Martini eletto anti Papa da chi non va in chiesa
Ieri i funerali nel Duomo di Milano. Opinionisti e giornali radical chic hanno trasformato il porporato in un santino laico
Ieri i funerali nel Duomo di Milano. Opinionisti e giornali radical chic hanno trasformato il porporato in un santino laico
Michele Serra, noto biblista con laurea alla Fgci, ha definito il cardinal Martini «il capo dell'opposizione» della Chiesa.
Un momento dei funerali del Cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano
Il professor Guido Rossi, celebre per raggiungere livelli celestiali quando emette le parcelle, l'ha nominato a posteriori fan della giunta Pisapia. E Eugenio Scalfari è arrivato a fargli dire che fra pregare e pensare, in fondo, per un sacerdote non c'è nessuna differenza. Ora che i funerali si sono conclusi si può dire che è impressionante il trattamento che i grandi giornali hanno riservato all'ex arcivescovo di Milano: da uomo della gerarchia ecclesiastica, qual è sempre stato, nel bene e nel male, l'hanno trasformato in una specie di santino dei radical chic, un Papa perfetto per coloro che non credono al Papa, guru di una religione cattolica che piace molto a coloro che si professano non cattolici. Ma vi pare? Credo che torto più grande non si possa fare al cardinale Martini che eleggerlo Pontefice Massimo Alternativo, mentre è nella bara e non può rispondere.
L'ex arcivescovo di Milano, ci racconta chi gli è stato vicino, ha celebrato messa fino a quando ha potuto. E nella messa i cattolici, compresi i cardinali, ogni giorno pregano per «una» Chiesa santa e apostolica: ci possono essere dibattiti, discussioni, percorsi culturali diversi, anche divergenze forti. Ma non ci sono mai due Chiese. Tanto meno c'è la Chiesa bis di un cardinale. Ed è dunque davvero insopportabile l'operazione mediatica che si è scatenata in queste ore per fare del cardinale, ora che è morto, un perfetto anti-Papa, mettendolo in una specie di «chiesa martiniana postuma » alternativa alla chiesa ufficiale in cui si celebrano le nozze gay, si pratica l'eutanasia, si incentiva l'uso del profilattico e in fondo si è convinti che pregare è un po' come pensare, e dunque, in sostanza, Dio non esiste.
Fateci caso: tra gli osanna sconclusionati dei sedicenti illuminati, il cardinal Martini è diventato in queste ore il profeta degli omosessuali, il sostenitore delle unioni civili di Pisapia, contrario all'ortodossia cattolica, fautore del condom, praticamente un seguace di Zapatero, più che del Papa, fino in punto di morte dove infatti, si lascia intendere, è arrivato a dire sì, con il suo esempio, all' eutanasia. E dunque essendo in pratica l'anti-Papa, cioè il Papa buono nemico del Papa oscurantista, merita i peana di tutti i maestri del pensiero laico, fondatori di quotidiani e affondatori di commissari, ex satiri ed ex presidenti Telecom. Tutti quelli, sia detto per inciso, che normalmente non perdono occasione di sparare a zero contro la Chiesa e ora invece si trovano perfettamente in sintonia nell'esaltare l'anti-Chiesa di Martini.
E dunque avanti con le sbrodolature, pagine su pagine d'inchiostro fuso (il Corriere il primo giorno gli ha dedicato addirittura le prime nove dell'edizione nazionale più alcune altre nell'edizione locale), testimonianze, ricordi struggenti, parabole edificanti come nemmeno nei libretti del catechismo (strepitoso l'ex autista che racconta i fioretti in auto del cardinal Martini, che addomesticava le ruote di scorta come San Francesco faceva con il lupo di Gubbio).
E avanti ancora con la celebrazione fin esagerata delle lunghe code di fedeli al Duomo, l'immagine forzata della commozione di una città, i riferimenti continui al pianto della gente che avrebbe perso un padre, trasformando, con un colpo di bacchetta, il dotto studioso Martini in un presunto papà buono. E avanti, infine, con l'invito ripetuto e insistito al Papa a presentarsi ai funerali di Milano, perché in fondo avrebbe molto da guadagnarci, come lasciano intendere i grandi editorialisti dei grandi giornali che già immaginano la scena madre della Chiesa oscurantista che s'inchina finalmente alla Chiesa illuminata...
La Chiesa illuminata, ovviamente, è una Chiesa che non esiste. O meglio: una Chiesa, come dicevamo, che esiste solo nella mente di coloro che in chiesa non ci vanno mai e che però si sentono in dovere di dire anche al Papa come deve pensarla sulla vita, sulla morte, sull' etica e sulle nozze omosessuali. Per carità: liberi tutti di credere quel che vogliono a casa loro. Liberi di sognare e di immaginare qualsiasi religione zapaterista.
Ma non confondano i loro desideri con il cattolicesimo. E soprattutto evitino di bistrattare la salma di un cardinale, riducendo un principe della Chiesa al ruolo di leader del Sel.
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