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giovedì 20 settembre 2012

Gaudio e pianto sulla musica sacra


Il concerto che sul finire di questa estate il cardinale Domenico Bartolucci offrirà a Benedetto XVI non si terrà come lo scorso anno nel palazzo pontificio di Castel Gandolfo, ma nella grandiosa basilica romana di San Paolo fuori le Mura.
Lo eseguiranno, giovedì 20 settembre alle 21, la Bohuslav Martinu Philarmonic Orchestra diretta da Walter Attanasi, con tre cori della città di Bratislava e con la soprano solista Juyeon Song. L’ingresso è gratuito.

Il programma comprende il “Requiem” in do minore per coro e orchestra di Luigi Cherubini e lo “Stabat Mater” per soprano, coro e orchestra composto dallo stesso Bartolucci per le liturgie papali in San Pietro, un autentico capolavoro di questo intramontabile interprete della grande musica sacra, che a 95 anni compiuti ancora compone e dirige.
Infatti, in concomitanza con questo concerto, sono usciti due nuovi CD della collezione delle opere della scuola polifonica romana, da Palestrina ai nostri giorni, dirette da Bartolucci e comprendenti anche alcune sue composizioni.
Il primo CD allinea dodici composizioni organistiche dello stesso Bartolucci, suonate da Lorenzo Bonoldi sul moniumentale organo “Mascioni 1932″ del Pontificio Istituto di Musica Sacra.
L’altro CD, registrato a cappella dal coro della Fondazione Domenico Bartolucci diretto dallo stesso Maestro, comprende cinque composizioni sue e sette di Palestrina, tra le quali lo “Stabat mater” a 8 voci.
Diretto da Bartolucci, universalmente conosciuto come il più geniale interprete vivente di Palestrina, questo “Stabat mater” è di un rilievo unico.
Per avvertirne la straordinaria grandezza, basta confrontare questa sua esecuzione con quella, miserevole, dello stesso “Stabat mater” palestriniano uscita recentemente in un altro CD, ad opera del coro della Cappella Sistina e dell’attuale suo direttore, il salesiano Massimo Palombella.
Palombella è il secondo successore di Bartolucci alla direzione della Sistina.
La cacciata di Bartolucci da questo ruolo, nel 1997, ha segnato una drammatica caduta di qualità del coro che accompagna le liturgie papali, i cui effetti sono oggi sempre più manifesti.
E come non bastasse, un sodale di Palombella, monsignor Vincenzo De Gregorio, è stato insediato proprio in questo mese di settembre alla presidenza del Pontificio Istituto di Musica Sacra, fino a ieri, in Vaticano, ultimo ridotto di resistenza del fronte che ha nel cardinale Bartolucci il suo massimo ispiratore.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/09/18/stabat-mater-dolorosa-gaudio-e-pianto-sulla-musica-sacra/

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