Ma ciò che mi ha lasciato veramente di
stucco è la parte finale dell'intervista, svolta in modo teatrale tra
applausi e risate, che riporto integralmente. Ognuno, poi, tragga le
proprie conclusioni.
Padre Livio (rivolto a Marjia): “...
Sai, il primo e più importante messaggio di Medjugorje è che la Madonna
c'è, è viva ed è in mezzo a noi: la mia esperienza è stata proprio
questa quando sono venuto a Medjugorje per la prima volta. Era una sera
invernale di marzo 1985 e si celebrava la S. Messa delle ore 18. Eravamo
ancora in pieno regime comunista. Prima della S. Messa ecco aprirsi la
porta della stanzetta di fronte alla sacrestia dove voi avevate
l'apparizione, dalla quale ho visto spuntare fuori il tuo bel viso
sorridente che mi ha salutato. Durante quella S. Messa ho avuto la
grazia di essere certo che la Madonna appariva davvero ed era presente. E
questo è il ragionamento che ho fatto, come in una luce interiore piena
di certezza: Qui c'è la Madonna, dunque il cristianesimo è l'unica
religione vera. Infatti se c'è la Madonna, allora tutto è vero ciò che
riguarda Gesù Cristo e la religione cristiana. Questo è quanto ho capito
in un lampo di luce e che per me è stato molto importante (il corsivo è mio). (Per un'analisi approfondita su questa profonda considerazione post-vocazionale leggasi questo articolo).
Marjia: “meno male che eri un sacerdote!
Padre Livio: capisci Marjia che per me è stata una grande grazia...
Marjia: Io quando ho aperto la porta mi sono detta: AH,AH,AH... L'ABBIAMO CUCCATO...
Padre Livio, ci pensi bene. Forse non è stata solo una battuta!
(Sintesi tratta da: Catechesi giovanile di Radio Maria del 27 febbraio 1998)
Alberto U.
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