1- MAI DIRE MAIL: “FORSE GESU' È RISORTO, SICURAMENTE FORMINCHIONI È RESORT!” - 2- DOPO LA LETTERA-CETRIOLO AL “CORRIERE” (“FORMIGONI SEGUIVA DACCÒ COME UN CAGNOLINO AL GUINZAGLIO” ) LA MOGLIE DI ANTONIO SIMONE, EX ASSESSORE ALLA SANITÀ, CIELLINO DOC, POTENTISSIMO, FINITO A SAN VITTORE, SPARA L’INTERVISTA SILURO - 3- “ALLE CENE, CON DACCÒ E FORMIGONI, C'ERANO MOLTI POLITICI E ANCHE CARDINALI” - 4- “SIMONE, IL FACCENDIERE PIERO DACCÒ E FORMIGONI ERANO INDIVISIBILI. ROBERTINO HA IL TIPICO COMPLESSO D'INFERIORITÀ DEL CATTOLICO. HA BISOGNO DI QUALCUNO CHE GLI ORGANIZZI VIAGGI E VACANZE, MOMENTI DI SVAGO E FESTE, NON FESTINI, IN MEZZO MONDO” - 5- “DACCÒ? TRACOTANTE, UNO CHE FA TUTTO LUI... MA POI, DOVE LI PORTAVA? A SAINT BARTS... NON È TUTTO QUESTO GRAN POSTO. IL MARE DICE? SÌ, TANTO QUELLI NON NUOTAVANO” - 6- FORMIGONI DOVREBBE RITIRARSI, CHIUDERE. HA FATTO, HA DATO, LASCI IL PIRELLONE” -
1- MAI DIRE MAIL
Forse Gesu' è risorto, sicuramente Forminchioni è resort!
2- UNA LETTERA HA SILURATO IL GOVERNATORE
Marco Alfieri per "la Stampa"
FORMIGONI SULLO YACHT DI DACCO' |
Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco |
Marco Alfieri per "la Stampa"
I ciellini giurano di non saperne nulla. Nemmeno i due figli, o suo fratello Paolo esperto di musica rock che lavora al quotidiano di area Il Sussidiario.net , sospettavano qualcosa. La lettera bomba al Corriere della Sera («Vi racconto l'amicizia tra Simone, Daccò e Formigoni») di Carla Vites, «militante ciellina della prima ora», moglie di Antonio Simone, ex assessore alla sanità lombarda finito in carcere per lo scandalo Maugeri, è un petardo inatteso che scuote il movimento solitamente ermetico fondato da Giussani.
«Stupore, amarezza, incazzatura, autocritica tutto si mescola», nota un ciellino di prima fila.
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO |
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO |
Per altri ancora la lettera «è invece straordinariamente lucida». Piena di passaggi spietati contro il governatore e i suoi legami con Daccò, «sotto gli occhi dei molti chef d'alto bordo dove regolarmente veniva nutrito a spese di Daccò stesso, per non parlare dei locali della Costa Smeralda dov'era possibilissimo ammirare il nostro Governatore seguire come un cagnolino al guinzaglio Daccò, lo stesso con cui non aveva rapporti diretti...».
Persino impietosi quando scrive che per lui «bastava l'onore di essere al centro di feste e banchetti, yacht e ville. Che se ne dovrebbe fare dei soldi uno così narcisista?». Ma anche piena di passaggi che interrogano direttamente il movimento, ad esempio quando Vites dice che «Cl deve avere un sussulto di gelosia per la propria identità, per quello che Giussani pensava al momento della fondazione».
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO |
FORMIGONI SULLO YACHT DI PIERO DACCO |
La memoria di molti militanti ieri mattina è corsa subito a 2 mesi fa: alle parole al Corriere di don Carron, il successore di Giussani alla guida del movimento: «Non esistono politici "nostri", ciascuno è personalmente responsabile di quel che fa. E Cl deve vigilare di più per evitare di farsi usare». Una precisazione ai media che strumentalizzano ma insieme un altolà a certo malcostume intorno al governatore.
La «separazione» fa discutere ma diventa la posizione ufficiale del movimento. Qualche giorno dopo arriva la chiosa del Cardinale di Milano, Angelo Scola: «Con quello che fa Formigoni non c'entro niente...». Parole come pietre, pronunciate dal successore di Ambrogio in una Lombardia dove Cielle da 17 anni è impastata alle sorti del Pirellone: movimento di preghiera e lobby di potere con posti chiave in politica, sanità, società regionali e imprese che vincono appalti.
Un malessere che si somma alla dialettica interna sulla bontà del collateralismo al governo Berlusconi e alla concorrenza Lupi-Formigoni, evidente l'estate scorsa al Meeting di Rimini: il primo ricoperto di applausi sul palco con il presidente Napolitano; il secondo sotto i riflettori per la svolta giovanilista tutta camicie sgargianti. La lettera di Carla Vites deflagra in questo clima.
Avvenire, impietoso, ha messo in pagina il governatore sdraiato in poltrona al Salone del Mobile. Una foto che sa di sentenza. Il settimanale ciellino Tempi, finanziato da Simone, contrattacca: «Formigoni non è perfetto ma è vittima di un linciaggio e, soprattutto, l'alternativa è un regime...». «Don Giussani si sarebbe scandalizzato, certo. Ma solo per il moralismo che c'è intorno a questa vicenda...», lo assolve il parlamentare di area Renato Farina.
Lapidario il governatore: «Non commento le dichiarazioni di una signora. Il che non m'impedisce di ribadire che ho un rapporto di amicizia con Simone da 40 anni». Quanto a parlare, «preferisco aspettare che si svuotino tutti i bidoni della spazzatura». Ma certo dopo la lettera bomba, niente sarà più come prima...
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