MEDJUGORJE: RESOCONTO DELLA COMMISSIONE ENTRO FINE ANNO
Quando parlo di Medjugorje con la gente, inevitabilmente viene posta l’attenzione al fatto che non è ancora riconosciuta ufficialmente. O per meglio dire, la Chiesa non si è ancora espressa in merito.
Attualmente infatti, vige ancora ciò che è stato detto nella Dichiarazione di Zara del 1991: "non constat de supernaturalitate", cioè che non si può affermare che si trattino di fenomeni soprannaturali, ma neanche negare tale ipotesi.
Sulla base di questa considerazione, ecco che ognuno è libero di crederci o meno, recandosi in pellegrinaggio a Medjugorje o criticare che ci va. Insomma, come al solito ci sono due fronti distinti, due linee di pensiero. C’è da dire però, che in questi ultimi trent’anni, si sono recati milioni di persone nella cittadina dell’Erzegovina, mentre ben poche, anche se "chiassose", sono state le prese di posizione contrarie.
Dall’anno 2010 però, è stata creata una commissione presieduta dal Cardinal Camillo Ruini, con l’intento di offrire maggior chiarezza sul "fenomeno" Medjugorje. Dubito che venga espresso un verdetto definitivo (sono mie considerazioni), visto che il "fenomeno" è tuttora in atto e i veggenti (o "presunti" tali, per imparzialità) ancora vivi, ma non credo che vengano ribaditi i concetti già espressi nel 1991: anni di lavoro, numerosi "tecnici" (vanno di moda ultimamente!) e vescovi coinvolti per dire cose già dette? Qualche novità ci sarà di sicuro.
Ecco che nel 2011, sono stati ascoltati in Vaticano quattro dei sei veggenti: per prima Ivanka Ivankovic, poi Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic e per ultima Marija Pavlovic.
Quest’ultima, incontrata due mesi fa, mi ha confidato che l’incontro è stato positivo (a buon intenditore...) e che addirittura si aspetterebbe di essere richiamata: una vita trascorsa in "compagnia" della Gospa, difficilmente si può riassumere in un incontro di poche ore!
Ora mancherebbero di essere convocati ancora Ivan e Jacov (priorità al "gentil sesso"?) e probabilmente anche qualche altro "interessato". Anche padre Jozo sembrerebbe che sia stato ascoltato, quale testimone diretto dei primi tempi, essendo stato parroco di Medjugorje nel 1981.
C’è già però una novità in merito. Il 14 febbraio, durante la conferenza stampa di presentazione del Meeting per la pace della Comunità di Sant’Egidio, che si svolgerà a Sarajevo nel settembre prossimo, il Cardinale Vinko Puljic, membro della commissione e arcivescovo di Sarajevo ha affermato: «Entro quest’anno vogliamo finire il nostro lavoro e dare la nostra opinione al Papa perchè esprima il suo giudizio. Non posso parlare di quello che fa la commissione, perchè sono tenuto al segreto. Il nostro lavoro dura ancora. Quest’anno però bisogna finirlo». L’attesa è dunque breve: non ci sarà la fine del mondo nel 2012, ma molto probabilmente una "rivoluzione", un cambiamento, forse "epocale". Magari proprio Medjugorje sarà artefice di questo cambiamento e, ne sono convinto, sarà positivo!
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