In Germania, profanazione provocatoria anti-romana
Mancheranno presto parole ed epiteti per descrivere la rivolta che non solo è esplosa in Germania, ma sta passando ad atti provocatori in spregio alla disciplina cattolica, recentemente richiamata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF).
Ricordiamo che il 15 marzo scorso la CDF ha pubblicato un “espondumr”
Ricordiamo che il 15 marzo scorso la CDF ha pubblicato un “espondumr”
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/03/15/0157/00330.html
in cui si afferma che la Chiesa non può benedire le unioni delle persone dello stesso sesso. Il breve “responsum” era accompagnato da una nota esplicativa e da un commento che davano tutte le giustificazioni teologiche e canoniche.
Le reazioni che ne sono seguite hanno dimostrato la necessità di questo atto di chiarimento da parte del CDF. Alcuni vescovi, come il vescovo Johan Bonny di Anversa, si sono dimostrati particolarmente virulenti.
https://fsspx.news/fr/news-events/news/reactions-episcopales-au-responsum-de-la-cdf-64998
Le reazioni della “base” non si sono fatte attendere.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3869_FSSPX_Ribellione_in_Germania_contro_la_CDF.html
Più di 200 accademici tedeschi hanno protestato, accusando il testo di «mancare di profondità teologica, comprensione ermeneutica e rigore argomentativo». Allo stesso tempo, più di 2.000 «pastori» - sacerdoti, diaconi, assistenti pastorali - hanno dichiarato il loro rifiuto di ottemperare al “Responsum”.
Questa rivolta costituisce un nuovo passo nella ribellione. Un gruppo di preti tedeschi ha deciso di introdurre un giorno di benedizione per tutte le coppie LGBT+, fissato per il 10 maggio, il lunedì prima dell’Ascensione.
A questa rivolta che bisogna qualificare come una profanazione provocatoria contro l’autorità romana, è stato dedicato un sito web, intitolato «liebegewinnt», che può essere tradotto come «vittoria dell’amore». In esso i responsabili possono specificare i luoghi in cui si terranno queste inqualificabili cerimonie.
Una dozzina di città tedesche sono già coinvolte negli stati di Baviera, Baden Württemberg, Renania Palatinato, Nord Reno-Westfalia, Bassa Sassonia e Amburgo. Ci sarà molto sfarzo, con grandi striscioni per decorare le facciate...
Gli organizzatori spiegano che, di fronte al rifiuto della CDF, continueranno «ad accompagnare le persone che si impegnano in una unione vincolante e a benedire la loro relazione». Aggiungono che rispettano e apprezzano il loro amore, e credono «che la benedizione di Dio sia con loro».
E concludono dicendo: «Non accettiamo che una morale sessuale escludente e superata si realizzi a scapito delle persone e minacci il nostro lavoro pastorale».
Mons. Franz-Josef Overbeck, vescovo di Essen, nel Nord Reno-Westfalia ha detto che non farà nulla contro i sacerdoti che si propongono di benedire le unioni omosessuali. Egli non è l’unico, mentre i vescovi che si opporranno si possono contare sulle dita di una mano.
Lo scisma tedesco si sta consumando sotto i nostri occhi.
in cui si afferma che la Chiesa non può benedire le unioni delle persone dello stesso sesso. Il breve “responsum” era accompagnato da una nota esplicativa e da un commento che davano tutte le giustificazioni teologiche e canoniche.
Le reazioni che ne sono seguite hanno dimostrato la necessità di questo atto di chiarimento da parte del CDF. Alcuni vescovi, come il vescovo Johan Bonny di Anversa, si sono dimostrati particolarmente virulenti.
https://fsspx.news/fr/news-events/news/reactions-episcopales-au-responsum-de-la-cdf-64998
Le reazioni della “base” non si sono fatte attendere.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3869_FSSPX_Ribellione_in_Germania_contro_la_CDF.html
Più di 200 accademici tedeschi hanno protestato, accusando il testo di «mancare di profondità teologica, comprensione ermeneutica e rigore argomentativo». Allo stesso tempo, più di 2.000 «pastori» - sacerdoti, diaconi, assistenti pastorali - hanno dichiarato il loro rifiuto di ottemperare al “Responsum”.
Questa rivolta costituisce un nuovo passo nella ribellione. Un gruppo di preti tedeschi ha deciso di introdurre un giorno di benedizione per tutte le coppie LGBT+, fissato per il 10 maggio, il lunedì prima dell’Ascensione.
A questa rivolta che bisogna qualificare come una profanazione provocatoria contro l’autorità romana, è stato dedicato un sito web, intitolato «liebegewinnt», che può essere tradotto come «vittoria dell’amore». In esso i responsabili possono specificare i luoghi in cui si terranno queste inqualificabili cerimonie.
Una dozzina di città tedesche sono già coinvolte negli stati di Baviera, Baden Württemberg, Renania Palatinato, Nord Reno-Westfalia, Bassa Sassonia e Amburgo. Ci sarà molto sfarzo, con grandi striscioni per decorare le facciate...
Gli organizzatori spiegano che, di fronte al rifiuto della CDF, continueranno «ad accompagnare le persone che si impegnano in una unione vincolante e a benedire la loro relazione». Aggiungono che rispettano e apprezzano il loro amore, e credono «che la benedizione di Dio sia con loro».
E concludono dicendo: «Non accettiamo che una morale sessuale escludente e superata si realizzi a scapito delle persone e minacci il nostro lavoro pastorale».
Mons. Franz-Josef Overbeck, vescovo di Essen, nel Nord Reno-Westfalia ha detto che non farà nulla contro i sacerdoti che si propongono di benedire le unioni omosessuali. Egli non è l’unico, mentre i vescovi che si opporranno si possono contare sulle dita di una mano.
Lo scisma tedesco si sta consumando sotto i nostri occhi.
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