ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 settembre 2021

… Quando verranno quei tempi:

Quali indicazioni fornì san Pio da Pietrelcina ai cattolici quando sarebbe arrivato il tempo dell’apostasia?

) c’è una preziosa perla di padre Pio, il cui contesto storico è l’immediato post-Concilio Vaticano II.

Si riferisce a qualcosa che diceva soprattutto negli ultimi anni della sua vita (intorno agli anni 1965-68).

Si tratta di un avvertimento che padre Pio aveva indirizzato ad una sua figlia spirituale, inginocchiata presso il suo confessionale per ricevere la sua benedizione a seguito della Confessione. Eccolo:

Ricordati… quando verranno quei tempi: i Comandamenti di Dio, preghiere del mattino e della sera, Santo Rosario, Sacramenti, catechismo, i santi e fate tutto nella fede dei nostri padri, nella fede dei nostri padri!… nella fede dei nostri padri!!… e non ascoltate più nessuno.

Quando padre Pio dice “quando verranno quei tempi” si riferisce ai nostri tempi, al nostro momento storico.

Egli si preoccupava di sostenere, nella buona battaglia della fede, i suoi figli spirituali che sarebbero vissuti più a lungo di lui; esistono, per giunta, non pochi messaggi che hanno predetto -in primo luogo ai figli spirituali- il dramma che si sarebbe consumato nei decenni dopo la sua morte, come pure hanno indicato la necessità di combattere spiritualmente per non crollare e non finire preda del demonio e delle sua arti malefiche.

“… e non ascoltate più nessuno!”

tg2  – Il Papa: “La pandemia ha dimostrato che è necessaria una governance mondiale”


    

https://www.maurizioblondet.it/quali-indicazioni-forni-san-pio-da-pietrelcina-ai-cattolici-quando-sarebbe-arrivato-il-tempo-dellapostasia/

 Benedico il mondo nuovo 

Con la scusa dell'emergenza i potenti di Davos stanno gettando le fondamenta per costruire un mondo robotico e metallico, dove gli uomini obbediscono agli ordini di un potere artificiale e senza volto senza neppure fiatare. Siamo di fronte al più grande attacco alla dignità dell'essere umano di tutti i tempi. La Chiesa di Roma è palesemente complice e fiancheggiatrice di questo progetto. C'è ancora modo di fermarli? Ne parliamo a "Dietro il Sipario" in compagnia di Matteo D'Amico, Umberto Pascali e Corrado Ruini

- Dietro il Sipario - Talk show

San Marino, la Svizzera, il mondo impazzito e la questione della verità


Carissimo Aldo Maria,

due notizie mi hanno colpito: la prima riguarda la vittoria travolgente nella Repubblica di San Marino dei sì all’aborto; la seconda la conferma per via consultiva della legalizzazione del matrimonio omosessuale in Svizzera. Entrambe sono state accompagnate dall’entusiasmo tipico del progressismo imperante.

Le notizie, nel mare del paganesimo mortifero in cui viviamo, si potrebbero definire non-notizie, tanto è ormai affermato il pensiero folle in una società che ha perso la ragione completamente.

Ma ecco, è proprio su questo ultimo punto che comincio ad avere qualche incertezza. Questo mondo assomiglia sempre di più a certe forme di arte oscena, brutta e incomprensibile (orinatoi, tele tagliate, buchi sul pavimento, dita alzate et similia, spacciate per opere d’arte), davanti alle quali non puoi dire la verità (magari alla Fantozzi, come per la Corazzata Potëmkin), ma devi accettare supinamente l’opinione secondo cui essa ha la stessa dignità di un’opera di Michelangelo (con il sottinteso, magari, della “inattualità” di quest’ultimo).

Così gli esperti sentenziano, così tutti accettano.

Quello che mi ha intristito, relativamente alle due notizie recenti, è che l’ondata di follia non sembra arrestarsi, anzi dilaga sempre di più: non meraviglia tanto l’esito, scontato, delle due consultazioni popolari, quanto la percentuale altissima di sì che esse hanno fatto registrare.

Non c’è proprio più speranza? Dobbiamo arrenderci all’assurdità di un mondo in cui la parola, il logos, può essere veicolo di menzogna invece che di verità? Questo il primo pensiero che mi è venuto, da patetico e vecchio arnese frutto di una educazione ormai sorpassata. Come non basta nominare senatore un cavallo per farlo diventare senatore davvero, così non basta chiamare matrimonio una unione fra persone dello stesso sesso per farla diventare matrimonio vero. Questo il mio patetico pensiero, espressione di un mondo che non esiste più.

Ma una seconda domanda mi sorge, e m’inquieta. Ma la verità esiste davvero? Questa domanda che solo l’uomo (e ci sarà un perchè) si pone, ha ancora un senso? E siccome la verità non può non esistere (la sua stessa negazione affermerebbe una verità), la domanda diventa questa: se davvero la verità ha una forza tale da imporsi da se stessa, con la stessa forza con cui la luce del sole non può essere limitata, o l’acqua del mare fermata con le mani; se la verità dei fondamentali di una qualsiasi civiltà umana (non solo quella cristiana, o quella cristiana cattolica) non può non essere talmente grande e palese, alla stregua del proverbiale 2 + 2; se la verità non può non essere chiara, perchè rispondente a ragione, e pertanto tale da imporsi all’evidenza per se stessa, senza bisogno di tante spiegazioni, ebbene, tutto ciò premesso, perchè la verità cristiana, che è verità ancor prima di diritto naturale (quanto alla vita e al matrimonio) sta naufragando? Perchè l’uomo non la riconosce più? E non stiamo parlando di minoranze folli e bizzarre, ma di popoli interi che votano in massa per la follia.

Terza ed ultima domanda: quindi, non starò sbagliando io? E con me ancora quei pochi che la pensano come me? Non è ora che anch’io mi adatti? Non è ora che prenda atto che ormai tutti abbracciano un’altra verità, talmente forte che è ormai diventata irresistibile? Prima che qualcuno mi definisca, in opposizione alle masse LGBT, PSET (Povero Scemo Euro-Talebano)?

di Alberto Quagliotto

Francesco: "Nel 2025 ci sarà Giovanni XXIV"

Il vescovo di Ragusa, Giuseppe La Placa, ha incontrato il 27 settembre Francesco nella libreria del Palazzo Apostolico e lo ha invitato a visitare Ragusa in occasione del 75° anniversario della diocesi locale, nel 2025.

Dopo l'udienza, La Placa ha detto ai giornalisti: "Il Santo Padre ha fatto un sorriso e un cenno di assenso e con una battuta mi ha risposto dicendo che nel 2025 sarà Giovanni XXIV a fare quella visita."


Foto: Vatican Media, #newsAcyitwylxh 
it.news

https://gloria.tv/post/vhwhXdHpNdgg2s8FRKXiztbDN



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