Follie vaticane / Domani basilica di San Pietro chiusa e Messe annullate. E perché? Per una giornata di preghiera!
Ultima (strana) notizia da San Pietro: il 2 ottobre la basilica resterà chiusa e le Sante Messe previste saranno soppresse. Il motivo? Da non credere…
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Oggi in Vaticano i canonici e i sacerdoti che accedono alla sacrestia hanno trovato affisso in bacheca un avviso che ha molto dell’incredibile. (Ringraziamo come sempre la nostra fonte intra moenia sempre sollecita e attentissima).
Sabato 2 ottobre la basilica di San Pietro, per disposizione di sua eminenza reverendissima il cardinal arciprete, sarà “chiusa ai visitatori e le Sante Messe di orario non avranno luogo“.
Quale sarà mai il motivo di una così draconiana decisione? Che cosa sarà mai successo? Cosa è previsto di così straordinario da chiudere tutta la Basilica? Lavori ingenti di ristrutturazione o messa in sicurezza? Lavano forse il pavimento e non vogliono che i turisti lascino le pedate? Nient’affatto.
Se si legge l’avviso si resta stupefatti: la basilica sarà riservata allo svolgimento di una giornata di catechesi sul tema della preghiera.
Sappiamo (si veda qui) che in tale data don Fabio Rosini celebrerà una Santa Messa (per inciso, la celebrerà all’altare papale cosiddetto “della Confessione”; sul quale, un tempo, solo il papa, o cardinali da lui delegati, potevano celebrare, ma questa è un’altra storia) e poi terrà la catechesi per i suoi ragazzi. Trattasi di un evento organizzato da Costanza Miriano.
Nulla da dire sulla bontà del sacerdote e della giornalista, ma davvero restiamo increduli ad apprendere che la chiesa più grande al mondo sarà inaccessibile perchè vi si celebra una Santa Messa e si svolgerà una catechesi (sebbene a numero chiuso).
Ci saranno certamente alti ed altri motivi a noi ignoti per cui la Messa di don Rosini non si celebri in una delle cappelle laterali della basilica (o in un altra chiesa o cappella vaticana). Ed è ancor più incomprensibile che la catechesi si svolga in San Pietro. Ma anche a concedere che sia spiritualmente edificante restare sulla tomba di Pietro per ascoltare l’insegnamento “sulla preghiera”, perché non riservare una cappella? Un transetto? E lasciare accessibile la chiesa a visitatori e ai sacerdoti per celebrare le Sante Messe d’orario?
Ma soprattutto: perché chiudere la basilica per la Santa Messa di don Rosini e non per quelle di orario, allora? Perchè durante le Sante Messe celebrate all’altare della Cattedra i visitatori erano lasciati entrare, creando un brusio fastidioso e scattando foto disturbando i fedeli?
Ci pare davvero tutto molto strano e surreale.
Fonte: messainlatino.it
Da oggi green pass obbligatorio per entrare in Vaticano
Da oggi, 1° ottobre, nello Stato della Città del Vaticano si entra solo se in possesso di green pass. Recita infatti l’articolo uno Ordinanza del Presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano in materia di emergenza sanitaria pubblica: “A far data dal 1° ottobre 2021, è consentito l’ingresso nello Stato della Città del Vaticano e nelle aree di cui agli artt. 15 e 16 del Trattato Lateranense, esclusivamente, ai soggetti muniti del Certificato Digitale Covid dello Stato (‘Green Pass vaticano’), del Certificato Digitale Covid di cui all’art. 4, §1 del Decreto n. CDXXXII del 15 luglio 2021 (‘Green Pass europeo’) o di certificazione verde Covid19 estera comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-Cov-2 o la guarigione da SARS-Cov-2, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS-Cov-2”.
L’intera ordinanza può essere consultata qui.
Dopo tale ordinanza, il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, con un decreto, ha disposto ulteriori norme. Eccole.
- l’obbligo di possesso delle certificazioni indicate nell’articolo 1 della citata Ordinanza riguarda tutto il personale (Superiori, Officiali e Ausiliari) dei Dicasteri, Organismi ed Uffici che compongono la Curia Romana e delle Istituzioni Collegate con la Santa Sede, e si estende ai collaboratori esterni e a coloro che a qualsiasi ulteriore titolo svolgano attività presso i medesimi Enti, al personale delle ditte esterne e a tutti i visitatori ed utenti;
- fatti salvi i controlli demandati al Corpo della Gendarmeria, ogni Ente è tenuto a verificare il rispetto delle prescrizioni, stabilendo le modalità operative per l’organizzazione di tali verifiche e individuando i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni degli obblighi, sulla base di quanto disposto dalla Legge n. LIV sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, del 10 dicembre 2007. Per quanto riguarda i Dicasteri, la competenza in merito spetta ai Sotto-Segretari;
- il personale sprovvisto di green pass potrà, in alternativa, esibire una certificazione di negatività al virus Sars-Cov-2, rilasciata in Italia a fronte di un test molecolare o antigenico rapido, con la frequenza indicata dalla Direzione di Sanità e Igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Gli oneri relativi al test non sono a carico dell’Ente;
- il personale sprovvisto delle necessarie certificazioni non può accedere al posto di lavoro e dovrà essere considerato assente ingiustificato. Per tutta la durata dell’assenza non è dovuta la retribuzione, fatte salve le ritenute previdenziali ed assistenziali, nonché l’assegno al nucleo familiare;
- la valutazione degli elementi per l’eventuale esenzione dagli obblighi della citata Ordinanza è demandata alla Segreteria di Stato (Sezione Affari Generali e, per quanto di competenza, Sezione del Personale di Ruolo diplomatico della Santa Sede), acquisito il parere della Direzione di Sanità e Igiene. Il Responsabile dell’Ente provvederà a sottoporre le istanze alla Sezione per gli Affari Generali;
- vengono fatte salve eventuali ulteriori restrizioni che le competenti Autorità sanitarie vaticane riterranno necessarie disporre nei confronti di persone provenienti da Paesi con rischio elevato di contagio;
- il presente Decreto sarà promulgato mediante L’Osservatore Romano, entrando in vigore il 1º ottobre 2021, e quindi pubblicato anche nel commentario ufficiale degli Acta Apostolicae Sedis.
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