ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 2 maggio 2020

Se non ci avessimo creduto ..

La Madonna entra in reparto e i contagi si fermano

«Io di miracoli non parlo. Ma metti mai che…». Il cappellano ospedaliero don Claudio Pirillo mette le mani avanti, ma sa che qualche cosa deve essere andato per il verso giusto. Ad accorgersi che potrebbe essere un miracolo invece è stata un’infermiera dell’ospedale di Crotone San Giovanni di Dio. Dal 26 di marzo i contagi Covid si sono arrestati. E da quel giorno hanno iniziato a guarire i primi malati di Coronavirus fino a che da una settimana Crotone è una provincia Covid-free dato che al momento non figurano nuovi contagi.

Ebbene. Il 26 marzo è anche la data in cui in ospedale ha fatto il suo ingresso anche una signora speciale. Si chiama Madonna di Capocolonna ed è la patrona della diocesi calabrese. L’effige della Madonna nera, che viene portata in processione tutti gli anni dai crotonesi fino al promontorio (Capocolonna) in cui oggi sorge il suo santuario, era stata prestata temporaneamente dall’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta con questa singolare motivazione: «Nei prossimi giorni il Quadricello della Madonna di Capocolonna lo manderò per qualche giorno presso l’ospedale di Crotone come segno della vicinanza della nostra chiesa a questo luogo nel quale si sta combattendo una battaglia importante per la salute e il benessere di tutti noi».
Ebbene: da quel giorno i contagi si sono arrestati e le guarigioni hanno iniziato a contarsi copiose.

«È andata proprio così – spiega al Timone il cappellano don Claudio –. A Crotone abbiamo tre immagini: quella originale, grande, viene esposta ogni sette anni, mentre in processione una volta all’anno esce un “quadricello” che viene scortato da oltre 120mila crotonesi. Bene, il vescovo ha nella sua cappella privata una copia del quadricello della Madonna nera e dal 26 marzo me lo ha consegnato direttamente perché lo potessi custodire in ospedale».
Il quadro però non è rimasto solo nella cappella. «No, durante la preghiera e la Messa con il personale medico lo espongo – prosegue il sacerdote – e poi lo porto in processione per farlo vedere ai malati». E loro? «Pregano e si affidano», aggiunge. Quindi, pare di capire che la donazione del vescovo non sia stato un semplice gesto devozionale, ma qualche cosa di concreto deve averlo operato.
«Sì, ho letto l’articolo su quanto dice l’infermiera… che cosa vuole che le dica? Beh… diciamo che le vie del Signore sono davvero misteriose, ma in un’ottica di fede dobbiamo dire che se non ci avessimo creduto non l’avremmo esposta e non ci saremmo affidati a Lei».
Storia ricca di significati quella della Madonna di Capocolonna, che affonda le sue radici – come tante devozioni italiane – ai tempi in cui i Saraceni nel 1519 compivano le loro consuete scorribande da Sibari al basso Ionio. A Capocolonna, appena a sud di Crotone, i Mori devastarono il promontorio su cui sorgeva una chiesetta che ospitava il quadro di origine bizantina. Antica devozione, arrivata a sostituire il tempietto pagano di Hera Lacinia che della città fondata dagli Achei era il cuore religioso. Ed è li, nella città di Kroton – fratello di Alcinoo, Re dei Feaci, che diede ospitalità ad Odisseo – che i musulmani devastarono tutto, portandosi via anche quel quadro come bottino di guerra. Solo che la nave pronta a salpare per la Turchia, non voleva saperne di mollare gli ormeggi. Così, gli islamici decisero di gettare in mare quell’immagine quasi a volersi liberare di una zavorra. Recuperata da un pescatore, l’icona fu portata “trionfalmente” in città e da lì iniziò la sua nuova vita di Protettrice dei crotonesi.
Oggi, mutatis mutandis, la Madonna nera è ancora lì, pronta a difendere i suoi cittadini.
Miracolo? Rispondere non è facile, ma anche in questo caso è sempre meglio crederci. Anche perché non sappiamo che cosa sarebbe accaduto, e soprattutto quanti morti ci sarebbero stati, se la Madonna non fosse entrata in reparto dove è stata accolta con la stessa devozione dei crotonesi che nel ‘500 la salvarono dalle acque. Nel dubbio, sempre meglio optare per la scommessa di Pascal.
http://www.iltimone.org/news-timone/la-madonna-entra-reparto-contagi-si-fermano/

Governati da “La Scienza” versione Mengele


Anzitutto guardate questo video. E’ la deposizione del dottor Stanley  Plotkin,  autorità mondiale in tema di vaccini, creatore di molti  vaccini  contro le malattie infantili, e  pioniere dell’uso di feti umani abortiti come componenti dei vaccini.  Delle  circostanze  in cui è stata resa questa deposizione va detto rapidamente: chiamato come  perito  a favore   da un abortista  querelato,    l’avvocato della querelante lo interroga  – come si vede  in tanti tele film – e riesce a  farlo rinunciare a presentarsi come “Expert  Witness”, ad  auto-ricusarsi perché non è un neutrale ed oggettivo “esperto”, ma parte. 
Qui il dottor Plotkin  non solo deve ammettere che ha usato  decine feti umani fatti a pezzi  in cui coltivare gli anticorpi, 76 feti in  un solo studio.  Peggio, il dottor Plotkin   ha   sperimentato vaccini su bambini handicappati mentali, e   non ha potuto negare di aver detto, anzi scritto, che era meglio  fare tali esperimenti pericolosi “su esseri che hanno meno possibilità di contribuire alla società,  come i bambini  con handicap rispetto  a bambini o adulti non handicappati”.
Insomma il dottor  Plotkin  coltiva la stessa ideologia che viene condannata nel defunto regime  nazista.  Senza nessuno scrupolo o esitazione  di coscienza. Il che è particolarmente grave essendo Plotkin ebreo  – cosa  che si può sottolineare, credo,   scongiurando le  punizioni del le Nuove Disposizioni ,  aggiungendo subito che anche l’avvocato che lo interroga e lo sconfigge è ebreo,ed ebreo militante: Aaron Siri, laureato in California  in Legge, “earned a Bachelor of Science in Accounting with Honors from Yeshiva University.and clerked for the Chief Justice of the Supreme Court of Israel”.
Plotkin è un Mengele americano. Con la stessa  sordità morale,  la stessa sicurezza che la Scienza merita il sacrificio  di qualche bocca inutile e qualche  essere inferiore,  anzi peggiore  in questo, che non risulta che Mengele abbia  rimestato e   maneggiato feti umani.
Il punto è che il dottor Mengele non vive più sul pianeta  dal 1945, e la sua ideologia razzista è giustamente gravata da  damnatio memoriae, e non ha più effetto; mentre il dottor Plotkin  esiste ancora,  e la sua ideologia e  lunga  pratica   da necromante (così veniva chiamato  una volta chi usava residui cadaverici per scopi di potenza; magia nera) esercita  tutti i suoi effetti su di noi e i nostri figli.
Perché, come ha spiegato la   farmacologa dottoressa  Theresa A. Deisher, Ph.D.,   il DNA di aborti nei vaccini suscita nel sistema immunitario del vaccinato effetti sinistri, per i motivi scientificamente incontrovertibili  che la dottoressa   ha spiegato  nell’articolo che le dedicai a suo tempo,  ed è il caso di rileggere
Il fatto che  obiezioni come quelle della Deisher non vengano prese in conto, e praticamente censurate,  e  che si deridano come No-vax le madri   che  hanno avuto bambini autistici o morti dopo il vaccino, e domandano (domanda altamente scientifica) se “post hoc ergo propter hoc”,  indicano che Mengele e la sua ideologia  – sono al potere –e dettano  il  progetto globale.
Lo abbiamo  subìto noi stessi quando abbiamo chiesto se  l’esplosione  anormale del Covid19  fra Bergamo e Brescia non dipendesse dai vaccini anti-influenzali praticati a tappeto dalla ASL in quelle zone, visto che uno studio americano, fra i  veterans assistiti dal Pentagono, indicava questa probabilità.  Ho ottenuto  comunicati minacciosi di troll che mi intimavano di tacere “per rispetto dei morti” di Bergamo.  E un attacco in più da siti tipo Butac, in qualità di antiscientifico oscurantista (oltreché antisemita, va da sé)
Ci sono  abituato, e non mi preoccupo. Vorrei solo notare che ad essere sommamente antiscientifico è il Butac, e tutti quelli che   impongono   tacere la domanda, sui vaccini anti-influenza, di cui tante madri hanno  accusano che causano danni permanenti,  autismo e persino morte,  se “post hoc” può essere “propter  hoc”. 
Porre la domanda è scientifico nel senso galileaiano:  si fa un’ipotesi, e si   cerca di   vedere viene confermata o smentita.
Provando e riprovando”, ossia “dimostrando  e confutando” , è il motto di Galileo e il modo in cui avanza la scienza.
Chi censura la domanda ha della scienza  la stessa idea  che avevano  Mengele, Lenin, Stalin,  e i loro  moderni continuatori:  la Scienza  (maiuscola)  come strumento  della ideologia, ossia del potere dominante. Ciò che preoccupa Butac e simili, non è sapere la verità, altrimenti sarebbero i primi a voler  esaminare il caso, onde confutare l’ipotesi. .   No, il loro movente è tutt’altro: impedire che “i no-vax abbiamo in mano un argomento  a favore la loro tesi”.
Lo scopo  dunque  è di potere. Questa strumentalizzazione  ideologica della Scienza,  insieme al divieto di far domande e  alla etichettatura diffamatoria ( o psichiatrica)  di chi la fa,  è il metodo  che abbiamo visto perennemente adottare dai comunisti, quando erano al servizio dell’URSS. Adesso sono passati al servizio  del capitalismo globale e dei miliardari monopolisti rentiers   come Bill Gates, mettendo  i loro metodi di agire nell’arena politica, mai cambiati, al servizio dei nuovi Padroni.
Al governo attualmente,  con questi metodi attuano e blindano il progetto totalitario:   adottando i nuovi Mengele  come “scienziati”. E  senza alcuno scrupolo   per la deriva malthusiana, e quindi genocida,  cui collaborano.
I medici, senza di loro e senza aiuti dalla Protezziona  Civila,  usano idrossiclorochina, eparina e  l’antibiotico “a fiumi” (cit.),  e  svuotano  i reparti di  terapia intensiva; loro che  governano, e i loro media,   fanno finta di non  saperlo; ripetono che bisogna “aspettare il vaccino” (come gli  ha detto Bill Gates, e loro sono anzitutto e soprattutto, pro-Vax   contro i No-vax).    E continuano con la loro informazione fatta per terrorizzare gli sprovveduti, purtroppo maggioranza.
“Un rapporto comitato tecnico scientifico parla di un rischio potenziale di 151mila casi da terapia intensiva”, così Fabiana Dadone, ministra della Pubblica Istruzione,  ripresa con clamore dalle TV.

“Se uscite a lavorare e vivere, tornerà, ed è incurabile!”

Il rapporto in questione è già stato ampiamente smentito, fra l’altro con l’osservazione che i dati che riporta sarebbero validi se la popolazione italiana fosse di 260 milioni.
Lo stile delle “notizie” fatte apposta per terrorizzare è inconfondibile. Siccome  gli studi (quelli sì scientifici) fatti su tutti i bambini di Vo’ Euganeo hanno comprovato che i bambini non sono contagiati né contagiano, anche se vivono con nonni positivi, c’è stato un correre ai ripari.
Tgcom 24:
Coronavirus, direttore pediatria Sacco di Milano: “Da dicembre a febbraio 80 bambini con la polmonite” 
In collegamento a “Pomeriggio Cinque” l’esperto, Luca Bernardo: “Appena possibile li convocheremo per test sierologici”
I bambini di Lombardia  da zero a 16 anni sono un milione e mezzo.  Bambini della sola  Milano  sono  pur sempre 442.432. Quale 0,0 per cento costituiscono   80 casi di polmonite,?  Fate voi i calcoli e  dite se se  si può parlare di epidemia.  I bambini con cancro, 7 mila in Italia, sono certo di più. E’  solo  la continuazione dell’operazione terrore intrapresa dai media  televisivi.
E’ indicativo che  la RAI  lanci l’allarme-bambini   con questa notizia, mentre non cerca quel Cristian Atzori Auret, palesemente un medico  lombardo facilmente reperibile, che  ha scritto
” By: Cristian Atzori Auret: E’ una verifica che stiamo conducendo su scala nazionale Monica. Collaborano medici negli ospedali e nel 118. “Da 60 verifiche che ho condotto ricavando i dati di pazienti in t.i.r., grazie all’aiuto di chi ci appoggia nella libera scelta, 58 avevano ricevuto i vaccini antinfluenzali. Gli intubati giovani avevano usato VaxiGrip Tetra, che si propina anche ai bambini. Tutti i ceppi contenuti degli antinfluenzali di questo anno vennero indicati dall’ #OMS ad inizio 2019, e contengono 2 ceppi di coronavirus (definito inattivato). Non è una questione secondaria….
In  compenso  contro questo dottore si scaglia subito  Butac,  che lo  incolpa   di “mala informazione ed antivaccinismo. L’attacco  è dunque ossessivamente ideologico  –   impedire di  dare  ragione  ai  No-Vax.  Butac elenca gli studi scientifici che Auret ha postato, per ridicolizzarli:   o sono “vecchi”, o sono su pochissimi casi, quindi inconclusivi    – invece  negare che in  moltissimi casi coloro che hanno ricevuto il vaccino anti-flu si sono beccati il Covid 19  in  forma grave, e sono morti in  tale quantità da doverne portare i cadaveri sui camion militari a farli cremare  fuori città  – questo non è ritenuto da Butac abbastanza conclusivo da consigliare di esplorare l’ipotesi: non affermarla, ma metterla alla prova per eventualmente confutarla, o come dicono nel gergo di Popper, “falsificarla”. Eppure non sarebbe difficile  smontare la tesi controllando: esistono davvero dentro i vaccini indicati ceppi di coronavirus?
Niente. Tutto l’apparato, dal preteso Comitato Tecnico Scientifico fino a Butac, non vuole indagare su  questa ipotesi. Aspetta”il vaccino” che ci libererà.  O almeno il Remdesivir, che essendo “nuovo” e  brevettato fa guadagnare miliardi alla  Casa. 
L’ideologia, non la scienza, regge questa dittatura sanitaria sempre più oppressiva e rovinosa per le nostre vite . Il “governo” degli “scienziati”  è giunto a  “fortemente raccomandare” – domani, ordinare – di fare il vaccino anti-influenzale a tutti, perché consentirebbe la  diagnosi differenziale: ossia non serve a te, vittima, ma serve a loro per capire  meglio se hai il coronavirus o “solo” una influenza.

(La Corte Costituzionale lo ha già reso obbligatorio:   “L’obbligo di vaccinarsi è legittimo e ragionevole”
https://www.ordinefarmacistiroma.it/wp-content/uploads/2018/01/consulta-togh
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Ovviamente in questa direttiva del governo non c’è solo   demenzialità; vi si vede  lo spirito del Mengele americano, del dottor Plotkin:  siete nostre cavie.
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Come dubitarne? Ormai  i rapporti del governo Conte con il Progettista  del grande piano di spopolamento fanno  i titoli dei giornali.

Bill Gates chiama Conte: “Più soldi per la ricerca del vaccino”

Il miliardario domani ha una videocall con il premier italiano. Parleranno della cura sperimentata da un’azienda di Pomezia con la Oxford University. Anche il G20 italiano nell’agenda di Mr. MIcrosoft
L’amico Enrico Galoppini, che è padre di famiglia con bambini  ed insegnante, segnala qualcosa di profondamente inquietante.
“Stasera  – mi scrive –   ascoltando dei colleghi alle prese coi piani per il prossimo anno accademico, mi sono reso conto che l’idea arrendevole e malsana secondo la quale andremo avanti così per chissà quanto tempo ha fatto breccia nelle coscienze. C’è, in alcuni, una grave forma di rassegnazione a subire il “distanziamento sociale” e la reclusione forzata ogni qualvolta che il governo, consigliato dagli “esperti”, lo riterrà opportuno. Insomma, si sta facendo strada la sensazione che “non vivremo più come prima”, mai più. Il che, oltre ad essere folle, è pure fuori da ogni logica, perché ciò significherebbe la scomparsa pura e semplice dell’uomo, in quanto esso è per natura un “animale sociale”.
La reclusione, il distanziamento, la psicosi verso gli altri visti come potenziali untori e minacce alla propria incolumità, aggiunte all’impossibilità di avere esperienze che vadano oltre quelle che si possono esperire tra le mura di casa e, peggio che mai, nella realtà virtuale di internet, conducono ad uno stato depressivo che si ripercuoterà inevitabilmente in un rifiuto della vita. Com’è tipico di tutti i depressi.
Ora, qualcuno in vena di scherzare, tra i vari messaggi ironici che circolano in questo periodo ne ha fatti girare alcuni a tema sessuale: approfittiamo della quarantena per fare più sesso. Ma la verità è l’esatto contrario, perché la gente impaurita e stressata, stressata da questo clima apocalittico diffuso dai media e dal simulacro d’esistenza che conduce, non si concede più nessun piacere (specialmente se non si è un “single”, che ancora si può godere qualche momento di relax). Perché in fondo il messaggio che circola insistentemente è che dobbiamo fare a meno di tutto quel che non è “essenziale” (deciso da chi?), e cioè lavorare, fare la spesa e poco altro.
Men che meno quest’umanità terrorizzata dalla vita avrà voglia di procreare, perché s’interrogherà sull’opportunità di mettere al mondo una creatura destinata a vivere come un carcerato fin dal primo vagito. Un motivo in più, dunque, per non fare figli, come se non bastassero le sempre più limitate risorse economiche generate da chiusure obbligatorie e fallimenti da decreti.
Ma c’è di più. È risaputo che gli animali in cattività fanno più fatica a riprodursi: lo stesso accadrà anche a noi, se questa situazione dovesse protrarsi per troppo tempo ancora.
Ecco così raggiunto, senza troppo dare nell’occhio, con un “virus” che non è “La Peste”, uno degli obiettivi delle élite nemiche dell’uomo che agitando lo spettro della catastrofe ambientale d’origine antropica predicano la decrescita e la denatalità”.
Enrico si domanda: “E’ L’OSSESSIONE PER LA DENATALITÀ che COLPISCE ANCORA?”.
Lo storico della scienza Enzo Pennetta toglie il punto interrogativo, come spiega in questo video:
La miseria è   freddamente programmata  per rendervi più dipendenti da  loro, dalla Scienza così ben rappresentata dal dottor Plotkin e dal Comitato Scientifico  Tecnico ; così lo “smart working”, la conquista del lavoro da casa, renderà infinitamente più facile il vostro licenziamento individuale; la perdita dei vostri diritti più elementari è sotto i vostri occhi. Gabellata come protezione contro una  epidemia sulla quale vi hanno terrorizzato.
Forse è il caso che vi rivediate lo scenario del futro che vi aveva “previsto” Roberto Casaleggio:

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