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venerdì 30 marzo 2012

Magliana,sepoltura-enigma

CASO ORLANDI, DIETROFRONT DEL MINISTRO DELL 'INTERNO SULL' EXTRATERRITORIALITÀ DELLA BASILICA DOVE E' SEPOLTO IL BOSS DE PEDIS VATICANISTA DE LA STAMPA
Chi autorizzò nel 1990 la sepoltura del potente boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis, detto Renatino, nella basilica romana di Sant'Apollinare'? Questa domanda, a vent'anni di distanza, continua a non avere una risposta. E il giallo della sepoltura del boss accanto a cardinali e artisti continua.
Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, interpellata nei giorni scorsi in Commissione antimafia sulla vicenda è intervenuta più volte sulla vicenda e anche al question time alla Camera lo scorso mercoledì. Il ministro ha detto che non risultano atti al Viminale su questa vicenda. Ha dovuto però correggersi sulla 'extraterritorialità' nel cui regime, contrariamente a quanto affernmato in un primo momento, non rientra la Basilica se non per un "profilo fiscale". Chi la autorizzò? "C'è un atto del Comune di Roma", ha risposto oggi il ministro a un cronista di 'Chi l'ha visto?" che chiedeva notizia su chi avesse fatto pervenire il nulla osta per la sepoltura (l'allora governatore della Città del Vaticano, cardinale Baggio oppure il suo vice Paul Marcinkus?) e chi l'abbia poi autorizzata. Il ministro dell'Interno ha replicato di non sapere "se abbiamo agli atti questo documento" ma "la competenza era in ogni caso del Comune di Roma, perchè si trattava di uno spostamento di una salma da un cimitero ad una chiesa posta, appunto, nello stesso Comune".

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