- A POCHE ORE DALLA VIOLENTISSIMA SCOMUNICA DI GOTTI TEDESCHI, SI APRE UN’ALTRA FRATTURA IN SENO ALLA CURIA - DOPO LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CEI ANGELO BAGNASCO (“LA SFIDUCIA NEI CONFRONTI DI GOTTI L'HO APPRESA DAI GIORNALI”), L’EX PRESIDENTE DELLO IOR HA INCASSATO PAROLE DI APPREZZAMENTO DA PARTE DEL DIRETTORE DI “AVVENIRE”, IL GIORNALE DELLA CEI - “L’OSSERVATORE ROMANO” DIRETTO DA VIAN RESTA SOLIDISSIMO ACCANTO A BERTONE…
M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
TARCISIO BERTONE E ANGELO BAGNASCOI CARDINALI BERTONE E BAGNASCO
Non è stata calendarizzata, ma sarà una nuova riunione della Commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior a stabilire i «passi ulteriori di ridefinizione dell'assetto dell'Istituto per le opere di religione» e della sua «governance» in vista della nomina del nuovo presidente. Cominciano a circolare i primi nomi, ma bisogna dire subito che al momento non esiste né una long list né una short list su cui verrà fatta la scelta.
Questo, per quanto riguarda il futuro. Per quanto riguarda la sfiducia al vecchio presidente - dopo una serie di contatti informali tra i cardinali - a breve verrà formalizzata con una comunicazione ufficiale la ratifica, presa già venerdì scorso, della decisione del board della banca di sollevare dalla presidenza Ettore Gotti Tedeschi.
ETTORE GOTTI TEDESCHI
In Segreteria di Stato si invita, in ogni caso, a guardare ai contenuti della lettera di sfiducia del board come alla «verità dei fatti», mostrando pieno appoggio verso la decisione condensata nella mozione scritta da Carl A. Anderson: lo slittamento nell'approvazione formale è stato dovuto solo ai «tempi tecnici», necessari alla definizione del rapporto con Gotti Tedeschi dal punto di vista legale ed economico.
CARL ANDERSON CAVALIERE SUPREMO DEI CAVALIERI DI COLOMBO
Nonostante l'amarezza, gli sms con cui si dice pronto a essere interrogato per primo da una commissione d'inchiesta, che «riferisca però solo al Papa», e nonostante preannunci che preparerà un documento a sua difesa, Gotti Tedeschi ormai è il passato per lo Ior. E anche i suoi stretti amici si augurano che non gli accada come al suo predecessore Angelo Caloia che dopo aver lasciato l'incarico ha scritto un controverso libro-intervista.
ANGELO CALOIA
Gotti Tedeschi ha incassato parole di apprezzamento da parte del direttore di Avvenire, il giornale della Cei, che rimarcano un'altra incrinatura nella convulsa vita che attraversa in questi giorni la Chiesa: quella tra il presidente della Cei Angelo Bagnasco («La sfiducia nei confronti di Gotti l'ho appresa dai giornali», aveva commentato venerdì) e il cardinale Segretario di Stato Bertone.
MARCO TARQUINIO
Rispondendo a una lettera, Tarquinio afferma di stimare «molto» Gotti, «di aver avuto modo di conoscerne il valore professionale, la dedizione e la generosità nel tentare, in diversi campi, di risolvere in modo limpido i problemi aperti guardando sempre a un bene più grande».
Ieri l'ex-presidente della Bundesbank Hans Tietmeyer ha smentito di essere candidato a presiedere la banca vaticana. Tra gli italiani si sono fatti anche i nomi Giampietro Nattino, presidente di Banca Finnat, e del notaio torinese Antonio Maria Marocco, consigliere di Unicredit e membro del board dello Ior dall'inizio del 2011. Si parla anche di Pellegrino Capaldo, uno dei tre saggi designati a suo tempo dal Vaticano per dirimere la questione del Banco Ambrosiano-Ior.
CARL ANDERSON DEI CAVALIERI DI COLOMBO DAVANTI A TUTTI I CARDINALIGIAN MARIA VIAN
Ma dopo quasi tredici anni di presidenza a un italiano, la scelta potrebbe cadere su una personalità straniera. L'ultima parola spetterà in ogni caso alla Commissione presieduta dal cardinale segretario di Stato, di cui fanno parte anche i cardinali Toppo, Sherer, Tauran e Nicora.
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