Guarda Guarda…la No-Mask Svezia Blocca i Voli dal Super-Vax Israele…
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi era sfuggito questo interessante articolo di Times of Israel che come vedrete, riporta che i viaggiatori provenienti da uno dei Paesi più “vaccinati” al mondo non potranno entrare in Portogallo e Svezia. Inutile ricordare che la Svezia non ha mai utilizzato lockdown e altre misure del terrore pandemico…non c’è una sottile ironia in tutto questo? Ma non vi preoccupate, i vaccini funziona, prima, seconda, terza, quarta dose e poi ad libitum…basta avere fede. E poi li consigliano Mattarella, Draghi, il Pontefice, il Gatto e anche la Volpe, no? Buona lettura.
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Portogallo e Svezia impongono il divieto di ingresso COVID agli israeliani, compresi quelli vaccinati
I nuovi divieti entrano in vigore, ironicamente, mentre Israele allenta le regole di quarantena per i viaggiatori di ritorno; Italia, Paesi Bassi, Romania, Spagna, Repubblica Ceca vietano gli israeliani non vaccinati
Il Portogallo e la Svezia hanno deciso di vietare l’ingresso ai cittadini israeliani in mezzo all’aumento delle infezioni da coronavirus nello stato ebraico, una mossa che altre nazioni europee potrebbero seguire.
Agli israeliani che dovevano volare giovedì in Portogallo è stato impedito di fare il check-in all’aeroporto Ben Gurion. Il divieto svedese entrerà in vigore lunedì, ha detto al Times of Israel un rappresentante dell’ambasciata svedese a Tel Aviv.
Anche se i tassi di vaccinazione in Israele sono tra i più alti del mondo, il Portogallo e la Svezia hanno i loro occhi sull’elevato numero di casi e non stanno facendo eccezioni per gli israeliani che sono vaccinati o guariti dal COVID-19. I due paesi accettano solo i certificati di vaccinazione dell’Unione Europea.
Le loro decisioni sono arrivate dopo che l’Unione Europea lunedì ha rimosso Israele da una lista di nazioni considerate “epidemiologicamente sicure”.
Gli stati membri non sono vincolati dalla raccomandazione dell’UE e l’Italia ha deciso di bloccare gli israeliani non vaccinati ma di accogliere quelli con i certificati di vaccinazione israeliani. La Spagna dal 6 settembre richiederà la prova della vaccinazione 14 giorni o più prima del viaggio. Anche la Romania e la Repubblica Ceca hanno detto che solo gli israeliani vaccinati saranno ammessi nel paese.
L’Olanda, da parte sua, ha annunciato venerdì che a partire da sabato, solo gli israeliani vaccinati saranno ammessi nel paese e si devono mettere in quarantena all’arrivo. A partire da lunedì, i viaggiatori israeliani devono anche presentare un risultato negativo del test del coronavirus.
L’epidemiologo Nadav Davidovitch, professore all’Università Ben Gurion, ha detto che Israele è attualmente uno “strano caso” per gli altri governi da cercare di classificare.
“Abbiamo alcuni dei tassi più alti sia per le infezioni che per le vaccinazioni”, ha notato Davidovitch, spiegando che questo farà cambiare i paesi nel modo di valutare il livello di rischio posto dagli israeliani.
Marco Tosatti
8 Settembre 2021 7 Commenti
Arrivano le prove: Fauci ha mentito sul finanziamento del laboratorio di Wuhan
Nuovo colpo di scena nella ricostruzione della controversa collaborazione Usa-Cina nel laboratorio di Wuhan e sul ruolo di Anthony Fauci nella sovvenzione delle ricerche nel campo del Guadagno di Funzione.
La testata di inchiesta The Intercept ha pubblicato 900 pagine di documenti riservati sulla cooperazione tra i due Paesi in merito alle ricerche sui coronavirus nei pipistrelli all’interno del laboratorio di Wuhan. Grazie ai documenti (qui e qui) rilasciati attraverso il ricorso al Freedom of Information Act di The Intercept contro il National Institutes of Health, si scopre che l’Ong americana EcoHealth Alliance, finanziata da Fauci e guidata da Peter Daszak, avrebbe fornito 3,1 milioni di dollari utilizzati anche per identificare e alterare i coronavirus in merito agli studi sul Guadagno di Funzione.
Dai documenti emergono inoltre le preoccupazioni che espressero molti scienziati sugli esperimenti e che sono trapelate soltanto negli ultimi mesi in quanto, come già riportato in questo video, molti, come chiarito dalla biologa molecolare Alina Chan, hanno preferito “autocensurarsi” ed evitare di esporsi per paura di essere accusati di razzismo ed essere collegati a Trump che durante la sua presidenza ha puntato il dito contro la Cina, accreditando la teoria dell’origine artificiale del virus.
In estrema sintesi, nel 2014, Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance, avrebbe ricevuto una sovvenzione dal National Institutes of Health (NIH) di Fauci per lavorare con il Wuhan Institute of Virology e altri laboratori per ricercare come possono i coronavirus dei pipistrelli «evolvere e saltare nella popolazione umana». EcoHealth Alliance conta fra i suoi partner la John Hopkins Bloomberg School of Public Health e la Boehringer Ingelheim che si è unita al Therapeutics Accelerator della Bill & Melinda Gates Foundation.
Le ombre su Daszak
Prima di proseguire, è bene ricordare che Daszak, oltre ad essere presidente di EcoHealth Alliance, è uno zoologo britannico, consulente ed esperto pubblico di ecologia delle malattie, in particolare di zoonosi.
Daszak è stato anche tra i firmatari di un comunicato pubblicato da Lancet nel febbraio 2020, in cui alcuni esperti condannano fermamente le teorie su una possibile origine non naturale della Covid.
Gli autori di quel comunicato si richiamarono a una lettera precedente, scritta dai vertici delle National Acadamies of Sciences, Engineering and Medicine che sminuiva l’ipotesi dell’origine artificiale del virus. Anche in questa missiva compariva il nome di Daszak, in questo caso come consulente.
Ralph Baric
Ciliegina sulla torta, nello studio pubblicato su Lancet compariva inizialmente anche il nome del guru dei coronavirus, Ralph Baric, direttore del laboratorio di Immunologia e Microbiologia dell’Università del North Carolina. Quest’ultimo nel 2015, insieme alla dottoressa Shi Zheng-Li, direttrice del Centro per le malattie infettive emergenti presso l’Istituto di Virologia di Wuhan, è stato tra i firmatari di importante studio di virologia sul Guadagno di funzione, in cui venne presentata la creazione di un ricombinante chimerico sintetico ottenuto innestando la proteina spike del coronavirus shc014, circolante nei pipistrelli col naso a ferro di cavallo, su un coronavirus del topo. Tale modifica aumenta moltissimo l’affinità della proteina spike per i recettori umani ACE-2 e in questo modo il ricombinante è in grado d’infettare direttamente l’uomo dal pipistrello, senza dover passare dal topo. Tale virus chimerico provoca nei topi una grave sindrome respiratoria, una polmonite che né gli anticorpi monoclonali né gli approcci vaccinali riescono a neutralizzare. Questo lavoro fu finanziato dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) e dal USAID-EPT-PREDICT funding from Eco Health Alliance.
Le mail tra Fauci e Daszak
Tornando a Daszak, nel giugno 2020 pubblicò sul Guardian un articolo in cui accusava di «teoria del complotto» l’ipotesi del virus manipolato o sfuggito dal laboratorio di Wuhan e come se non bastasse, prese anche parte alla squadra dell’OMS che ha indagato in Cina – senza successo – sull’origine della Covid-19.A giugno erano già trapelate le e-mail di Anthony Fauci, che avevano imbarazzato l’immunologo a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases pubblicate in base al Freedom of Information Act: dallo scambio di missive emergeva il conflitto di interessi che riguardava proprio Daszak.
Stando a quanto riportato già settimane or sono dal Washington Examiner, la EcoHealth Alliance tra il 2014 e il 2020 avrebbe ricevuto ben 3,1 milioni di dollari dai National Institutes of Healt, agenzia del Dipartimento della Salute USA di cui fa parte l’istituto diretto da Fauci. Daszak il 18 aprile 2020 gli mandò una mail di ringraziamento per aver minimizzato pubblicamente la tesi secondo cui Sars-CoV-2 potesse provenire dal laboratorio di Wuhan a cui poi Fauci rispose.
I documenti pubblicati da The Intercept
Ora The Intercept sta mettendo a disposizione del pubblico i documenti completi che confermano quanto trapelato nelle scorse settimane:
la sovvenzione per lo studio sui coronavirus dei pipistrelli ha fornito a EcoHealth Alliance un totale di 3,1 milioni di dollari, inclusi 599.000 dollari destinati all’Istituto di Virologia di Wuhan che questi ha utilizzato in parte per identificare e alterare i coronavirus dei pipistrelli che potrebbero infettare gli esseri umani.
Nell’articolo troviamo il documento relativo a una delle sovvenzioni, intitolata “Capire il rischio dell’emergenza del coronavirus dei pipistrelli“, che delinea lo sforzo ambizioso guidato di Daszak per lo screening di migliaia di campioni di pipistrelli alla ricerca di nuovi coronavirus. La ricerca della EcoHealth Alliance ha coinvolto anche lo screening di persone che lavorano con animali vivi. I documenti contengono diversi dettagli critici sulla ricerca a Wuhan, incluso il fatto che il lavoro sperimentale chiave in cui si lavorava su topi “umanizzati” è stato condotto in un laboratorio di livello 3 di biosicurezza presso il Wuhan University Center for Animal Experiment – e non presso l’Istituto di Virologia di Wuhan, come si era pensato in precedenza.
I documenti sollevano ulteriori domande sulla teoria secondo cui la pandemia potrebbe essere iniziata in seguito a un incidente di laboratorio, ipotesi che, come anticipato, Daszak aveva respinto in modo aggressivo, denigrandola come una “teoria del complotto”.
La reazione di Ebright
Dopo aver esaminato i documenti, Richard Ebright, biologo molecolare della Rutgers University, interpellato da Intercept, ha ammesso che il materiale pubblicato contiene informazioni critiche sulla ricerca svolta a Wuhan, inclusa la creazione di nuovi virus chimerici. Ebright ha anche affermato che i documenti chiariscono che due diversi tipi di nuovi coronavirus sono stati in grado di infettare i topi umanizzati: «Mentre stavano lavorando sul coronavirus correlato alla SARS, stavano portando avanti contemporaneamente un progetto parallelo sul coronavirus correlato alla MERS», riferendosi al virus che causa la sindrome respiratoria mediorientale.
In definitiva, ha concluso Ebright, «i documenti chiariscono che le affermazioni del direttore del NIH, Francis Collins, e del direttore del NIAID, Anthony Fauci, che il NIH non supportava la ricerca del guadagno di funzione o il potenziale potenziamento del patogeno pandemico al WIV non sono veritieri».
In sintesi, Fauci ha mentito al Congresso quando ha negato il finanziamento della ricerca sul Guadagno di Funzione.
ZeroHedge ricorda infatti quando il dottor Anthony Fauci attaccò pubblicamente al Congresso il senatore Rand Paul a luglio, definendolo un “bugiardo” per averlo accusato di aver finanziato la ricerca sul Guadagno di Funzione a Wuhan, per produrre un coronavirus più trasmissibile agli esseri umani: «l’argomento alla fine svanì a causa dell’affermazione non supportata di Fauci secondo cui la ricerca non si adattava tecnicamente alla definizione di GoF [Gain of Function, Guadagno di Funzione]».
In risposta alle richieste di The Intercept sulle sovvenzioni, Robert Kessler, responsabile delle comunicazioni presso EcoHealth Alliance, si è limitato a rispondere:
«Abbiamo richiesto sovvenzioni per condurre ricerche. Le agenzie competenti hanno ritenuto che fosse una ricerca importante e quindi l’hanno finanziata. Quindi non so se ci sia molto da dire».
La sovvenzione è stata inizialmente assegnata per un periodo di cinque anni, dal 2014 al 2019. Il finanziamento è stato rinnovato nel 2019 ma sospeso dall’amministrazione Trump nell’aprile 2020.
Il secondo documento, relativo alla seconda sovvenzione, “Comprensione del rischio di comparsa di virus zoonotici negli hotspot di malattie infettive emergenti del sud-est asiatico“, mostra che i finanziamenti sono stati assegnati nell’agosto 2020 e si estendono fino al 2025.
Alina Chan, biologa molecolare presso il Broad Institute, che come anticipato nei mesi scorsi ha ammesso di propendere per la teoria del virus artificiale, ha affermato che i documenti mostrano che l’EcoHealth Alliance ha motivo di prendere sul serio la teoria della fuoriuscita da laboratorio.
AGGIORNAMENTO:
In seguito ai documenti rivelati da Intercept in queste ore, il senatore Rand Paul ha twittato quanto segue:
Ho già chiesto al DOJ di rivedere la testimonianza di Fauci per aver mentito al Congresso. Questo rapporto dovrebbe chiarire abbondantemente che deve essere ritenuto responsabile.
ENRICA PERUCCHIETTI
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