LORETO: LA GAFFE CHE AVVENIRE NON HA VOLUTO CORREGGERE.
Carissimi Stilumcuriali, il prof. Gotti Tedeschi ci ha inoltrato questa lettera del prof. Giorgio Nicolini, di cui condividiamo qualche brano:
non so se ha avuto modo di leggere AVVENIRE del 9 Settembre u.s., nella “Pagina in Primo Piano”, dedicata alla visita del Presidente SERGIO MATTARELLA a Loreto per l’accensione della Lampada per l’Italia, in cui nell’articolo principale il giornale ha lasciato pubblicare dall’articolista una più radicale menzogna e dissacrazione della storia della Santa Casa, anche se l’autore ne era in “buona fede”. Come descrivo nell’articolo che Le invio ho potuto contattare l’autore stesso, che ha dato prova di un vivo rammarico per l’accaduto, ma né io né lui siamo poi riusciti ad ottenere dal direttore di AVVENIRE la possibilità di smentire e correggere quanto di falso ed erroneo era riportato nell’articolo del 9 settembre.
Mi sono perciò trovato obbligato in coscienza a scrivere l’articolo di “replica” che Le invio, insieme ad un secondo articolo, che è un tutt’uno con il primo, ove – dato che non mi si vuole mai ricevere – ho rivolto questa volta pubblicamente un appello ed un monito al Vescovo di Loreto e ad altre Autorità Ecclesiastiche “responsabili” della “questione lauretana” e sulle valutazioni fatte – anche dal punto di vista morale – mi assumo tutta la responsabilità di ciò che ho scritto.
Poiché non ho l’indirizzo diretto di Marco TOSATTI, Le sarei grato – come nelle altre volte – se può inviargli i testi in allegato, con la preghiera – se lo ritiene opportuno – della pubblicazione, anche eventualmente solo del primo articolo, nella speranza di “scuotere” l’indolenza omissiva e l’opportunismo delle Autorità Ecclesiastiche e comunque per poter smentire pubblicamente anche l’articolo di AVVENIRE ed esecrare il comportamento pilatesco del direttore di AVVENIRE.
Le invio i più cordiali saluti.
Giorgio Nicolini
In allegato trovate l’articolo di Avvenire con la frase incriminata, e qui sotto la replica del prof. Nicolini. Buona lettura.
§§§
§§§
L’ULTIMA GRAVE DISSACRAZIONE DELLA SANTA CASA
OPERATA DA “AVVENIRE”
L’8 settembre si è celebrata a Loreto la solennità della Natività di Maria, poiché vuole la tradizione che proprio nella Santa Casa di Nazareth, custodita nel Santuario Lauretano, la Vergine Immacolata abbia visto la luce, dalla mamma Sant’Anna.
Quest’anno tale celebrazione della Natività di Maria aveva un significato ancor più grande che nel passato, poiché si svolgeva nel pieno dell’Anno Giubilare indetto per il Centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione”, come dichiarato il 24 marzo 1920 dal papa Benedetto XV, nel riconoscimento ufficiale della verità storica dei “voli miracolosi” della Santa Casa.
In aggiunta, proseguendo una tradizione iniziata dal Card. Angelo Comastri nel 1998, quando era Vescovo di Loreto, una autorità dello Stato presiede ogni anno – nella festa della Natività – all’accensione della Lampada per l’Italia, che viene posta nella Santa Casa a simboleggiare la preghiera della Chiesa per la Nazione Italiana. Nell’8 settembre scorso per tale accensione è intervenuto lo stesso Capo dello Stato Sergio Mattarella, dando a tale accensione della Lampada un significato “mondiale” e non più esclusivamente di preghiera per l’Italia, anche in ragione dell’epidemia mondiale che ha coinvolto tutti i Paesi del mondo, e per cui pregare.
Era quindi un’occasione particolarmente felice e solenne per riproporre a tutto il mondo l’insegnamento della Chiesa riguardo alla autenticità della “reliquia” della Santa Casa unitamente a far conoscere l’approvazione secolare da parte della Chiesa della verità storica delle “Traslazioni Miracolose”, come attestano centinaia di studi secolari e di documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche esistenti e dalla Chiesa sempre avallati.
E’ avvenuto però che il quotidiano AVVENIRE sembra aver colto questa opportunità straordinaria del Giubileo e della presenza del Capo dello Stato a Loreto per la festa della Natività, non per far conoscere ed esaltare ancor più la Santa Casa, ma per pubblicare un articolo che – al di là delle intenzioni dell’autore – risulta essere dal punto di vista storico e devozionale il più dissacrante sulla Santa Casa, da quando dal 1984 il Padre Giuseppe Santarelli inventò le “false ipotesi” del trasporto umano di “alcune sante pietre” della Santa Casa, negando in tal modo sia l’autenticità della reliquia nazaretana che la verità delle Traslazioni Miracolose, e dando così inizio alla dissacrazione della storia della Santa Casa.
Nel giorno più solenne dell’8 settembre, però, AVVENIRE è andato anche “oltre” queste falsificazioni e mistificazioni lauretane operate negli ultimi decenni dalla Basilica Lauretana, “inventando” nuovi e non identificati “resti” dell’umile abitazione di Maria, e facendo scomparire del tutto persino l’esistenza stessa della Santa Casa di Nazareth a Loreto.
E’ stato, infatti, con immensa tristezza che i lettori del quotidiano cattolico, che è il giornale ufficiale dei Vescovi italiani, hanno dovuto leggere in AVVENIRE del 9 settembre 2020 – nel dedicare a pag.5 un ampio “Primo Piano” all’evento dell’accensione della Lampada per l’Italia -, l’articolo principale del quotidiano, che ha riportato per l’ennesima volta e più gravemente la MENZOGNA dissacratrice circa la stessa Santa Casa, ove si scrive: “La lampada, simbolo dell’invocazione quotidiana del popolo alla Vergine, subito dopo l’accensione è stata posta sopra l’altare, di fronte all’immagine della Madonna, dentro la Santa Casa in cui SONO CONSERVATI I RESTI che la tradizione cristiana riconduce all’umile abitazione della Madonna a Nazareth, IVI TRASPORTATI E POSTI IN SALVO DAI CROCIATI NEL 1291”.
L’articolista, non competente dal punto di vista storico, come lui stesso ha riconosciuto umilmente in un successivo contatto diretto con me – come più sotto preciserò –, e quindi senz’altro “in buona fede”, si era “fidato” di quanto vagamente letto nel sito Internet del Santuario di Loreto, demandando peraltro all’esame del direttore di AVVENIRE, o da chi da lui delegato, la eventuale correzione delle parti storiche dell’articolo, ove fossero state erronee. Ma né il direttore MARCO TARQUINIO né altri da lui eventualmente delegati hanno eccepito nulla sui contenuti dell’articolo e quindi hanno autorizzato lo scritto senza porre alcuna obiezione o precisazione, dimostrando in quella frase sopra denunciata e lasciata pubblicare tutta l’ignoranza e l’irriverente pressapochismo di AVVENIRE a riguardo della straordinaria storia della Santa Casa.
L’articolista di AVVENIRE, infatti, con l’avallo della direzione di AVVENIRE, ha affermato che “DENTRO la Santa Casa” “SONO CONSERVATI I RESTI” dell’“umile abitazione della Madonna a Nazareth”. Quindi, per AVVENIRE quella che è chiamata “la Santa Casa” per antonomasia, cioè le “tre Pareti” custodite nel Santuario, ora non sono più in realtà la “Santa Casa” di Nazareth bensì le tre Pareti sono solo “una casa” “dentro la quale” “sono conservati “i resti della Casa di Maria”. Poiché “dentro” le tre Pareti non vi è però alcun’altra Casa né “resti” di essa, quali sarebbero allora “i resti” dell’umile abitazione della Madonna a Nazareth “conservati” “dentro” la Santa Casa, cioè “dentro” le tre Pareti? Forse la ciottola di Gesù Bambino esposta dietro l’altare? qualche arnese da cucina? altre suppellettili domestiche? oppure il crocifisso? o la statua della Madonna?… o cos’altro?… Non è precisato e quindi non ci è dato di saperlo.
Ciò che invece fa intendere ai lettori la semplicistica e contraddittoria frase surriferita riportata da AVVENIRE è che la “Santa Casa vera”, cioè le tre Pareti che sono appunto “la Santa Casa di Nazareth”, sono solo il contenitore di “resti” della Casa di Nazareth “contenuti però dentro” quelle tre Pareti, che quindi, secondo logica, quelle tre pareti non hanno alcun riferimento alla Santa Casa di Nazareth, e quindi non sono la Santa Casa di Nazareth, perché “i resti” di quella Santa Casa Nazaretana sono contenuti “dentro” le tre Pareti, ove però non ci sono “resti” di alcunché!
Questa nuova “interpretazione” non l’aveva mai affermata nessuno prima d’ora, neppure il padre Santarelli. Quindi, AVVENIRE è andato addirittura molto più avanti e in modo radicale nella distruzione e dissacrazione totale della Santa Casa, che era stata avviata ed operata dalla stessa Basilica Lauretana negli ultimi tre decenni di “apostasia”. Infatti, AVVENIRE ora afferma che le tre Pareti sono solo dei “contenitori” di “resti non precisati” della Casa di Nazareth, custoditi però – tali “resti” – all’interno di quelle tre Pareti, che quindi non hanno più – le tre Pareti – alcun riferimento alla stessa Santa Casa di Nazareth. Quindi non ci sono più a Loreto neppure le “alcune sante pietre” della Casa di Nazareth, smontate e rimontate e frammiste ad altre “non originali” che il Padre Santarelli nei suoi falsi studi aveva “ipotizzato” a riguardo della composizione delle tre Pareti.
L’articolista di AVVENIRE sicuramente non voleva dire tutto questo, ma la logica inequivocabile delle parole del suo scritto dice però esattamente proprio “tutto questo”, con l’approvazione della direzione di AVVENIRE, che evidentemente o non legge ciò che lascia pubblicare o è talmente superficiale e incompetente da non capire la mostruosità distruttiva di poche frasi che lascia pubblicare con colpevole noncuranza e pressapochismo.
Nella suddetta frase pubblicata, inoltre, con perentoria sicurezza l’articolista afferma che quegli “non identificati resti” contenuti “dentro” le “tre Pareti” – ritenute perciò ora erroneamente come “la Santa Casa” – furono trasportati (tali “resti”) e messi in salvo dai Crociati, di cui però non viene fornita alcuna documentazione, perché infatti non esiste al riguardo nessuna documentazione, in quanto tale trasporto dei Crociati non è mai avvenuto; mentre, al contrario, esistono migliaia di documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche – anche in mio possesso -, nonché centinaia di approvazioni per sette secoli di tutti i Papi, di innumerevoli Santi e Sante e persino molte “rivelazioni mistiche” – oltre agli innumerevoli miracoli e persino “apparizioni mariane” (poco conosciute) avvenute dentro la Santa Casa – che attestano inequivocabilmente la “verità storica” delle molteplici “Traslazioni Miracolose” della Santa Casa avvenute in almeno cinque luoghi diversi tra il 1291 e il 1296. L’articolista ignora tutto questo, e lo ignora anche il Direttore di AVVENIRE che ha autorizzato nella circostanza della massima solennità Lauretana, costituita appunto dalla Natività di Maria, la pubblicazione di una così rinnovata e colossale MENZOGNA STORICA DISSACRATRICE.
In aggiunta, la crassa ignoranza sulla storia della Santa Casa – che disonora AVVENIRE che la riporta e l’avalla – è il riferimento alla data del trasporto umano a Loreto, indicato avvenuto nel 1291, mentre in Italia la reliquia della Santa Casa, cioè proprio le tre Pareti originarie di Nazareth, giunsero e si spostarono in più luoghi “miracolosamente” solo negli anni 1294-1296. L’anno 1291 è invece l’anno in cui le tre Pareti (e non i “non identificati” “alcuni resti”) giunsero a Tersatto, presso l’attuale città di Fiume in Croazia, da cui poi furono traslate “miracolosamente” nelle Marche in più luoghi, appunto negli anni 1294-1296.
La gravità di tutta questa DISINFORMAZIONE DISSACRATRICE, in quello che era il giorno più bello, più solenne e più sacro di Loreto per la festa della Natività di Maria, però non si è esaurita qui da parte di AVVENIRE.
Supponendo infatti – da parte mia – che l’autore dell’articolo, di nome Angelo Picariello, scrivendo cose così assurde ed erronee sulla Santa Casa fosse del tutto “ignaro” della stessa “vera storia” della Santa Casa – e quindi si fosse solo e superficialmente “fidato” di qualche nozione letta qua e là -, prima di scrivere il presente articolo di “replica” ho cercato di rintracciarlo attraverso “Facebook” il giorno dopo la pubblicazione in AVVENIRE, riuscendo a mettermi in contatto direttamente con lui, il quale – venuto a conoscenza dei suoi gravi errori storici – si è dichiarato con me profondamente rammaricato, spiegandomi che quelle errate informazioni le aveva apprese, anche se riportate in modo distorto, dal sito stesso del Santuario di Loreto e che comunque aveva affidato al Direttore di AVVENIRE, o a responsabili della Redazione del quotidiano, il controllo della correttezza di quanto aveva scritto al riguardo, per non incorrere in errori.
Fornitogli allora una grande quantità di documentazioni e articoli da me pubblicati e conferenze da me tenute in varie città – e trasmesse nella mia WebTv TELE MARIA (www.telemaria.it), e pubblicate nel mio sito “LA VOCE CATTOLICA” (www.lavocecattolica.com) – sulla vera storia delle Traslazioni Miracolose, il Picariello mi aveva pregato di attendere di scrivere e di pubblicare la mia presente “replica” (ancora non composta), al fine di avere il tempo di contattare la Direzione e la Redazione di AVVENIRE per proporre di pubblicare da parte sua un nuovo articolo, che smentisse e correggesse quanto aveva scritto nel giorno della Natività, permettendo così ai lettori di AVVENIRE di venire a conoscere il vero insegnamento del Magistero Ordinario della Chiesa riguardo all’approvazione del miracolo avvenuta innumerevoli volte per sette secoli da tutti i Papi (cfr. www.lavocecattolica.it/muller.pdf), sia riguardo all’autenticità della reliquia nella sua integralità come della verità storica delle molteplici Traslazioni Miracolose avvenute tra il 1291 e il 1296.
Tuttavia, l’articolista Angelo Picariello infine mi telefonava che anche il suo lungo e sofferto tentativo di trovare un accordo con la Redazione di AVVENIRE per convincere il Direttore a permettergli di fargli fare un nuovo articolo correttivo di quanto aveva scritto con imprudente superficialità – seppure in buona fede e perché ingannato dagli scritti “falsi” pubblicati dallo stesso Santuario di Loreto -, non aveva trovato alcun accoglimento da parte del Direttore, il quale – in tal modo – ha inteso così “mantenere” e “confermare” ai lettori la FALSITA’ dissacrante di quanto era stato già pubblicato il giorno 9 settembre u.s.
Nel frattempo io stesso avevo già tentato in tre giorni per tre volte un contatto telefonico e diretto con il Direttore MARCO TARQUINIO, perché intervenisse e smentisse con un nuovo articolo quanto pubblicato in quello scritto infausto del 9 settembre. Ma dalla Segreteria del Direttore di AVVENIRE mi è giunta sempre la risposta (palesemente “pretestuosa”) o che il Direttore “stava per partire” (una volta in aereo, un’altra volta in treno) o che in quel momento era occupato. Ho comunque lasciato, da parte mia, l’incarico all’interlocutore telefonico di richiedere al Direttore di chiamarmi appena avesse avuto un momento libero dai suoi viaggi ed impegni; ma l’interlocutore della Segreteria, imbarazzatissimo, mi faceva allora capire che il Direttore non intendeva affatto chiamarmi, dimostrando così l’ipocrisia di un comportamento esecrabile ed irresponsabile del Direttore Marco TARQUINIO, che – dopo il diniego alle richieste correttive dell’articolista – ha deliberatamente rifiutato ogni colloquio chiarificatore con il sottoscritto, lasciando così mantenere un gravissimo e dissacrante errore del suo giornale sulla storia della Santa Casa, senza alcuna volontà di volerlo smentire e correggere, omettendo gravemente anche ad un suo dovere professionale, in quanto ha voluto e vuole lasciare nell’inganno e nel “falso” i suoi lettori e venendo meno anche al compito istituzionale di AVVENIRE di dover pubblicare e testimoniare soltanto il vero insegnamento del Magistero della Chiesa, anche a riguardo del “miracolo” della Santa Casa di Loreto.
Ancona, 12 settembre 2020
Prof. GIORGIO NICOLINI
Direttore di TELE MARIA (www.telemaria.it)
Posta Elettronica: direttore@telemaria.it
APPELLO AL VESCOVO DI LORETO MONS. FABIO DAL CIN
ED ALLE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE RESPONSABILI PER UN INTERVENTO
Riguardo all’articolo menzognero pubblicato in AVVENIRE del 9 settembre u.s. sulla storia della Santa Casa bisogna denunciare anche che ciò sia stato possibile in quanto esso ha avuto origine da quanto ancora viene pubblicato nel Sito Internet del Santuario di Loreto nonché in pannelli illustrativi, libri e libretti lasciati a disposizione dei pellegrini che accedono al Santuario stesso.
Qui, perciò, non posso non rivolgermi direttamente e pubblicamente al Vescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, al Vescovo di Ancona Mons. Angelo Spina (Metropolita sotto la cui giurisdizione e responsabilità ricade il Vescovo di Loreto), alle Congregazioni Vaticane (la “Congregazione per il Culto Divino”: cfr. http://www.telemaria.it/LettereAperteNicoliniSarah.pdf e la “Congregazione per la Dottrina della Fede”: cfr.www.lavocecattolica.it/muller.pdf), per chiedere loro – anche dopo questo nuovo articolo di AVVENIRE – se si sentono “in coscienza” sereni di presentarsi davanti a Dio nel giorno del giudizio, pur continuando ad OMETTERE DI INTERVENIRE, mantenendo e perpetuando ancora una così COLOSSALE E DISSACRANTE MENZOGNA CONTRO LA VERA STORIA DELLA SANTA CASA, iniziata – come una “vera apostasia” dalla verità – nel 1984 con l’avvio delle pubblicazioni false e falsificatrici del Padre Giuseppe Santarelli, del quale a tutte le Autorità sopraddette ho “denunciato” e “documentato” in ogni modo (cfr. www.lavocecattolica.it/denuncia.canonica.pdf), con centinaia di Lettere, articoli, conferenze, video, libri documentativi antichi di secoli e libri moderni consegnati, nonché con incontri personali, per ormai oltre 20 (venti) anni, profondendo e spendendo tutti i miei proventi lavorativi (mai “rifusi” da alcuno delle Autorità sopraddette, anzi, togliendomi talvolta ingiustamente il lavoro stesso necessario alla mia sussistenza, al fine di farmi tacere! (cfr. www.lavocecattolica.it/querela.vescovo.htm). Ma non ho mai taciuto e mai tacerò, finché “la verità” non sarà ristabilita, perché anche Santa Caterina da Siena ci sprona, gridando anche agli ecclesiastici di oggi: “Avete taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”! E forse che anche la Basilica Lauretana nell’ultimo trentennio di “apostasia dalla verità” non è anch’essa “marcita”, cioè abbandonata e dimenticata dai fedeli e dissacrata?
Anche San Pio X, che si oppose con forza agli inizi del secolo scorso all’opera dissacratrice sulla Santa Casa di Ulisse Chévalier (di cui il Padre Giuseppe Santarelli si è fatto invece in questi decenni mallevadore), combatté persino con l’istituzione di “un Collegio di Difesa” – cfr. www.lavocecattolica.it/collegio.difesaSantaCasa.pdf -, le falsità e mistificazioni di Ulisse Chévalier, perché fu scritto che “intaccare” “la verità” della “presenza” della Santa Casa di Nazareth a Loreto e “la verità” della sue Miracolose Traslazioni era “un ingiurioso attentato alla Santa Casa e alla fede semplice dei devoti della Madonna di Loreto”, così come è stato fatto anche con l’ultimo dissacrante articolo pubblicato da AVVENIRE il 9 settembre u.s.. Non si comprende più – dalle Autorità Ecclesiastiche odierne – questo “attentato” “grave” che viene inferto alle “fede semplice” dei devoti, di cui da tanti di essi ho avuto attestazione personale in tanti anni?…
Poiché esiste il dovere morale “grave” di correggere, di smentire e di condannare tutto ciò che di falso o di erroneo viene propagato nella Chiesa, perciò anche a riguardo della reliquia della Santa Casa e della sua straordinaria storia miracolosa, vorrei ricordare alle Autorità Ecclesiastiche sopraddette che il papa Felice III (citato anche da Leone XIII e da San Tommaso d’Aquino) aveva chiaramente sentenziato che “NON OPPORSI AD UN ERRORE SIGNIFICA APPROVARLO e NON DIFENDERE LA VERITA’ SIGNIFICA SOPPRIMERLA” e che “CHIUNQUE MANCA DI OPPORSI AD UNA PREVARICAZIONE MANIFESTA PUO’ ESSERE CONSIDERATO UN COMPLICE”.
Di tutto questo, perciò, si dovrà rendere conto davanti al Tribunale di Dio.
Riguardo alla “prevaricazione manifesta” non posseggo più il conto delle “denunce” canoniche ed “istanze”presentate e ripetute innumerevoli volte per oltre 20 anni sulla “questione lauretana” ad innumerevoli Autorità Ecclesiastiche, oltre a quelle sopraddette, e delle quali il Diritto Canonico obbliga ad un intervento repressivo anche a riguardo dei “delitti di falso” in ambito ecclesiastico, come sta scritto in modo molto chiaro: “Può essere punito con giusta pena, a seconda della gravità del delitto: 1° chi redige un documento ecclesiastico falso, o ne altera uno vero, lo distrugge, lo occulta, o si serve di un documento falso o alterato; 2° chi si serve in materia ecclesiastica di un altro documento falso o alterato; 3° chi asserisce il falso in un documento ecclesiastico pubblico” (canoni 1389 e 1391).
E dalla Basilica Lauretana, ancora oggi, da quel 1984 iniziale, sono stati pubblicati e diffusi a profusione libri e documenti falsi e falsificati, ma ciononostante ancora si continua nell’indifferenza omissiva e colpevole delle Autorità Ecclesiastiche responsabili interpellate e “consapevoli” dei “falsi” stessi, come a loro dimostrato innumerevoli volte (cfr. Ettore Gotti Tedeschi: Atti falsi per smontare il miracolo di Loreto: in https://d9i1c.emailsp.com/frontend/nl_preview_window.aspx?idNL=239).
Quei documenti falsi e falsificati hanno ingannato anche l’inconsapevole articolista di AVVENIRE, ma al Direttore del “Giornale dei Vescovi”, MARCO TARQUINIO, la cosa non gli ha interessato, omettendo gravemente anche ad un suo dovere professionale – oltreché morale – di “verità” e di “correzione” di una “notizia falsa” pubblicata, negando per opportunismo ogni possibilità di una replica correttiva, come gliene era stata richiesta caldamente la possibilità.
E’ forse necessario ricordare che esiste un Comandamento che dice: “NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA”? e che in “materia grave” – e la “questione lauretana” è una “materia grave”! – MENTIRE su tale “questione” è oggettivamente UN PECCATO MORTALE?… E così pure è necessario ricordare ancora che esiste anche il PECCATO DI OMISSIONE, che – sempre in caso di “materia grave” – è anch’esso oggettivamente un PECCATO MORTALE?…
Credo quanto mai opportuno ricordare qui il discorso sempre attuale di San Paolo VI al Sacro Collegio, il 18 maggio 1970: “Oggi, una grande grazia noi dobbiamo implorare con fervore dallo Spirito Santo. L’ora che suona al quadrante della storia esige effettivamente da tutti i figli della Chiesa un grande coraggio, e in modo tutto speciale il coraggio della verità, che il Signore in persona ha raccomandato ai suoi discepoli, quando ha detto: «Che il vostro sì sia sì, il vostro no, no» (cfr. Mt.5,37). (…) Il coraggio di proclamare la verità è anche la prima e indispensabile carità che i pastori di anime debbono esercitare. Non ammettiamo mai, anche sotto il pretesto della carità verso il prossimo, che un ministro del Vangelo annunci una parola puramente umana. Ne va di mezzo la salvezza degli uomini. (…) Noi vogliamo fare appello a tutti i pastori responsabili affinché alzino la loro voce quando è necessario, con la forza dello Spirito Santo (cfr. At.1,8), per chiarire ciò che è torbido, raddrizzare ciò che è distorto, riscaldare ciò che è tiepido, riconfortare ciò che è debole, illuminare ciò che è tenebroso. Questa, più che non mai, è l’ora della chiarezza per la fede della Chiesa”.
Anche l’amato Papa Emerito Benedetto XVI, che più volte si adoperò per far ripristinare la verità nella Basilica Lauretana rimanendo purtroppo sempre inascoltato dai “responsabili”, nel discorso del 2 ottobre 2005 (nella Basilica di San Pietro per l’apertura della XI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi) aveva ammonito: “La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l’Europa e l’Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell’Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: “Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto“ (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: “Aiutaci a convertirci! Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”
Infine la Parola di Dio, con San Paolo, con severità ci ricorda e ricorda a tutti gli Ecclesiastici odierni “responsabili”: “… O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; sdegno ed ira contro coloro che per ribellione RESISTONO ALLA VERITA’ e obbediscono all’ingiustizia“ (Rom.2,4-8).
Torni perciò il Vescovo di Loreto, e la Chiesa tutta, abbandonando ogni ipocrisia ed opportunismo, a far risuonare nella Basilica Lauretana l’insegnamento del grande Pontefice Beato Pio IX, che scrisse nella Bolla “Inter Omnia” del 26 agosto 1852: “Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, FABBRICATA NELLA GALILEA, FU PIU’ TARDI DIVELTA DALLE FONDAMENTA E, PER LA POTENZA DIVINA, FU TRASPORTATA OLTRE I MARI, PRIMA IN DALMAZIA E POI IN ITALIA. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio”.
Pertanto, anche a seguito del rinnovato articolo dissacratore di AVVENIRE del 9 settembre u.s., in ascolto della mia “coscienza”, richiamo per l’ennesima volta e pubblicamente tutte le Autorità Ecclesiastiche “responsabili” della “questione lauretana”, e in primis il nuovo e stimato Vescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, al “grave” obbligo di coscienza di FAR RIPRISTINARE CON AUTORITA’ nella Basilica Lauretana e di riaffermare le VERITA’ IRRINUNCIABILI e INELUDIBILI che riguardano la vera storia della Santa Casa, memori di quel severo monito della Parola Divina: “Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato” (Gc.4,17).
Essendo la Santa Casa di Loreto e la sua “straordinaria storia” un bene inestimabile per tutta la Chiesa e per tutta l’Umanità, di cui ognuno di noi cristiani non può non sentirsi “responsabile”, chiedo perciò di nuovo, con umile franchezza e fermezza, per il bene delle anime redente dal Sangue di Cristo e ad onore e gloria della Santa Chiesa, di:
- BANDIRE per sempre dalla Basilica Lauretana le “false ipotesi” di un trasporto umano di sole “alcune semplici pietre” della Santa Casa di Nazareth, facendo togliere o correggendo le relative pubblicazioni e “falsificazioni” in esse presenti che lo propongono, e che hanno “ingannato” e continuano ad “ingannare” milioni di pellegrini e l’intera Chiesa.
- RIPROPORRE solennemente l’insegnamento del Magistero Ordinario della Chiesa, che si è pronunciata al riguardo da sette secoli, “approvando” in un modo ininterrotto e inequivocabile, con centinaia di scritti e Bolle Papali “ufficiali” e “solenni”, “la verità” delle “traslazioni miracolose” della Santa Casa (cfr. www.lavocecattolica.it/muller.pdf).
- FAR CONOSCERE gli scritti e le documentazioni “autentiche”, sia delle “approvazioni pontificie”, come degli studi storici, archeologici e scientifici comprovanti la verità storica delle “miracolose traslazioni”.
- CHIARIRE in modo inequivocabile che a Loreto non ci sono solo delle “pietre” “prelevate” dalla Santa Casa di Nazareth, ma che a Loreto vi sono invece proprio le “tre Sante Pareti” “integre”, che a Nazareth costituivano la “Camera di Maria”, addossata davanti ad una grotta, ove la Vergine Santissima ricevette l’annuncio angelico e ove avvenne l’Incarnazione nel suo seno del Figlio di Dio.
- RIPRISTINARE E FAR CELEBRARE il 10 dicembre di ogni anno “la Liturgia della Miracolosa Traslazione”, così come l’ha voluta nei secoli la Santa Chiesa e in sincera obbedienza ad essa, senza più “equivoci” riguardo alla “miracolosità” di questa opera divina e cessando, perciò, di farla confondere con le false ipotesi di un trasporto umano di “semplici pietre” della Santa Casa di Nazareth, che negano la “reale presenza” a Loreto della autentica “reliquia” nazaretana della Santa Casa.
Questo è il vero ed unico modo per ottenere da Dio “le grazie” del Giubileo Lauretano, nell’occasione del Centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione” e per non incorrere nel suo Giudizio!…
Ancona, 12 settembre 2020
Prof. GIORGIO NICOLINI
Direttore di TELE MARIA (www.telemaria.it)
Posta Elettronica: direttore@telemaria.it
Marco Tosatti 15 Settembre 2020
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.