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domenica 7 marzo 2021

"E' la libertà che va difesa a costo della salute”

McKinsey ha consigliato a Johnson & Johnson di aumentare le vendite di oppioidi

“McKinsey accettò di pagare 600 milioni di dollari per porre fine alle indagini che la vedono accusata di aver spinto la somministrazione di farmaci alla base della crisi degli oppiacei: causa di morte di oltre 450mila persone negli USA negli ultimi due decenni” (Marta Fana).

Di Walt Bogdanich

Presso la società di consulenza globale McKinsey & Company, la regola è sacrosanta: non divulgare mai pubblicamente i consigli dei clienti. E per la maggior parte, l’adesione a quella regola ha servito bene l’azienda.

Ma negli ultimi mesi, mentre i funzionari governativi cercano di attribuire la colpa alla crisi degli oppioidi che ha strangolato gran parte della nazione, il consiglio di McKinsey sta emergendo in modi che sono profondamente imbarazzanti per l’influente azienda , i cui clienti includono molte delle aziende più ammirate al mondo. . Una causa ha affermato che McKinsey ha consigliato a un’azienda farmaceutica di “portare più pazienti a dosi più elevate di oppioidi” e di studiare tecniche “per mantenere i pazienti su oppioidi più a lungo”.

E in un processo civile che si è concluso la scorsa settimana, l’Oklahoma si è unito ad altri due stati – Massachusetts e New Jersey – nel dimostrare che McKinsey ha offerto consigli a una compagnia farmaceutica su come aumentare le vendite di oppioidi in un momento in cui l’abuso dei suoi farmaci antidolorifici era diffuso.

Sebbene McKinsey non sia un imputato, l’Oklahoma ha utilizzato i documenti di consulenza di McKinsey per aiutare a costruire il suo caso contro Johnson & Johnson e una sussidiaria, Janssen Pharmaceuticals, per quello che lo stato ha detto era un marketing irresponsabile di un cerotto di fentanil chiamato Duragesic.

L’integrale qui:

https://www.maurizioblondet.it/mckinsey-ha-consigliato-a-johnson-johnson-di-aumentare-le-vendite-di-oppioidi/

McKinsey. Per non dimenticare, Eva Reali


Redazione Oltre Tv – 

Eva Reali (5s) morta nel 2018: «Vogliono riforma sanitaria mondiale»

“Lo pubblico integralmente, ognuno si faccia la propria opinione. Se qualche magistrato, qualche giornalista o qualche persona onesta volesse andare a fondo o indagare, io ne sarei molto contento. Anche per dare riscatto a questa povera persona”.

L’audio di Eva Reali

Nell’audio la Reali ha raccontato che, quando era referente al tavolo sanità della Toscana a cavallo tra il 2013 e il 2014, fu contattata “in modo non esattamente pulito” dalla McKinsey un’azienda che, a suo dire, formava i dirigenti dei Paesi europei e asiatici.

“Fui contattata dal responsabile del Mediterraneo che chiese di incontrarmi. Chiesi a una persona molto vicina a Beppe [Grillo] se dovevo incontrarlo e loro mi dissero di andare per sentire cosa volesse”.

L’attivista del M5S ha raccontato di aver capito che dietro la riforma sanitaria internazionale c’era, appunto, la McKinsey. “Non si capiscono i vaccini se non si capisce chi c’è dietro a tutta questa riforma sanitaria internazionale”.

“Loro mi dissero che avevano questo progetto mondiale di risistemazione del sistema sanitario e che trovavano delle difficoltà perché non tutti gli Stati erano malleabili. Secondo loro il modello assoluto di sanità migliore era quello di Israele. Mi fece tutta una serie di nomi che effettivamente collaborano con i presidenti di regione. Mi disse che lui era allievo di Walter Ricciardi che all’epoca non era ancora direttore del servizio sanitario nazionale. Io non sapevo nemmeno chi era, poi mi venne detto che a Roma veniva chiamato il Papa nero ma io non lo conoscevo. Mi mandarono a parlare dalla Grillo [Giulia, ex ministro della Salute]”.

L’ex ministro della Salute Giulia Grillo

L’ex attivista non doveva avere una buona considerazione di Giulia Grillo. “Penso sia una delle persone più colluse ma all’epoca me la presentarono come la persona a cui dovevo riferire dell’incontro che avevo avuto”.

“Dentro questa cosa con la McKinsey c’era Fraccaro, c’era l’antitrust, Pitruzzella. Tutta questa roba la riportai ma non servì a niente” ha continuato a raccontare.

“Ora non sto bene, nel senso che sono malata e secondo me… sarò anche complottista però… quando ebbi questo incontro mi offrirono un caffè. L’ho bevuto solo io e dopo sei mesi mi sono ammalata di tumore… chi lo sa?”

Il compito della Reali era semplice. “Io servivo solamente per portare un messaggio, ovvero che loro erano disponibili ad aiutare il M5S per fare in modo che il piano sanitario nazionale, delle varie regioni, fosse come loro lo volevano”.

Poi ha detto di averne parlato con il marito e che entrambi pensavano fosse come la Goldman Sachs. “Che mettono un piede nei vari scenari possibili che possono avvenire nel futuro. E così loro hanno fatto perché poi la Giulia Grillo, con Walter Ricciardi, sui vaccini ha continuato l’opera della Lorenzin”.

Contattarono anche altri parlamentari del M5S

La cosa che colpì di più la Reali è che, nonostante riportò tutte le “collusioni che c’erano” in una email a Beppe Grillo, non ci fu nessuna reazione del Movimento.

Durante l’incontro furono avanzate delle richieste che lei non soddisfò. Quindi la McKinsey contattò dei parlamentari del M5S (Gagnarli, Baroni) ma sempre senza successo. “Alla fine però la Giulia Grillo ha fatto quello che doveva fare“.

“Giulia la conosco molto bene, avevo il suo numero privato, ci sentivamo. Io sono una vecchia attivista, mio marito segue Beppe dal 2004, io dal 2006 quindi ho conosciuto tutti prima che diventassero parlamentari. Giulia, come Massimo Artini, sono persone serve. Nel senso che Giulia mi parlava di Beppe come del padrone. Ha proprio usato la parola padrone”.

Per la Reali Giulia Grillo si è semplicemente palesata per quello che era. “Io le chiesi se avevano mai avuto delle intimidazioni da parte di soggetti che avevano interesse sanitario, se era stata contattata anche lei. Lei mi disse: «Sai, quando ti vogliono mandare degli avvertimenti sono avvertimenti chiari» e mi guardò. Le dissi: «Scusa, ma che vorresti dire?»” 

Eva Reali minacciata

“Dopo un po’ che continuavo a parlare di questa roba, altre persone mi hanno chiamato dicendomi che non era importante quello che dovevo dire, che la dovevo smettere”.

Poi arriva la prima minaccia, ricevuta da un ex consigliere di un comune toscano, un italo americano.

“«Devi pensare alla tua salute» – mi ha detto – «non devi pensare a queste cose. Io voglio pensarti che prendi un aperitivo con gli amici, non che pensi a queste cose. Perché sai, scusami se te lo dico eh, ma non hai molto tempo. Non devi pensare a queste cose, le devi lasciare andare. Devi pensare a passare quello che ti resta con i tuoi amici in allegria e lasciare che queste cose muoiano».

Parole che secondo l’infermiera erano state pronunciate in modo mafioso e violento. “Era un mio carissimo amico, di cui avevo piena fiducia. Sono rimasta folgorata. Non potevo fidarmi più di nessuno”.

“Io vorrei semplicemente lasciare questa eredità. Che magari non servirà a niente, magari sono cose passate o che non servono più a nulla. Magari gli scenari cambiano, le persone cambiano, quelle che erano al potere prima non lo sono più adesso. Vorrei lasciare questa cosa che a me sembra così grossa. Tu pensa – conclude alla persona a cui era rivolto l’audio – che la prima frase di questo incontro con questo referente del Mediterraneo di questa azienda, è stata: «Questo incontro non è mai avvenuto. Se tu dirai che è avvenuto, io lo negherò. E la mia parola vale molto più della tua»”. Foto: YouTube


La Reali parla di questo emissario MK che la contattò, non si capisce esattamente perché… Lui le indicò Israele come Paese esemplare nella gestione sanitaria… lungimirante

   

https://www.maurizioblondet.it/mckinsey-per-non-dimenticare-eva-reali/

Gli svizzeri hanno pensieri semplici… (no dice BUTAC)

Il punto è che questo pensiero semplice viene dal nuovo capo della MIGROS – che è la catena alimentare leader in Svizzera, catena di supermercati, mica una fabbrica d’armi.

“Mentre anche là la propaganda della vaccinazione nei media è in pieno svolgimento, il nuovo amministratore delegato di Migros, Patrick Frischluft, ha dichiarato nella sua prima conferenza stampa giovedì 25 febbraio 2021: “Dall’estate 2021 non daremo più accesso a Migros a persone vaccinate contro Corona. Chiederemo inoltre gentilmente alle persone, che indossano una mascherina per il viso, di appenderla sull’apposito supporto all’ingresso. Grazie Le malattie mentali dei nostri collaboratori sono aumentate notevolmente negli ultimi mesi: mostrate di nuovo la vostra faccia e sorridete ai dipendenti Migros, ne hanno urgente bisogno”.

Con queste idee semplici, solo nella Confederazione può succedere che da un commerciante nasca un Guglielmo Tell pericoloso per il potere arrogante – o Durremmat, il più grande scrittore europeo del dopoguerra, incredibile in un così piccolo paese – assetato di Giustizia. Penale. Implacabile perché chiunque la violi da furbo si chiama sulla testa una pena ancora peggiore. Metafisica.

Per chi sia tentato di deridere la mia ammirazione per gli svizzeri, si consideri che negli stessi giorni in Olanda, “sta andando in onda un programma TV dove i bambini intervistano adulti nudi. Il sistema sta sdoganando apertamente la pedofilia.

 

https://fkc7sisr4sehsujzdbgk6zxarq-adwhj77lcyoafdy-www-telegraaf-nl.translate.goog/nieuws/1304408443/ophef-over-naaktprogramma-met-kinderen-van-npo-walgelijk?s=08

BUTAC dice che è fake:

“Gli svizzeri hanno pensieri semplici”… la Fake News di Migros non darà più accesso ai vaccinati contro Corona

BUTAC dice che la notizia di Migros è falsa. Niente Guglielmo Tell. Invece la notizia dell’Olanda pedofila è vera. I valori europei sono salvi.

Lascio la notizia perché resta vera questo frase:

Spiace solo che nessun Guglielmo Tell la pronunci.


https://www.maurizioblondet.it/gli-svizzeri-hanno-pensieri-semplici/

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