
Covid-19: una pandemia che non c’è mai stataL’inferno esiste e a voi spetta:"Un posto in prima fila"! Pentitevi e implorate perdono prima che arrivi la sera della vostra vita. Poi sarà troppo tardi!

Quella figlia si porterà dietro per tutto il resto della sua vita il trauma di non aver potuto vedere sua mamma per l’ultima volta, di non averla potuta vestire per l’ultimo viaggio, di non averla potuta accompagnare al cimitero, di non avere una tomba presso la quale recarsi per ricordarla. E come lei, ci sono centinaia e migliaia di persone le quali hanno fatto, o meglio hanno subito, un’esperienza simile nel nostro Paese. È come se una millenaria tradizione di civiltà, nella quale si esprime tutta la tenerezza e la doverosa pietas dei vivi nei confronti dei loro cari defunti, fosse stata schiacciata e fatta letteralmente a brani sotto i cingoli di un carro armato. E in nome di che cosa, poi? Di una pandemia che non c’è mai stata e di un’emergenza sanitaria ingiustificata, creata ad arte e alimentata con la menzogna e col terrorismo psicologico.

 http://www.accademianuovaitalia.it/images/0-0-BIS2020/0000-PAPA_SOLO_CORONAVIRUS.jpg
Se i tempi non fossero quelli che sono e se l’ignobile falso clero bergogliano non si fosse prestato più che volonterosamente alla vostra infame strategia antiumana e anticristiana, il papa, i vescovi e i sacerdoti di un tempo vi avrebbero scomunicati e avrebbero lanciato contro di voi la più terribile delle maledizioni!

E ora proviamo a considerare la cosa sotto un altro punto di vista: quello di coloro che se ne sono andati. Come saranno stati gli ultimi giorni di vita di quella povera signora, nel piccolo ospedale della cittadina friulana? Nel momento dell’angoscia e della sofferenza, le è stato sottratto il solo conforto di cui aveva bisogno: quello di avere accanto una persona cara, un familiare che le tenesse la mano e le asciugasse la fronte bagnata di sudore. Nella sua coscienza indebolita non c’era alcuna possibilità che si facesse strada il pensiero di un divieto legale che impediva alla figlia di venire lì da lei ogni giorno, come entrambe avrebbero desiderato. L’unica cosa che la sua povera mente avrà potuto registrare è stata l‘assenza dolorosa di quella figlia, il suo inspiegabile silenzio. E così ha dovuto affrontare il passo più difficile, quello oltre la porta della morte, senza avere il sostegno e la dolce presenza dell’unica persona che avrebbe potuto confortarla, dell’unica persona di cui la sua coscienza annebbiata poteva ancora percepire la presenza o l‘assenza, anche se gli occhi del corpo non erano più in grado di registrare le immagini. Ma a un morente si può parlare in tante maniere, anche solo stringendogli affettuosamente la mano o facendogli una lieve carezza. Aver lasciato quella signora tutta sola, in mezzo ad estranei, ad affrontare la crisi della morte; e aver lasciato in eguali condizioni centinaia e migliaia di persone, non sapremo forse mai esattamente quante, è un altro delitto che si deve imputare a questo governo d’irresponsabili, d’incapaci e di delinquenti. Non diciamo d’imbecilli, perché, nonostante tutto, non potevano ignorare la portata dei loro atti: per quanto ignoranti e pasticcioni, per quanto maldestri e confusionari, tuttavia sapevano benissimo quale prezzo avrebbero dovuto pagare gli italiani, quelli ricoverati negli ospedali e i loro parenti più stretti, e tutto per favorire gli interessi di spregevoli speculatori finanziari del genere di Bill Gates, bramosi di piazzare sul mercato i loro vaccini brevettati. Mai nessun governo, nemmeno nelle più truci dittature, aveva osato tanto. Nessuno, neanche nella Germania di Hitler o nell’Unione Sovietica di Stalin, ha dovuto subire un simile trattamento, tranne il caso di persone che erano state individuate e arrestate per ragioni politiche. Ma l’insieme della popolazione no, neppure sotto il nazismo e il comunismo. Aver costretto migliaia di uomini e donne a morire tutti soli e disperati, e i loro congiunti a non poter stare vicino ai loro cari sul punto di andarsene, è un delitto di tale gravità da gridare al cospetto di Dio.

http://www.accademianuovaitalia.it/images/Foto-sfumate/00-morte-anziani.jpg
Vi siete macchiati di un crimine che non può essere perdonato. Avete calpestato il dolore altrui e avete ridotto a numeri senza importanza delle persone in carne ed ossa, proprio nel momento della loro maggiore fragilità!

Cari membri del governo non eletto, vi siete caricati le spalle di una responsabilità che, se fossimo nei vostri panni, non ci permetterebbe di dormire la notte. Voi vi siete spinti oltre: avete passato il segno. Negando una morte umana e delle esequie decenti a migliaia di persone, vi siete macchiati di un crimine che non può essere perdonato. Avete calpestato il dolore altrui e avete ridotto a numeri senza importanza delle persone in carne ed ossa, proprio nel momento della loro maggiore fragilità: quello di chi sta per morire, per gli uni, e di chi sta per perdere la persona amata, per gli altri. Anche noi sappiamo di essere peccatori, perché tutti gli uomini lo sono; ma il vostro peccato è di una tale gravità, anche perché assolutamente cosciente e intenzionale, da evocare le più buie profondità dell’inferno. Perché sappiate che l’infermo esiste, anche se voi non ci credete o se ci credete alla maniera del falso papa Bergoglio, cioè fate finta di crederci per rispetto delle convenzioni; e Conte ha l’improntitudine di dirsi cattolico e perfino devoto di Padre Pio, benché si sia comportato verso le chiese e verso i credenti come forse solamente i lanzichenecchi avevano fatto, nel 1527, ma come neanche i nazisti osarono fare allorché occuparono Roma, nel 1943. Non ci risulta che le SS siano entrate nelle chiese, che abbiamo minacciato e impaurito i fedeli durante la Santa Messa; né che abbiano costretto l’intera popolazione a subire questa violenza disumana, aberrante: impedire ai congiunti di assistere i propri cari che stavano morendo all’ospedale, e proibire loro di vestirli e di seguire la bara al cimitero. Nemmeno nel corso delle guerre più atroci del passato, nemmeno durante le pestilenze più spaventose dei secoli oscuri si era mai visto niente del genere in un Paese cristiano, anzi nella culla stessa della civiltà cattolica.

http://www.accademianuovaitalia.it/images/0-0-BIS2020/000-gesu_montagna.jpg
Anche quelli che possono sfuggire alla giustizia umana, non sfuggono certo a Chi tutto vede e tutto conosce, anche i segreti che si celano in fondo alle tenebre dell’anima. A Lui dovrete render conto di tutto il male che avete fatto!

Voi pertanto vi siete macchiati di un peccato tremendo: avete oltraggiato la dignità e la santità della persona umana, nella quale vi è un riflesso di Dio stesso; avete oltraggiato, in quella povera signora che si stava spegnendo di tumore, e in quella povera figlia, che chiedeva solo di poter comporre il corpo di sua madre con le proprie mani, lo Spirito di Dio che abita in ogni creatura umana. Se i tempi non fossero quelli che sono e se l’ignobile falso clero bergogliano non si fosse prestato più che volonterosamente alla vostra infame strategia antiumana e anticristiana, il papa, i vescovi e i sacerdoti vi avrebbero scomunicati e avrebbero lanciato contro di voi la più terribile delle maledizioni. Perché offendendo lo Spirito Santo che abita in ogni anima, voi avete oltraggiato quanto c’è più sacro al mondo e vi siete caricati la coscienza di una colpa imperdonabile, secondo le parole stesse di Gesù Cristo (Matteo, 12, 31-32): Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro. No, non vorremmo essere al vostro posto, neppure se ci offrissero in cambio tutto l’oro del mondo. Le vostre azioni vi hanno condannati: e l’angoscia di quella donna, confinata in una solitudine inumana al momento della prova più difficile, vi accuserà nel giorno del Giudizio; e il dolore di quella figlia, privata perfino del conforto di un funerale cristiano e di una tomba per sua madre, vi accuserà nell’ora del Giudizio. Dovreste tremare fin da ora, pensando al destino che vi attende. Guai a voi, anime malvagie! Guai a voi!

http://www.accademianuovaitalia.it/images/0-0-TRIS2020/0000-DISTANZIATI_CRIGIO.jpg
 Dovreste tremare per il "Vostro delitto" un peccato tremendo: avete oltraggiato la dignità e la santità della persona umana, nella quale vi è "Un riflesso di Dio stesso"!

L’inferno esiste, e a voi spetta un posto in prima fila! 
di Francesco Lamendola

  
continua su:

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.