Invito Mancuso: alcune domande ed una proposta di riflessione.
Alcune considerazioni sull'invito fatto dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale della Diocesi di Lodi a Vito Mancuso
di Matteo Dellanoce
di Matteo Dellanoce
Egregi Signori,
vi chiedo scusa per il generico Signori! Tuttavia a mia discolpa vada l’anonimità della firma dell’invito alla partecipazione all’incontro con il Signor Mancuso di stasera. Arrivatomi per vie traverse ma comunque a Voi riconducibile.
vi chiedo scusa per il generico Signori! Tuttavia a mia discolpa vada l’anonimità della firma dell’invito alla partecipazione all’incontro con il Signor Mancuso di stasera. Arrivatomi per vie traverse ma comunque a Voi riconducibile.
Ora! Io non sono ne teologo ne filosofo, ne mi posso fregiare di possedere una cattedra da cui demagogicamente pontificare, tuttavia penso di non aver almeno a tuttora perso il lume della ragione, la conoscenza tramandata dai Vangeli ne, tanto meno, quella del Magistero ad esso riconducibile. In particolare dal Magistero che ri-sgorga dal Vaticano Secondo.
Fatte queste premesse mi chiedo: ma come fate a parlare di dialogo quando il Logos è negato nelle sue tre forme principali?
Come fate a dialogare con una persona che nega la creazione (attraverso posizioni pantesite), il pensiero (negando la ragione a favore di una hegeliana idealità) e l’Amore Divino (negando la Redenzione e la sua necessità)?
Come fate ad accettare (e direi a sostenere) posizioni che negano il Magistero, la sua umiltà che emerge dallo splendore dogmatico (progresso verso la perfezione divina) e soprattutto la gerarchia realtà necessaria ed indispensabile all’unità?
Infine: come fate a sostenere ed a dare spazio ad una persona che va contro l’autorità (che è altro dall’autoritarismo!) anche del nostro Vescovo cui comunque tutti qualche cosa dobbiamo? Anche Lui appartiene alla gerarchia negata dal Mancuso!!!
Non penso che Sua Eccellenza Mons. Merisi sia così stolto da suicidarsi permettendo la diffusione di un pensiero che lo denigri! Quindi mi domando: quale interesse particolare avete per permettere che venga pubblicizzato un incontro con uno pseudo teologo che nega anche la Vostra di realtà? O dimenticate di essere incardinati all’interno della Chiesa (che il Signor Mancuso detesta al pari della Bibbia)?
C’è un interesse particolare? Di qualcuno? Se così non fosse, visto che non è fatto l’”interesse” della Verità e neppure quello di qualcuno, ha significato e senso dare spazio al nulla? Non è venire meno al dettato Evangelico ovverosia non sprecate il tempo che vi è concesso in opere inutili? Ed ancora non si è sprecato tempo di fronte all’essere Missionari (testimoni del Logos) in un mondo sempre più apostata, un mondo in cui l’autenticità della fede è sostituita da una autoreferenziale egoticità, alquanto mancusiana direi, in base alla quale Cristo è ciò che io voglio e desidero e non ciò che Lui (attraverso la Chiesa e la Scrittura) insegna?
Non cerco risposte ma Vi chiedo riflessioni! Siete sicuri di fare il bene della Chiesa e di conseguenza delle anime che avete avuto il privilegio di incontrare? Pensate che Cristo sia andato sulla Croce per nulla oppure per la salvezza di chi lo accoglie donandosi a Lui autentico Perdono?
Vi auguro una piacevole serata. Nella dogmatica certezza, benedettina e paolina, ecclesiologica e cristologica quindi teologica che l’Amore non può essere negazione della ragione. Sarebbe negazione dell’umano e del divino. Di Cristo insomma. Di cui, il cattolicesimo con il suo et- et si fa testimone fino al martirio … non per l’applauso del “mondo”!
Cordialità,
UIOGD
Matteo Dellanoce
UIOGD
Matteo Dellanoce
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