"Dopo l'economia distruggeranno la natura stessa dell'essere umano"
L'economista Ilaria Bifarini approfondisce alcuni rischi poco noti e poco dibattuti del surreale periodo storico che stiamo vivendo. "Siamo al centro di una vera e propria guerra spirituale"
https://www.youtube.com/watch?v=Hc6v6WThzcA
L'INIZIO DEL NOSTRO SUICIDIO
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/filosofia/9430-inizio-del-nostro-suicidio
PEZZO GROSSO SMONTA LE MEZZE VERITÀ DI RICCARDI SUL CORRIERE.
25 Agosto 2020 16 Commenti
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, uno dei pochi business fiorenti in questo momento in Italia, (oltre alle mascherine…) è quello della gestione dei clandestini, che come ben sapete costano pro capite oltre quaranta euro a testa quotidianamente; sempre che non sia positivi al Covid, perché allora le spese per le navi da quarantena, sempre pagate da voi, mica da altri, salgono alle stelle. Senza pensare poi all’indotto: forze dell’Ordine ecc. Quindi come sappiamo in questo piatto ricco si sono ficcate sia le Coop di sinistra, che le ONG che la Chiesa. È un business che da sempre si nutre di menzogne; alcune plateali, (“scappano dalle guerre”, poi scopri che sono tunisini o algerini….), ma anche di mezze verità, che sono, come sappiamo, sono le preferite dal nemico dell’umana natura, perché le più efficaci nell’inganno. Pezzo Grosso oggi se la prende esattamente con i prodotti di questo genere letterario espressi nell’articolo di Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio e uomo potentissimo alla Corte del Pontefice regnante. Un’ultima noterella, personale, sui lavori che gli italiani non vogliono fare: una mia amica, cameriera in una pizzeria che ha chiuso a causa del lockdown e che non è riuscita ancora a riprendersi in pieno, fa appunto la badante a un signore di 94 anni con tanti problemi. Un’altra giovane donna, rimasta senza lavoro, si occupa di due bambini – e della casa – di una coppia che ha bisogno di aiuto…Quindi almeno la balla colossale degli stranieri che non vogliono fare i lavori, consideriamola scoppiata. E ditemi per quanti italiani lo Stato – noi – paghiamo oltre quaranta euro al giorno…Buona lettura.
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Caro Tosatti, non è piacevole dover indicare le responsabilità di una persona senza dibattito, ma se questa persona ha il privilegio di esporre le sue idee, tesi, valutazioni sul Corriere della Sera, continuamente, trovo doveroso contrappormi a lui da un palcoscenico ben più prestigioso del Corriere: Stilum Curiae.
SC sarà letto da meno persone del Corriere, ma la qualità dei suoi lettori non è paragonabile. Esempio sono i commenti, soprattutto quelli critici dell’articolo postato, che dimostrano lo spirito ed il livello dei lettori di SC.
Posso persino ammettere che molti commenti, anche a miei articoli, mi hanno fatto riflettere e mi hanno dato valore aggiunto, anche o soprattutto se critici.
Bene, perché questa premessa? Perché oggi sul Corriere interviene il “solito” pseudo grillo parlante di Bergoglio, fondatore, animatore, utilizzatore di Sant’Egidio, grande riferimento di potere diplomatico democratico americano presso la Santa Sede.
Ma soprattutto amatissimo ed ascoltatissimo consigliere di Bergoglio: Andrea Riccardi. Titolo dell’articolo è “La civiltà e la legalità della regolarizzazione” (degli immigrati irregolari, naturalmente).
E’ un pezzo sovversivo, che andrebbe “denunciato alla magistratura”. Espongo la mia proposta di “chiave di lettura”, invitando a leggerlo.
1° Chiave di lettura: l’obiettivo (fra le righe) del Riccardi è realizzare detta regolarizzazione perché il business di S. Egidio e delle Ong papaline non sta tanto nel trasporto di esseri umani, ma nel loro inserimento e integrazione, che significa regolarizzazione e lavoro. Ma il lavoro in realtà non c’è; Riccardi però sa inventarlo – In Italia abbiamo un tasso di disoccupazione intorno al 13% (intorno al 30% nel sud), in autunno rischia di raddoppiare. Se gli italiani non lavoreranno scoppieranno rivolte sociali.
Se il lavoro che saranno necessariamente disposti ad accettare verrà loro sottratto e dato a immigrati irregolari, scoppieranno conflitti. Ecco perché Riccardi va denunciato: per istigazione alla rivolta sociale.
2° Chiave di lettura: se non fosse per gli emigranti molti lavori non sarebbero fatti (dai lavori nei campi, edilizia, badanti ecc.), ma il nostro Riccardi non spiega che chi lui vuole regolarizzare sono i clandestini che lui ha portato con le sue navi ed aerei in Italia e non sono affatto felici di stare in Italia e vogliono andare, che so, in Germania dove sono i loro parenti e si lavora e guadagna. La regolarizzazione acquisita in Italia serve quale passaporto per l’Europa. Perciò l’ottenimento della regolarizzazione frutta molti guadagni…
3° Chiave di lettura: è lo stile infingardo con cui il cattocomunista bergogliano Riccardi presenta questa esigenza. Spiega che, mentre sarebbe logico, opportuno e vantaggioso regolarizzare detti irregolari, la politica è prudente a farlo perché teme (ho detto: teme) la reazione degli italiani che grideranno “all’invasione”, regalando voti ai biechi “sovranisti”. Mentre (dice il Riccardi) ciò non è vero, gli italiani non gridano affatto all’invasione, anzi, sono le famiglie italiane che vogliono la regolarizzazione (solo delle badanti; ma questo Riccardi non lo spiega, perciò andrebbe denunciato per false informazioni via stampa).
4° Chiave di lettura: questo articolo è un esempio paradossale e vergognoso di presa per i fondelli e di vile mascheratura della realtà, di confusione imposta, denso di tranelli insinuati con stile pietistico. Ma attenzione! Ma non tanto verso gli immigrati, bensì verso noi poveri italiani che abbiamo bisogno di badanti, camerieri, autisti e maggiordomi, ma non ce lo permettono i leghisti di Salvini. Pensate come conclude Riccardi: <Se non vogliamo allargare le aree <in nero> dei lavoratori che noi necessitiamo, dobbiamo regolarizzare i flussi di immigrati con processi regolari (e protetti)>.
In pratica dice: se volete le badanti, prendetevi soprattutto gli irregolari clandestini. Dice quello che il segretario ONU Kofi Hannan aveva imposto di fare.
E questo qui è il consigliere di Bergoglio e firma prestigiosa bergoglianica del Corriere della Sera, oltreché capo di chissà quante ONG. Sento ribrezzo.
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