I figli del male, i consacrati del Maligno, sanguinari e ingannatori, si sono infiltrati ovunque a tutti i livelli della società, attraverso l’ambizione di certi, il vuoto spirituale di alcuni e lo scoraggiamento e la delusione di tutti gli altri.
L’Eterno Padre ha lasciato una sua proprietà, una delle sue case, la terra, e tutto il potere di organizzare la vita e la gestione delle risorse in essa contenute, ai suoi servi, gli uomini. L’Eterno tornerà a visitare la sua proprietà alla conclusione di un ciclo, che gli uomini chiamano generazione. Ogni ciclo deve chiudersi per aprire le porte a uno nuovo, più luminoso ed evoluto. Da Abramo fino a noi è un ciclo.
Gesù ci ha guidato per mano fin qui, sempre teneramente e con infinita passione e attenzione, ancor prima della sua venuta fisica sulla terra – è lui stesso che afferma: Prima che Abramo fosse io sono – e poi, in modo sublime e gentilissimo, ci ha guidato con la sua visita alla terra e, dopo il suo ritorno al cielo, con la potenza dello Spirito Paraclito.
Gesù ci ha indicato come camminare dietro a lui e in lui, rimanendo sempre a fianco della sua dolcissima Madre Maria, per non addormentarci completamente e cadere nell’azione di sofistificazione e inganno collettivi, voluti dalle istituzioni, dalle gerarchie, dai poteri umani. Ci ha lasciato il dono straordinario di un nucleo umano effervescente nello Spirito, la chiesa degli uomini di Dio, con il compito di guarire tutte le malattie, di cacciare i demoni, e di ispirare l’umanità secondo la luce e l’amore delle parole del vangelo.
Anche il Maligno separatore e ingannatore ha i suoi figli a lui totalmente consacrati che, in cambio della loro consacrazione al male, ricevono in dono il potere sui regni della terra (le tentazioni di Gesù, Matteo 4,8-10) attraverso la gestione dei poteri forti e delle egemonie politiche, economiche e culturali. Per questo motivo i poteri e le gerarchie umane non sono mai stati, nemmeno per un secondo, a servizio del benessere comune dei figli di Dio, ma solo ed esclusivamente a vantaggio del regno di Satana che, per i suoi interessi, usa l’ambizione e l’avidità dei suoi figli e l’ignoranza e la pigrizia dei figli della luce.
I figli del male, i consacrati del Maligno, sanguinari e ingannatori, si sono infiltrati ovunque a tutti i livelli della società, attraverso l’ambizione di certi, il vuoto spirituale di alcuni e lo scoraggiamento e la delusione di tutti gli altri. I consacrati del Maligno hanno raggiunto indisturbati tutti i vertici, tutti i posti di governo e di potere del mondo e delle istituzioni, per addormentare gli uomini, che nella loro ignoranza non comprendono e non vedono, e usarli come schiavi.
Satana si è abilmente nascosto per millenni dietro le vane promesse arbitrarie del potere, che suonano alle orecchie della mente con il nome di libertà, democrazia, pace, ma in realtà queste non sono altro che le invisibili sbarre di una gabbia mortale, dove i popoli vivono sovrastati dalla casta di pochi consacrati al Maligno, che sono molto al di sopra di coloro che governano e comandano.
Alle sbarre di questa gabbia l’umanità, stanca e ignorante, si è appoggiata come a un sostegno, senza scorgerne il devastante abisso sottostante.
I poteri terreni non hanno mai fatto nulla che non fosse a loro totale unico vantaggio e compiacimento, con il solo scopo di riempire la loro pancia, pancia di lupi famelici e rapaci.Hanno cercato dapprima di obbligare e poi di convincere con la persuasione gli uomini che è indispensabile, per la felicità e la pace di tutti, pagare un seppur minimo prezzo per il progresso sociale. Prezzo da pagare in guerre, massacri, inquinamento dell’aria, dell’acqua, dei cibi, in devastazione delle foreste, degli ecosistemi energetici, schiacciando così l’armonioso sistema delle risorse di madre terra.
Sottomessi e schiavizzati gli uomini con questo inganno, i poteri, senza trovare ferma opposizione della chiesa degli uomini di Dio, che nel tempo si è trasformata in gerarchia di uomini di chiesa, hanno condotto l’umanità a vivere nel degrado e nella corruzione, garantendo a essa il livello più basso di civiltà di tutto l’universo. Il Maligno gode nel vedere i figli di Dio continuamente tormentati dalle ingiustizie, dalla miseria, dalla penuria, dal disagio, dall’ansia, dalla paura. Gode nel vedere l’uomo fiaccato nella forza, deluso nello spirito, affranto nella mente, spento nel desiderio, svergognato e umiliato nei suoi maldestri tentativi di imparare ad amare.
L’invito di Gesù a rimanere svegli, accorti, attenti, non è un richiamo morale, religioso, ma è l’invito accalorato e definitivo a non mollare la fede e la certezza che nel cuore e nella mente dell’uomo, se immersi nella potenza e nella grazia di Spirito, ci sono tutte le risorse utili all’umanità per non cedere il passo a questi traditori di Dio e dell’umanità stessa.
Rimanere svegli significa formare dei nuclei umani pieni di lievito effervescente dello Spirito, slegati da ogni potere e controllo umano, affinché i traditori dell’umanità non riescano ad avere tutto il potere necessario per completare le loro trame che prevedono l’estinzione dell’umanità. Per restare svegli è necessario abbandonare tutto ciò che è vecchio e appartiene al vecchio sistema, sistema legato all’ambizione e alla vanità che dev’essere disarmato e svelato nella sua stupidità e velenosità. Gesù ci invita a rimanere svegli e dice di farlo nella preghiera, in nuclei umani umili e slegati da ogni potere, così che si sviluppi un’energia sublime che tocchi tutti i livelli del vivere umano. Il cambiamento partirà da dentro e coinvolgerà tutto e ciascuno, ne sarà toccato l’universo intero, nulla potrà rimanere indifferente a questa energia di rinnovamento. Tutto inizierà a cambiare quando gli uomini e le donne di questa generazione si raduneranno autonomamente per pregare e per cantare a Dio, per scambiarsi la ferma e assoluta convinzione che è finito il tempo dell’ambizione e della vanità, ed è venuta l’ora di condividere conoscenze utili per un nuovo progresso rispettoso dell’armonia del cosmo e della natura.
Vangelo di Marco 13,33-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «33 Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. 34 È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
35 Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36 fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
37 Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»
35 Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36 fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
37 Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!»
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