1- DAGOREPORT
E ora che succede Oltre-Tevere? Da aprile una serie di eminenti ecclesiastici sono tenuti a debita distanza dal Santo Padre. A partire dal club degli anti-bertoniani capitanati dal cardinale Paolo Sardi, l'editor dei libri papalini la bilingue germanica Ingrid Stampa, sui quali ricadono gravi sospetti, fino al cardinale Joseph Clemens. Il resto sono minutaglie di monsignorini ribelli...
GIOVANNI MARIA VIANCARDINALE PAOLO SARDI
E Tarcisio nostro, che a dicembre brinderà ai suoi primi 78 anni, che fine farà? Il suo padre confessore e gran consigliori cardinale Raffaele Farina ha già presentato la sua lettera di dimissioni che Benedetto XVI ha accettato immediatamente.... Essì: intorno al segretario di Stato stanno crollando tutte le sue roccaforti, a cominciare da Farina.
Arriveremo all'abolizione dell'Ordine dei Salesiani?, si chiedono gli "addetti ai livori" del Vaticano, visto che con il salesiano Bertone tutte le nomine hanno fatto felice solo i suoi confratelli. Neanche ai tempi del papa Wojtyla con tutti i suoi polacchi si era arrivati a questo livello.
Tra i pupilli e cocchi di Tarcisio, oltre a Marco Simeon, prenderà la strada dell'uscita anche il direttore dell'''Osservatore Romano" Giovanni Maria Vian che, dopo l'epica figuraccia al programma di Nuzzi su La7, ha perso la stima di quasi tutti i componenti della Curia, Papa compreso. Tant'è vero che nel mese di settembre dovrebbe essere sostituito anzitempo.
Vian ha capito l'antifona e sta lanciando come suo successore il nome della sua carissima amica ed editorialista di punta Lucetta, detta Ducetta, Scaraffia che, da qualche mese, ha dato vita a un inserto al femminile dell'Osservatore Romano con la scusa di svecchiare il giornale e attirare nuove pecorelle. Ovviamente le pecorelle vanno in altri pascoli poiché non hanno gradito che tra i collaboratori di questo nuovo inserto compaiano figure "sinistre", tipo Ritanna Armeni. (L'Osservatore" è con oltre 7 milioni di debiti nonostante le sontuose pubblicità fatte dall'Eni).
INGRID STAMPAJOSEF CLEMENS
PS/1 - Ma quanto sono buoni! Malgrado una detenzione de luxe (chi l'ha visto l'ha trovato bell'e ingrassato), l'ex maggiordomo Paoletto Gabriele ha potuto godere di un "benefit" impensabile: la sua famiglia ha continuato a percepire lo stipendio.
PADRE GEORG TARCISIO BERTONE PAPA BENEDETTO XVIGIULIANO FERRARA LUCETTA SCARAFFIA ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA
PS/2 - Ma quanto è strano il mondo! "Ducetta" Scaraffia è coniugata con il neo settantenne Galli Della Loggia, editorialista principe del ‘'Corriere" che ama teorizzare le dimissioni del Pontefice, pensiero partorito in compagnia della lobby Mieli-Ferrara.
PS/3 - Sopire e troncare! Il processo al posseduto dallo Spirito Santo sarà di sicuro in autunno e a porte sbarrate alla stampa. Un comunicato con i vari omissis verrà, bontà loro, rilasciato a fine udienza. Per quanti riguarda le condanne potrebbero essere tutte annullate da una grazia pontificia ma in qualunque caso Paoletto svanirà nel vento dell'oblio. Per gli altri complottisti, invece, la formula vaticana è quella di procrastinare gli allontanamenti nel corso del tempo, che comunque avverranno con il solito stratagemma "promosso-rimosso".
PAPA E GABRIELE
PS/4 - Oltre alla curia anti-bertoniana e a Padre Georg (che leggendo il libro di Nuzzi ha capito subito che certe carte erano passate solo attraverso Paolo Gabriele), l'altro vincitore è il capo della Gendarmeria vaticanense Domenico Giani che è riuscito a scovare i complottardi.
DOMENICO GIANI JPEG
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