ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 21 aprile 2021

Pensando a Chi c'è oltre le stelle e ci aspetta

Coprifuoco fino al 31 luglio

Ma noi usciremo a riveder le stelle


https://www.imolaoggi.it/wp-content/uploads/2021/04/stelle-notte.jpg (immagine aggiunta)


La follia totalitaria ha ormai passato ogni misura e limite. Impossibile non capire come l'unica volontà sia quella di toglierci le serate d'estate, per poi toglierci l'estate, per poi toglierci la libertà di uscire, per poi toglierci la libertà di stare con altri, di vivere, di amare, di sorridere, perfino di ricordare.

Ci vogliono togliere il sole, il mare, il tramonto, le stelle, dal cuore e dall'anima, per farci vivere chiusi in casa, senza aria e schiavi della museruola e della televisione, ovvero di loro che plasmano le menti per poi cambiare i corpi.


Il coprifuoco sarà poi con qualche scusa, ma anche senza scusa (tanto sanno che possono fare quello che vogliono), prolungato ad agosto e per sempre, e, nelle loro intenzioni, questa sarà l'ultima estate nella quale ci daranno l'ora d'aria.

Per il resto, solo aghi, passi, passaporti, e isolamento morale e psicologico, ancor prima che fisico.

La schiavitù del totalitarismo sanitario avanza inesorabilmente, come avevamo previsto fin dal marzo 2020.

E con l'appoggio del clero, dei politici, dei media, degli intellettuali, delle forze dell'Ordine e di tutta l'immensità dei vili e morti viventi.

Ogni giorno che passa, ogni ulteriore decisione governativa riguardo coprifuoco, mascherine, app e distanziamenti, vaccini e quant'altro, costituisce un'ulteriore riprova inconfutabile di un fatto:

che noi avevamo ragione a parlare di volontà precostituita di post-umanizzare per poi transumanizzare l'essere umano e chi ci accusava di "complottismo" e ci derideva aveva ha e continuerà ad avere torto nell'accusarci di "complottismo".

Che noi siamo liberi - anche se rinchiusi - e loro schiavi, a prescindere.

Che noi amiamo la vita come Dio l'ha creata mentre loro si sono piegati alla menzogna e al Nuovo Ordine Mondiale.

Che noi quasi certamente pagheremo la nostra libertà, mentre a loro non accadrà nulla, se non l'essere zombie, ovvero morti viventi.

Che i liberali e protestanti sono loro, che obbediscono ciecamente allo Stato e accettano gli esiti totalitaristi della dissoluzione liberal-comunista, mentre la Tradizione siamo noi, pronti a morire in piedi se necessario, per restare noi stessi.

Che i veri negazionisti sono loro, in quanto veri imperterriti negatori della realtà delle cose, e la loro colpa si accresce ogni giorno dinanzi agli occhi di Dio e degli uomini, anche nel loro silenzio dinanzi agli esiti sempre più evidenti nel dipanarsi del piano inesorabile del Nuovo Ordine Mondiale.

Chiunque avalla tutto questo, in qualsiasi maniera, finanche con un mi piace su Facebook, finanche con i litigi contro le persone che ancora ragionano, finanche facendo la spia o addirittura fornendo ideologiche argomentazioni giustificative, è complice del progetto criminale della post-umanizzazione in corso.

Diffidate dei sofisti della schiavitù.

Chi non vuole essere complice, lo deve dire e deve agire coerentemente, non appoggiando più in alcuna maniera, anche indirettamente, coloro che si piegano ai potenti di questo mondo.

Ci tolgono le sere d'estate. Ci toglieranno tutto, comprese le case (come già accade), compreso il contante, compresi i nostri corpi, e, nella misura in cui ognuno lo permetterà, perfino le nostre anime.

Diffidate dei lupi travestiti di agnelli, diffidate degli idoli, diffidate di chi non combatte i costruttori del vitello d'oro nella sua ultima definitiva versione e non rendetevi loro complici.

Oggi non conta più il passato: conta solo il presente e il futuro.

Usciamo tutte le sere fino a notte fonda, attraversiamo regioni e nazioni, abbracciamoci, viviamo, ammiriamo tramonti, albe, cieli e stelle.

E ringraziamo il Creatore per tutto quello che ci ha donato e che i padroni del mondo vogliono toglierci.

E se saremo pochi a essere ancora liberi e umani, lo saremo insieme.

Noi guarderemo le stelle, pensando a Chi c'è oltre le stelle e ci aspetta. (MV)


(da Telegram)


Pensare la pandemia. Per uscirne vivi.


Il 29 aprile, alle ore 21, partecipo a questo incontro di presentazione del libro Dopo la pandemia. Rigenerare la società con le relazioni, scritto da Pierpaolo Donati e Giulio Maspero, che è un utile contributo ad una riflessione quanto mai necessaria per uscire vivi da questa pandemia, che è anche (e forse soprattutto) una catastrofe cognitiva. Qui la locandina dell’incontro:

Per collegarsi direttamente alla pagina di youtube: https://www.youtube.com/watch?v=XqjJf7OLo6k

Nei prossimi giorni riporterò nel blog qualche estratto del libro, per invogliare alla lettura. Comincio oggi con queste considerazioni di Donati sulla necessità di “pensare le relazioni”.

«Il Covid-19 ci ha costretti a “prendere le misure” delle relazioni, e in qualche modo a ponderarle, a farne una valutazione. Le persone hanno capito che, prendere o meno il virus, dipende dalle loro relazioni sociali, nella sfera pubblica così come nella sfera privata. Ma come misurare e valutare le relazioni quando ci dicono che sono pericolose? Ecco, quindi il punto dolente. Ci siamo accorti che non sappiamo apprezzare, né vedere, né tantomeno gestire, le relazioni in senso lato. Non abbiamo una cultura delle relazioni umane e sociali, tantomeno di quelle che trascendono le cose ordinarie della terra.

La pandemia ci ha insegnato che dovremmo saper disintguere tra relazioni fisiche e non fisiche, fra relazioni buone e relazioni non buone, fra relazioni immanenti e relazioni trascendenti. Ma chi ci ha mai insegnato queste distinzioni? […]

Valutare le relazioni e i loro effetti implica molto di più che il semplice misurare una distanza fisica (un metro, due metri o più) e i suoi effetti. Valutare le relazioni implica un agire interiore ed esteriore a cui non siamo abituati perché la cultura moderna non ci ha educati a questo. […]

La modernità ha concepito le relazioni come una proiezione dell’Io, dei suoi sentimenti, stati d’animo, obiettivi e intenzioni. Le ha intese come un prodotto della coscienza interiore degli individui. La pandemia ha sconvolto questa visione in quanto le persone hanno dovuto prendere atto che le relazioni sociali non sono il prodotto del loro io. […] Le relazioni interumane sono una realtà emergente fra coloro che le agiscono, ma sono molto di più e di diverso dell’apposrto che i singoli agenti danno alla relazione. […] Diversamente dalla realtà chimica e fisica, infatti, le relazioni umane sono sia un legame che connette gli elementi di una struttura, come nelle molecole chimiche, sia anche e contemporaneamente un riferimento di valore simbolico che attribuisce un senso al legame e lo governa. […] Pertanto, di fronte ai pericoli della pandemia, non era solo questione di chiedersi se i legami fra le persone potessero resistere o meno, di fatto dovendo poi constatare che andavano spegnendosi, si trattava di capire come mantenere il legame ridefinendolo nella sua intenzionalità interiore e realizzandolo con segni e gesti possibili.[pp.17-18.22.23]

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https://leonardolugaresi.wordpress.com/2021/04/20/pensare-la-pandemia-per-uscirne-vivi/



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