ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 17 marzo 2021

Le cause della rovina

                                                            Eleison Comments DCCXIII


RUINATIONS CAUSES

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  13 marzo 2021

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla importanza di amare la Verità come fondamento del vivere da veri cattolici.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



Allora amiamo e affermiamo la Verità fino alla fine.
E umilmente, sotto il suo giogo conduciamo le nostre vite.

Le cause della rovina

Due settimane fa in questi “Commenti” un veterano tradizionalista ha fatto alcune interessanti considerazioni sulla questione degli infiltrati, consapevoli o meno, che distruggono la Chiesa Cattolica dall’interno. I lettori ricorderanno come tentò invano di restaurare la Tradizione Cattolica dentro l’architettura Conciliare. Ma scoprì che non gli era possibile. Quando allora gli chiesero: “Ma come possono gli stessi ecclesiastici commettere il suicidio della Chiesa? Non ha senso!”, ecco che aveva altre cose interessanti da aggiungere:

Penso che tutto ciò dipenda dall’amore per la Verità o dalla mancanza di Verità. Secondo me, coloro che amano veramente la Verità la troveranno o lotteranno finché non l’avranno trovata, e poi agiranno di conseguenza. Penso che negli anni ‘60 e ‘70 la Fede è crollata perché i cattolici si sono stancati. Alla Messa di mezzogiorno nella mia parrocchia, negli anni ‘50, quasi più nessuno faceva la Comunione. I preti provengono dal popolo, e il popolo si è rammollito. Quando sono arrivati i cambiamenti metà dei fedeli li hanno accettati volentieri, perché hanno reso loro molto più facile vivere la “Fede”, perché i non-cattolici smisero di essere a loro ostili, dato che una fede era buona come un’altra, e da allora tutti potevano sorridersi l’un l’altro. E il clero ha molto incoraggiato il movimento! La maggior parte dell’altra metà si è unito alle Sette Protestanti o semplicemente ha abbandonato del tutto la religione. Alcune anime coraggiose, una minuscola minoranza che possedeva ancora l’amore per la Fede, formarono le proprie cappelle. Il loro più grande ispiratore fu Monsignor Lefebvre, il solo che aveva la fede che gli permise di capire che la gerarchia era in uno stato di apostasia senza speranza.


Solo Dio può giudicare i cuori degli uomini, ma a mio parere non ci sono scuse per coloro che hanno abbandonato la Fede. Forse quasi tutti quelli che lo hanno fatto pagheranno con la loro anima. La mia generazione è stata la peggiore perché nonostante siamo nati e cresciuti nell’autentica Fede, l’abbiamo abbandonata pensando così di vivere una vita più facile e molto meno impegnativa. Le generazioni successive, seppur meno colpevoli, essendo loro stata negata l’eredità cattolica, avevano comunque poche scuse, poiché tutti hanno il dovere di vivere la Verità. Se la fede è cedevole, i cattolici diventano codardi, soprattutto quando si tratta di aborto. I vescovi non si pronunciano contro di esso, per paura di perdere le donazioni o di offendere qualcuno.
Il senatore Timothy Kaine, che vive nella nostra città, è a favore dell’aborto e di altre depravazioni pur sostenendo, non si capisce come, che la Fede Cattolica è la cosa più importante della sua vita. Il suo pensiero si è chiarito quando ha aggiunto: “Sono un cattolico alla Papa Francesco”. Per quanto ne so, il Vescovo di Richmond non lo ha mai condannato sull’aborto, tanto meno gli ha negato la Santa Comunione, quando avrebbe invece dovuto scomunicarlo già molto tempo fa.


Il detto veterano deplora il collasso generale dei cattolici dopo il Vaticano II. Un altro lettore di questi “Commenti”, qui di seguito, sta indagando le ragioni dell’attuale condizionamento della Fraternità San Pio X che, tuttavia, era stata investita da Dio per resistere al collasso generale.

Penso che sia Fariseismo. È quello stesso Fariseismo che ha ucciso Nostro Signore e che ora sta uccidendo la Chiesa e la Fraternità. La vera umiltà e carità sono andate perdute. Il Fariseismo, con i suoi “sepolcri imbiancati”, dice il Vangelo, porta alla cecità spirituale: “Rendete cieco questo popolo, così che vedendo non vedano, udendo non sentano”. I Farisei avevano una perfetta conoscenza delle Scritture e della Legge, e ciò nonostante uccisero il loro Messia. Oggi stanno uccidendo la Chiesa, ma non se ne accorgono, sono ciechi . . .


Credo che nella Fraternità ci siano stati sacerdoti perlomeno sovversivi, e al vertice alcuni capi che soffrivano di cecità completa, ma questi non sarebbero andati da nessuna parte se la Fraternità nel suo insieme non fosse caduta nel Fariseismo. Se avessero seguito umilmente il loro santo Fondatore, non avrebbero preteso di saperne più di lui, né avrebbero accantonato la richiesta della Madonna di Rosari in favore della Consacrazione della Russia, pensando di saperne più di Dio stesso. Un simile insulto non poteva restare impunito da Lui. La punizione è stata la cecità spirituale come quella dei Farisei, un castigo terribile! Dio, abbi pietà di noi.

Kyrie eleison.

http://www.unavox.it/Documenti/Doc1386_Williamson_13.03.2021.html


In Vaticano non sono confusi,
sono sempre più modernisti


di Belvecchio





Quella che potrebbe sembrare una sorta di confusione tra i diversi dicasteri del Vaticano e tra i loro responsabili, si rivela essere invece una chiara strategia a carattere sovversivo.

Circola sulla rete la copia di una lettera della Segreteria di Stato (prima sezione – affari generali) datata 12 marzo 2021, che regola l’accesso nella Basilica di San Pietro ai sacerdoti che vanno per celebrare la Santa Messa.

Eravamo convinti che la competenza per la celebrazione delle Sante Messe fosse della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti … evidentemente la nostra informazione era lacunosa. Oggi sappiamo che la Segreteria di Stato può decidere a suo piacimento di intervenire su materie che non sono di sua competenza. 

La lettera, indirizzata al Commissario Straordinario della Fabbrica di San Pietro,  esordisce (al punto 1) proibendo le celebrazioni individuali, così che un sacerdote e un vescovo non possono celebrare la Santa Messa se non con la presenza di fedeli. Si tratta di un abuso? Forse, ma è in linea con la concezione moderna della Santa Messa.

Ma la cosa più curiosa e certo inserita non a caso, è il divieto di celebrare nella Basilica la Santa Messa tradizionale, oggi denominata “forma straordinaria” secondo quanto disposto da Papa Ratzinger. Chi volesse celebrare la Santa Messa tradizionale, cioè la Messa celebrata dalla Chiesa per duemila anni, dovrà accontentarsi della Cappella Clementina nelle Grotte Vaticane.






Tale disposizione ha un chiaro sapore discriminatorio e punitivo, come se la detta Santa Messa, con i suoi celebranti e i suoi fedeli, fosse un lusso per pochi fuori legge cattolici.
La Cappella Clementina è nota per la piccola dimensione, l’assenza di finestre e la conseguente problematicità abitativa. Certo è la meno adatta ad essere occupata da un certo numero di fedeli. Evidentemente si vogliono dissuadere i celebranti e i fedeli a non frequentarla. E altrettanto evidentemente non si vuole che nei diversi altari della Basilica, neanche in quelli dei Santi, possa risuonare la liturgia latina, magari suscitando l’interesse dei diversi pellegrini che accedono nella Basilica.

C’è poi un’altra cosa curiosa: la Cappella Clementina è detta pure Cappella di San Pietro, perché in essa sono conservati i resti del Principe degli Apostoli. Evidentemente anche San Pietro è poco considerato dalla moderna gerarchia vaticana, al punto da essere lasciato alla possibile venerazione dei soli fedeli, chierici e laici, legati alla Santa Messa tradizionale.
Si direbbe, a prima vista, che si tratti di un errore della Segreteria di Stato, ma noi siamo convinti che si tratti della precisa volontà di accomunare i fedeli tradizionali con il passato più remoto della Chiesa. Come dire: vi piace l’antico? E allora andate nella Cappella di San Pietro. Tanto più che nella cappella possono assistere alla Santa Messa solo pochi fedeli.
A questo proposito è opportuno aggiungere che oltre ai resti di San Pietro, si trovano le sepolture  dei Papi conciliari, quasi ad obbligare i fedeli a rendere omaggio agli ultimi Papi, nonostante i fedeli tradizionali non nutrano alcuna stima per questi Papi che hanno contribuito alla demolizione della dottrina e della liturgia tradizionali.

Ricapitolando. La Segreteria di Stato fa quello che non è di sua competenza; le Sante Messe in Basilica non possono essere celebrate in assenza di fedeli; i fedeli tradizionali non devono farsi vedere in Basilica, ma devono scendere nelle Grotte Vaticane.
Come dicevamo all’inizio, non si tratta di confusione, ma della precisa volontà di imporre a tutti la nuova concezione della liturgia, nello spirito sovversivo fondato sul Vaticano II.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3853_Belvecchio_Segreteria_di_Stato_contro_Messa_Tradizionale.html

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